Il traffico uccide
Non è chiaro se il rischio sia dovuto allo stress o ai gas di scarico
Un team di ricercatori del Centro Nazionale di Ricerca sull’Ambiente e la Salute di Neuherberg, in Germania, ha scoperto che le persone rimaste intrappolate nel traffico hanno tre volte più probabilità di restare vittime di un attacco cardiaco entro un’ora. Lo studio, descritto in un articolo pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine”, ha preso in considerazione un centinaio di casi di attacchi cardiaci nella Germania meridionale, associandone quasi uno su dodici al traffico automobilistico.
Gli ingorghi stradali risulterebbero particolarmente pericolosi per le donne e per chi ha più di 60 anni. Non è chiaro, però, se il maggior rischio per il cuore sia dovuto allo stress oppure all’esposizione alle sostanze inquinanti dei veicoli.
“Considerando le attuali conoscenze, - commentano i ricercatori - è impossibile determinare il contributo relativo di fattori di rischio quali lo stress e l’inquinamento atmosferico associato al traffico”.
Ciò nonostante, poiché l’inquinamento è noto per aumentare la probabilità di un attacco cardiaco, è probabile che le persone già a rischio di problemi cardiaci “dovrebbero beneficiare dei recenti sforzi per migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane con l’uso di veicoli più puliti e una miglior pianificazione cittadina”.
Lo studio, condotto da Annette Peters, si è basato su interviste con 691 volontari sopravvissuti a un attacco cardiaco fra il 1999 e il 2001. Ai pazienti è stato chiesto di descrivere le proprie attività nei quattro giorni precedenti il loro attacco.
Non è chiaro se il rischio sia dovuto allo stress o ai gas di scarico
Un team di ricercatori del Centro Nazionale di Ricerca sull’Ambiente e la Salute di Neuherberg, in Germania, ha scoperto che le persone rimaste intrappolate nel traffico hanno tre volte più probabilità di restare vittime di un attacco cardiaco entro un’ora. Lo studio, descritto in un articolo pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine”, ha preso in considerazione un centinaio di casi di attacchi cardiaci nella Germania meridionale, associandone quasi uno su dodici al traffico automobilistico.
Gli ingorghi stradali risulterebbero particolarmente pericolosi per le donne e per chi ha più di 60 anni. Non è chiaro, però, se il maggior rischio per il cuore sia dovuto allo stress oppure all’esposizione alle sostanze inquinanti dei veicoli.
“Considerando le attuali conoscenze, - commentano i ricercatori - è impossibile determinare il contributo relativo di fattori di rischio quali lo stress e l’inquinamento atmosferico associato al traffico”.
Ciò nonostante, poiché l’inquinamento è noto per aumentare la probabilità di un attacco cardiaco, è probabile che le persone già a rischio di problemi cardiaci “dovrebbero beneficiare dei recenti sforzi per migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane con l’uso di veicoli più puliti e una miglior pianificazione cittadina”.
Lo studio, condotto da Annette Peters, si è basato su interviste con 691 volontari sopravvissuti a un attacco cardiaco fra il 1999 e il 2001. Ai pazienti è stato chiesto di descrivere le proprie attività nei quattro giorni precedenti il loro attacco.