Futuro prossimo: analisi del cortisolo dalla saliva?

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  • Liam & Me
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    Futuro prossimo: analisi del cortisolo dalla saliva?

    Lo riporto un po' come una curiosita', diventasse di routine ed economico sarebbe una bella svolta.
    Se interessa l'articolo originale guardate qui, sembra essere accessibile a tutti.




    Chemical biology news from across RSC Publishing.

    No-stress stress sensor



    30 June 2010

    A new biosensor that allows point-of-care monitoring of stress hormone cortisol levels has been developed by scientists in the US. It could transform diagnostics and treatment of stress disorders, they claim.
    Abnormal cortisol levels have been linked to several stress-related diseases including chronic fatigue syndrome, irritable bowel syndrome, and post-traumatic stress disorder. Detection at point-of-care using a non-invasive method, such as saliva sampling, provides easy correlation of levels with clinical observations, since salivary cortisol levels correlate well with those found in blood.
    Now Sunil Arya and colleagues at the University of South Florida in Tampa, have designed a disposable sensor that is rapid, highly sensitive and can accurately detect cortisol in the range of 1pM to 10nM within 40 minutes. Importantly, it can analyse real human saliva samples and gives results comparable to those obtained using current commercially available, but more complex, techniques such as enzyme-linked immunosorbent assays, which also often require pre-treatment of the saliva.

    Cortisol levels in saliva can be linked to stress-related diseases


    The impedance (resistance to current) based sensor uses interdigitated microelectrodes - a series of parallel band electrodes with alternate bands connected together, like two sets of comb fingers. This type of electrode gives an increased signal-to-noise ratio and offers rapid reaction kinetics, says Arya. To create their sensor the team immobilised a cortisol-specific antibody on the surface of the electrode by assembling a monolayer of a reactive linker molecule on the electrode.
    For analysis, the device is incubated with solutions containing varying concentrations of cortisol. Then a solution containing a mixture of ferrocyanide (Fe2+) and ferricyanide (Fe3+) is used as a redox probe for measuring the resistance to charge transfer from the solution to the electrode, and thus the amount of cortisol in the solution. 'As [cortisol] is insulating in nature, its binding makes the electrode surface insulating and hence results in an increase in resistance,' explains Arya.
    Nongjian Tao, director of the Center for Bioelectronics and Biosensors at the Biodesign Institute at Arizona State University, US, comments that this relatively simple method is 'certainly more attractive than other more complex detection methods,' adding that using saliva 'separates the work from many others that omit real sample testing'.
    Arya says they are now exploring commercial development of the technique, and imagines it could be developed into a 'user-friendly test like glucose sensors'.
    Frances Galvin
    Last edited by Liam & Me; 05-08-2010, 13:43:56.
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    #2
    Ciao Liam.
    Come ti dicevo i benefici maggiori di questo esame li potremmo avere in campo medico, soprattutto per la cura di varie patologie dell'apparato endocrino.
    Tuttavia niente vieta di estendere questo esame anche in ambito sportivo.
    Le perplessità potrebbo riguardare i vantaggi, enormi verrebbe da dire, dato che l'allenatore o il medico sportivo sarebbero in grado dosare i carichi di lavoro in relazione ai livelli di testosterone/cortisolo; se ci pensi, questa scoperta potrebbe di fatto annullare in concetto di periodizzazione, quello che per intenderci, è la pianificazione ponderata dell'allenamento in modo da far coincidere picchi di prestazione e prevenire stati di overtraining.

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    • richard
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      #3
      Che il livello di cortisolo salivare sia correlato, insieme a quello sanguigno, agli stati di stress non è una novità. Esistono già tecniche di laboratorio che da prelievi di saliva consentono di risalire ai livelli di cortisolo sanguigno. Si tratta però di analisi che richiedono comunque procedure sofisticate e strumentazioni adeguate.
      Il vantaggio di questo nuovo biosensore sembra essere legato alla concreta possibilità di realizzazione di test "user friendly", come quelli per il monitoraggio del glucosio.

      Speriamo bene, sarebbe un bel passo avanti soprattutto nelle applicazioni mediche.
      Per quelle sportive invece sono un po' scettico, per il semplice fatto che una pianificazione rigidamente legata ai cicli naturali di cortisolo potrebbe a priori non essere affatto la più promettente per una proficua costruzione corporea. Insomma il rischio è che la diffusione di questa tecnologia fuori dall'ambito medico possa creare false implicazioni ed alimentare miti (accentuando atteggiamenti d'allenamento) senza reali e solide basi scientifiche.
      Last edited by richard; 04-08-2010, 21:35:03.

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      • Liam & Me
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        #4
        Originariamente Scritto da Elitemember Visualizza Messaggio
        Ciao Liam.
        Come ti dicevo i benefici maggiori di questo esame li potremmo avere in campo medico, soprattutto per la cura di varie patologie dell'apparato endocrino.
        Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
        Che il livello di cortisolo salivare sia correlato, insieme a quello sanguigno, agli stati di stress non è una novità. Esistono già tecniche di laboratorio che da prelievi di saliva consentono di risalire ai livelli di cortisolo sanguigno. Si tratta però di analisi che richiedono comunque procedure sofisticate e strumentazioni adeguate.
        Il vantaggio di questo nuovo biosensore sembra essere legato alla concreta possibilità di realizzazione di test "user friendly", come quelli per il monitoraggio del glucosio.

        Speriamo bene, sarebbe un bel passo avanti soprattutto nelle applicazioni mediche.
        Questo articolo segue un po' un andamento che si sta verificando soprattutto negli ultimi anni in ambito scientifico.

        A livello di erogazione di fondi da parte di paesi con sistemi di finanziamento degni di questo nome, si sta dando sempre maggiore priorita' a progetti che hanno applicazioni quasi immediate, mettendo per certi versi un po' da parte la cosiddetta "ricerca di base" (che si continua a fare eh, compatibilmente con le risorse procurate da progetti di ricerca piu' applicativi).
        Questo "forzare" la scienza ad entrare sempre piu' nel mondo reale ha creato tra le altre cose una marea di piccole aziende high tech che continuano a sorgere in prossimita' delle universita'. Lo scienziato per forza di cose diventa anche manager e i risultati spesso sono molto migliori di quanto non si creda.

        Dall'altra parte c'e' uno sforzo da parte di grossi e grossissimi nomi a livello mondiale per sviluppare tecnologie a basso costo che possano essere utilizzate anche in paesi del terzo mondo. George Whitesides, per molti il miglior chimico vivente, e' uno degli esempi piu' eclatanti. Da vedere uno dei vuoi ultimi articoli in cui riporta il design e lo sviluppo di un sistema di test ELISA (ma anche altri sistemi diagnostici) su carta (!!).

        Poi basta che poi divento logorroico.
        B & B with a little weed










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        • richard
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          #5
          Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
          Questo articolo segue un po' un andamento che si sta verificando soprattutto negli ultimi anni in ambito scientifico.

          A livello di erogazione di fondi da parte di paesi con sistemi di finanziamento degni di questo nome, si sta dando sempre maggiore priorita' a progetti che hanno applicazioni quasi immediate, mettendo per certi versi un po' da parte la cosiddetta "ricerca di base" (che si continua a fare eh, compatibilmente con le risorse procurate da progetti di ricerca piu' applicativi).
          Questo "forzare" la scienza ad entrare sempre piu' nel mondo reale ha creato tra le altre cose una marea di piccole aziende high tech che continuano a sorgere in prossimita' delle universita'. Lo scienziato per forza di cose diventa anche manager e i risultati spesso sono molto migliori di quanto non si creda.

          Dall'altra parte c'e' uno sforzo da parte di grossi e grossissimi nomi a livello mondiale per sviluppare tecnologie a basso costo che possano essere utilizzate anche in paesi del terzo mondo. George Whitesides, per molti il miglior chimico vivente, e' uno degli esempi piu' eclatanti. Da vedere uno dei vuoi ultimi articoli in cui riporta il design e lo sviluppo di un sistema di test ELISA (ma anche altri sistemi diagnostici) su carta (!!).

          Poi basta che poi divento logorroico.
          Ma quale logorroico , anzi grazie per aver inserito il link all'articolo completo.


          E' vero, è sempre più spiccata la tendenza a finanziamenti su ricerche fortemente applicative e la "ricerca di base" è spesso incoraggiata solo in funzione di questi risultati.
          Se da un canto ciò comporta una auspicata maggiore aderenza dei risultati scientifici al "mondo reale", dall'altro assistiamo ad una inevitabile "inversione" del naturale ordine logico d'indagine che prevede invece lo schema: base -> applicazione.
          Un rischio è appunto che questo accento alle applicazioni possa indurre una visione in realtà sovrastimata delle conoscenze fondamentali (tipo "se hanno già fatto il biosensore per il cortisolo, allora il cortisolo è davvero il fattore significativo per lo stress") e magari di alimentare strumentalizzazioni.

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            #6
            Originariamente Scritto da richard Visualizza Messaggio
            Ma quale logorroico , anzi grazie per aver inserito il link all'articolo completo.


            E' vero, è sempre più spiccata la tendenza a finanziamenti su ricerche fortemente applicative e la "ricerca di base" è spesso incoraggiata solo in funzione di questi risultati.
            Se da un canto ciò comporta una auspicata maggiore aderenza dei risultati scientifici al "mondo reale", dall'altro assistiamo ad una inevitabile "inversione" del naturale ordine logico d'indagine che prevede invece lo schema: base -> applicazione.
            Un rischio è appunto che questo accento alle applicazioni possa indurre una visione in realtà sovrastimata delle conoscenze fondamentali (tipo "se hanno già fatto il biosensore per il cortisolo, allora il cortisolo è davvero il fattore significativo per lo stress") e magari di alimentare strumentalizzazioni.

            Eh, il fatto e' che gli ultimi 50 anni sono stati all'insegna dell' art-pour-l'art in molti campi della scienza, secondo me un ritorno sulla terra puo' solo far bene.

            Chiaro che il discorso che facevi e' piu' che sensato, il difficile e' trovare il giusto equilibrio.
            B & B with a little weed










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