E' in edicola il nuovo numero di Cultura Fisica ed in allegato l'ultimo editoriale :
LA RINASCITA
Dalle parole ai fatti: parte la ripresa del culturismo.
Dopo un lungo — troppo lungo… — periodo di indistinta crisi, il settore più direttamente collegato al culturismo sta cominciando a dare ampi ed evidenti segni di ripresa. Non è una speranza, tanto meno un’illusione, ma un dato di fatto; anzi, un insieme di dati di fatto.
Vediamoli assieme. Sulla lunga scia dell’incontestabile successo dell’undicesima edizione del Trofeo "Due Torri" (successo sportivo, di pubblico e di espositori), ecco la grande affermazione di Alex Ardenti e della sua "Fitness Expo Roma" (una manifestazione sulla quale ci soffermeremo lungamente all’interno del prossimo numero, con un apposito "Speciale" sull’evento). Intendiamoci, già alla sua prima edizione la fiera romana aveva ottenuto un buon riscontro di appassionati e operatori, soprattutto in considerazione della peculiarità, della "limitatezza" del settore nel quale si veniva a inserire. Un conto — infatti — è una fiera-monstre multisettoriale, al cui interno si presentano le svariate e spesso effimere discipline (?) che compongono il "contenitore palestra"; altra cosa è un evento "di nicchia" come "Fitness Expo Roma": il cuore del culturismo dedicato al cuore dei culturisti. Se le presenze della prima edizione facevano ben sperare, quelle riscontrate durante l’esposizione che si è svolta poco più di un mese fa confermano la validità della felice intuizione di Ardenti. E al tempo stesso, in virtù di un sostanzioso aumento di visitatori, danno concreta sostanza a quel sogno di "una fiera tutta nostra". Scommessa vinta, caro Alex. Complimenti!
Sulla stessa onda, sono molto curioso di riscontrare le caratteristiche e lo spessore del promesso ritorno del culturismo anche in quel di Rimini. Staremo a vedere, ma le indicazioni, l’impegno e l’amore di Rodolfo Panatta per il mondo del "ferro" fanno ben sperare; di più, sono un’autentica assicurazione sulla rinascita della cultura fisica — disciplina nobile tra le altre discipline — in un contesto così prestigioso.
In questa situazione, tende ad acquisire una nuova (e più credibile) valenza propositiva anche il fitto calendario agonistico che contrassegna l’inizio della bella stagione. Si organizzano più competizioni, con più cura e più passione, rispetto ad un recente passato; e cominciano a intravedersi timidi segnali di coordinamento tra i vari calendari agonistici delle federazioni maggiormente rappresentative e più presenti sul territorio. È vero, siamo ben lungi dalla forza dell’unità, ma almeno si colgono i primi elementi concreti di un convinto tentativo sulla strada dell’unitarietà d’intenti. Il che non è poco. Naturalmente attendo la conferma dei fatti, poiché non bastano le buone intenzioni... Ma anche la stessa notizia di una manifestazione quasi interamente dedicata alla componente agonistica femminile — in tutte le sue molteplici sfaccettature — non può che essere salutata con il massimo interesse e come il migliore degli auspici.
In tutta questa situazione, "Cultura Fisica" ha avuto ed ha il privilegio di rafforzare costantemente le proprie posizioni. Stiamo aumentando la distribuzione, la diffusione, la pubblicità, la nostra presenza nelle palestre e anche fuori di esse. Parallelamente, il costante sviluppo della nostra linea di volumi specialistici, dedicati in primis agli appassionati della disciplina culturistica — e si tratta di opere originali, non tradotte per i sudditi della periferia dell’impero… —, conferma una tendenza nettamente positiva e propositiva. Si infittiscono le nostre collaborazioni, anche con esponenti e ambienti inizialmente esterni al nostro stesso specifico settore di appartenenza. Ed è un bene: per noi, per i nostri lettori, per l’intera comunità culturista.
La nostra politica editoriale, le nostre iniziative ma soprattutto le nostre idee pagano e sono sempre più apprezzate e condivise — con buona pace di quanti ci invidiano. Rara realtà editoriale, in controtendenza, negli ultimi anni, rispetto all’andamento di un mercato che ha lungamente palesato netti segnali di stasi se non di vera e propria crisi (ricordate quando affrontavo il problema dell’eccessiva offerta, limitandomi al solo settore editoriale, a fronte di una richiesta tendenzialmente stabile quando non in regresso...?), siamo i primi a godere di questo rilancio che noi stessi abbiamo contribuito a sviluppare. È bene affermarlo chiaro e forte, cari amici; anche perché se la falsa modestia è controproducente e l’esibizionismo sterile e di dubbio gusto, è pur vero che non vi è niente di disdicevole nel mostrare i frutti del proprio lavoro, del proprio impegno per una causa. E la nostra causa è il culturismo. A tale proposito, cogliamo l’occasione per porgere il nostro ringraziamento a tutti per il convinto apporto.
"Cultura Fisica" è stata ed è il volano di questo recupero di immagine e di credibilità dell’intera disciplina: è, dunque, più che logico che consolidi il proprio primato di prestigio e di credibilità, soprattutto adesso che il settore sta cominciando a risollevarsi. E stavolta — lo vedrete — non abbiamo intenzione di aspettare più o meno "interessate" spinte esogene o indicazioni che non appartengono alla nostra tradizione, alla nostra storia — e sarebbe quanto mai opportuno che tutti gli operatori del settore facessero altrettanto. Dalle parole ai fatti, dicevo. Ed ecco i primi fatti che vi proponiamo dalle pagine di "CF".
Oltre alla consueta e originale (per l’appunto: non tradotta…) offerta giornalistica che contraddistingue ogni numero di "CF", sono lieto di proporre all’attenzione dei nostri sempre più numerosi lettori una riflessione che può ben rappresentare un progetto per il concreto rilancio della disciplina: leggete il "Manifesto Culturista" che pubblichiamo su queste stesse pagine, e rifletteteci. Ne riparleremo. E ancora, spazio alle note tecnico-scientifiche di quel grande studioso (nonché culturista nel cuore) che è il dott. Filippo Massaroni; e poi riflettori puntati su un "Dossier" dagli elevati contenuti tecnici (con tanti saluti agli amanti del "copia&incolla"…).
Ma la cultura fisica, e "Cultura Fisica" con essa, non è soltanto centimetri, chili e pose… La cultura fisica è passione per la vita, onore per l’impegno e rispetto di fronte alla morte — anche per questo siamo orgogliosi di ospitare un esempio di forza come quello del "Campione del mese" di questo numero. Questo è il culturismo, questa è "Cultura Fisica". Buona lettura.
LA RINASCITA
Dalle parole ai fatti: parte la ripresa del culturismo.
Dopo un lungo — troppo lungo… — periodo di indistinta crisi, il settore più direttamente collegato al culturismo sta cominciando a dare ampi ed evidenti segni di ripresa. Non è una speranza, tanto meno un’illusione, ma un dato di fatto; anzi, un insieme di dati di fatto.
Vediamoli assieme. Sulla lunga scia dell’incontestabile successo dell’undicesima edizione del Trofeo "Due Torri" (successo sportivo, di pubblico e di espositori), ecco la grande affermazione di Alex Ardenti e della sua "Fitness Expo Roma" (una manifestazione sulla quale ci soffermeremo lungamente all’interno del prossimo numero, con un apposito "Speciale" sull’evento). Intendiamoci, già alla sua prima edizione la fiera romana aveva ottenuto un buon riscontro di appassionati e operatori, soprattutto in considerazione della peculiarità, della "limitatezza" del settore nel quale si veniva a inserire. Un conto — infatti — è una fiera-monstre multisettoriale, al cui interno si presentano le svariate e spesso effimere discipline (?) che compongono il "contenitore palestra"; altra cosa è un evento "di nicchia" come "Fitness Expo Roma": il cuore del culturismo dedicato al cuore dei culturisti. Se le presenze della prima edizione facevano ben sperare, quelle riscontrate durante l’esposizione che si è svolta poco più di un mese fa confermano la validità della felice intuizione di Ardenti. E al tempo stesso, in virtù di un sostanzioso aumento di visitatori, danno concreta sostanza a quel sogno di "una fiera tutta nostra". Scommessa vinta, caro Alex. Complimenti!
Sulla stessa onda, sono molto curioso di riscontrare le caratteristiche e lo spessore del promesso ritorno del culturismo anche in quel di Rimini. Staremo a vedere, ma le indicazioni, l’impegno e l’amore di Rodolfo Panatta per il mondo del "ferro" fanno ben sperare; di più, sono un’autentica assicurazione sulla rinascita della cultura fisica — disciplina nobile tra le altre discipline — in un contesto così prestigioso.
In questa situazione, tende ad acquisire una nuova (e più credibile) valenza propositiva anche il fitto calendario agonistico che contrassegna l’inizio della bella stagione. Si organizzano più competizioni, con più cura e più passione, rispetto ad un recente passato; e cominciano a intravedersi timidi segnali di coordinamento tra i vari calendari agonistici delle federazioni maggiormente rappresentative e più presenti sul territorio. È vero, siamo ben lungi dalla forza dell’unità, ma almeno si colgono i primi elementi concreti di un convinto tentativo sulla strada dell’unitarietà d’intenti. Il che non è poco. Naturalmente attendo la conferma dei fatti, poiché non bastano le buone intenzioni... Ma anche la stessa notizia di una manifestazione quasi interamente dedicata alla componente agonistica femminile — in tutte le sue molteplici sfaccettature — non può che essere salutata con il massimo interesse e come il migliore degli auspici.
In tutta questa situazione, "Cultura Fisica" ha avuto ed ha il privilegio di rafforzare costantemente le proprie posizioni. Stiamo aumentando la distribuzione, la diffusione, la pubblicità, la nostra presenza nelle palestre e anche fuori di esse. Parallelamente, il costante sviluppo della nostra linea di volumi specialistici, dedicati in primis agli appassionati della disciplina culturistica — e si tratta di opere originali, non tradotte per i sudditi della periferia dell’impero… —, conferma una tendenza nettamente positiva e propositiva. Si infittiscono le nostre collaborazioni, anche con esponenti e ambienti inizialmente esterni al nostro stesso specifico settore di appartenenza. Ed è un bene: per noi, per i nostri lettori, per l’intera comunità culturista.
La nostra politica editoriale, le nostre iniziative ma soprattutto le nostre idee pagano e sono sempre più apprezzate e condivise — con buona pace di quanti ci invidiano. Rara realtà editoriale, in controtendenza, negli ultimi anni, rispetto all’andamento di un mercato che ha lungamente palesato netti segnali di stasi se non di vera e propria crisi (ricordate quando affrontavo il problema dell’eccessiva offerta, limitandomi al solo settore editoriale, a fronte di una richiesta tendenzialmente stabile quando non in regresso...?), siamo i primi a godere di questo rilancio che noi stessi abbiamo contribuito a sviluppare. È bene affermarlo chiaro e forte, cari amici; anche perché se la falsa modestia è controproducente e l’esibizionismo sterile e di dubbio gusto, è pur vero che non vi è niente di disdicevole nel mostrare i frutti del proprio lavoro, del proprio impegno per una causa. E la nostra causa è il culturismo. A tale proposito, cogliamo l’occasione per porgere il nostro ringraziamento a tutti per il convinto apporto.
"Cultura Fisica" è stata ed è il volano di questo recupero di immagine e di credibilità dell’intera disciplina: è, dunque, più che logico che consolidi il proprio primato di prestigio e di credibilità, soprattutto adesso che il settore sta cominciando a risollevarsi. E stavolta — lo vedrete — non abbiamo intenzione di aspettare più o meno "interessate" spinte esogene o indicazioni che non appartengono alla nostra tradizione, alla nostra storia — e sarebbe quanto mai opportuno che tutti gli operatori del settore facessero altrettanto. Dalle parole ai fatti, dicevo. Ed ecco i primi fatti che vi proponiamo dalle pagine di "CF".
Oltre alla consueta e originale (per l’appunto: non tradotta…) offerta giornalistica che contraddistingue ogni numero di "CF", sono lieto di proporre all’attenzione dei nostri sempre più numerosi lettori una riflessione che può ben rappresentare un progetto per il concreto rilancio della disciplina: leggete il "Manifesto Culturista" che pubblichiamo su queste stesse pagine, e rifletteteci. Ne riparleremo. E ancora, spazio alle note tecnico-scientifiche di quel grande studioso (nonché culturista nel cuore) che è il dott. Filippo Massaroni; e poi riflettori puntati su un "Dossier" dagli elevati contenuti tecnici (con tanti saluti agli amanti del "copia&incolla"…).
Ma la cultura fisica, e "Cultura Fisica" con essa, non è soltanto centimetri, chili e pose… La cultura fisica è passione per la vita, onore per l’impegno e rispetto di fronte alla morte — anche per questo siamo orgogliosi di ospitare un esempio di forza come quello del "Campione del mese" di questo numero. Questo è il culturismo, questa è "Cultura Fisica". Buona lettura.
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