Vitamina D
Struttura chimica e proprietà fisiche
Dal punto di vista chimico la vit D ed i suoi metabolici sono considerati seco-steroidi, ovvero steroidi la cui struttura (ciclopentanoperidrofenantrene) è aperta a livello del legame situato in posizione 9-10 dell’anello B. L’Unità Internazionale equivale a 0,025 mg di coecalceferolo cristallino.
Fonti naturali
Nella forma di colecalciferolo si trova nel fegato dei pesi e nei grassi animali, molti vegetali presentano elevate concentrazioni di provitamina, mentre sono trascurabili i contenuti di latte vaccino e umano.
Significato metabolico
La vit D è considerata quasi un ormone steroideo piuttosto che una vitamina, in realtà si tratta di pro-ormone o precursore di 2 metaboliti polari, 1a-25-(OH)2 colecalciferolo e 24,25-(OH)2 colecalciferolo, principali mediatori dell’azione D-vitaminica.
Anche il loro meccanismo d’azione mima quello steroideo interagendo dapprima con un recettore intracellulare e infine con il materiale genetico nucleare con induzione dell’attività biologica.
Alimento
Colecalciferolo in mg/100g di parte edibile
Latte
0,05
Formaggio
0,25
Uova
1,75
Carne
0,1
Pesce marino (carne grassa)
Fino a 25
Burro
0,75
Margarina (valori medi)
7,5
I tessuti bersaglio di questa “vitamina” sono:
- Tessuto osseo, dove Ca2+ e P sono depositati o metabolizzati;
- Reni: dove la vit D facilita il riassorbimento di Ca2+ e P;
- Intestino: dove la vit D stimola l’assorbimento del Ca2+.
La vit D può essere formata nel nostro organismo a partire da precursori endogeni o alimentari:
- la cute viene considerata sede principale di biosintesi della vit D3 (colecalciferolo) prodotta a partire da 7-deidrocolesterolo sotto l’azione di quel catalizzatore esterno quale la componente ultravioletta della luce (290-315 nm).
- la quota alimentare viene riferita sia alla vit D2 (ergocalciferolo, di origine vegetale metabolizzato similmente a partire dall’ergosterolo) sia alla vit D3 presente negli alimenti animali. Assorbita a livello intestinale questa vitamina, termostabile, viene trasportata nel sangue veicolata ad una a2-globulina (DBP). Una volta arrivata al fegato viene idrossilata in posizione 25 e nuovamente dimessa in circolo per essere definitivamente recuperata dai reni che si comportano come ghiandole endocrine.
Oltre al rene anche midollo placenta e intestino sono in grado di diidrossilare la vit D. vi sono correlazioni tra gli enzimi idrossilasici agenti sulla maturazione della vit D e sostanze prodotte o presenti nel nostro organismo. In particolare basse concentrazioni di Ca2+ e P stimolanola sintesi di 1,25-DHCC, così come la concentrazione di Paratirina.
1,25-DHCC
lega recettori citosolici degli enterociti (RP)
1,25-DHCC-RP
Stabilisce legame con DNA complementare
DNA-1,25-DHCC
Attiva RNA-polimerasi, con sintesi di due proteine: Calcium Binding Protein (CaBP) per il trasporto transcellulare del Ca e ATPasi-Ca2++ calcio dipendente, fungendo come pompa, a sede basocellulare
CaBP
In forma attiva lega un atomo di Ca2+ per ogni molecola
Molte delle risposte biologiche dei tessuti bersaglio stimolati con vit D sono mediate da meccanismi analoghi a quelli sollecitati da ormoni steroidei. Seguentemente all’interazione della vitamina con il suo recettore specifico il complesso vt-recettore interagisce con il nucleo dove avviene una selettiva stimolazione di trascrizione del DNA conseguendo la biosintesi di RNA-messagger, induttore della produzione delle proteine generatrici della risposta biologica speciallizata del tessuto.
Il ruolo biochimico della vit D è diretto all’assorbimento di Ca alimentare e al trasferimento alla compagine delle ossa di questo. Una carenza di questa vitamina nel bambino porta nel medio-lungo termine a rachitismo con possibili manifestazioni di tetania e nell’adulto porta ad osteomalacia.
immagine scannerizzata da: Fisiologia, Robert M. Berne - Matthew N. Levy - Bruce M. Koeppen - Bruce A. Stanton, Casa Editrice Ambrosiana
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