Alimentazione e falsi miti - Le verità sul LATTE

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    Alimentazione e falsi miti - Le verità sul LATTE

    ALIMENTAZIONE e FALSI MITI - Tutte le verità sul LATTE secondo il nutrizionista Ghiselli

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    Il latte fa male? Berlo fa venire l’osteoporosi, brutte malattie, tumori assortiti? Divieto di mozzarella? Tutte idiozie, secondo Andrea Ghiselli, nutrizionista per l’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione ed esperto collaboratore del Corriere della Sera.


    Dopo le polemiche che si sono scatenate nei commenti in giro per il web sotto falsi articoli contro questo prezioso alimento, abbiamo chiesto all’esperto.


    BEVETE PIU’ LATTE, IL LATTE FA BENE
    Andrea Ghiselli si intrattiene con noi affrontando e triturando punto per punto tutte le tesi rinvenibili in rete. Il latte? Solo da bambini: ma è falso. Lo dicono tutti gli esperti? Falso. Fa venire l’osteoporosi: falso. Fa venire il tumore alla prostata: falso.
    Anche i latticini fanno male: falso.
    Il latte fa bene: vero. Semplice.


    Professore, io inizierei con una domanda secca. Bere latte fa bene o male?
    Fa benissimo. E’ assurdo, chi dice che fa male non sa di cosa parla.


    E perché fa così bene?
    E’ un alimento nutriente, ricco di proteine, zuccheri e grassi in percentuale molto equilibrata e soprattutto è ricco di vitamine e calcio. Povero di ferro, ma ci accontentiamo.


    Dalle notizie disponibili in rete si evince che ci sarebbe “ampia letteratura scientifica” a dire che il latte fa male. E’ vero?
    Ma no, è falso. Se i nutrizionisti di tutto il mondo dicessero che il latte fa male, perché le linee guida di tutto il mondo direbbero che il latte è un alimento consigliato? Addirittura, ciò che è consigliato è un’assunzione di latte di 2 o 3 porzioni al giorno (mi raccomando, porzioni: una porzione vale 125 ml). Come in tutte le cose è vero però che esagerare fa male: se io prendo un litro di latte al giorno evidentemente prendo calorie da lì e non da altri nutrienti, il che finisce per squilibrare un’alimentazione. Nella misura di 2 o 3 porzioni al giorno posso avere tutti i benefici del latte senza rischio di alcun tipo; anzi, il consumo di latte è associato con un minor rischio di cancro al colon


    E quelli che dicono che il latte si può bere solo da bambini, perché poi si perde la capacità di digerirlo?
    Mah, io ho 57 anni e lo digerisco perfettamente. Ci sono alcune razze e alcune persone che perdono la capacità di digerire il latte in età adulta; questo però non significa che il latte gli faccia male: avranno dei problemi se ne bevono troppo, ma possono assumere tranquillamente yogurt o latticini che hanno una percentuale di lattosio molto più bassa.


    A proposito di questo, viene citato uno studio del 1994, apparso sull’American Journal of Epidemiology, che dice che i prodotti lattiero-caseari conterrebbero proteine animali; queste porterebbero ad un aumento degli acidi nel sangue, e quindi alla fine all’osteoporosi.
    No,no, no, questo è falsissimo. Il latte e i prodotti caseari hanno un contenuto di amminoacidi solforati – che tengono basso il sangue – minore di quello della soia. Quindi è falso.


    Così è falso ciò che c’è scritto, che il latte alla fine causi l’osteoporosi.
    No,allora, dunque. L’osteoporosi è una malattia multifattoriale: la causa principale è la mancanza di esercizio fisico, l’alimentazione è solo una delle ultime cause. Tra queste ultime cause c’è una dieta troppo ricca di proteine, che in effetti facilita l’osteoporosi. Ora, nel latte ci sono 3 g di proteine ogni 10 millilitri – il che è meno del 10% dell’apporto proteico della giornata.


    Capisco, dunque dire che il latte causa l’osteoporosi è un azzardo.
    Dunque, ciò che è collegato all’osteoporosi è il consumo di proteine. E’ d’altronde vero, e documentato, che il consumo di latte e latticini dalla prima infanzia alla prima giovinezza, ovvero fino ai 25 anni, quando si sviluppa il massimo fisso della massa ossea, è un fattore protettivo nei confronti dell’osteoporosi. Così i ragazzi che consumano più calcio da prodotti lattiero-caseari prima dei 25 anni rischiano l’osteoporosi meno dei loro coetanei.


    Tornerei a una cosa che lei ha detto poco fa, collegata ad un’altra tesi che viene propagandata in rete: si dice che le popolazioni che assumono poco latte, come i cinesi, corrano meno il rischio di avere tumori della prostata.
    Non esiste nessun collegamento fra il latte e tumori della prostata. Ci sono alcune evidenze che farebbero pensare ad un aumento di rischio per consumi di calcio, anche non da latte o latticini, superiori ad un grammo e mezzo al giorno; ma sono quantitativi molto elevati.


    Innaturali, potremmo dire…
    Sì, sì, assolutamente innaturali. Poi, i giapponesi fanno altre cose che noi non facciamo: non consumano carne, mangiano molta frutta e verdura e molto pesce.


    Esistono dunque dei fattori concorrenti che determinano questa situazione.
    Assolutamente sì, e comunque non è il latte che fa venire l’osteoporosi.


    Riassumendo, professore. La tesi che viaggia, e che noi le chiediamo di commentare, è che bisogna sospendere a un certo punto il consumo di latticini e consumare latte solo con moderazione.
    Allora. Non esiste alimento al mondo che può essere consumato senza moderazione, e così anche il latte. La dose e la quantità consigliata sono 250-300 ml al giorno, se si eccede da queste quantità, come in tutte le alimentazioni, il latte può fare male. Anche l’acqua: se lei se ne beve 8 litri tutti insieme, rischia la morte per diluizione improvvisa del sangue. E’ una tesi assolutamente idiota.


    E i lavorati, i latticini?
    Non c’è alcuna controindicazione ad assumere né latte né latticini, anzi si sa il contrario: il consumo di latte e latticini in un’alimentazione equilibrata, non solo non fa male ma può avere effetti positivi


    Quindi noi ci sentiamo tranquilli nello scrivere che ognuno può bere il latte con la dovuta moderazione e mangiarsi una mozzarella ogni tanto senza andare in paranoia.
    Ma assolutamente sì. Il consumo di formaggi consigliato è quello di 3 porzioni di formaggio a settimana, unito a 2-3 porzioni di latte al giorno. Una porzione di formaggio corrisponde è 100 grammi se è formaggio fresco, 50 grammi se è stagionato.


    Io la ringrazio, insomma. Lei ha così demolito tutte le tesi…
    Ma è che sono tesi che sono supportate da persone che parlano senza supporto scientifico: l’unico supporto che danno che è l’uomo è l’unico animale che da adulto beve latte. Intanto questo è falso, perché chiunque ha esperienza con animali sa che se ho gatti adulti o cani, se gli do il latte quelli se lo prendono. Se pure fosse vero, chi se ne importa. Siamo anche l’unico animale che rilascia interviste telefoniche come in questo caso, o che consuma carbonara. Gli animali non prendono latte perchè è difficile. Lei pensi ad un gatto: dove lo trova il latte se non glielo diamo noi? Dovrebbe andarsi a succhiare la mammella della mucca.


    Il che non sarebbe proprio naturale, dice lei…
    Ma sì, anche il miele, a parte l’esempio dell’orso Yogi: qualsiasi animale se lo mangerebbe, eccome, ma è difficile che se lo vada a prendere in un alveare.


    fonte - http://www.giornalettismo.com
    Last edited by Sandro14; 15-01-2014, 17:32:43.
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