Epifania significa Manifestazione o Apparizione, vale a dire che il Divino si mostra all'umanità. La sua origine discende da tradizioni magiche precristiane e, nella cultura popolare, si fonde con elementi folcloristici e cristiani: anticamente, in molte parti d`Italia, nella notte dell`Epifania veniva appesa alle finestre un fantoccio di stoffa (la Befana) per impaurire i bambini in modo che portasse i doni (in ricordo di quelli offerti al Cristo dai Tre Re) tanto è vero che è usanza mettere delle calze vuote nella speranza che esse vengano riempite di dolci. Lo sfondo della festa ha assunto un carattere religioso propiziatorio legato al culto della madre terra, quasi un rito di scaramanzia, testimone della paura e dell'amore dei contadini verso la terra che può essere buona o malvagia.
In Friuli, sul far della sera, si accendono, a gara, i fuochi dei falò sulle colline, a rievocare le antiche tradizioni: da un rogo si traevano auguri e auspici riguardo il nuovo anno. Dopo aver preparato una pira in mezzo al campo, sostenuta da grossi pali, vengono su essa accostati fasci di sterpi, ben pressati poi a forza di piedi per evitare che, dopo l'accesione, il falò possa provocare danni. Mentre le fiamme si lanciano verso il cielo, vincendo la notte e il freddo, la gente trae ancora auspici per l'anno che inizia. Come in un sortilegio luminoso e forte, ci cattura l'evocazione delle splendenti tradizioni medioevali ci affascina la magia viva del fuoco, simbolo del sole che riprende forza e vigore dopo la consunzione dell' inverno e rianima a nuova vita le erbe, gli animali, gli uomini. Domani torneranno nel vortice di un tempo non sempre umano, ma ci scalderà ancora un poco il cuore la luce dell'EPIFANIA.
Tutto questo, solo per fare gli auguri alle ragazze del Forum. E' la vostra festa, AUGURI BEFANE!
In Friuli, sul far della sera, si accendono, a gara, i fuochi dei falò sulle colline, a rievocare le antiche tradizioni: da un rogo si traevano auguri e auspici riguardo il nuovo anno. Dopo aver preparato una pira in mezzo al campo, sostenuta da grossi pali, vengono su essa accostati fasci di sterpi, ben pressati poi a forza di piedi per evitare che, dopo l'accesione, il falò possa provocare danni. Mentre le fiamme si lanciano verso il cielo, vincendo la notte e il freddo, la gente trae ancora auspici per l'anno che inizia. Come in un sortilegio luminoso e forte, ci cattura l'evocazione delle splendenti tradizioni medioevali ci affascina la magia viva del fuoco, simbolo del sole che riprende forza e vigore dopo la consunzione dell' inverno e rianima a nuova vita le erbe, gli animali, gli uomini. Domani torneranno nel vortice di un tempo non sempre umano, ma ci scalderà ancora un poco il cuore la luce dell'EPIFANIA.
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