L’Art 27 della Costituzione Italiana prevede che la responsabilità penale è personale e che nessuno è colpevole fino a sentenza definitiva.
Ognuno dovrebbe conoscere quali sono i propri diritti e dove cessano di poter essere esercitati, perché li iniziano i diritti degli altri.
Evidentemente questa elementare conoscenza di quella che si chiama educazione civica, non fa parte del bagaglio culturale di quanti si sentono in dovere di intervenire su una questione della quale non si conoscono ancora i risvolti giuridici.
Non comprendiamo se questa opera distruttiva e denigratoria del nome della FIPL abbia secondi fini: ci stiamo attivando per verificarlo e per prendere le opportune precauzioni, anche legali, a difesa del buon nome della FIPL.
Vorremmo inoltre far notare al Sig. Gismondi e a quanti fossero interessati, che le eventuali implicazioni di cui dichiara di essere a conoscenza, non possono in alcun modo gettare ombre sui 600 tesserati della FIPL e che nella FIPL credono.
Vorremmo far notare inoltre che la WADA, controlla atleti italiani, i quali a loro volta sono controllati dalla FIPL, dall’ EPF e dall’ IPF; se dovessero emergere responsabilità di qualsiasi tipo a carico di tesserati, sarà compito del Consiglio FIPL e della Commissione disciplinare, assumere le decisioni del caso, decisioni delle quali non dobbiamo rendere conto a nessuno, tanto meno al Sig. Gismondi.
La FIPL ha sempre dichiarato che chiunque è libero di gareggiare dove vuole, senza ridicoli steccati o barriere, messe in atto da altre federazioni, che sanno tanto di “segregazione sportiva”; il Sig Gismondi o chiunque altro è libero di assumere tutte le decisioni del caso.
Da ultimo un avviso a tutti gli utenti; le discussioni su questo forum debbono avere esclusivamente per oggetto: allenamento, reportage di gare e foto. Ogni altra discussione sulla vita federale inerente gli Organi che la costituiscono, deve essere indirizzata alla Segreteria Nazionale o alla Presidenza, tramite gli indirizzi mail pubblicati sul sito ufficiale.
Grazie
Sandro ROSSI.
Ognuno dovrebbe conoscere quali sono i propri diritti e dove cessano di poter essere esercitati, perché li iniziano i diritti degli altri.
Evidentemente questa elementare conoscenza di quella che si chiama educazione civica, non fa parte del bagaglio culturale di quanti si sentono in dovere di intervenire su una questione della quale non si conoscono ancora i risvolti giuridici.
Non comprendiamo se questa opera distruttiva e denigratoria del nome della FIPL abbia secondi fini: ci stiamo attivando per verificarlo e per prendere le opportune precauzioni, anche legali, a difesa del buon nome della FIPL.
Vorremmo inoltre far notare al Sig. Gismondi e a quanti fossero interessati, che le eventuali implicazioni di cui dichiara di essere a conoscenza, non possono in alcun modo gettare ombre sui 600 tesserati della FIPL e che nella FIPL credono.
Vorremmo far notare inoltre che la WADA, controlla atleti italiani, i quali a loro volta sono controllati dalla FIPL, dall’ EPF e dall’ IPF; se dovessero emergere responsabilità di qualsiasi tipo a carico di tesserati, sarà compito del Consiglio FIPL e della Commissione disciplinare, assumere le decisioni del caso, decisioni delle quali non dobbiamo rendere conto a nessuno, tanto meno al Sig. Gismondi.
La FIPL ha sempre dichiarato che chiunque è libero di gareggiare dove vuole, senza ridicoli steccati o barriere, messe in atto da altre federazioni, che sanno tanto di “segregazione sportiva”; il Sig Gismondi o chiunque altro è libero di assumere tutte le decisioni del caso.
Da ultimo un avviso a tutti gli utenti; le discussioni su questo forum debbono avere esclusivamente per oggetto: allenamento, reportage di gare e foto. Ogni altra discussione sulla vita federale inerente gli Organi che la costituiscono, deve essere indirizzata alla Segreteria Nazionale o alla Presidenza, tramite gli indirizzi mail pubblicati sul sito ufficiale.
Grazie
Sandro ROSSI.
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