Leggo in continuazione delle affermazioni che mi lasciano intendere che molti atleti o dirigenti di altre Federazioni non conoscono bene la situazione del powerlifting. Vorrei approfittare di questo spazio per chiarire alcuni concetti che il Comitato Esecutivo dell'European Powerlifting Federation, durante i recenti campionati Europei di Lussemburgo ha ben sottolineato.
1) Il CIO ha accettato le credenziali che l'International Powerlifting Federation ha presentato alla fine del 2004, per accedere all'Osservatorio delle federazioni che chiedono il riconoscimento.
2) Tra le credenziali figurano tra l'altro: partecipazione alla Gaisf, ai World Games, diffusione dello sport nei 5 continenti, protocolli di gara, regolamento di gara, test antidoping Wada, albo dei record e loro certificazione, albo degli arbitri e loro certificazione IPF e naturalmente attrezzatura omologata IPF. L'IPF per arrivare a questo ha anche superato l'esame degli osservatori del CIO durante i World Games del 1997 a Lahti (Finlandia) e del 2001 ad Akita (Giappone).
3) Premesso che la Federazione Italiana Powerlifting è membro dal 1983 dell'IPF e,
- in base alla dichiarazione del Segretario Mondiale dell'IPF pervenuta al Presidente del Coni Petrucci nel settembre 2003;
- in base alla dichiarazione dell'ex Presidente della FIPCF Umili durante la IV Assemblea straordinaria della FIPCF di fine 2004,
ne deriva che:
- ogni discussione sull'uso dell'attrezzatura in gara è priva di fondamento, poichè il CIO ha accettato l'uso della medesima;
- ogni autoproclamazione di Campione d'Italia, di record italiano, europeo e mondiale sono privi di ogni fondamento sportivo se non ottenuti in una gara organizzata sotto l'egida della Federazione Italiana Powerlifting, European Powerlifting Federation o IPF;
- la dizione di "Campionato Italiano" appartiene solo ai Campionati Italiani di Powerlifting o di specialità organizzati sotto l'egida della Federazione Italiana Powerlifting ed arbitrata da arbitri FIPL.
Nella speranza che tutto ciò contribuisca a fare chiarezza prego Powerenrico e Fabiopower di dare la massima diffusione a questo messaggio.
Sportivi saluti,
Sandro ROSSI Presidente FIPL
1) Il CIO ha accettato le credenziali che l'International Powerlifting Federation ha presentato alla fine del 2004, per accedere all'Osservatorio delle federazioni che chiedono il riconoscimento.
2) Tra le credenziali figurano tra l'altro: partecipazione alla Gaisf, ai World Games, diffusione dello sport nei 5 continenti, protocolli di gara, regolamento di gara, test antidoping Wada, albo dei record e loro certificazione, albo degli arbitri e loro certificazione IPF e naturalmente attrezzatura omologata IPF. L'IPF per arrivare a questo ha anche superato l'esame degli osservatori del CIO durante i World Games del 1997 a Lahti (Finlandia) e del 2001 ad Akita (Giappone).
3) Premesso che la Federazione Italiana Powerlifting è membro dal 1983 dell'IPF e,
- in base alla dichiarazione del Segretario Mondiale dell'IPF pervenuta al Presidente del Coni Petrucci nel settembre 2003;
- in base alla dichiarazione dell'ex Presidente della FIPCF Umili durante la IV Assemblea straordinaria della FIPCF di fine 2004,
ne deriva che:
- ogni discussione sull'uso dell'attrezzatura in gara è priva di fondamento, poichè il CIO ha accettato l'uso della medesima;
- ogni autoproclamazione di Campione d'Italia, di record italiano, europeo e mondiale sono privi di ogni fondamento sportivo se non ottenuti in una gara organizzata sotto l'egida della Federazione Italiana Powerlifting, European Powerlifting Federation o IPF;
- la dizione di "Campionato Italiano" appartiene solo ai Campionati Italiani di Powerlifting o di specialità organizzati sotto l'egida della Federazione Italiana Powerlifting ed arbitrata da arbitri FIPL.
Nella speranza che tutto ciò contribuisca a fare chiarezza prego Powerenrico e Fabiopower di dare la massima diffusione a questo messaggio.
Sportivi saluti,
Sandro ROSSI Presidente FIPL
