Ebbene cariparto con la trascrizione sul forum del libro che sto traducendo ora e che aggiornerò di volta in volta
spero possa divenire un post utile a chiunque volesse cimentarsi nel conoscere uno degli autori più osannati del momento nel mondo della pesistica .. buona lettura
Power to the People !
Superforza senza "Bulk"
Nel lontano '56,Paul anderson,convinse gli esperti delle discipline di forza,che i records da lui ottenuti avrebbero chiuso per sempre il sipario sulla storia del sollevamento.
Ma nel '96,ad altanta,un atleta bulgaro,eseguì uno strappo maggiore di quello del vecchio "Andy" .
Non giudicare un libro dalla sua copertina,non giudicare nemmeno la forza di un uomo dal suo bicipite.
La forza di un uomo è solo parzialmente determinata dalle dimensioni dei suoi muscoli.
Questa infatti,è data prevalentemente dal livello di attivazione del sistema nervoso,o meglio l'efficenza neurale.
Si è stimato che in media,una persona,può contrarre solo 20-30% dei suoi muscoli mentre sta provando estrema difficoltà (in una situazione neuralmente molto complicata).
Così,i migliori sollevatori non usano oltre il 50% della loro impressionante massa.
In poche parole,i tuoi muscoli sono già capaci di sollevare un'auto,devono solamente imparare ancora a farlo.
Sebbene ancora scientificamente non siamo ancora in grado di determinare come superare totalmente il deficit di forza,varie metodologie di allenamento possono aiutarci nel migliorare l'attivazione muscolare in toto.
Ecco perchè non è necessaria una vera e propria "massa" o periodo ipercalorico,ma è sufficiente concentrarsi sul proprio "software muscolare",agendo sul sistema nervoso,migliorando così forza e tono.
Tensione! Ecco di cosa è fatta la forza !
Tensione=Forza:
Questo perchè in molte discipline,neurologici allenamenti di forza vengono sommati così da acquisire abilità nel generare maggiori tensioni.
Alta tensione,e l'allenamento migliora la sua qualità!
E' necessario però,realizzare 5 condizioni base:
1)Esecuzioni lente
2)Massimizzare la tensione muscolare,o "flessione" indipendentemente dal carico usato
3)Impegnare carichi pesanti (85-90%),per almeno una parte di tempo
4)Minimmizzare la fatica (rest ampi)
5)Trarre vantaggio dai vari fenomeni fisici
Analizziamo punto per punto:
1)bassa velocità
La lentezza della tua alzata è necessariamente correlata alla tua psicologia.
Inoltre,la forza viene abbandonata all'aumento della velocità esecutiva.
2)massimizzare la tensione muscolare o "flessione" indipendentamente dal carico usato"
Tendi i tuoi muscoli per sollevare la scopa della nonna come se dovessi gestire un carico massimale da record mondiale ... in poche parole,sempre discreta tensione,rende più forti.
Maneggiate anche i carichi che in quel momento non servono per la realizzazione del programma di forza,alla lunga,rende in toto la vostra tensione muscolare più "consolidata".
Questo nella pratica,giustifica le prodezze dei karateki,i quali si allenano con protocolli atti ad eseprimere massima dinamicità
3)impiegare pesi dell'85-90% del massimale,per almeno un pò di tempo
Perchè la tua forza deve necessitare di sentire carichi impegnativi?
tre ragioni:
prima,la tua spina,giunti e tendini,devono abituarsi alla pressione di un carico di lavoro importante,e sviluppare una certa resistenza
Tra l'altro,una persona che non ha mai praticato alcun ciclo di forza,ma possedente una buona tensione dinamica nell'esecuzione,allora può apprestarsi a sollevare carichi impegnativi.
I karateki professionisti,comprendendo il meccanismo dei meccanorecettori,complementano la loro tensione dinamica esercitandosi rompendo diversi oggetti con le nude mani (si pensi al famoso mattoncino) abituando progressivamente il loro corpo a svariate pressioni .
In secondo luogo,molte persone,necessitano di sentire la resistenza per ottenere l'abilità che genera un elevato livello di tensione muscolare.
Perchè la contrazione è causata da segnali elettro-chimici che i muscoli percepiscono proporzionalmente al carico.
Come terza cosa,possiamo affrontare il principio di Hennermam.
Afferma generalmente che più pesante è il carico che si sta maneggiando,maggore sarà il reclutamento muscolare o tensione -questo non vuole comunque affermare che si debba sollevae pesi elevatissimi alla minima occasione-.
4)Minimizzare la fatica
Eelevate sensazini di fatica e tensione sono reciprocamente esclusivi
Quando i tuoi muscoli,il pensiero,ed il sistema cardio circolatorio sono stanchi,tu no puoi produrre più molta forza.
Basti pensare ad una serie di panca piana dopo una serie di push ups o 5 miglia di corsa.
Minimizza quindi la fatica introducendo aumenti dei tempi di recupero tra le serie,diminuendo il numero di ripetizione per la maggior parte delle alzate ... con una conseguente diminuzione de tempi del wo.
5)Prendere vantaggio dai fenomeni neurologici
Questa è una vecchia verità,ovvero,il paragone tra il vecchio (e muscoloso) maestro di karate che rompe la famosa tavoletta,e il giovane BB,che se provasse l'impresa andrebbe diritto all'ospedale.
Le moderne neuroscenze,offono noi una moltitudine di semplici tecniche che creano un quasi immediato e positivo impatto verso le nostre prestazioni di forza.
spero possa divenire un post utile a chiunque volesse cimentarsi nel conoscere uno degli autori più osannati del momento nel mondo della pesistica .. buona lettura
Power to the People !
Superforza senza "Bulk"
Nel lontano '56,Paul anderson,convinse gli esperti delle discipline di forza,che i records da lui ottenuti avrebbero chiuso per sempre il sipario sulla storia del sollevamento.
Ma nel '96,ad altanta,un atleta bulgaro,eseguì uno strappo maggiore di quello del vecchio "Andy" .
Non giudicare un libro dalla sua copertina,non giudicare nemmeno la forza di un uomo dal suo bicipite.
La forza di un uomo è solo parzialmente determinata dalle dimensioni dei suoi muscoli.
Questa infatti,è data prevalentemente dal livello di attivazione del sistema nervoso,o meglio l'efficenza neurale.
Si è stimato che in media,una persona,può contrarre solo 20-30% dei suoi muscoli mentre sta provando estrema difficoltà (in una situazione neuralmente molto complicata).
Così,i migliori sollevatori non usano oltre il 50% della loro impressionante massa.
In poche parole,i tuoi muscoli sono già capaci di sollevare un'auto,devono solamente imparare ancora a farlo.
Sebbene ancora scientificamente non siamo ancora in grado di determinare come superare totalmente il deficit di forza,varie metodologie di allenamento possono aiutarci nel migliorare l'attivazione muscolare in toto.
Ecco perchè non è necessaria una vera e propria "massa" o periodo ipercalorico,ma è sufficiente concentrarsi sul proprio "software muscolare",agendo sul sistema nervoso,migliorando così forza e tono.
Tensione! Ecco di cosa è fatta la forza !
Tensione=Forza:
Questo perchè in molte discipline,neurologici allenamenti di forza vengono sommati così da acquisire abilità nel generare maggiori tensioni.
Alta tensione,e l'allenamento migliora la sua qualità!
E' necessario però,realizzare 5 condizioni base:
1)Esecuzioni lente
2)Massimizzare la tensione muscolare,o "flessione" indipendentemente dal carico usato
3)Impegnare carichi pesanti (85-90%),per almeno una parte di tempo
4)Minimmizzare la fatica (rest ampi)
5)Trarre vantaggio dai vari fenomeni fisici
Analizziamo punto per punto:
1)bassa velocità
La lentezza della tua alzata è necessariamente correlata alla tua psicologia.
Inoltre,la forza viene abbandonata all'aumento della velocità esecutiva.
2)massimizzare la tensione muscolare o "flessione" indipendentamente dal carico usato"
Tendi i tuoi muscoli per sollevare la scopa della nonna come se dovessi gestire un carico massimale da record mondiale ... in poche parole,sempre discreta tensione,rende più forti.
Maneggiate anche i carichi che in quel momento non servono per la realizzazione del programma di forza,alla lunga,rende in toto la vostra tensione muscolare più "consolidata".
Questo nella pratica,giustifica le prodezze dei karateki,i quali si allenano con protocolli atti ad eseprimere massima dinamicità
3)impiegare pesi dell'85-90% del massimale,per almeno un pò di tempo
Perchè la tua forza deve necessitare di sentire carichi impegnativi?
tre ragioni:
prima,la tua spina,giunti e tendini,devono abituarsi alla pressione di un carico di lavoro importante,e sviluppare una certa resistenza
Tra l'altro,una persona che non ha mai praticato alcun ciclo di forza,ma possedente una buona tensione dinamica nell'esecuzione,allora può apprestarsi a sollevare carichi impegnativi.
I karateki professionisti,comprendendo il meccanismo dei meccanorecettori,complementano la loro tensione dinamica esercitandosi rompendo diversi oggetti con le nude mani (si pensi al famoso mattoncino) abituando progressivamente il loro corpo a svariate pressioni .
In secondo luogo,molte persone,necessitano di sentire la resistenza per ottenere l'abilità che genera un elevato livello di tensione muscolare.
Perchè la contrazione è causata da segnali elettro-chimici che i muscoli percepiscono proporzionalmente al carico.
Come terza cosa,possiamo affrontare il principio di Hennermam.
Afferma generalmente che più pesante è il carico che si sta maneggiando,maggore sarà il reclutamento muscolare o tensione -questo non vuole comunque affermare che si debba sollevae pesi elevatissimi alla minima occasione-.
4)Minimizzare la fatica
Eelevate sensazini di fatica e tensione sono reciprocamente esclusivi
Quando i tuoi muscoli,il pensiero,ed il sistema cardio circolatorio sono stanchi,tu no puoi produrre più molta forza.
Basti pensare ad una serie di panca piana dopo una serie di push ups o 5 miglia di corsa.
Minimizza quindi la fatica introducendo aumenti dei tempi di recupero tra le serie,diminuendo il numero di ripetizione per la maggior parte delle alzate ... con una conseguente diminuzione de tempi del wo.
5)Prendere vantaggio dai fenomeni neurologici
Questa è una vecchia verità,ovvero,il paragone tra il vecchio (e muscoloso) maestro di karate che rompe la famosa tavoletta,e il giovane BB,che se provasse l'impresa andrebbe diritto all'ospedale.
Le moderne neuroscenze,offono noi una moltitudine di semplici tecniche che creano un quasi immediato e positivo impatto verso le nostre prestazioni di forza.
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