Il 24 e il 25 Ottobre si svolgerà a Terni la 9° edizione della Coppa Italia a squadre di Powerlifting. La grande novità di questa edizione è la nuova categoria Raw che sostituisce quella Esordienti: in questa nuova categoria non è ammesso l’uso dell’attrezzatura (fasce, corpetti da squat/stacco e maglie da panca) e potrà prendervi parte chi è alla prima esperienza di gara.
Il Powerlifting “vero”, quello targato IPF, è geared cioè attrezzato ed il powerlifter, in quanto tale, deve imparare ad utilizzare questi mezzi che fanno parte del suo sport.
E’ però chiaramente comprensibile che agli esordi ci sarà chi è impossibilitato ad usare una parte o tutta l’attrezzatura (mancanza di partner di allenamento, palestra o luogo sicuro per allenarsi, impossibilità a reperirla), creando situazioni ibride in cui alcuni atleti sono completamente raw, altri usano le fasce nello squat o la maglia nella panca: scoccia di sicuro avere un vantaggio di 20Kg sugli altri alla fine della terza prova di squat e perderlo tutto al termine della panca perché gli altri sanno usare la maglia e voi no!
Questa situazione, di fatto una “barriera d’ingresso”, è stata molte volte un grosso freno alla diffusione di questo bellissimo sport: la FIPL, avendo sempre l’”atleta” come figura centrale delle manifestazioni, ha pensato di creare questa nuova categoria per aumentare la base dei praticanti, invogliando chi “atleta” è a… provare.
Ragazzi, questa è una grande occasione per tutti coloro che vorrebbero “buttarsi” ma sono titubanti, combattuti fra la voglia di mettersi in gioco e il timore di fare una brutta figura: stavolta lotterete tutti ad armi pari!
Avete la possibilità, fosse anche l’unica volta nella vostra carriera di sollevatori, di non guardare l’evento da fuori ma di essere voi dentro l’evento stesso! Sarete voiin pedana, con i dischi rossi da 25Kg, il rack da gara, i giudici e le luci bianche e rosse, voi utilizzerete gli stessi materiali delle gare internazionali, voiproverete le stesse sensazioni che provano gli atleti tanto cliccati su YouTube. Voi sarete lì, ma non spettatori di altri.
Perciò, a possibili atleti la Federazione fornisce l’occasione per dimostrarlo, sta a voi voler dimostrare di esserlo: atleti in quello che vi piace. Una opportunità: non è obbligatorio partecipare ma, come dice Sun Tzu, “le opportunità si moltiplicano se vengono colte”.
Risposte giuste alle domande sbagliate
D: Ma come faccio? Non ho una squadra perché intorno casa mia non ci sono, non so chi contattare, non so cosa portare, non so come regolarmi in gara, non c’è nessuno che viene con me.
R: Distingui sempre due aspetti: il “voler fare” e il “capire come fare”. La prima è una presa di coscienza: in qualsiasi azione della tua vita ti troverai ad affrontare delle difficoltà per arrivare al risultato, ma se sei determinato, se “vuoi”… in qualche modo capirai “come fare”. Forse non centrerai il bersaglio, ma lo colpirai comunque.
Vai sul sito federale, leggi il regolamento, capisci cosa devi portarti dietro, partecipa ad AOS/DCSS Forum, scrivi, chiama, rompi i coglioni. Se veramente vuoi fare questa cosa, muovi le chiappe.
D: Ma quanto devo fare per non sfigurare?
R: Devi capire che qualsiasi risultato tu otterrai sarà sempre superiore a quanto vedi nelle palestre che frequenti. Perché è conseguito in pedana, validato da tre giudici che controllano che tu rispetti un regolamento molto rigoroso e universale: dovrai sudarteli.
Devi anche capire che sarai a contatto con persone meno forti di te ma anche molto più forti di te, perché… questo è il senso di una “gara”, un confronto leale dove chi solleva più di te è più forte di te.
Questo confronto ha senso solo all’interno dell’evento stesso: tantissimi altri che non gareggeranno sono sicuramente più forti di te, ma tu… eri lì e i tantissimi altri no. Tu potrai dire “io ho partecipato ed ho fatto”, i tantissimi altri invece “se partecipassi farei”, ma il valore di una persona si giudica su ciò che ha fatto, non su ciò che avrebbe potuto fare.
Dopo questa pappardella motivante, 140Kg di squat, 100Kg di panca, 180Kg di stacco sono un risultato che ti porrà sicuramente a centro classifica: ti può sembrare poco perché sei abituato alle cazzate di Internet ma ti posso assicurare che sono tre obiettivi equilibrati e sfidanti.
D: Ok, allora se ho tempo vengo e magari provo.
R: No, questa è la mentalità sbagliata: tu devi considerare la gara come il momento finale di verifica del tuo allenamento. Se ti interessa, hai tutto il tempo per prepararla. Non “vengo e provo”, ma “provo a darmi un obiettivo e lotto per raggiungerlo”. Non devi aver paura della gara, ma devi averne rispetto. E la rispetti, le dai il valore che merita, solo se la prepari.
D: Non ti sembra di farla troppo lunga con queste menate sulle gare?
R: Ah, sicuramente sì ah ah ah, perché mi faccio prendere la mano ed è paradossale che scriva tutte queste cose dato che di gare ne ho fatte meno di 10.
Mettiamola così: se non ti frega una mazza di questa roba, buon per te e mica me la prendo… in fondo sono solo fottute rotelle di ferro sollevate e riappoggiate. Un valido motivo per non provare è proprio perché preferiresti una bella passeggiata nel magma piuttosto che partecipare ad una gara di Powerlifting: io in tantissime occasioni vorrei essere sull’Etna…
Ma ti posso garantire che se sei interessato, se vorresti provare, se “eh sì mi piacerebbe” ma non provi perché “sono vecchio”, “chissà gli altri cosa dicono”, “mi sentirei un cretino fuori posto”… beh… questi non sono validi motivi. Garantito. Fidati.
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