Forti si nasce o si diventa?

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts
  • IronPaolo
    Bodyweb Senior
    • Dec 2005
    • 1938

    Forti si nasce o si diventa?

    Nel mondo della palestra ci sono delle discussioni ricorrenti. Quanto vale il potenziale genetico, quanto conta l’alimentazione, quello è dopato anzi no… Discussioni che si protraggono per ore ed ore dal vivo o addirittura per settimane su un forum.

    Questi argomenti sono l’equivalente di“è possibile l’amicizia fra un uomo ed una donna?”. Se siete in pizzeria fra persone che non hanno molta confidenza fra loro e lanciate questo tema, ecco che dopo un po’ la discussione diventa frizzante ed interessante. Perché l’argomento per quanto fritto e rifritto miliardi di volte è sempre… ipnotico, attira come il flauto magico i lemmings.

    Il titolo dell’articolo è un altro straclassico argomento. Forti si nasce o si diventa? Solitamente tralascio queste discussioni perché non voglio venirne catturato, però ultimamente su BodyWeb un “collega del ferro” ha scritto qualcosa che ha attirato la mia attenzione.

    Suonava circa così: la forza è al 70% genetica e al 30% dedizione. Questi due numeri mi hanno incuriosito e ci ho fatto due pensate sopra che vi espongo.

    Ah… l’amicizia fra uomo e donna è impossibile. A meno che (continuate voi, tanto… lo so, la risposta è comparsa nella vostra testa, perché… è impossibile non cascarci ah ah ah)

    La forza è al 70% genetica e al 30% dedizione, abbiamo detto. Oppure, in altre parole, tutto è predeterminato dai nostri genitori, per il resto dobbiamo farci il culo, anche se l’incremento finale non sarà mai sostanzioso. Così ho interpretato il senso dell’affermazione.

    Ok, chiariamo subito un punto fondamentale. Forti… si nasce. La forza è una qualità come tante che viene dai nostri geni. Non c’è niente di trascendentale in questa affermazione.

    Se assegnamo al termine “intelligenza” il significato del senso comune, risulta evidente che ci sono bambini più “intelligenti” di altri che saranno adulti più “intelligenti” di altri. Come è altrettanto evidente che se intendiamo per “bellezza” quanto a pelle intendiamo, ci sono persone più “belle” di altre.

    Badate bene, non sto assegnando al termine “più di” un significato di merito, ma solamente quantitativo. Banalmente, “essere più forti di altri” è un valore per noi del fitness world, ma all’interno della comunità dei motociclisti è assolutamente irrilevante, dove, magari, è un valore “saper fare quella curva 20Km/h più di altri”.

    Ma se è tutto predeterminato, che senso ha impegnarci? Ne vale la pena?

    Facciamo due conticini con i numerelli sopra esposti. Due numeri in croce permettono di dare una visione quantitativa delle cose, che molte volte ha un impatto assolutamente differente rispetto al semplice aspetto qualitativo.
    Prendiamo un tizio che ha un potenziale di 250Kg di squat, 180Kg di panca, 300Kg di stacco su 90Kg di peso. Per potenziale intendo il massimo risultato possibile in condizioni assolutamente ottimali date dalla sua genetica e dall’ambiente/allenamento. Oltre questo, il tizio non può fare. Dovrebbe essere un altro tizio. Considerate anche il valore di questi numeri. Stiamo parlando di qualcuno che è stato nell’infanzia bombardato dalle radiazioni Gamma di Hulk, un piccolo mostriciattolo.

    Ma, poiché parliamo di potenziale, questo tizio non sa a priori quanto può valere. Se ognuno di noi lo sapesse, non staremmo nemmeno a discutere, no?

    Il nostro amico va in palestra e dopo pochissimo raggiunge il suo 50%, cioè 125Kg di squat, 90Kg di panca, 150Kg di stacco. Quello che lui ottiene in… quanto… 3 mesi, altri ci sbavano per 1 anno. Lasciate fare il fighettino da palestra che fa solo la panca e i 90 li raggiunge anche lui in poco tempo, sto parlando di sviluppo globale, sulle 3 alzate. Quello dei 90 magari fa 90 di stacco, perché tanto “io faccio il calcetto”.

    Il nostro amico persevera e raggiunge, dopo 1-2 anni, il suo 70%, cioè 175Kg di squat, 125Kg di panca, 240Kg di stacco. Un bel risultato, non c’è che dire. Sebbene sui vari forum queste alzate le facciano tutti dopo 2 ore di palestra, nella vita reale trovare questi numeri, su 3 alzate, in una palestra, è veramente dura.

    Il piccolo Superman si guarda intorno e scopre che è il più forte della palestra in cui è, ma è uno dei più forti anche rispetto alle altre palestre. E poi lui è natural, mentre gli altri più forti sono tutti dopati-bombati-non-come-lui-che-si-fa-il-culo-e-basta.

    Chiaramente, persevera. Insiste, si impegna. Sale di altri 10Kg nello squat, magari di 15 nella panca, magari lo stacco rimane lì. “Ho raggiunto il massimo” inizia a pensare. Del resto, 185-140-240 sono un bel risultato, no?

    Ma… considerate quanto sarebbe il suo potenziale. Capite quanto vale quel caccoloso, fottutissimo, 30%? Vale un’immensità. Vale la differenza fra un ottimo risultato e uno fantascientifico. Fra 240 e 300 di stacco ci sono almeno 3 anni luce di distanza.

    Attenti, perciò, quando si gioca con i numeri. E’ il “poco” che in realtà non è così poco.

    Perciò, forti si nasce, ma nessuno sa quanto è nato forte, e nessuno sa quanto può migliorare. Il senso, è questo. Quando pensate di essere al limite… sappiate che magari state semplicemente sbagliando allenamento. Non è necessariamente così, ma è una opzione che non potete sottovalutare.

    Quanti pensano di aver raggiunto il proprio potenziale? Addirittura, quanti pensano di non essere geneticamente forti? Bene. Considerate l’opzione che vi state allenando a *****. E’ una opzione. Una. Ma… consideratela.

    Mi raccomando. Non mi fate il gioco delle 3 carte dove il banco vince sempre. Stiamo parlando di “forza”, non di “voglio essere però anche grosso, forte, definito, bello e che piace alle donne”. La domanda era specifica, la risposta deve essere specifica.

    Se la domanda invece fosse stata “forti-e-grossi-e-definiti si nasce o si diventa?” una possibile risposta potrebbe essere “i miracolati esistono, ma sono pochissimi”.

    Potrei smettere qui, ma mi è presa la mano con i numeri e perciò insisto eh eh eh

    Esiste una legge empirica detta “principio di Pareto” che è un classico della gestione dei processi: l’80% del risultato si ottiene con il 20% dell’impegno.
    Vediamo cosa vuol dire per noi questo. Supponiamo di avere un potenziale di 200Kg nello squat, guardate questo grafico.


    In pratica, a 160Kg di squat uno con un potenziale del genere ci arriva in un battibaleno, poi per i 200Kg deve sbavarci sopra, letteralmente.

    Il problema di questo grafico è che è composto da numeri asettici, senza “valore”. Di fare 20 o 30 Kg di squat non ce ne frega niente. Sono risultati, appunto, senza valore. La scala non parte da zero, ma ragionevolmente da 100Kg. Del resto, di squat si fa più che di panca, no?

    Zoomiamo il grafico cambiando la scala, ecco, ora è più significativo.


    Rileggiamolo. Il nostro amico da 200Kg in un tempo ragionevole ottiene i 160Kg, ma il risultato ha un “valore” di poco più della metà di quanto potrebbe valere. Per cogliere il resto del suo potenziale, come tutti, avrà bisogno di perderci parecchio ma parecchio tempo. I suoi 160Kg che pensa valgano chissà quanto all’interno della sua mediocre palestra… sono assolutamente scarsi.

    Ma… quanti 160Kg vedete in palestra? Pochi. E quanti 150? E quanti 140? Ok, intendo delle ripetizioni non su 1/100 del movimento, ma degli squat paralleli quanto meno.

    Non se ne vedono tanti. Ecco. Pensate a quanta gente non riesce nemmeno ad arrivare a questi livelli. E quanti, invece, si fanno le pippe pensando di essere al loro limite massimo. Quelli forti, e ci sono, si gloriano dei loro risultati e non vanno avanti, inchiodati dai soliti schemi, dalle solite idee, e dal solito confronto con il basso livello che c’è in giro. Per questo viene da pensare di essere al massimo e che si nasca forti e il miglioramento è solo minimale. Non è così.

    Ribadisco: nessuno sa quanto vale. Ma… è sicuro di averle provate tutte? Io dico di no. Il mio lapidario giudizio è dato dalla mia personale esperienza, sulla mia pelle e su quella di altri ragazzi che ho conosciuto. Pensavo di essere al mio limite… ma c’era dell’altro. E così molti altri.

    Io mi sono fatto questa idea sul non raggiungimento del proprio potenziale, che riassumo in questo schemino mistico.


    Per passare dallo 0% al 50%, per la famosa panca con il proprio peso corporeo tanto per fare un esempio, ci sono innumerevoli modi. 4×10, 5×5, Bill Starr, HST, BII, BIIO, McRobert, 3 volte a settimana, 1, 5, ciclizzare, fare sempre le stesse cose. Va tutto bene.

    Via via che si sale in questa scala del potenziale, le “vie” diminuiscono, sempre più. Alcuni approcci funzionano, altri no. Alcuni fanno salire i pioli, altri fanno slittare sul viscido del legno.

    I “campioni” di qualsiasi attività, quelli che raggiungono la fine della scala, hanno tutti alcuni tratti in comune. Quello che sto dicendo è vero per il mondo della forza, per qualsiasi sport, ma probabilmente per qualsiasi persona che “ottiene qualcosa” in un certo ambito.

    Tutta questa gente ha la capacità di analizzare quello che succede e di estrarre le conseguenze dei propri comportamenti, sapendosi giudicare con attenzione, evidenziando e correggendo i propri errori.

    Questa gente ha capacità di contestualizzazione, in modo tale da poter riadattare la teoria alla pratica personale, senza perdersi nei dettagli, andando dritto alle 3 o 4 cose che contano. Ad esempio, gente che studia la teoria ma non ha paura di contestarla, provando alternative per confutarla, come non ha paura di ammettere che ha sbagliato, confermando la teoria stessa. In questo processo, però, sicuramente avrà appreso elementi di esperienza in più da riutilizzare in futuro.

    Chi ottiene, o è così o ha intorno a lui persone che sono così.

    A mio avviso è una forma di intelligenza.

    Quanti sono assolutamente costanti, ma fanno sempre le stesse cose senza mai cambiare? Questa è dedizione, ma è come dedicarsi a premere con la testa su un muro quando ci si potrebbe impegnare a girarci intorno.

    Quanti, invece, cambiano troppo spesso? Chi vuole essere forte deve dedicarsi ad essere forte. C’è chi invece ha paura di perdere massa, di perdere definizione… solitamente quelli veramente forti nelle classi di peso 75-82.5Kg sono anche grossi e definiti. Quanto meno, più di quelli che cercano di essere forti e definiti.

    Quanti si concentrano sulle percentuali, sul TUT, sul pianificare i carichi dei 30 allenamenti futuri, sui dettagli, sulle finezze che avrebbero senso per gente a livelli del tutto differenti? Questa è mancanza di spirito critico, inconscia di sicuro, ma il risultato è che si gira intorno ai soliti risultati.

    Infine, quanti si chiedono quale sia il loro limite genetico quando invece sarebbe opportuno chiedersi perché ancora i risultati siano sempre i soliti?
    Le “vie” per diventare forti, alla fine, sono ben note e sono poche. Questa affermazione l’ho ripresa da Carlo Buzzichelli. Se parliamo di forza, le pippe mentali del culturismo sono del tutto assenti. Programmare, essere istintivi, rapporto mente-muscolo. Tutte cose che portano fuori strada.

    Per essere forti, ci vuole una esposizione a carichi medio-elevati, elevati, per un numero sufficiente di alzate ad allenamento. Questo è il fulcro del tutto e tutto sta a rendere perseguibile, nel tempo, questo scopo. Perciò:
    • Attenzione maniacale alla tecnica. Ogni ripetizione è un banco di prova. Ogni ripetizione va analizzata, studiata, sentita, provata. Ogni ripetizione è perfettibile, ogni ripetizione è una occasione di migliorare.
    • Analisi o autoanalisi dei propri punti di debolezza e di forza. Se io sono forte nella panca posso non esserlo nello stacco. Inutile allenarli allo stesso modo. Chi è forte sa benissimo dove è forte e perché, e dove è debole e perché. La scelta dell’allenamento è sulla base di questo, e non su idee preconcette.
    • Identificazione del proprio, personale, carico di lavoro sopportabile. Quelli che migliorano nel tempo non seguono il Westside, lo Sheiko, il BII, l’HST, l’EDT, il BIIO, l’XYZ, il PPP… ognuno ha sviluppato un suo schema base su cui operano migliaia di variazioni, ma tutte centrate sulla persona.
    • Un bagaglio di esperienza impressionante, di tutti i tipi. Cazzate abnormi comprese. Un set di schemi provati e riprovati, consolidati e testati. Nessuno di quelli forti ragiona a percentuali, ma a Kg assoluti. Perché hanno una idea del loro stato attuale e riescono a pianificare quanto sia ragionevole spremere da ogni ciclo. Certo, ci sono errori, ma questo è il concetto.
    Detto questo, quello che è da fare è una semplice conseguenza.

    Faccio un esempio, per essere più chiaro.

    Io credo che i metodi coniugati (quelli dove si sviluppano due o più “qualità” in ogni ciclo di allenamento) siano i migliori. Il Westside è UN metodo di allenamento coniugato. Fiumi di discussioni per dire se il Westside è o meno IL MIGLIOR metodo di allenamento.

    Questo tipo di discussioni viene da quelli che sono a metà strada e non arriveranno mai in fondo. Perché si concentrano sul metodo, sul particolare e non su quello che c’è dietro. Il Westside si basa su sforzi dinamici e massimali, e le flames imperversano. Andando invece a ritroso, si dovrebbe capire cosa si intende per “dinamico” e cosa per “massimale”. Ci si accorgerebbe che “dinamico” non significa “veloce” e che “massimale” non significa “una ripetizione al 100%”, ma ben di più.

    Per capire questo, è necessario fare uno o più cicli Westside canonici, poi mettersi a sperimentare su questi cicli, poi prendere il meglio di quello che ha funzionato e continuare a provare. Alla fine avremo ottenuto un metodo coniugato che non è Westside, ma… oltre.

    Questo è quanto viene fatto dai ragazzi di AOS, che mettono TUTTO in discussione del loro metodo preferito, per confermarlo o confutarlo. EnricoPL si allena nella parte dinamica con percentuali superiori a quelle canoniche.

    Non perché Simmons sia un cretino, ma perché per esperienza, su di lui va meglio così. Quanto “superiori”? Non è rilevante, è rilevante il perché. Da questo si può partire per provare. Possiamo fare sedute dinamico-massimali, cioè allenare le due qualità nella stessa seduta, anche se la versione classica non lo prevede.

    Limitarsi al solo schema classico è riduttivo: se funziona è tutto Ok, ma… se non funziona? E’ colpa del Westside o di chi lo esegue che lo fa in maniera meccanica?

    Potrei estendere l’esempio a quelle pallosissime discussione su BIIO-nonBIIO o metodi abbreviati contro multifrequenza. Ma anche a problemi sul lavoro o di carriera.

    Quelli che ragionano così sono destinati a galleggiare in una fascia di mediocrità, a mio personalissimoIMHOsecondome avviso. Magari i risultati sono ottimi, ma potrebbero essere fantastici. Perciò, è comunque una perdita.

    Badate bene: non sto dicendo che TUTTI possono diventare forti. Come nascono quelli forti, nascono quelli deboli. Sta a voi avere così tanto spirito critico da riuscire a giudicarsi con schiettezza. C’è chi non ha speranza. Si deve accontentare. Ma dato che nessuno sa quanto sia il proprio potenziale, perché non provare?
    _________________

    Infine, ho giocato un po’ con i coefficienti Wilks per ricalcolare i numeri magici di McRobert.

    Per essere meno criptico:
    • I coefficienti Wilks fanno parte della statistica Wilks che permette di correlare le alzate nel Powerlifting fra diverse categorie di peso. In pratica, se io ho uno squat di 180Kg e peso 80Kg, quanto deve fare uno di 90Kg per essere “forte” come me? (la statistica funziona sullo squat e sul totale delle alzate, ma questi sono dettagli che non ci interessano)
    • I numeri magici di McRobert sono degli obbiettivi realistici per un “hardgainer di 90Kg”. Detesto il termine hardgainer (e poi, uno di 90Kg non obeso che hardgainer è…) però i numeri magici sono alla fine l’unico riferimento quantitativo decente che abbiamo. Valgono 180 di squat, 135 di panca, 225 di stacco, cioè 2, 1.5, 2.5 volte il proprio peso corporeo.
    Il problema è che i numeri secchi di 2-1.5-2.5 avvantaggiano i pesi leggeri. Guardate questa tabellina:

    Obbiettivo McRobert
    Peso Eq
    Peso SQ P ST
    55 110 83 138
    60 120 90 150
    65 130 98 163
    70 140 105 175
    75 150 113 188
    80 160 120 200
    85 170 128 213
    90 180 135 225
    95 190 143 238
    100 200 150 250
    105 210 158 263
    110 220 165 275
    115 230 173 288
    120 240 180 300
    125 250 188 313


    Secondo voi è più facile fare 105 di panca per uno di 70Kg o 150Kg di panca per uno di 100Kg? O 83Kg per uno di 55Kg? Ragioniamo a senso, senza entrare nei dettagli, ma è abbastanza evidente che uno di 55Kg è più avvantaggiato di uno di 70 che a sua volta è più avvantaggiato di uno di 100Kg.

    Se non ci credete, fate lo stesso giochetto con lo stacco o lo squat…

    Applichiamo i coefficienti Wilks, la cosa diventa più interessante:

    Obbiettivo McRobert
    Peso Eq Wilks
    Peso SQ P ST
    55 160 120 200
    60 160 120 200
    65 162 121 202
    70 164 123 205
    75 167 126 209
    80 171 128 214
    85 175 131 219
    90 180 135 225
    95 185 139 231
    100 191 143 238
    105 197 147 246
    110 203 152 254
    115 209 157 262
    120 216 162 270
    125 223 167 279


    Quello di 70Kg dovrà fare 126Kg e non 105Kg per essere forte come quello di 100Kg che dovrà fare 143Kg e non 150Kg. Come vedete, c’è sempre un bel divario, ma più contenuto, rendendo gli obbiettivi sfidanti per tutti.

    A maggior ragione nello squat e nello stacco.

    Se siete scettici, sappiate che se partecipaste ad una ipotetica gara di Powerlifting senza categoria, la classifica sui totali delle 3 alzate verrebbe fatta in questo modo, perciò non me la sto inventando io.

    I numeri di McRobert pertanto rimangono validi e, anzi, vengono rivalutati.
    Last edited by IronPaolo; 23-03-2008, 19:24:59.
  • dandy
    Bodyweb Advanced
    • Sep 2007
    • 839

    #2
    Articolo interessantissimo e anche ironico, grazie!

    Commenta

    • Marco pl
      Bodyweb Senior
      • Apr 2007
      • 10355

      #3
      Molto esplicativo il grafico sul raggiungimento della percentuale del proprio potenziale e sui i metodi per raggiungerlo. Esattamente il contrario di quanto si dice di solito: che variare è la chiave del successo. Si intende infatti per variazione dell'allenamento un cambiamento radicale dell'allenamento precedentemente seguito (passare da un allenamento ad alto volume all'HD per esempio), oppure un cambiamento talmente piccolo da essere inifluente sull'utenza media da palestra (cambiare gli abbinamenti muscolari o l'esercizio per i bicipiti...). Il problema non è tanto che il cambiamento sia radicale o ininfluente, ma che spesso si cambino gli allenamenti senza sapere il perchè: si va a caso per il semplice dogma del cambiamento o per sentito dire.

      Il grafico sembra dire anche che il cambiamento debba essere in continua evoluzione (e non drastico) e che debba procedere per successiva affinazione di un metodo di base (ma questo lo specifichi anche tu), fino ad arrivare ad un unica strada possibile: sono sicuro che si fosse stata disegnata una tappa intermedia tra il 90% e il 100% ci sarebbe stata una sola freccia, e che la differenza tra le le due strade possibili tra il 90% e il 100% sia minima, fatta di quei particolari, che come detto prima, risulterebbero influenti per l'utenza media, per quelli che arrivano "solo" all'80% delle potenzialità.
      IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
      CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
      LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

      Commenta

      • IronPaolo
        Bodyweb Senior
        • Dec 2005
        • 1938

        #4
        Si Marco, è così...

        Per comprendere questo non si deve cadere nella Sindrome del Gioco delle Tre Carte, dove si sposta continuamente l'obbiettivo. Che so... si parla di "essere forti" ma quando l'interlocutore comincia a sentirsi dire cose che non gli piacciono cambia in "si ma io voglio essere grosso" e così via.

        Quello che dici tu è vero, e aggiungo: in tutti gli sport prestativi c'è una cura maniacale alla tecnica di esecuzione del "gesto" che però si sposta a step: all'inizio elimini le cazzate e via via impari cose nuove, affinando quello che fai. Non puoi saltare di livello, semplicemente... non sei in grado di farlo nè di apprezzarlo.

        Ti sposti, variando un po', e nel tempo la somma di questi infinitesimi ti porta a cambiare del tutto.

        Tanto per dire, persone pazzescamente forti sono diventate ancora più forti. Powerfull, il Cinghiale, Leggendario... ma anche Yashiro, Marcokrt84 tanto per dire.

        Un conto è variare, un conto è andare a caso.

        Un obbiettivo, l'intelligenza per capire cosa serve in un certo momento. Questo è difficile da spiegare, perchè non c'è un manuale che te lo insegna.

        Ciao e grazie dell'intervento!

        Commenta

        • Marco pl
          Bodyweb Senior
          • Apr 2007
          • 10355

          #5
          Prego, e grazie a te per scrivere!

          A questo punto si può aggiungere che anche il bbing è uno sport prestativo. Avere 50cm di braccio non non è forse qualcosa di misurabile? e se il limite è 51, non ci saranno di certo molte strade strade da percorrere. Anche essere hp + 30@4% lo è, e non so quanto sui palchi l'estica sia valutata, date le vittorie di coleman degli ultimi anni... per quanto si possa essere esteticamente gradevoli il bbing è sempre lo sport della massa e della difinizione estreme. Se no punterebbero tutti al fisico di Zane, e non ci sarebbero i freaks.
          IL MIO APPROCCIO ALL'ALLENAMENTO
          CICLO DI ALLENAMENTO PER UN PRINCIPIANTE
          LO STACCO, GAMBE O SCHIENA?

          Commenta

          • the ancient mariner
            Bodyweb Member
            • Mar 2008
            • 10

            #6
            ciao, ho 20 anni e da alcuni mesi vado in palestra... prima non avevo mai svolto attività fisica eccetto canottaggio e diving in estate...
            Di costituzione sono robusto, 190 cm, 93 kg... l'anno scorso pesavo 25 kg in più... da quanto ho iniziato la palestra mi sono stabilizzato sui 93-94 kg, ma ho ugualmente perso 2 taglie di pantaloni...

            5 mesi fa i miei massimali erano:
            squat 100 kg
            panca 60 kg
            stacco 140 kg

            adesso dopo un duro allenamento, una dieta disordinata e disdegnando qualsiasi integrazione mi trovo in queste condizioni:

            squat 124
            panca 70
            stacchi 170

            cioè faccio proprio schifo in panca pur avendo dedicato una maggiore attenzione a tale esercizio rispetto ad altri...

            perchè c'è gente che fa 60 kg in meno di stacco e 10 kg in più di panca?
            come fare per rimediare alle mie carenze?

            Commenta

            • the ancient mariner
              Bodyweb Member
              • Mar 2008
              • 10

              #7
              adesso non ho con me la scheda allenamento... ho seguito un programma di forza per i 3 mesi passati, adesso sono passato ad uno più per la massa in previsione del prossimo incentrato sulla definizione in previsione dell'estate (vediamo di perdere altri 5-6 kg di ciccia...), vorrei comunque incrementare il mio massimale su panca di un 6-8 kg entro l'estate...

              appena posso ve lo sottoporrò...

              volevo aggiungere una mia sensazione... dato che ho praticato un regime alimentare poco idoneo al BB (2500 kcal giornaliere, solo 120-130 gr di proteine al giorno), credo che il maggior contributo ai miei miglioramenti derivini da una maggiore comprensione della meccanica dell'esercizio e non da potenziamento muscolare...

              in ogni caso, ho già deciso di iniziare a rigar dritto... nel senso che limiterò i pasti consumati fuori casa (sono quelli il vero problema e studiando si sà...) così come il consumo di alcool
              vorrei dei consigli su come impostare una dieta, tenendo presente che non mangio carne animale (che ci posso fare...). uova, latticini, pesce si...

              sono un pò restio ad assumere integratori, finora ne ho fatto a meno... è proprio necessario?

              Commenta

              • Broly
                BROLYFFI USER
                • Dec 2006
                • 1963

                #8
                ancient fatti un 3d tuo nelle varie sezioni...cmq sei molto sproporzionato coi carichi.. sei fortissimo di stacchi e na merda di squat e panca secondo me hai una lordosi molto accentuata ...

                Commenta

                • powerlifter_1957
                  Bodyweb Member
                  • Dec 2006
                  • 30

                  #9
                  acient , forse dovresti allenarti con metodi di rinforzamento muscolare ,invece di provare sempre i massimi possibili

                  Commenta

                  • powerlifter_1957
                    Bodyweb Member
                    • Dec 2006
                    • 30

                    #10
                    3 volte alla settimana(possibilmente ad orari regolati)
                    che só lunedí , mercoledí e venerdí
                    oppure martedí giovedí sabato
                    il 1" giorno fino ha 55kg(sbarra vuota 10x,40kgx8 5okg
                    6x ,52,500per 6x 55kgper 6xe´ripetere 55kg seri di tre volte la procedura)
                    il 2" giorno solo 50kg 8volte ripetere per 8 volte
                    il 3" giorno fino ha 60kg(ricordandoti il sistema di lunedí)
                    la seconda settimana fai che só lunedi fino ha 57.500kg
                    mercoledí solo 50kg 8x8 (come la settimana scorsa)
                    venerdí ha 62,500kg.
                    hai capito?solo cosi ti rinforzi

                    Commenta

                    • Piccolo_Drago
                      Banned
                      • Dec 2006
                      • 78

                      #11
                      Non sottovaluterei l'approccio psicologico.
                      La genetica conta, ma il salto di qualità lo fa l'applicazione costante.
                      La propensione allo sforzo fisico (che per alcuni è refrattarietà allo sforzo fisico) è un fattore che può penalizzare gente anche "nata" forte.

                      Commenta

                      • Albe
                        Mental Case
                        • Dec 2000
                        • 18165

                        #12
                        paolo hai scritto un articolo stupendo ! davvero complimenti! pochi fronzoli e tanta passione e esperienza

                        paolo che importanza dai all'allenamento dinamico ? prediligi carichi bassi o medi per questo tipo di allenamento ?
                        Powerlifting instructor level III FIPL/AIF
                        Certified Personal Trainer by International Sports Sciences Association
                        Master Slim coach by 4move

                        CONTATTI: tecalbe@hotmail.it / Facebook
                        / Blog personale

                        Commenta

                        • IronPaolo
                          Bodyweb Senior
                          • Dec 2005
                          • 1938

                          #13
                          Ciao Albe!
                          Grazie dei complimenti!

                          Per il "dinamico" se hai la pazienza di leggere gli ultimi articoli del blog, c'è quello che penso io.

                          In linea di massima, a me piacciono molto, ma con % un po' più alte del canonico 60-65%, diciamo 70-80%, oppure pesi più bassi ma con gli elastici per circa 20-30Kg di trazione!

                          Per come reagisco io, non riesco a reggere una seduta squat/stacco massimale e una dinamica, perciò mescolo un po' le cose!

                          Ciao e grazie ancora.

                          Paolo

                          Commenta

                          • the ancient mariner
                            Bodyweb Member
                            • Mar 2008
                            • 10

                            #14
                            cambiato tutto....

                            ho lasciato perdere il vecchio allenamento con basse ripetizioni e mi sono dedicato ad uno con 10-15 ripetizioni, ridotto le serie a massimo 16 a giornata e iniziato a prendere i bcaa...

                            adesso in panca con 70 kg faccio 8 ripetizioni... anche 9 a volte...
                            stacchi e squat qualcosina in più...
                            adesso alleno i pettorali 2 volte a settimana e non una...

                            cmq volevo capire una cosa: prima mi avevano fatto un programma per la "forza", cioè con 3-4 ripetizioni e tante serie per esercizio, ma questo non ha funzionato mentre un programma per "resistenza" sta dando i suoi frutti... dipende dalla mia costituzione??
                            Mi hanno risposto che ognuno ha il suo metodo, cioè per aumentare il massimale si può fare con il metodo della forza, ma anche con un programma ad alte ripetizioni... che non c'è vera distinzione tra i programmi di allenamento ma solo tra le risposte dell'organismo.

                            Commenta

                            • the ancient mariner
                              Bodyweb Member
                              • Mar 2008
                              • 10

                              #15
                              di solito, per quanto riguarda i pettorali almeno, faccio così:

                              riscaldamento:
                              pec machine 50 kg x5reps
                              70 kg x5 reps
                              chest press 50 kg x5 reps
                              70 kg x 5 reps
                              croci su piana manubri da 8 kg x20
                              10 kg x 15

                              poi inizio l'allenamento vero e proprio:
                              Lunedì
                              panca piana 3 serie triple con 70 \ 60 \50
                              distensioni con manubri su inclinata 3 serie triple con 22 \ 18 \ 14
                              pec machine 2 serie triple con 70 \ 50 \ 30

                              Giovedì
                              panca inclinata 2 serie doppie con 60\50
                              panca declinata 2 serie doppie con 60\50
                              distensioni con manubri su inclinata 3 serie triple con 22 \ 18 \ 14
                              pec machine 2 serie triple con 70 \ 50 \ 30

                              non conto le ripetizioni... cioè eseguo sempre tutte quelle che mi sento, ad es nelle distensioni con bilanciere su piana lunedì:
                              1 serie 9-4-3
                              2 serie 8-4-2
                              3 serie 8-3-2

                              indicativamente nella scheda dovrei avere scritto 6+6+6...

                              Commenta

                              Working...
                              X

                              Debug Information