Originariamente Scritto da Smasher
Joel Stubbs
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Originariamente Scritto da bigronnieSinceramente non so quanti anni ha...ho letto che ha avuto un incidente e nn poteva allenare le gambe,quindi sono rimaste indietro al suo busto davvero spaventoso....mah, secondo me se ci mette l'anima e se si impegna puo vincere molte gare a livello professionistico.."è una vergogna per un uomo invecchiare senza vedere la bellezza e la forza di cui il suo corpo è capace" (Socrate)
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ha 38 anni!
SCHIENA SENZA RIVALI?<!-- AREA=2 --><!-- AREA=5362750000 --> SCHIENA SENZA RIVALI?
DI GREG MERRITT
LA SCHIENA DI Joel Stubbs E’ TRA LE PIU’ SPETTACOLARI DELLA STORIA DEL BODY-BUILDING.
Se volessimo compilare un breve elenco dei possessori delle schiene migliori di tutti i tempi, inizierebbe senz’altro coi nomi di Ronnie Coleman, Dorian Yates, Lee Haney e Joel Stubbs. In questo momento, migliaia di lettori staranno sputando un sorso di shake proteico e si staranno chiedendo: “E chi diavolo è Joel Stubbs?”. Al momento di andare in stampa, i primi tre si erano aggiudicati il titolo di Mr. Olympia nelle ultime 21 edizioni della gara, mentre pochissimi appassionati di body-building avevano sentito nominare il quarto, che peraltro potrebbe non qualificarsi mai per il Mr. Olympia e tantomeno parteciparvi. Eppure, al suo esordio professionistico all’Europa Super Show di Arlington (Texas) di settembre, la schiena di Joel Stubbs (Bahamas), con una combinazione inimmaginabile di ampiezza, spessore e definizione dalla nuca al fondoschiena, ha lasciato a bocca aperta persino un reporter stagionato come me.
Il mattino seguente, mentre il fotografo di FLEX Kevin Horton fotografava Stubbs, intento ad allenarsi nel caldo soffocante della MetroFlex Gym con le stesse attrezzature che hanno contribuito a sviluppare i dorsali leggendari di Coleman, ho avuto modo di scoprire come sia riuscito a costruire una schiena che non teme il confronto con quella di Big Ron.
I RETROSCENA | Per cominciare, vediamo di soddisfare la curiosità che ha fatto sputare sieroproteine a molti di voi. Joel Stubbs, 1 metro e 90 per 138 kg nell’off-season e un peso gara di 126 kg, è uno che entra a malapena nel suo ufficio: la cabina di pilotaggio di un jet di linea della Bahamasair. E’ costantemente in viaggio tra Nassau, suo luogo d’origine, e destinazioni come Miami (Florida) ed Atlanta (Georgia).
Stubbs ha giocato a pallacanestro al Florida Technical College ed ha iniziato a praticare il body-building nel 1996. Dopo uno strappo ai tendini rotulei di entrambe le ginocchia, si è dedicato maggiormente alle gare di culturismo fino a vincere il titolo super-massimi ai Southern States del 2000 (Marcus Haley vinse il titolo assoluto), per poi assicurarsi il tesserino IFBB da professionista con la vittoria dei campionati del Centro America e dei Caraibi del 2003.
“Era quello il mio obiettivo - racconta in proposito - tanto è vero che non ero sicuro di voler continuare. Poi mi sono detto Perché non divertirmi un po’ in serie A?”.
Ostacolato da gambe decisamente sopraffatte dallo straordinario sviluppo del tronco, si è classificato al dodicesimo posto all’Europa Super Show. Stubbs, che compie 38 anni a dicembre, desidera promuovere il body-building nei Caraibi e scoprire fin dove può arrivare in “serie A”. Il suo lavoro principale, tuttavia, rimane quello di solcare i cieli.
DISCORSI SUL RETRO | Interrogato su come sia riuscito ad avere una schiena così straordinaria, Stubbs risponde da persona che, per ovvi motivi fisici, non può avere il nostro stesso punto di vista sull’oggetto del nostro interesse e che, di conseguenza, non è in grado di valutare con obiettività questa vera e propria meraviglia di sviluppo muscolare. Lui infatti ritiene di avere pettorali assolutamente all’altezza del dorso. Naturalmente non è così, e noi insistiamo per capire come sia riuscito a forgiare una piattaforma dorsale così titanica.
A parte l’evidente predisposizione genetica allo sviluppo muscolare del dorso, Stubbs affronta l’allenamento con lo stesso approccio rigidamente tecnico che usa per fare atterrare un aereo di linea. Se c’è un segreto, forse sta nel fatto che non si limita ad eseguire ripetizioni su ripetizioni di rematori e trazioni alla sbarra, ma si sforza di concentrare il lavoro muscolare prodotto da ciascun esercizio in zone specifiche del dorso. “Il dorso è un gruppo muscolare complesso - sostiene - perciò mi concentro sui particolari e sul modo in cui i muscoli vengono attivati dai vari esercizi”.
Alterna due diversi workout per la schiena: il primo, pesante, contiene più esercizi di potenza e si articola in serie piramidali a basso numero di ripetizioni (anche sei); il secondo, più leggero, è formato da serie che possono arrivare fino a 15 ripetizioni. Per la maggior parte dell’anno, il nostro gentiluomo isolano, fa una sessione alla settimana, alternando il workout pesante e quello leggero. Nel mese che precede le gare, invece, allena il dorso due volte alla settimana.
I due workout sono accomunati da sei serie di trazioni alla sbarra (sul davanti), eseguite in tre stili diversi, e dalla precisione con cui l’imponente pilota di jet concentra lo sforzo muscolare su aree precise della sua schiena spaziosa. Scopriamo ora in modo più particolareggiato il suo approccio ai singoli esercizi.
• Trazioni anteriori alla sbarra “Preferisco farle all’inizio usando diversi tipi di presa per riscaldare ed allungare bene i vari muscoli del dorso. Ogni volta che cambio la posizione delle mani, mi accorgo che i muscoli lavorano in modo diverso. Con la presa ampia in avanti [in pronazione], percepisco uno stimolo maggiore nella zona superiore dei gran dorsali e nei deltoidi posteriori.
Con la presa a martello [palme rivolte all’interno], lo sento di più nell’area di inserzione tra trapezio e romboidi. La presa inversa [in supinazione] mi consente infine di stimolare più intensamente i romboidi e la porzione inferiore dei gran dorsali”.
• Mezzi stacchi “E’ l’esercizio migliore per aumentare lo spessore nella regione lombare e centrale della schiena, dalla parte bassa su fino alla zona inferiore del trapezio. Faccio cinque o sei serie seguendo uno schema piramidale. Comincio con una piastra per parte [60 kg], poi aumento il carico ad ogni serie fino a completare sei ripetizioni con sette piastre per parte [306 kg]”.
• Rematori col bilanciere “Lavoro sempre con uno schema piramidale, cominciando 15 ripetizioni con una piastra per parte [60 kg] per arrivare all’ultima serie da 8-10 ripetizioni con tre piastre per parte [143 kg]. Di solito cambio presa a serie alterne, passando da quella da sotto [supinazione] a quella da sopra [pronazione]; a volte ne faccio due da sopra e due da sotto, o ancora tre e tre. In questo esercizio, percepisco il lavoro muscolare soprattutto nella zona superiore e centrale della schiena; con la presa da sotto ottengo una contrazione un po’ più intensa, mentre con quella da sopra è migliore l’allungamento. L’importante è usare carichi abbastanza pesanti da farti faticare, ma non tali da impedire di percepire la contrazione dei muscoli interessati”.
• Rematori unilaterali col manubrio “Arrivo a fare 10-12 ripetizioni con manubri da 80 kg. Durante l’esercizio, sento tirare molto la zona inferiore dei gran dorsali, quella dell’inserzione lombare”.
• Estensioni del dorso “Faccio le iperestensioni tenendo in mano una piastra da 20 kg e sforzandomi di contrarre al massimo la muscolatura lombare”.
• Rematori con barra a T “Adottando uno schema piramidale, arrivo a lavorare con otto piastre [184 kg]. Sento la tensione nella zona d’inserzione tra gran dorsali e romboidi”.
• Pulley “Arrivo fino a 136 kg e sento l’esercizio soprattutto nella zona inferiore dei gran dorsali. Mi sforzo di allungare al massimo la zona interessata durante ogni ripetizione”.
• Pull-down alla lat-machine “Lavorando con una presa ampia da sopra, percepisco la tensione soprattutto nella zona superiore dei gran dorsali, vicino alle ascelle. Nella versione con presa più stretta da sotto, la tensione si sposta più verso l’interno e la percepisco di più nella zona inferiore dei gran dorsali e nella zona d’inserzione tra trapezio e romboidi”.
PISTA D’ATTERRAGGIO | E’ estremamente raro che un atleta sbuchi inatteso nella serie maggiore del body-building, lasciando tutti di sasso. Eppure è avvenuto il 17 settembre, quando uno sconosciuto aviatore delle Bahamas, alto 1 metro e 90 con due ginocchia ricostruite, ha spiegato una schiena di dimensioni spettacolari che faceva pensare ad una pista d’atterraggio. Una simile espansione dorsale non si era mai vista in un concorrente che non fosse Mr. Olympia. Ma chi diavolo è Joel Stubbs? E’ un pilota che, probabilmente, ha le ali più grandi del mondo. FLEX
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sì su flex fanno più e ancora più articoli su quest'essere... si pensa che tra un paio d'anni il titolo sarà suo... punti di vista... io tifo cutler cmq..."Come vivrai Johnny?
-"Giorno per giorno..." "RAMBO2"
sigpic
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Originariamente Scritto da sv4wow!! che carichi impressionanti, io gli stacchi al massimo li faccio con 150 kg...
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Originariamente Scritto da bigronnieJJ e Ronnie Coleman lo superano, stavo leggendo un articolo che riportava i seguenti massimali di JJ : squat 374kg - stacco365kg - panca 250kg
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