Terapia genica per resuscitare le ossa
Due geni regolano il rilascio di calcio e la crescita dei vasi sanguigni
La terapia genica potrebbe "riportare in vita le ossa morte", stando a quanto affermano i ricercatori dell'Università di Rochester in uno studio presentato al convegno annuale della Orthopaedic Research Society e di prossima pubblicazione sulla rivista "Nature Medicine". Questa tecnica potrebbe aiutare migliaia di persone le cui ferite o lesioni necessitano di trapianti ossei.
Di solito, i medici trattano i gravi danni alle ossa e alcuni tipi di tumore sostituendo le ossa colpite con sezioni ossee provenienti da cadaveri. Ma queste ossa morte accumulano con il tempo numerose microfratture e rotture, e richiedono complicati interventi chirurgici di ricostruzione o addirittura l'amputazione. Questo perché le ossa morte non si autoriparano costantemente come le ossa normali, e inoltre non possono aiutare il corpo a mantenere i giusti livelli di calcio. Come se non bastasse, formano cicatrici che le tagliano fuori dalla riserva di sangue del corpo.
L'immunologo molecolare Edward Schwarz si è chiesto se non fosse possibile convertire le ossa morte in ossa vive restaurando questa riserva di sangue e la regolazione del calcio. Schwarz e colleghi hanno studiato alcuni topi cui erano state impiantate ossa sane e ossa morte, scoprendo due geni coinvolti nella crescita dei vasi sanguigni e nella regolazione del calcio, attivi vicini alle ossa vive ma non a quelle morte. Gli scienziati hanno incorporato questi geni in un virus che hanno "spalmato" sulle ossa morte prima di impiantarle. La tecnica ha funzionato: le ossa ricoperte dal virus hanno ingannato il corpo spingendolo a introdurvi vasi sanguigni e a lasciarle regolare il rilascio di calcio. Questo, a tutti gli effetti, ha trasformato le ossa morte in ossa vive.
Due geni regolano il rilascio di calcio e la crescita dei vasi sanguigni
La terapia genica potrebbe "riportare in vita le ossa morte", stando a quanto affermano i ricercatori dell'Università di Rochester in uno studio presentato al convegno annuale della Orthopaedic Research Society e di prossima pubblicazione sulla rivista "Nature Medicine". Questa tecnica potrebbe aiutare migliaia di persone le cui ferite o lesioni necessitano di trapianti ossei.
Di solito, i medici trattano i gravi danni alle ossa e alcuni tipi di tumore sostituendo le ossa colpite con sezioni ossee provenienti da cadaveri. Ma queste ossa morte accumulano con il tempo numerose microfratture e rotture, e richiedono complicati interventi chirurgici di ricostruzione o addirittura l'amputazione. Questo perché le ossa morte non si autoriparano costantemente come le ossa normali, e inoltre non possono aiutare il corpo a mantenere i giusti livelli di calcio. Come se non bastasse, formano cicatrici che le tagliano fuori dalla riserva di sangue del corpo.
L'immunologo molecolare Edward Schwarz si è chiesto se non fosse possibile convertire le ossa morte in ossa vive restaurando questa riserva di sangue e la regolazione del calcio. Schwarz e colleghi hanno studiato alcuni topi cui erano state impiantate ossa sane e ossa morte, scoprendo due geni coinvolti nella crescita dei vasi sanguigni e nella regolazione del calcio, attivi vicini alle ossa vive ma non a quelle morte. Gli scienziati hanno incorporato questi geni in un virus che hanno "spalmato" sulle ossa morte prima di impiantarle. La tecnica ha funzionato: le ossa ricoperte dal virus hanno ingannato il corpo spingendolo a introdurvi vasi sanguigni e a lasciarle regolare il rilascio di calcio. Questo, a tutti gli effetti, ha trasformato le ossa morte in ossa vive.
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