salve volevo dei consigli di allenamento (cosa si deve evitare,cosa puo aiutare ,il tipo di allenamento ideale e quello sbagliato),riguardo questo disturbo che nel tempo mi ha causato varicocele crampi e varici.........
insufficienza venosa
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Originariamente Scritto da sonoribosio80salve volevo dei consigli di allenamento (cosa si deve evitare,cosa puo aiutare ,il tipo di allenamento ideale e quello sbagliato),riguardo questo disturbo che nel tempo mi ha causato varicocele crampi e varici.........
In più verificherei se il drenaggio linfatico è corretto o no.
A livello di allenamento, in generale si dovrebbero evitare tutti gli sforzi che tenderebbero ad aumentare la pressione dei vasi....ciò vuol dire smettere di allenarsi...
Un pò di aerobica più aiutare.
Armando
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Originariamente Scritto da ArmandoA parte patologie che possono legarsi all'insufficienza venosa, io verificherei con un terapeuta la presenza di adesioni fasciali nelle zone dove passano i principali vasi e arterie.
In più verificherei se il drenaggio linfatico è corretto o no.
A livello di allenamento, in generale si dovrebbero evitare tutti gli sforzi che tenderebbero ad aumentare la pressione dei vasi....ciò vuol dire smettere di allenarsi...
Un pò di aerobica più aiutare.
ArmandoRibosio80
Chi è lu re?????????
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potrei assumere queste erbe medicinali???????????contenute in RUSCOVEN in farma???
Rusco. Ruscus aculeatus.
Noto con il nome di “Pungitopo”, per
tradizione ritenuto di buon auspicio sotto le
feste natalizie, il Rusco agisce in maniera
efficace e con diverse attività sui vari stadi
che caratterizzano il progredire della
patologia venosa.
Attivocome tonico dei vasi, il suo effetto
principale è proprio quello di vasocostrizione
a livello delle vene, molto efficace nel
contrastare l’indebolimento della parete dei
capillari che si verifica in seguito alla stasi
venosa. È altresì ben dimostrata la buona
attività antinfiammatoria delle ruscogenine e
la loro efficacia nel ridurre l’eccessiva
permeabilità endoteliale, in altre parole la
fuoriuscita di liquidi all’esterno del vaso.
L’azione del Rusco sul tono vasale possiede inoltre una “curiosa”
caratteristica: è più marcata alle alte temperature e minore a temperature
ambientali più basse. Questo fa del Ruscola pianta
ideale per i disturbi della circolazione legati all’estate: si
ha un’attività vasocostrittiva più accentuata proprio quando il calore
della stagione estiva aggrava – attraverso una vasodilatazione
delle vene – la sintomatologia delle varici e di altre flebopatie.
Leproprietà vasocostrittrici, antinfiammatorie e inibitrici della
permeabilità capillaredell’estratto di Rusco e delle ruscogenine
(uno tra i principali gruppi di principi attivi del fitocomplesso)
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conferiscono a questa pianta un ruolo di primissimo piano per
ripristinare le funzioni del microcircolo venoso e per aumentare il
tono vasale delle vene ancora integre. Ciò consente di conseguire
quel miglioramento funzionale che è il fine ultimo della terapia
dell’insufficienza venosa. L’attività si ottiene a concentrazioni raggiungibili
anche con l’applicazione topica dell’estratto incorporato
in pomate o creme.
La qualitàè espressa dal Titolo in ruscogenine localizzate nelle
radici della pianta.
Amamelide.Hamamelis virginiana.
Soprattutto nota per le sue proprietà lenitive
e disarrossanti della pelle, l’Hamamelis
possiede una buona attività regolatrice della
circolazione, specialmente venosa.
Attivanel proteggere le pareti dei vasi
sanguigni, è particolarmente indicata in caso
difragilità capillare. I tannini solubili delle
foglie di Amamelide virginiana, tra cui il
principale è l’acido gallico, possiedono
infatti un tropismo evidente nei confronti
delle tonache vascolari.
Il fitocomplesso mostra una decisa attività
antinfiammatoria efficace contro i radicali liberi, aiutando a restituire
ai tessuti vascolari e perivascolari quella funzionalità fisiologica
compromessa nel corso dell’evoluzione dei fenomeni
infiammatori conseguenti all’insufficienza venosa. Molto diffuso
inoltre l’impiego della pianta per uso esterno, sia sotto forma di
estratto che di acqua distillata di Hamamelis, per le pelli irritate e
facili all’arrossamento.
Vite rossa.Vitis vinifera.
Gli estratti di Vite rossa sono ricchi di antocianosidi, una particolare
classe di bioflavonoidi dalleproprietà fortemente antiossidanti,
efficaci nel contrastare l’iperproduzione di radicali liberi che si
verifica nel corso dei processi infiammatori.
Attivasoprattutto come capillaroprotettore,
la pianta contribuisce ad
accrescere la resistenza della parete
venosa riducendo la permeabilità e la
fragilità dei capillari. È infatti ben nota
l’azione protettiva degli antocianosidi
sulla tonaca vasale di arterie e vene.
Interessanti anche leproprietà antiinfiammatorie
e antiedematose, soprattutto
a livello della microcircolazione.
Ginkgo.Ginkgo biloba.
È caratterizzato da una spiccataazione
vasoregolatoria suarterie, vene e capillari.
Attivonel migliorare la funzionalità del
microcircolo grazie alla sua capacità di
diminuire la viscosità sanguigna, il
Ginkgo è in grado di aumentare la
perfusione e il nutrimento alle cellule
delle pareti delle vene e dei capillari
venosi, ritardando quella condizione di
“ipossia” (carenza di ossigeno) che
costituisce una delle prime cause della sofferenza endoteliale. La
buona attività antiossidante dei flavonoidi (ginkgoflavonglucosidi)
contribuisce inoltre a prevenire il danno dei
radicali liberi sulle membrane dei vasi. Esercita in tal senso
un’azione protettiva sui vasi venosi.
Ippocastano.Aesculus hippocastanum.
Viene utilizzato ormai da molti anni nel
trattamento dei disturbi venosi, particolarmente
delle alterazioni del microcircolo.
Attivonel contrastare l’infiammazione dei
capillari e dei tessuti perivascolari in corso
di IVC, contribuisce in maniera efficace a
ridurre gli edemie le alterazioni strutturali
dei tessuti di sostegno circostanti il vaso
venoso. Il principio attivo è stato da tempo
identificato nell’escina, una saponina
triterpenica presente nel fitocomplesso.
Per l’energica attività dell’escina e per l’efficace azione osservata
in seguito ad applicazione topica del fitocomplesso,
l’Ippocastano è utilizzato prevalentementeper uso esterno (in
pomate, creme gel, etc.), in genere associato ad altri fitocomplessi.
Ribosio80
Chi è lu re?????????
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Non credo tu possa risolvere il problema con delle erbe, utili forse per coadiuvare una terapia, ma non per risolvere del tutto questo problema.
Puoi provare, tentar non nuoce.
Armando
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