Anche se forse e’ OT, queste sono cose che “da fuori” possono ai piu’ sembrare lontane, del tipo “tanto capita sempre agli altri”.
Anzi, il piu’ delle volte non si sa nemmeno che esistano.
Eppure sono il quotidiano per un sacco di persone.
Sono temi nei confronti dei quali la sensibilita’ non e’ mai abbastanza, anche da parte di operatori del settore.
Cerviobrachialgie con limitazione funzionale
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza MessaggioSarebbe auspicabile non conviverci insieme a pregabalin, palexia, fluoxetina, laroxyl, ecc ecc.....
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E’ chiaramente una sommatoria di eventi, sullo sfondo dei quali la componente temporale gioca a sfavore.
Anzitutto le abitudini, piu’ che corrette o scorrette a prescindere, sono adatte o non adatte alla nostra struttura, a come il nostro corpo in un certo periodo e’.
Altrimenti dovremmo avere tutti gli stessi problemi facendomle stesse cose, sempre e comunque.
Cosa del resto vera comunque con buona approssimazione, magari quel che cambia e’ il “quando” e il “dove”.
Da un lato il macrotrauma acuto, come l’infortunio.
dall’altro il microtrauma cronico, che fa danni nel tempo.
Purtroppo l’essere umano come specie non e’ strutturalmente adatto alla vita sedentaria e alle relative iper-comodita’.
Pertanto serve trovare vie alternative per tirare un calcio al barattolo dell’insorgere dei problemi.
L’attivita’ fisica e’ un’iper compensazione al dato di fatto di cui sopra, che a sua volta puo’ contribuire a creare problemi.
Queste sono pero’ occasioni per informarsi e approcciarsi ai principi elementari del funzionamento del nostro apparato locomotore, dell’ergomomia, e compagnia bella.
E’ tutto di guadagnato, anche in ottica preventiva.
Poi chiaro io son di parte per cui le cose mi appassionano ma se solo si iniziasse fin dalle elementari oltre che in famiglia a infarinare su certe cose sarebbe meglio per tutti (tranne per il mio reddito).
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Originariamente Scritto da The_machine Visualizza MessaggioMa di solito come si arriva a questo? E' la somma di eventi traumatici o semplicemente una sorta di invecchiamento (precoce nel mio caso)?
Ciò che conta è lo stato dei fatti, e, naturalmente (in un ottica di approccio conservativo), le misure da adottare per non replicare e riacutizzare la situazione
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioDi base tuttavia la struttura e’ compromessa, insomma ci si deve convivere.
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Ma di solito come si arriva a questo? E' la somma di eventi traumatici o semplicemente l'invecchiamento (precoce nel mio caso) con predisposizione a sviluppare questa problematica?
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Di base tuttavia la struttura e’ compromessa, insomma ci si deve convivere.
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Originariamente Scritto da Testa Visualizza MessaggioAllora bene
Non siamo a livello di terapia del dolore
In ottica predittiva per quanto mi riguarda la prognosi e’ piu’ favorevole.
Viceversa...bisogna giostrarsi.
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Direi che date le premesse ha buone possibilita’ di riuscire a tenere a bada la situazione grazie a trattamenti di tipo conservativo, tuttavia, il decorso verso un’evoluzione di altro tipo e’ altamente probabile, a maggior ragione se non inizia il prima possinile
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Mach riferisce di trovare l’OKi molto efficace, il suo dolore e’ principalmente ascrivibile alla componente miofasciale, tanto e’ che anche il calore gli da sollievo.
La componente nervosa e’ comunque presente, perche’ la situazione che descrive gia’ dalla rx puo’ farlo presumere in associazione alla sintomatologia distale.
La RMN fornisce pero’ la certezza dello stato dei tessuti, con la RX chiaramente vedi ossa e articolazioni e puoi ragionevolmente supporre altro
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Facciamo chiarezza
Se il dolore è neuropatico, i fans non fanno nulla, non servono.
Stessa cosa se il dolore è provocato dal contatto con una radice nervosa.
Il dolore cronico impatta molto sulla faccia
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Esistono due “paletti” per discriminare la cosa Mash
il primo, ti dice se ne stai abusando, quindi l’attenersi o meno alle indicazioni mediche (diciamo al bugiardino nel tuo caso)
il secondo, a posteriori, ti dice se ne hai abusato...valutando se fegato, reni, emocromo sono in ordine (al netto di altri fattori di rischio, congeniti o da comportamento)
Personalmente sono per l’impiego come extrema ratio, ma su qualcosa che nel caso come il tuo e’ cronicizzato, non esistono troppe alternative
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Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza MessaggioSull’oki dipende anche da quanto ne prendi e per quanto tempo, dopo anni un controllo a fegato e reni ci sta.
Generalmente funziona bene contro i sintomi, tuttavia e’ un necessario gettar polvere sotto lo zerbino.
Quello che noto nei miei pazienti e’ che anni di ani infiammatori portano a sensibilizzazione e assuefazione, alterando in qualche modo la sensibilita’ dolorifica probabilmente anche a livello centrale.
Ma si tratta di uso anzi direi abuso prolungato, su persone certamente predisposte
Originariamente Scritto da Luke91 Visualizza MessaggioIo con sti problemi che hai non avrei voglia di alzarmi dal letto, figuriamoci lavorare
Immagino che stando al PC i fastidi sono sopportabili
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