Salve a tutti, sono nuovo del forum e per prima cosa mi presento brevemente: ho 49 anni, ho praticato nuoto e BodyBuilding in passato; negli ultimi anni mi sono abbastanza "seduto" e di conseguenza imbolsito. Ora vorrei riprendere a fare attività fisica nella piccola palestra che ho in casa: BB e cardio, nei limiti della mia veneranda età.
Il mio problema: due anni fa un incidente abbastanza banale (ero in un parco, e il mio cane mi ha strattonato giù per un declivio fangoso, sono scivolato violentemente in avanti e per non cadere mi sono appeso ad un ramo di un albero, con il braccio destro in allungamento estremo e il polso supinato, verso l'alto, ho sentito uno schiocco, ma quasi nessun dolore) mi ha provocato la rottura miotendinea a carico del tendine distale del bicipite brachiale destro.
Dopo visita in Pronto Soccorso ed ecografia, accertata la rottura, sono stato sottoposto quasi subito ad intervento chirurgico: il tendine è stato ricollegato alla tuberosità radiale mediante due ancorette in titanio inserite nell'osso del radio.
Mi hanno detto che per la guarigione completa ci sarebbero voluti 6 MESI.
Per i 3 mesi successivi ho indossato un tutore articolato a 90 gradi giorno e notte e ho fatto fisioterapia di mobilizzazione passiva e laser.
Dopo 3 mesi i medici mi hanno detto che potevo abbandonare il tutore a patto di non sottoporre il braccio a sforzi, tranne esercizi dapprima con pesi minimi (mezzo kg... 1kg... 2kg, a crescere) nell'arco dei successivi due mesi per il muscolo ormai atrofizzato.
Tuttavia nel muscolo ora era chiara una DEFORMITA' del profilo anteriore del braccio, in quanto il bicipite si era molto ACCORCIATO risalendo verso la spalla come se il tessuto connettivo del tendine in guarigione si fosse allungato.
Dopo 6 mesi l'ultima visita: i medici mi hanno detto che la guarigione era completa.
Ma non quadrava: sebbene il tendine fosse di nuovo al suo posto, ben teso (prova di Hook) il muscolo era piuttosto deforme e il bicipite era vistosamente accorciato; a peggiorare le cose: i dolori al braccio erano molto forti, anche solo a sollevare una bottiglia d'acqua, e duravano settimane.
Ho fatto presente questi problemi ma mi hanno liquidato sostenendo che tutto sarebbe tornato a posto entro qualche settimana, con un po' di esercizio.
Ma non è stato così.
Dopo un anno, con il bicipite destro sempre accorciato e indebolito dato che ero diventato praticamente MANCINO (usavo solo il braccio sinistro per i carichi, come le buste della spesa, per evitare i dolori al destro) mi sono rivolto ad uno specialista spalla-gomito che dopo avermi visitato ha ipotizzato che durante il processo di guarigione post-operazione si sia formato del tessuto cicatriziale in eccesso nel tendine e una calcificazione dell'inserto nell'osso radio, di qui l'accorciamento del bicipite, la debolezza del muscolo e i dolori. Del resto - ha sostenuto il medico - si trattava pur sempre di un tendine "ricucito" , per cui era tutto nella norma. E mi ha consigliato vivamente di non sottoporre il bicipite destro a carichi medio-pesanti, perché rischiavo un'altra rottura del tendine (essendo appunto qualcosa di "ricucito e rattoppato", secondo la sua spiegazione).
Ora, a distanza di 2 anni dall'intervento chirurgico, pur essendo la mia parte destra quella dominante, sono diventato quasi del tutto mancino (tranne che per scrivere ) dato che per tutti i pesi quotidiani (anche solo sollevare il materasso) uso il braccio sinistro. E la differenza tra le due braccia si vede e si sente. Il sinistro è più grande e forte; il destro, quello "ricucito", è abbastanza rimpicciolito e debole. E i dolori non sono mai passati.
Le mie domande sono due:
1) A qualcuno è capitato un incidente simile? (so che è relativamente raro).
2) Ora che intendo riprendere l'attività fisica anche con i pesi, devo preoccuparmi che (dolore a parte) il mio tendine si rompa di nuovo facilmente? Magari facendo Lat Machine o altri esercizi che mettono sotto sforzo il bicipite? Il dolore stesso (che è ora abbastanza sopportabile) è un segnale che il tendine è in pericolo e può nuovamente rompersi?
(chiedo scusa per il lungo messaggio)
---
P.S. Un fisioterapista mi ha proposto l'elettrostimolazione, ma onestamente non sono convinto e non vorrei provocare danni e peggiorare la situazione.
Grazie a tutti,
Cristiano
Il mio problema: due anni fa un incidente abbastanza banale (ero in un parco, e il mio cane mi ha strattonato giù per un declivio fangoso, sono scivolato violentemente in avanti e per non cadere mi sono appeso ad un ramo di un albero, con il braccio destro in allungamento estremo e il polso supinato, verso l'alto, ho sentito uno schiocco, ma quasi nessun dolore) mi ha provocato la rottura miotendinea a carico del tendine distale del bicipite brachiale destro.
Dopo visita in Pronto Soccorso ed ecografia, accertata la rottura, sono stato sottoposto quasi subito ad intervento chirurgico: il tendine è stato ricollegato alla tuberosità radiale mediante due ancorette in titanio inserite nell'osso del radio.
Mi hanno detto che per la guarigione completa ci sarebbero voluti 6 MESI.
Per i 3 mesi successivi ho indossato un tutore articolato a 90 gradi giorno e notte e ho fatto fisioterapia di mobilizzazione passiva e laser.
Dopo 3 mesi i medici mi hanno detto che potevo abbandonare il tutore a patto di non sottoporre il braccio a sforzi, tranne esercizi dapprima con pesi minimi (mezzo kg... 1kg... 2kg, a crescere) nell'arco dei successivi due mesi per il muscolo ormai atrofizzato.
Tuttavia nel muscolo ora era chiara una DEFORMITA' del profilo anteriore del braccio, in quanto il bicipite si era molto ACCORCIATO risalendo verso la spalla come se il tessuto connettivo del tendine in guarigione si fosse allungato.
Dopo 6 mesi l'ultima visita: i medici mi hanno detto che la guarigione era completa.
Ma non quadrava: sebbene il tendine fosse di nuovo al suo posto, ben teso (prova di Hook) il muscolo era piuttosto deforme e il bicipite era vistosamente accorciato; a peggiorare le cose: i dolori al braccio erano molto forti, anche solo a sollevare una bottiglia d'acqua, e duravano settimane.
Ho fatto presente questi problemi ma mi hanno liquidato sostenendo che tutto sarebbe tornato a posto entro qualche settimana, con un po' di esercizio.
Ma non è stato così.
Dopo un anno, con il bicipite destro sempre accorciato e indebolito dato che ero diventato praticamente MANCINO (usavo solo il braccio sinistro per i carichi, come le buste della spesa, per evitare i dolori al destro) mi sono rivolto ad uno specialista spalla-gomito che dopo avermi visitato ha ipotizzato che durante il processo di guarigione post-operazione si sia formato del tessuto cicatriziale in eccesso nel tendine e una calcificazione dell'inserto nell'osso radio, di qui l'accorciamento del bicipite, la debolezza del muscolo e i dolori. Del resto - ha sostenuto il medico - si trattava pur sempre di un tendine "ricucito" , per cui era tutto nella norma. E mi ha consigliato vivamente di non sottoporre il bicipite destro a carichi medio-pesanti, perché rischiavo un'altra rottura del tendine (essendo appunto qualcosa di "ricucito e rattoppato", secondo la sua spiegazione).
Ora, a distanza di 2 anni dall'intervento chirurgico, pur essendo la mia parte destra quella dominante, sono diventato quasi del tutto mancino (tranne che per scrivere ) dato che per tutti i pesi quotidiani (anche solo sollevare il materasso) uso il braccio sinistro. E la differenza tra le due braccia si vede e si sente. Il sinistro è più grande e forte; il destro, quello "ricucito", è abbastanza rimpicciolito e debole. E i dolori non sono mai passati.
Le mie domande sono due:
1) A qualcuno è capitato un incidente simile? (so che è relativamente raro).
2) Ora che intendo riprendere l'attività fisica anche con i pesi, devo preoccuparmi che (dolore a parte) il mio tendine si rompa di nuovo facilmente? Magari facendo Lat Machine o altri esercizi che mettono sotto sforzo il bicipite? Il dolore stesso (che è ora abbastanza sopportabile) è un segnale che il tendine è in pericolo e può nuovamente rompersi?
(chiedo scusa per il lungo messaggio)
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P.S. Un fisioterapista mi ha proposto l'elettrostimolazione, ma onestamente non sono convinto e non vorrei provocare danni e peggiorare la situazione.
Grazie a tutti,
Cristiano
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