Gli oligoelementi per tutti noi

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    Gli oligoelementi per tutti noi

    Ecco una recensione interessante su di una cosa che volevo scrivere da un sacco: Il plasma di Quinton

    Quinton

    Il primo studioso ad avere approfondito la similarità tra l'acqua marina e il plasma sanguigno è stato il fisiologo e biologo francese René Quinton. Partendo dallo studio dell'acqua di mare dal punto di vista fisico e come ambiente biologico, Quinton arrivò a formulare tre leggi, la Legge della Costanza Marina, quella della Costanza Termica e quella della Costanza Osmotica, secondo le quali gli organismi che nel corso della loro evoluzione hanno abbandonato l'ambiente marino conservano nel sangue la concentrazione salina propria dell'acqua al tempo in cui l'hanno lasciata e mantengono la stessa temperatura basale della loro origine.

    Per dimostrare queste affermazioni Quinton procedette con esperimenti scientifici negli ospedali e per quattro anni lavorò al perfezionamento delle tecniche e all'ottimizzazione dei dosaggi di una soluzione che oggi porta il suo nome. Forte di queste sperimentazioni, Quinton affermò che la soluzione isotonica di acqua di mare non è un siero fisiologico di natura particolare ma è il liquido di coltura delle cellule umane, capace di rigenerare l'ambiente interno decaduto. Nulla rassomiglia all'ambiente liquido interno più della semplice acqua marina, perchè solo nel sangue e nell'acqua di mare ci sono tutti i 92 elementi della tavola di Mendeleiev. L'acqua di mare è un plasma biomarino, un complesso di fattori vitali che non può essere riprodotto in laboratorio con mezzi artificiali.

    Nel 1904 Quinton pubblica il libro "L'eau de mer, milieu organique" e dimostra che la soluzione isotonica di acqua di mare è fisicamente, chimicamente e fisiologicamente identica al nostro ambiente cellulare interno. Questo permette di far vivere nelle migliori condizioni possibili le cellule isolate (cellule ematiche e leucociti) e i singoli frammenti di tessuto. Due anni più tardi, nel 1906, con il suo siero marino arresta la mortalità in un'epidemia di colera infantile. E' il successo. Malgrado l'opposizione della classe medica, si aprono in tutta la Francia dispensari marini, gratuiti secondo il volere di Quinton. Lo scoppio della guerra mette fine alle sue ricerche e le sue teorie vengono momentaneamente accantonate almeno fino agli inizi degli anni Ottanta.

    Il Quinton Buvable è acqua di mare naturale, prelevata a dieci metri dal fondo e a trenta di profondità nelle zone dell'Oceano Atlantico indicate dallo stesso Quinton. Quest'acqua viene poi diluita con acqua sorgiva sterile fino ad essere isotonica con il sangue umano, sterilizzata attraverso micro-filtrazione a freddo a 0,22µ con un sistema di filtraggio che trattiene il plancton marino e ogni corpo microscopico presente. Il filtrato viene poi automaticamente racchiuso in ampolle di vetro a doppia punta inattaccabili dai sali marini (protocollo Quinton). Tutta la preparazione avviene in ambiente sterile, attraverso processi senza elevazioni di temperatura, senza contatto metallico nè processi elettrici, in modo che l'acqua di mare conservi il suo equilibrio molecolare ed il suo carattere di ambiente vivente.

    Laboratoires Quinton International sono gli unici detentori del protocollo originale di René Quinton presentato dallo stesso al Collegio di Francia.
    Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri, Inferno, Canto 26:118).

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    #2
    per comlpetezza volevo mettere un articolo sugli oligoelementi, tanto per spiegare cosa sono e come funzionano:

    Gli oligoelementi sono dei particolari minerali fondamentali per il mantenimento dell'equilibrio psicofisico di ogni individuo. Pur essendo presenti nell'organismo in dosi di scarsissima quantità, svolgono un ruolo insostituibile: attivano infatti tutta una serie di processi e di reazioni dell'organismo che consentono la vita e il benessere; se invece non sono presenti (o lo sono in quantità insufficiente), queste reazioni o non avvengono del tutto, o avvengono molto più lentamente o in modo scorretto. Questi oligoelementi possono non partecipare attivamente alle reazioni stesse, ma la loro presenza è ugualmente indispensabile. Funzionano in generale come catalizzatori: avviano e permettono il compimento delle funzioni enzimatiche, che sono alla base delle funzioni cellulari. Senza i giusti minerali le cellule non possono funzionare bene e l'organismo di conseguenza si trova in una condizione di possibile malattia. Purtroppo il mondo attuale ha sempre più bisogno di oligoelementi come di integratori vitaminici (se ne parlerà nella parte riguardante la vitaminoterapia e l'integrazione alimentare), in quanto gli attuali metodi di coltivazione depauperano i prodotti alimentari di una serie di sostanze minerali e vitaminiche fondamentali per il mantenimento della salute. L'efficacia terapeutica di questi elementi è in alcune condizioni patologiche particolarmente significativa. Nel trattamento del diabete, ad esempio, lo Zinco e il Cromo sono fondamentali per la regolazione del metabolismo degli zuccheri.
    Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri, Inferno, Canto 26:118).

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      #3
      La costituzione degli oligoelementi
      Gli oligoelementi assunti come integratori si presentano sotto diverse forme. I più utilizzati fino a oggi sono stati i gluconati, preparati dalla fermentazione naturale della patata, che generalmente si presentano sotto forma liquida, assorbibile per via perlinguale. Altre preparazioni sono i lieviti addizionati di minerali, gli aminochelati e gli orotati, che ad una buona assorbibilità associano però il rischio di essere potenzialmente allergizzanti. Questo rischio è presente per gli orotati, preparati dal colostro di mucca, e per gli aminochelati, cioè oligoelementi assemblati a proteine (generalmente di soia). Gli aspartati possono essere invece preparati solo in forma secca, cioè in capsule o compresse. Una recente e importante novità è rappresentata dagli oxiprolinati, preparati in forma liquida, ed hanno il vantaggio di essere miscelabili tra di loro secondo le indicazioni del medico. Questi particolari sali possiedono un'alta biodisponibilità (cioè la capacità del principio attivo di arrivare con facilità alla cellula, dove svolge la propria funzione terapeutica o metabolica) e di essere preparati senza conservanti. Quest'ultima caratteristica richiede però una loro corretta conservazione, che in genere deve avvenire in frigorifero. Gli oligoelementi possono essere assunti da soli o più frequentemente in associazione, per aumentare l'efficacia terapeutica. I minerali, infatti, non posseggono una singola azione ma intervengono per gruppi di funzioni (il cromo agisce per esempio facilitando l'azione dell'insulina e quindi dell'utilizzazione degli zuccheri, ma anche riducendo i depositi di grasso nelle arterie), e nello stesso modo su una singola funzione agiscono più minerali (per esempio sul sistema immunitario sono attivi zinco, manganese, rame, calcio e litio). La miscelabilità e la possibilità di preparare delle miscele adatte ai bisogni individuali con diverse quantità per singolo oligoelemento rendono quindi gli oxiprolinati i minerali più facilmente e comodamente utilizzabili.
      Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza (Dante Alighieri, Inferno, Canto 26:118).

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        #4
        Come si prendono gli oligoelementi
        La modalità di assunzione degli oligoelementi dipende dalla loro presentazione e composizione. I più utilizzati sono in forma liquida. Se si tratta di gluconati vanno assunti per via perlinguale, cioè depositando il liquido nella quantità indicata, senza diluirlo, direttamente in bocca e trattenendolo per almeno un minuto prima di deglutire. E' preferibile inoltre prendere questi oligoelementi a bocca pulita, cioè evitando di mangiare, bere o fumare nei cinque minuti che precedono e seguono l'assunzione del prodotto. Gli oxiprolinati non necessitano invece di assorbimento perlinguale e possono essere deglutiti immediatamente nella quantità indicata, da soli o diluendoli in altri liquidi, come i succhi di frutta o, nel caso di lattanti o bimbi piccoli, nella pappa o nel biberon. In ragione del loro elevato contenuto in ioni, è preferibile utilizzare gli oxiprolinati assumendoli con un cucchiaino di plastica e non di metallo. L'indicazione di assunzione, quando si dice un misurino o una dose, corrisponde a un cucchiaino da 2,5 milligrammi. L'assorbimento di questi minerali avviene nell'intestino e fino a quel momento la soluzione non subisce variazioni apprezzabili dopo l'ingestione. La terapia con oligoelementi non è una terapia omeopatica, ma ne è un utile complemento, come può esserlo in relazione a qualsiasi trattamento naturale o farmacologico.



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        Ippo
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