Volevo fare un post da mettere in evidenza, sulla spalla e le sue problematiche, quelle di tutti i giorni, non pretendo di fare trattati di ortopedia specialistica.
Lo faro' a pezzetti perche' non ho tutto sto tempo. Abbiate pazienza, puntata dopo puntata. Non mettiamo in questa discussione casi personali, altrimenti in due mesi diventa kilometrica e poi non si trovano piu' le info che voglio invece che siano di facile consultazione. Quindi solo interventi generali e che aggiungono, non domande e casi personali. Cancellero' comunque tutto quello che non ci deve stare.
La spalla come tutte le articolazioni serve per far muovere, per quel che ci interessa, il braccio - l'omero e' l'osso del braccio - sulla scapola. Come tutte le articolazioni ci sono due capi ossei, la TESTA OMERALE e la GLENA SCAPOLARE, il primo a forma di sfera e la seconda a forma di coppa quasi piatta, ricoperti da uno strato di cartilagine che e' una sostanza molto dura ma molto liscia che consente alle due superficie di scivolare con poco attrito.
I due capi ossei sono tenuti vicini da una capsula, un sacchetto fibroso molto poco elastico, incollato ai bordi della cartilagine sulla superficie dei due capi ossei. Dentro la capsula c'e' il liquido SINOVIALE, prodotto dalla capsula stessa, che lubrifica e nutre le cartilagini.
Ci sono una serie di fissatori "STATICI" oltre alla capsula. Degli ispessimenti della capsula stessa, chiamati legamenti SCAPOLO-OMERALI. Sono come dei cordoni fibrosi, inestensibili o quasi, che collegano scapola e omero, nello spessore della capsula stessa.
Ci sono poi una serie di altri legamenti: tra la coracoide e l'acromion, tra la coracoide e la clavicola.
La cuffia dei rotatori e' la parte stabilizzatrice DINAMICA, nel senso che sono muscoli, quindi si contraggono, variando sia la tensione che la lunghezza. Capsula e legamenti sono stabilizzatori STATICI, sono rigidi e praticamente inestensibili.
I rotatori sono 4: sottoscapolare, sopraspinato, infraspinato e piccolo rotondo o teres minor.
L'infraspinato viene spesso chiamato sottospinato, ma io preferisco e lo chiamero' sempre infra per non confonderlo con il sottoscapolare.
C'e'poi il tendine del capo lungo del bicipite che va capito.
Il bicipite e' un muscolo che parte dalla SCAPOLA - non dall'omero - e finisce nell'avambraccio. Quindi "salta" l'omero, e' un muscolo bi-articolare, e infatti non fa solo flettere l'avambraccio sul braccio, ma tante altre cose, e per questo e' un tantino delicato e puo' infiammarsi o lesionarsi anche facendo movimenti che uno non penserebbe da bicipite.
Il BI-cipite si chiama BI perche' ha DUE capi: uno chiamato lungo ed uno breve. Quello lungo e' piu' esterno, quello breve piu' interno, verso il torace. Quello lungo parte dal labbro cartilagineo della glena scapolare. Ovvero, la cavita della scapola in cui alloggia la testa omerale e' in realta' quasi piatta. Per renderla piu' concava c'e' un bordino di cartilagine tutto intorno.
Si vede in questa figura, e' il "labbro o cercine glenoideo" in arancione.
Il tendine del capo lungo del bicipite, in rosa nella figura qui sopra, si attacca sulla porzione craniale (in alto) del cercine. Passa DENTRO la capsula articolare fino a perforarla ed uscire (la figura sopra e' sbagliata in quanto sembra extra capsulare la prima porzione del tendine del capo lungo, invece e' intra), esce nel SOLCO BICIPITALE, che e' una scanalatura della parte anteriore (in avanti) dell'omero.
Si vede bene nella seconda figura di questo post (biceps brachii tendoon long head) e qui sotto.
Lo faro' a pezzetti perche' non ho tutto sto tempo. Abbiate pazienza, puntata dopo puntata. Non mettiamo in questa discussione casi personali, altrimenti in due mesi diventa kilometrica e poi non si trovano piu' le info che voglio invece che siano di facile consultazione. Quindi solo interventi generali e che aggiungono, non domande e casi personali. Cancellero' comunque tutto quello che non ci deve stare.
La spalla come tutte le articolazioni serve per far muovere, per quel che ci interessa, il braccio - l'omero e' l'osso del braccio - sulla scapola. Come tutte le articolazioni ci sono due capi ossei, la TESTA OMERALE e la GLENA SCAPOLARE, il primo a forma di sfera e la seconda a forma di coppa quasi piatta, ricoperti da uno strato di cartilagine che e' una sostanza molto dura ma molto liscia che consente alle due superficie di scivolare con poco attrito.
I due capi ossei sono tenuti vicini da una capsula, un sacchetto fibroso molto poco elastico, incollato ai bordi della cartilagine sulla superficie dei due capi ossei. Dentro la capsula c'e' il liquido SINOVIALE, prodotto dalla capsula stessa, che lubrifica e nutre le cartilagini.
Ci sono una serie di fissatori "STATICI" oltre alla capsula. Degli ispessimenti della capsula stessa, chiamati legamenti SCAPOLO-OMERALI. Sono come dei cordoni fibrosi, inestensibili o quasi, che collegano scapola e omero, nello spessore della capsula stessa.
Ci sono poi una serie di altri legamenti: tra la coracoide e l'acromion, tra la coracoide e la clavicola.
La cuffia dei rotatori e' la parte stabilizzatrice DINAMICA, nel senso che sono muscoli, quindi si contraggono, variando sia la tensione che la lunghezza. Capsula e legamenti sono stabilizzatori STATICI, sono rigidi e praticamente inestensibili.
I rotatori sono 4: sottoscapolare, sopraspinato, infraspinato e piccolo rotondo o teres minor.
L'infraspinato viene spesso chiamato sottospinato, ma io preferisco e lo chiamero' sempre infra per non confonderlo con il sottoscapolare.
C'e'poi il tendine del capo lungo del bicipite che va capito.
Il bicipite e' un muscolo che parte dalla SCAPOLA - non dall'omero - e finisce nell'avambraccio. Quindi "salta" l'omero, e' un muscolo bi-articolare, e infatti non fa solo flettere l'avambraccio sul braccio, ma tante altre cose, e per questo e' un tantino delicato e puo' infiammarsi o lesionarsi anche facendo movimenti che uno non penserebbe da bicipite.
Il BI-cipite si chiama BI perche' ha DUE capi: uno chiamato lungo ed uno breve. Quello lungo e' piu' esterno, quello breve piu' interno, verso il torace. Quello lungo parte dal labbro cartilagineo della glena scapolare. Ovvero, la cavita della scapola in cui alloggia la testa omerale e' in realta' quasi piatta. Per renderla piu' concava c'e' un bordino di cartilagine tutto intorno.
Si vede in questa figura, e' il "labbro o cercine glenoideo" in arancione.
Il tendine del capo lungo del bicipite, in rosa nella figura qui sopra, si attacca sulla porzione craniale (in alto) del cercine. Passa DENTRO la capsula articolare fino a perforarla ed uscire (la figura sopra e' sbagliata in quanto sembra extra capsulare la prima porzione del tendine del capo lungo, invece e' intra), esce nel SOLCO BICIPITALE, che e' una scanalatura della parte anteriore (in avanti) dell'omero.
Si vede bene nella seconda figura di questo post (biceps brachii tendoon long head) e qui sotto.
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