Calcificazione: Aggiornamento con ecografie e richiesta consigli allenamento

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    Calcificazione: Aggiornamento con ecografie e richiesta consigli allenamento

    Eccoci alla fine delle terapie previste. Metto anche le tre ecografie con lo stato iniziale, dopo la prima serie di terapie e l'ultima di oggi.

    La calcificazione, come potete vedere, è scomparsa totalmente ed è rimasta una minima borsite sul tendine (ma mi ha detto davvero di poco conto). Difatti ora il tipo di dolore è diverso: riesco a fare i movimenti che prima risultavano impossibili e accompagnati da fitte dolorose, ma sento un fastidio meno pungente ma comunque presente.

    Mi ha detto che è quella piccola borsite e che a seguito dell'eliminazione della calcificazione "se sto tranquillo con i carichi" se ne andrà da se in breve tempo.

    Ed ora la richiesta di consigli: per evitare di sollecitare negativamente il capo corto del bicipite ci sono degli esercizi che è bene evitare? Oppure se riduco i carichi aumentando il volume va bene lo stesso?
    Su questo il fisio terapista non mi ha dato consigli particolari non essendo molto esperto di allenamenti da bb.
    Chi mi può dare un consiglio?

    Di seguito le scansioni delle eco:

    (zona evidenziata in rosso è quella col problema)



    Situazione iniziale (la calcificazione è quella bianca):



    Poi le ultime 2 in ordine di data:
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    #2
    Originariamente Scritto da Niko Visualizza Messaggio
    Eccoci alla fine delle terapie previste. Metto anche le tre ecografie con lo stato iniziale, dopo la prima serie di terapie e l'ultima di oggi.

    La calcificazione, come potete vedere, è scomparsa totalmente ed è rimasta una minima borsite sul tendine (ma mi ha detto davvero di poco conto). Difatti ora il tipo di dolore è diverso: riesco a fare i movimenti che prima risultavano impossibili e accompagnati da fitte dolorose, ma sento un fastidio meno pungente ma comunque presente.

    Mi ha detto che è quella piccola borsite e che a seguito dell'eliminazione della calcificazione "se sto tranquillo con i carichi" se ne andrà da se in breve tempo.

    Ed ora la richiesta di consigli: per evitare di sollecitare negativamente il capo corto del bicipite ci sono degli esercizi che è bene evitare? Oppure se riduco i carichi aumentando il volume va bene lo stesso?
    Su questo il fisio terapista non mi ha dato consigli particolari non essendo molto esperto di allenamenti da bb.
    Chi mi può dare un consiglio?

    Di seguito le scansioni delle eco:

    (zona evidenziata in rosso è quella col problema)



    Situazione iniziale (la calcificazione è quella bianca):



    Poi le ultime 2 in ordine di data:
    Scusa se mi permetto Niko, ma le foto dell'ecografia non hanno alcun senso. Intanto le calcificazioni non si vedono come dei pallini bianchi, si vede solo il profilo perchè, proprio essendo calcificazioni, non lasciano passare gli echi e quindi non si vedono. Comunque sia, l'ecografia è un esame soggettivo, operatore dipendente, e non comparabile, per definizione.

    L'importante è che non faccia male e tu riesca ad allenarti. Se invece persiste il dolore, anche lieve, e tu vuoi continuare ad allenarti, fatti una artrorisonanza che almeno ti togli ogni dubbio su che cosa hai e, spt, se è un qualche cosa che può peggiorare e di molto se continui ad allenarti.

    Te lo dico più per esperienza personale che per cultura professionale. Mi sono trascinato un dolore alla spalla per qualche anno, pensando che "tanto non mi fa tanto male e non sempre", e alla fine ho un gravissimo danno alla cartilagine che forse mi impedirà di allenarmi in futuro. In questi anni sono stato da osteopati, fisioterapisti, chiropratici, etc etc, che mi hanno sempre detto che non era niente di che, bastava alleggerire questo e quello, bastave fare un po' di laser, bastava, bastava, e ho perso tempo. Ma spt ho continuato a farci i pesi sopra, consumando seriamente la cartilagine.

    Eagle
    Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.

    NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona!
    kluca64@yahoo.com

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      #3
      Certo che puoi permetterti anche perché il dottore sei tu
      La storia delle calificazioni che non si vedono con l'eco mi fa pensare di essere stato fregato
      Lui mi indicava quella zona bianca ed effettivamente col proseguire delle terapie si è ridotta fino a sparire. E anche l'ampiezza del movimento è migliorata in modo evidentemente e il dolore diminuito. Le eco le ha fatte sempre lo stesso operatore.

      E mi ha fatto solo le onde d'urto, non mi ha ne manipolato ne dato farmaci antinfiammatori...non so che pensare...certo non avendo conoscenze mediche io mi sono fidato di cio che mi diceva...magari ho capito male io
      Last edited by Niko; 19-10-2010, 23:08:21.

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        #4
        Originariamente Scritto da Niko Visualizza Messaggio
        Certo che puoi permetterti anche perché il dottore sei tu
        La storia delle calificazioni che non si vedono con l'eco mi fa pensare di essere stato fregato
        Lui mi indicava quella zona bianca ed effettivamente col proseguire delle terapie si è ridotta fino a sparire. E anche l'ampiezza del movimento è migliorata in modo evidentemente e il dolore diminuito. Le eco le ha fatte sempre lo stesso operatore.

        E mi ha fatto solo le onde d'urto, non mi ha ne manipolato ne dato farmaci antinfiammatori...non so che pensare...certo non avendo conoscenze mediche io mi sono fidato di cio che mi diceva...magari ho capito male io
        Gli ultrasuoni (ecografia) fanno vedere nero quando c'è liquido, via via più bianco più la densità del tessuto aumenta. Il concetto è che più il tessuto è denso maggiore è la % di ultrasuoni che "rimbalzano", e sono questi che creano l'immagine. Se però il tessuto è calcifico non ne passano proprio, rimbalzano tutti. Per cui si vede solo il profilo della zona calcifica, che in se stessa rimane completamente "nera", ed anzi, genera un "cono d'ombra" perchè tutto quello che c'è dietro non viene colpito dagli ultrasuoni e quindi non viene visualizzato.

        Una macchia bianca non è una calcificazione ma una zona di tessuto più denso dei tessuti circostanti. Se fosse una calcificazione si dovrebbe comunque anche vedere con una volgare lastra.

        Questo comunque in teoria. Poi a volte se le calcificazioni sono tante e piccole le immagini sono diverse, i coni non si formano, etc etc.

        L'importante è che tu adesso abbia risolto il problema!

        Eagle
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          #5
          Ooops...mi era sfuggita la tua risposta

          Diciamo che il problema sembra risolto e sto iniziando a spingere (con cautela ovviamente) senza risentimenti particolari.

          Però non ho capito molto bene la tua spiegazione riguardo l'ecografia e le calicificazioni: se come dici si vede nero quando c'è liquido perché quindi gli ultrasuoni passano tutti vista la scarsa densità...e all'aumentare della densità si va sempre più verso il bianco...perché dato che la calcificazione è molto densa (e quindi il contrario del liquido) si deve vedere nero lo stesso?

          A mio modo di pensare dovrebbe se gli ultrasuoni rimbalzano tutti si dovrebbe vedere bianco

          Non è assolutamente per polemizzare, anche perché non ho le conoscenze necessarie, solo che non mi è chiaro il punto in cui sbaglio.

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            #6
            Originariamente Scritto da Niko Visualizza Messaggio
            Ooops...mi era sfuggita la tua risposta

            Diciamo che il problema sembra risolto e sto iniziando a spingere (con cautela ovviamente) senza risentimenti particolari.

            Però non ho capito molto bene la tua spiegazione riguardo l'ecografia e le calicificazioni: se come dici si vede nero quando c'è liquido perché quindi gli ultrasuoni passano tutti vista la scarsa densità...e all'aumentare della densità si va sempre più verso il bianco...perché dato che la calcificazione è molto densa (e quindi il contrario del liquido) si deve vedere nero lo stesso?

            A mio modo di pensare dovrebbe se gli ultrasuoni rimbalzano tutti si dovrebbe vedere bianco

            Non è assolutamente per polemizzare, anche perché non ho le conoscenze necessarie, solo che non mi è chiaro il punto in cui sbaglio.
            Provo a spiegartelo in parole semplici.

            Le immagini che si formano sullo schermo dell'ecografo sono costruite sui "rimbalzi" degli ultrasuoni, emssi dalla sonda, che attraversano i tessuti e rimbalzano tornando alla sonda. Attraversando, ripeto ATTRAVERSANDO, i tessuti, gli ultrasuoni rimbalzano in % maggiore o minore in relazione alla densità dei tessuti stessi. Più un tessuto è "denso", più ultrasuoni rimbalzano e più l'immagine che si forma è chiara (iperecogena). Quando però il tessuto è "impermeabile" agli ultrasuoni questi rimbalzano tutti sulla superificie di questa struttura, e se ne disegna infatti il profilo, e oltre non si vede niente, è tutto completamente nero e qualsiasi struttura in quella zona d'ombra ecografica è imvisibile, proprio perchè non arrivano ultrasuoni dietro una struttura impermeabile. Generarlmente le calcificazioni sono impermeabili, come le ossa.

            Eagle
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              #7
              Ok. Mi era sfuggita la differenza tra denso e impermeabile

              Grazie

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                #8
                Spero si veda l'immagine che ho caricato. E' un tendine di un quadricipite, con una calcificazione.

                La calcificazione è "sotto" quella linea più bianca indicata dalla freccina. Quella che si vede, la linea biancastra concessa, è la superficie della calcificazione stessa, impermeabile agli ultrasuoni.

                Il fatto che sia impermeabile, e quindi verosimilmente una calcificazione, si conferma dall'immagine di "vuoto ecografico" che si genera sotto tale bordino più chiaro (si vede infatti molto chiaramente una striscia completamente nera). E' il cosidetto "cono d'ombra" generato dalla calcificazione impermeabile agli ultrasuoni.

                Eagle
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