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L’ OBESITÀ può compromettere nell’uomo la funzionalità sessuale proprio perché la presenza della “Massa Grassa” è strettamente collegata alla diminuzione dei livelli di Testosterone, vale a dire l’ormone degli uomini e che fa essere uomini . La dieta mediterranea è un ottimo alleato per combattere l’obesità e le malattie ad essa correlate.
Anche lo SPORT è un grande alleato dell’Uomo e delle Coppie. Infatti una regolare attività fisica aerobica protegge la fertilità e la sessualità, attivando tutti i processi metabolici e circolatori dell’organismo.
ALTERNARENELLA PROPRIA DIETApasta, pane, cereali, frutta, verdure e tutti i vari “Prodotti Mediterranei” rappresenta non solo un potente sistema di prevenzione delle varie malattie, ma contribuisce ad alzare i livelli di Testosterone e di salvaguardare il Sistema Vascolare, entrambi necessari per … far star l’uomo in salute.
Prof. Lamberto Coppola
Così va moooolto meglio anche se i prodotti li metterei in ordine inverso e per primo metterei il primo prodotto Mediterraneo, visto che si parla di MARE....pesce!!!
Ovviamente si parla poco di proteine....
Ingegnere biochimico
Tecnologo alimentare
Nutrizionista sportivo
Zone Consultant
Personal trainer
Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
Consulente FIT, FIGC e WKF
Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
CONSULENZE ONLINE PERSONALIZZATE RICEVO IN STUDIO A IVREA, TRENTO, MONZA, MILANO, PADOVA, FIRENZE, ROMA, COSENZA E REGGIO CALABRIA
· Testosterone.Nell’uomo obeso i livelli totali di testosterone risultano ridotti. In numerosi studi anche le concentrazioni di testosterone libero attivo e di sex-hormone - binding - g o b u l i n (SHBG) come pure di ormone follicolostimolante (FSH) sono ridotti col risultato di un quadro di ipogonadismo. Anche il deidroepiandrosterone solfato (DHEA-S) risulta essere ridotto in maniera proporzionale alla distribuzione centrale del grasso addominale e con i livelli di insulina; essendo questa condizione correlata con la mortalità cardiovascolare. Inoltre da studi recenti sembra che i livelli di testosterone siano correlabili con la resistenza insulinica, tant’è che il soggetto che è affetto da ipogonadismo, se effettua trattamento sotitutivo con ormoni gonadici, vede migliorare la sua glicemia e la resistenza insulinica periferica dopo 9 mesi di trattamento. A dosi elevate, però, la somministrazione di testosterone o di anabolizzanti induce al contrario un peggioramento della sensibilità all’insulina e della tolleranza al glucosio (vedi culturisti!). Un trattamento cronico con androgeni può indurre una specifica riduzione, anche se limitata, del grasso viscerale senza interferenze sul grasso delle altre regioni e in particolare sul grasso sottocutaneo. Dopo trattamento con testosterone si assiste ad una riduzione del grasso viscerale, dell’utilizzazione dei lipidi, del turnover dei trigliceridi e dell’attività della lipoproteinlipasi, mentre la lipolisi risulta essere stimolata. Si è visto, altresì, che il testosterone è in grado di agire sul grasso viscerale consentendone il suo riassorbimento, stanti i recettori per il testosterone nell’adipe viscerale · Nelle donne, al contrario, esiste la sindrome dell’ovaio policistico associata ad obesità ed iperandogenismo. L’iperandrogenismo sembra essere più pronunciato nelle donne con obesità centrale o viscerale. Consensualmente all’aumento del testosterone l’SHBG risulta ridotto contribuendo di per sé alla distribuzione centrale dell’adiposità. I ridotti livelli di SHBG, generalmente indicatori di iperandrogenismo e l’aumento del testosterone libero sono associati ad insulino-resistenza nelle donne sia in fase pre che post-menopausale. I ridotti valori di SHBG sono in grado di predire il diabete tipo 2. La correzione dell’iperandrogenismo è in grado di migliorare l’insulino-resistenza. L’iperandrogenismo nella donna è dunque seguito da una condizione di insulino-resistenza. D’altra parte anche l’iperinsulinemia secondaria all’insulino-resistenza causa un’aumentata produzione di androgeni. Gli androgeni causano insulino-resistenza; la componente iperinsulinemia a sua volta induce un’aumentata produzione di androgeni con un processo di ciclo vizioso. L’obesità nella donna è seguita da irregolarità mestruali e da alterazioni della secrezione degli ormoni steroidi femminili, che originano a livello della gonadotropine e dei loro releasing-ormoni-ipotalamici. Tali disordini della secrezione degli ormoni steroidi sessuali sembrano essere presenti soprattutto nella donna con obesità addominale centrale, che presenta più frequentemente irregolarità mestruali o amenorrea. Peraltro, il trattamento con estrogeni (17-ß estradiolo) in donne diabetiche insulino-resistenti, aumentando l’SHBG e, riducendo il testosterone libero e l’eventuale iperandogenismo, determina un netto miglioramento del compenso metabolico e della sensibilità insulinica. Dopo la menopausa l’attività dell’LPL si riduce mentre i processi lipolitici aumentano nei depositi adiposi gluteofemorali. Il trattamento ormonale sostitutivo, ma soprattutto gli estrogeni, inducono un ripristino del metabolismo premenopausale.
IL RUOLO DEGLI ESTROGENI
Nella salute di una donna in particolare ma anche di un uomo l’equilibrio tra androgeni ed estrogeni è di fondamentale importanza. E’ abbastanza riduttivo chiamare il testosterone l’ormone maschile e gli estrogeni ormoni femminili in quanto entrambi sono presenti ed hanno funzioni importanti in entrambi i sessi. Quello che rende i due sessi diversi da un punto di vista morfologico e comportamentale è un diverso rapporto tra questi ormoni che per di più varia nel tempo: nella donna prevalgono gli effetti degli estrogeni ma con la menopausa cessa la produzione ovarica di ormoni ma continua la produzione di androgeni (ormoni maschili) da parte delle surrenali lasciando la donna in una nuova condizione di dominanza androgenica. Nell’uomo prevalgono gli effetti del testosterone ma con l’andropausa viene ridotta la produzione testicolare di ormoni e il testosterone viene convertito nel tessuto adiposo in estrogeni da parte di un enzima detto aromatasi. Il maschio passa quindi ad una relativa dominanza estrogenica. E’ lecito quindi chiedersi se questa inversione degli equilibri ormonali sia in qualche modo legata all’aumento di patologie cronico-degenerative che aviene caratteristicamente sia dopo la menopausa che dopo l’andropausa. In effetti sembrerebbe proprio che i maschi con livelli ridotti di testosterone e un eccesso di estrogeni abbiano un rischio maggiore di sviluppare un tumore prostatico. Gli studi pubblicati da Morgenteler e da Rhoden e soprattutto il Prostate Cancer Prevention Trial hanno inequivocabilmente dimostrato come gli uomini con bassi livelli di testosterone abbiano un rischio di sviluppare un tumore prostatico pari a soggetti di dieci anni più vecchi. Questo è importante visto che l’età è il fattore di rischio numero uno nel tumore della prostata. Questi studi fanno emergere una correlazione tra riduzione dei livelli di testosterone e aumento del rischio di tumore alla prostata. Da queste osservazioni emerge un altro aspetto: la riduzione del testosterone comporta in genere in un aumento della massa grassa che è ricca di armotasi, l’enzima che trasforma il testosterone in estradiolo, il principale estrogeno. E’ noto che la prostata esprime recettori per gli estrogeni e che questi hanno un effetto importante sullo sviluppo e sulla progressione del tumore prostatico tanto è vero che l’uso di anti-estrogeni rallenta la progressione di tumori già esistenti.
Dott. Filippo Ongaro è stato per anni medico degli astronauti presso l’Agenzia Spaziale Europea dove ha sviluppato metodi avanzati per la prevenzione dell’invecchiamento adottati anche dalla NASA e dalla Agenzia Spaziale Russa. Si è formato in Medicina Rigenerativa e Anti-invecchiamento in USA ottenendo, caso unico in Italia, il diploma dall’American Board of Anti-Aging and Regenerative Medicine. Oggi è Direttore Scientifico dell’Istituto di Medicina Rigenerativa e Anti-Aging di Treviso (Istituto di Medicina Rigenerativa e Anti-Aging) e collabora con enti di ricerca italiani ed internazionali tra cui l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di Pisa e l’Institute for Biomedical Problems di Mosca. Ha scritto recentemente un libro intitolato "Le 10 chiavi della salute - Dalla ricerca spaziale alla Medicina Anti-invecchiamento"
la domanda sorge spontanea? Ci sono alimenti in grado di aumentare il testosterone? l'integrazione con tribulus terr. - volendo integrare natural - può essere efficace? ed il DHEA?
lo commerciano in tanti, come integratore, alcuni anni fa lo usato, ma per un breve periodo e da, almeno per me, un effetto "rinvigorente" ( non so se esiste questo termine in italiano).
Il DHEA è un precursore del testosterone, in Italia è considerato doping, quindi farmaco, ovvero si può usare con ricetta medica, ps di queste sostanze nn si parla sul forum!
E' possibile che i tuoi livelli ematici siano bassi, fai un quadro ormonale.
Ingegnere biochimico
Tecnologo alimentare
Nutrizionista sportivo
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Membro ACSM, SiNSEB, ISSN, SINU
Consulente sviluppo e caratterizzazione integratori
Docente di nutrizione ed integrazione nello sport presso SaNIS, ACS, 4MOVE ed EdiErmes
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Nutrizionista Benetton Treviso Rugby
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le cose stanno un po' diversamente...
più adipe hai addosso e meno testosterone hai in circolo..
per dirla spicciola se sei sovrappeso hai più aromatasi. l'aromatasi è responsabile della conversione del testo in estrogeni. quindi nei soggetti sovrappeso si avrà meno testosterone e più estrogeni..
se vuoi aumentare il testosterone, oltre ad un buon allenamento ed ad una buona alimentazione mai povera di grassi, e mai esageratamente ipocalorica, la cosa più sensata da fare è dimagrire e raggiungere una bf accettabile (fra l'8 e il 12%).
se non sei sovrappeso, e vuoi aumentare ulteriormente i livelli di testosterone, puoi ricorrere all'integrazione. in questo caso ci sono diversi integratori che fanno al caso tuo, e sono molto più efficaci se assunti in sinergia; potresti usare insieme o separatamente:
tutto pre-nanna, dopo aver digerito la cena.
ZMA
Arginina 5-10gr
Tribulus terrestris 5-800mg per titolazioni sotto il 60%
500-1000mg di ALC
le cose stanno un po' diversamente...
più adipe hai addosso e meno testosterone hai in circolo..
per dirla spicciola se sei sovrappeso hai più aromatasi. l'aromatasi è responsabile della conversione del testo in estrogeni. quindi nei soggetti sovrappeso si avrà meno testosterone e più estrogeni..
se vuoi aumentare il testosterone, oltre ad un buon allenamento ed ad una buona alimentazione mai povera di grassi, e mai esageratamente ipocalorica, la cosa più sensata da fare è dimagrire e raggiungere una bf accettabile (fra l'8 e il 12%).
Quoto tutto tranne la % accettabile!!!!
Quella è da atleta! Un essere umano normale fino ai 30 anni è considerato in salute anche con una bf di 15-16%, che poi nn si vedano gli addominali nn è un problema!
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Quella è da atleta! Un essere umano normale fino ai 30 anni è considerato in salute anche con una bf di 15-16%, che poi nn si vedano gli addominali nn è un problema!
si è vero, al 16% per la medicina stai benone, ma il massimo stato di salute si ha con una bf di 10-12%
sopra inizi a stare male al 18-20% quando compaiono le maniglie dell'amore :P
sotto 4-6% come i bb professionisti è ancor meno salutare, ma loro stanno a quella bf 1 mese all'anno
si è vero, al 16% per la medicina stai benone, ma il massimo stato di salute si ha con una bf di 10-12%
sopra inizi a stare male al 18-20% quando compaiono le maniglie dell'amore :P
sotto 4-6% come i bb professionisti è ancor meno salutare, ma loro stanno a quella bf 1 mese all'anno
anche meno di un mese....
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scusate, non sapevo che il .... fosse considerato tra le sostanze dopanti.
quindi riassumendo, è come dicevo all'inizio: maggiore è la percentuale di testosterone nell'uomo, minore è l'accumulo di adipe nella zona pancia. ma oltre ad integrare ci sono alimenti che aumentano il tasso di testosterone?
maggiore è la percentuale di testosterone nell'uomo, minore è l'accumulo di adipe in generale.
cmq no, non ci sono alimenti in particolare.
come dicevo basta un buon allenamento, una bf bassa e una buona alimentazione, bilanciata e mai povera di grassi (ma neanche troppo ricca).
oltre all'olio d'oliva (monoinsaturi) sono molto importanti anche i polinsaturi (omega3 ala-epa-dha e omega6) cioè noci, frutta secca, pesce grasso e un po' (un 10%) di grassi saturi.
non esistono cibi in particolare per aumentare la produzione endogena di testo.
una combinazione di sali minerali (zinco-magnesio), ossia lo ZMA può aiutare.
così come l'arginina (un amminoacido).
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