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io qui non sono d'accordo, da quel poco che ho letto in vari testi ho compreso che anche il testosterone e il gh seguendo certi tipi di alimentazioni si ipotizza che possano essere gestiti a fini anabolici.
per non parlare del WO che ne tira in ballo molti altri.
l'insulina oltre all'anabolismo porta ad ingrassare.
piu' che altro nella fantasia di qualche scrittore ...
non dico che non sia possibile, MAGARI lo e' anche ... al momento pero' non ci sono tecniche in grado di farlo (di mia conoscenza).
Eagle
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Eagle e in tutti questi anni di allenamenti, hai mai provato a seguire le fantasie dello scrittore da te tanto criticato?
ci ho sperato tanto, ho provato e riprovato ... ci siamo anche scritti io e lui (un paio di volte eh, non e' che ci diamo del tu) ... purtroppo i miei sogni si sono infranti contro la realta' ... ma sara' certamente che io, e tutti quelli che ho seguito e che conosco e hanno provato a seguire quei sogni siano degli sfigati ...
Eagle
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Ci si dimentica che esistono meccanismi insulino-dipendenti per stoccare l'energia in eccesso come grasso negli adipociti. Infatti un eccesso di calorie di una dieta di solo burro fa ingrassare, a dispetto del rilascio di insulina minimo.
Quindi sono sempre e solo le calorie che determinano se l'energia verrà trasformata in grasso, non l'insulina, che è totalmente neutrale e nutre o ingrassa a seconda del bilanciamento calorico.
Conta se a fine giornata si è in mantenimento, eccesso o difetto.
Se si è in difetto (nel totale delle calorie) è assolutamente impossibile che l'energia in eccesso venga immagazzinata come grasso negli adipociti, per il semplice fatto che non c'è energia in eccesso; anzi c'è energia in difetto quindi verrà bruciato grasso gia stoccato negli adipociti.
Questo è anche il principio del bilanciamento dei grassi.
Cioè un aumento dell'ossidazione dei grassi in concomitanza con un aumento dell'assunzione alimentare di grassi porta allo stesso bilanciamento lipidico di una diminuzione dell'ossidazione dei grassi in concomitanza con una diminuzione dell'assunzione alimentare dei grassi.
In parole povere, se si diventa fornaci brucia grassi è perchè si stanno bruciando i grassi apportati con la dieta e non necessariamente quelli corporei. Anzi, se le calorie apportate sono in eccesso, non ci sarà alcuna ragione di bruciare anche minimamente i grassi corporei, ma le calorie in eccesso diventeranno grasso corporeo anche se l'insulina e livelli minimi.
Se le calorie sono in difetto, non ci sarà ragione di immagazzinare grassi anche se l'insulina è altissima.
Non è un caso che dozzine di studi isocalorici in ambiente controllato hanno dimostrato che i livelli di insulina o la quota di carbo hanno 0 effetti sulla massa grassa, che viene influenzata unicamente dalle calorie.
Il corpo infatti ha dei meccanismi che vogliono riportare in equilibrio il metabolismo ha prescindere dal substrato energetico. Questo è evidentemente logico.
La possibilità di ingrassare per il semplice atto di mangiare in eccesso, e di dimagrire con la stessa velocità per il semplice atto di non mangiare in difetto, è alla base della nostra soppravvivenza. Mentre adesso potrebbe sembrare carino che alcuni cibi non incrementino la massa grassa come altri, o che alcuni cibi permettono alla massa grassa di essere bruciata più velocemente che con altri; in verità sarebbe "tragico" in circostanze in cui sia necessario ingrassare mangiando quello che capita preparandosi per periodi di carestia e in cui sia necessario dimagrire gradualmente per far durare il grasso corporeo per tutto il periodo di carestia, prima che torni l'abbondanza.
Funzionasse diversamente avvremmo un corpo di una stupidità disumana, inadatto alla soppravvivenza e saremmo gia tutti estinti.
Ci si dimentica che esistono meccanismi insulino-dipendenti per stoccare l'energia in eccesso come grasso negli adipociti. Infatti un eccesso di calorie di una dieta di solo burro fa ingrassare, a dispetto del rilascio di insulina minimo.
Quindi sono sempre e solo le calorie che determinano se l'energia verrà trasformata in grasso, non l'insulina, che è totalmente neutrale e nutre o ingrassa a seconda del bilanciamento calorico.
Conta se a fine giornata si è in mantenimento, eccesso o difetto.
Se si è in difetto (nel totale delle calorie) è assolutamente impossibile che l'energia in eccesso venga immagazzinata come grasso negli adipociti, per il semplice fatto che non c'è energia in eccesso; anzi c'è energia in difetto quindi verrà bruciato grasso gia stoccato negli adipociti.
Questo è anche il principio del bilanciamento dei grassi.
Cioè un aumento dell'ossidazione dei grassi in concomitanza con un aumento dell'assunzione alimentare di grassi porta allo stesso bilanciamento lipidico di una diminuzione dell'ossidazione dei grassi in concomitanza con una diminuzione dell'assunzione alimentare dei grassi.
In parole povere, se si diventa fornaci brucia grassi è perchè si stanno bruciando i grassi apportati con la dieta e non necessariamente quelli corporei. Anzi, se le calorie apportate sono in eccesso, non ci sarà alcuna ragione di bruciare anche minimamente i grassi corporei, ma le calorie in eccesso diventeranno grasso corporeo anche se l'insulina e livelli minimi.
Se le calorie sono in difetto, non ci sarà ragione di immagazzinare grassi anche se l'insulina è altissima.
Non è un caso che dozzine di studi isocalorici in ambiente controllato hanno dimostrato che i livelli di insulina o la quota di carbo hanno 0 effetti sulla massa grassa, che viene influenzata unicamente dalle calorie.
Il corpo infatti ha dei meccanismi che vogliono riportare in equilibrio il metabolismo ha prescindere dal substrato energetico. Questo è evidentemente logico.
La possibilità di ingrassare per il semplice atto di mangiare in eccesso, e di dimagrire con la stessa velocità per il semplice atto di non mangiare in difetto, è alla base della nostra soppravvivenza. Mentre adesso potrebbe sembrare carino che alcuni cibi non incrementino la massa grassa come altri, o che alcuni cibi permettono alla massa grassa di essere bruciata più velocemente che con altri; in verità sarebbe "tragico" in circostanze in cui sia necessario ingrassare mangiando quello che capita preparandosi per periodi di carestia e in cui sia necessario dimagrire gradualmente per far durare il grasso corporeo per tutto il periodo di carestia, prima che torni l'abbondanza.
Funzionasse diversamente avvremmo un corpo di una stupidità disumana, inadatto alla soppravvivenza e saremmo gia tutti estinti.
Motorama se fosse come tu dici, tutti i nutrizionisti del mondo ci stan prendendo in giro da tutti questi anni?
come mai ad un soggetto obeso vengono limitati i cairboidrati?
xkè in passato si è visto che con un eccessiva quantità di carbo il soggetto faticava a perdere peso.
Io ho provato in estate 2009, avevo 14 anni, ho tirato su 70 per 4 volte, pesavo 59kg ed ero alto 1.71 . ora non sò quanto potrei tirare su... ovviamente era la prima volta che andavo in palestra
Motorama se fosse come tu dici, tutti i nutrizionisti del mondo ci stan prendendo in giro da tutti questi anni? come mai ad un soggetto obeso vengono limitati i cairboidrati?
Prima di tutto perchè i carboidrati sono poco sazianti e quindi è più facile fare una dieta senza patire la fame restringendo i carboidrati e aumentando grassi e proteine.
Secondo perchè la quota di proteine è fissa quindi non si possono togliere calorie da li e anche di grassi c'è un consumo minimo sotto il quale è meglio non andare per tutta una serie di ragioni.
Diminuendo le calorie aumenta, in proporzione, la percentuale di grassi e proteine che si consumano anche se in verità la quantità assoluta rimane pressochè invariata. Di conseguenza l'unico macronutriente che puo scendere senza troppi problemi sono proprio i carboidrati. Infatti a rigor di logica una dieta ipocalorica è necessariamente una dieta lower-carb.
una terza ragione è che dato che in un obeso le cellulle si sono impermeabilizzate bloccando i ricettori dell'insulina, perchè appunto sature da un'alimentazione cronicamente in eccesso; di conseguenza per il benessere del soggetto a dieta conviene ridurre i carboidrati fino a quando non si sia ristabilito una normale tolleranza glicemica, che avverrà con la prime perdite di tessuto adiposo e grazie alla deficienza calorica.
Ma tutto ciò ha a che fare solo indirettamente con il dimagrimento.
Posto che non ci sia una carenza proteica, se le calorie assunte sono inferiori alle calorie consumate durante l'arco della giornata si perde peso anche se l'alimentazione è ricchissima di carboidrati, perchè appunto il corpo non puo fisiologicamente permettersi di trasformare in grasso energia che gli serve per campare.
Prima di tutto perchè i carboidrati sono poco sazianti e quindi è più facile fare una dieta senza patire la fame restringendo i carboidrati e aumentando grassi e proteine.
Secondo perchè la quota di proteine è fissa quindi non si possono togliere calorie da li e anche di grassi c'è un consumo minimo sotto il quale è meglio non andare per tutta una serie di ragioni.
Diminuendo le calorie aumenta, in proporzione, la percentuale di grassi e proteine che si consumano anche se in verità la quantità assoluta rimane pressochè invariata. Di conseguenza l'unico macronutriente che puo scendere senza troppi problemi sono proprio i carboidrati. Infatti a rigor di logica una dieta ipocalorica è necessariamente una dieta lower-carb.
una terza ragione è che dato che in un obeso le cellulle si sono impermeabilizzate bloccando i ricettori dell'insulina, perchè appunto sature da un'alimentazione cronicamente in eccesso; di conseguenza per il benessere del soggetto a dieta conviene ridurre i carboidrati fino a quando non si sia ristabilito una normale tolleranza glicemica, che avverrà con la prime perdite di tessuto adiposo e grazie alla deficienza calorica.
Ma tutto ciò ha a che fare solo indirettamente con il dimagrimento.
Posto che non ci sia una carenza proteica, se le calorie assunte sono inferiori alle calorie consumate durante l'arco della giornata si perde peso anche se l'alimentazione è ricchissima di carboidrati, perchè appunto il corpo non puo fisiologicamente permettersi di trasformare in grasso energia che gli serve per campare.
Motorama è un piacere leggerti, ma a parer mio la fai tanto, troppo semplice, tralasci il ruolo che reputo importantissimo degli ormoni tiroidei, molta gente pur essendo in ipocalorica non riesce a perdere peso.
Conta se a fine giornata si è in mantenimento, eccesso o difetto.
Se si è in difetto (nel totale delle calorie) è assolutamente impossibile che l'energia in eccesso venga immagazzinata come grasso negli adipociti, per il semplice fatto che non c'è energia in eccesso; anzi c'è energia in difetto quindi verrà bruciato grasso gia stoccato negli adipociti.
Questo e' vero, ma trascura una serie di meccanismi fisiologici che si stanno via via chiarendo.
Anche perche' ragionando in questo modo matematico, non avrebbe senso manipolare la dieta per perdere piu' grasso e meno muscolo, non lo si potrebbe fare, mentre invece lo si fa...
Anche in questo studio si vede chiaramente come a parita' di deficit calorico, anzi, con meno deficit calorico nel gruppo low carb, ci siano delle nette differenze tra i due gruppi, che non sarebbero spiegabili con le tue teorie.
Comparison of energy-restricted very low-carbohydrate and low-fat diets on weight loss and body composition in overweight men and women.
Volek J, Sharman M, Gómez A, Judelson D, Rubin M, Watson G, Sokmen B, Silvestre R, French D, Kraemer W.
Human Performance Laboratory, Department of Kinesiology, University of Connecticut, 2095 Hillside Road, Unit-1110, Storrs, CT 06269-1110, USA. jeff.volek@uconn.edu.
OBJECTIVE: To compare the effects of isocaloric, energy-restricted very low-carbohydrate ketogenic (VLCK) and low-fat (LF) diets on weight loss, body composition, trunk fat mass, and resting energy expenditure (REE) in overweight/obese men and women. DESIGN: Randomized, balanced, two diet period clinical intervention study. Subjects were prescribed two energy-restricted (-500 kcal/day) diets: a VLCK diet with a goal to decrease carbohydrate levels below 10% of energy and induce ketosis and a LF diet with a goal similar to national recommendations (%carbohydrate:fatrotein = ~60:25:15%). SUBJECTS: 15 healthy, overweight/obese men (mean +/- s.e.m.: age 33.2 +/- 2.9 y, body mass 109.1 +/- 4.6 kg, body mass index 34.1 +/- 1.1 kg/m2) and 13 premenopausal women (age 34.0 +/- 2.4 y, body mass 76.3 +/- 3.6 kg, body mass index 29.6 +/- 1.1 kg/m2). MEASUREMENTS: Weight loss, body composition, trunk fat (by dual-energy X-ray absorptiometry), and resting energy expenditure (REE) were determined at baseline and after each diet intervention. Data were analyzed for between group differences considering the first diet phase only and within group differences considering the response to both diets within each person. RESULTS: Actual nutrient intakes from food records during the VLCK (%carbohydrate:fatrotein = ~9:63:28%) and the LF (~58:22:20%) were significantly different. Dietary energy was restricted, but was slightly higher during the VLCK (1855 kcal/day) compared to the LF (1562 kcal/day) diet for men. Both between and within group comparisons revealed a distinct advantage of a VLCK over a LF diet for weight loss, total fat loss, and trunk fat loss for men (despite significantly greater energy intake). The majority of women also responded more favorably to the VLCK diet, especially in terms of trunk fat loss. The greater reduction in trunk fat was not merely due to the greater total fat loss, because the ratio of trunk fat/total fat was also significantly reduced during the VLCK diet in men and women. Absolute REE (kcal/day) was decreased with both diets as expected, but REE expressed relative to body mass (kcal/kg), was better maintained on the VLCK diet for men only. Individual responses clearly show the majority of men and women experience greater weight and fat loss on a VLCK than a LF diet. CONCLUSION: This study shows a clear benefit of a VLCK over LF diet for short-term body weight and fat loss, especially in men. A preferential loss of fat in the trunk region with a VLCK diet is novel and potentially clinically significant but requires further validation. These data provide additional support for the concept of metabolic advantage with diets representing extremes in macronutrient distribution.
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
Questo e' vero, ma trascura una serie di meccanismi fisiologici che si stanno via via chiarendo.
Anche perche' ragionando in questo modo matematico, non avrebbe senso manipolare la dieta per perdere piu' grasso e meno muscolo, non lo si potrebbe fare, mentre invece lo si fa...
Il punto rimane che il corpo non puo trasformare, in carenza energetica, energia in grasso e non puo, in eccesso energetico, bruciare energia invece di trasformarla in grasso. Tuttavia con questo principio si ha "matematicamente" solo la perdita e l'aumento di peso; ma non la distinzione tra muscolo e grasso.
Infatti tutti i trucchi per poter manterenere più massa possibile e bruciare quasi unicamente grasso, non contraddiccono il principio base dell'equilibrio lipidico ed energetico.
Tra l'altro tutti i metodi per salvaguardare la massa muscolare sono soppravvalutati. Passare da un introito scarso o appena sufficiente di proteine ad uno adeguato fa la differenza, aumentare ancora di più la quota non ha alcun effetto. Una dieta chetogenica è più protein sparing di una dieta low-carb ma meno di una dieta high-carb. Non perdere nemmeno un po di tessuto muscolare è assolutamente impossibile.
Anche in questo studio si vede chiaramente come a parita' di deficit calorico, anzi, con meno deficit calorico nel gruppo low carb, ci siano delle nette differenze tra i due gruppi, che non sarebbero spiegabili con le tue teorie.
Non mi sembra uno studio in ambiente controllato.
Putroppo negli studi normali si da ai soggetti una dieta da seguire e un quadernino in cui devono segnarsi cosa mangiano. E' stato visto che al 90% ci sono dimenticanze, false quantità, conteggi sbagliati.
Tutti gli studi in ambiente controllato non hanno mai dimostrato un maggiore effetto dimagrante delle low-carb o ingrassante delle high-carb, anzi no hanno mai dimostrato alcuna differenza a parità di introito calorico, e il bello di questi studi è che distruggono la variabile più importante che è proprio quella dell'autogestione dei soggetti.
Lo so che sembra la risposta più scontata ma è l'unica possibile.
Il modello dell'equilibrio calorico predice un certo risultato e si dimostra valido se il rilsutato predetto non cozza con quello ottenuto. Mentre il modello opposto (quello metabolico) non puo spiegare le "molte contraddizione" cio+ la maggioranza degli studi, il modello calorico riesce anche a spiegare le "poche contraddizioni"
tralasci il ruolo che reputo importantissimo degli ormoni tiroidei, molta gente pur essendo in ipocalorica non riesce a perdere peso.
l'influenza degli ormoni tiroidei però non contraddice l'importanza del bilanciamento calorico. Infatti ad esempio in capo di ipotiroidismo ma rivalutata il metabolismo. Un calcolo molto approssimattivo dice che il metabolismo è 11 X peso in libbre. Molto spesso si avvicina alla formula di Harris-Benedict. Per una persona ad esempio con scompensi tiroidei il valore diventa ad esempio 14 invece che 11.
Quindi c'è un influenza da parte della tiroide ma comunque all'interno del modello calorico e fedele ad esso.
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