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la serenoa repens contiene degli inibitori della 5-alfa reduttasi, quindi fa un effetto miniproscar.
Eagle, però i principi attivi sono diversi e nel caso della serenoa ci sono studi che indicano un comportamento biologico diverso da altri inibitori degli stessi enzimi: non credi che anche i sides (o almeno alcuni tra questi) possano essere diversi?
Eagle, però i principi attivi sono diversi e nel caso della serenoa ci sono studi che indicano un comportamento biologico diverso da altri inibitori degli stessi enzimi: non credi che anche i sides (o almeno alcuni tra questi) possano essere diversi?
In generale però, anche prima di dare un'occhiata, dico che uno usa una sostanza (che costa soldi e potrebbe avere dei sides) SE e SOLTANTO SE la cosa ha un senso.
Ovvero se i benefici, sperati o probabili, sono superiori ai possibili danni.
Se uno sta bene, per quale motivo dovrebbe esporsi a dei possibli danni?
Perchè FORSE in futuro l'uso dell'erba X POTREBBE evitargli qualche cosa che magari non gli verrebbe comunque?
Ovvio poi che una cosa che non fa niente o quasi, ne' in bene ne' in male, (come la maggior parte degli integratori) poco importa se la prendi o meno. Se sei contento di spender soldi per sogni e speranze, buon per te.
La serenoa l'ho vista usare da pazienti con ipertrofia prostatica, casi lievi, con risultati variabili. Pochi sides, ma i sides sono difficili da quantificare se non sono terrificanti nelle persone anziane che già prendono altre medicine ed hanno altre magagne, e che spesso non ci fanno caso, spt ai sides di tipo "sessuale" (li vivono come cosa normale).
Uno dei rischi dei rimedi a base di erbe, che spesso hanno poi titoli diversi da prodotto a prodotto, da lotto a lotto, miscugli di erbe diverse (divsersa provenienza, diverse concentrazioni, etc) è, ad esempio, che possono alterare il PSA.
Metti che uno ha un PSA normale e un cancro alla prostata, e il PSA normale è a causa della serenoa che lo abbassa (come farebbe il Proscar o la dutasteride) ...
Eagle
Io credo nelle persone, però non credo nella maggioranza delle persone. Mi sa che mi troverò sempre a mio agio e d'accordo con una minoranza.
NEUROPROLOTERAPIA - la nuova cura per problemi articolari e muscolari. Mininvasiva ma soprattutto, che funziona! kluca64@yahoo.com
In generale però, anche prima di dare un'occhiata, dico che uno usa una sostanza (che costa soldi e potrebbe avere dei sides) SE e SOLTANTO SE la cosa ha un senso.
Ovvero se i benefici, sperati o probabili, sono superiori ai possibili danni.
Se uno sta bene, per quale motivo dovrebbe esporsi a dei possibli danni?
Perchè FORSE in futuro l'uso dell'erba X POTREBBE evitargli qualche cosa che magari non gli verrebbe comunque?
Ovvio poi che una cosa che non fa niente o quasi, ne' in bene ne' in male, (come la maggior parte degli integratori) poco importa se la prendi o meno. Se sei contento di spender soldi per sogni e speranze, buon per te.
La serenoa l'ho vista usare da pazienti con ipertrofia prostatica, casi lievi, con risultati variabili. Pochi sides, ma i sides sono difficili da quantificare se non sono terrificanti nelle persone anziane che già prendono altre medicine ed hanno altre magagne, e che spesso non ci fanno caso, spt ai sides di tipo "sessuale" (li vivono come cosa normale).
Uno dei rischi dei rimedi a base di erbe, che spesso hanno poi titoli diversi da prodotto a prodotto, da lotto a lotto, miscugli di erbe diverse (divsersa provenienza, diverse concentrazioni, etc) è, ad esempio, che possono alterare il PSA.
Metti che uno ha un PSA normale e un cancro alla prostata, e il PSA normale è a causa della serenoa che lo abbassa (come farebbe il Proscar o la dutasteride) ...
Eagle
Grazie.
Chiedevo lumi perchè la sto prendendo (per via dei capelli, per ora mi sto trovando bene e non noto sides degni di nota) e mi interessava avere qualche opinione in più.
Finasteride markedly decreased prostate volume (-18%) and serum PSA levels (-41%); Permixon (Serenoa, ndL&M) improved symptoms with little effect on volume (-6%) and no change in PSA levels. Permixon fared better than finasteride in a sexual function questionnaire and gave rise to less complaints of decreased libido and impotence. CONCLUSIONS: Both treatments relieve the symptoms of BPH in about two-thirds of patients but, unlike finasteride, Permixon has little effect on so-called androgen-dependent parameters. This suggests that other pathways might also be involved in the symptomatology of BPH.
Chiaramente, come dici tu giustamente, un lavoro è un lavoro e non va preso per oro colato, se hai qualche info in più la cosa è chiaramente più che bene accetta.
Quindi è meglio evitare i fattori di rischio e,come hai detto tu (Eagle), curarsi nel momento in cui insorge una magagna. Al resto pensa la fisiologia...
io l'ho avuta due o tre anni fa... sono andato la columbus a roma e lì mi è stata diagnosticata...ho fatto 3 mesi di antibiotici per farla passare...ma sempre meglii che farmi operare per varicocele come volevamo fare i medici di qui....
secondo me avete fatto tutti un po di casino sull'argomento. La serenoa è un inibitore selettivo della 5AR, l'enzima che converte il testosterone in DHT. Ma non ha nessun senso inibire questa conversione se non le caso specifico di una ipertrofia prostatica benigna, che con tutta probabilità altro non è che la risultante di una vita di prostatite. Nel caso dell'IBP ha senso usare finasteride o serenoa, ma nel caso di una prostatite giovanile assolutamente no. Lo zinco e gli integratori non servono se non nel caso di una dimostrata carenza. Sul discorso delle ricerche c'è da dire che in questo campo c'è ancora molta confusione, in linea generale occorre far valere il materialismo e la dialettica, e non l'idealismo e la metafisico. Sulla linea terapeutica tradizionale, a base di antibiotici e antiinfiammatori c'è da dire che essa è completamente sbagliata e fuorviante, che non risolve in nessun modo la prostatite e che anzi la fa peggiorare salvo un estemporaneo miglioramento dovuto all'azione antiinfiammatoria (che poi inibisce quella riparativa) delle sostanze normalmente impiegate. La prostatite è strettamente connessa alla congestione pelvica e una genera l'altra, ci sono piuttosto questioni comportamentali e nutrizionali alla base della prostatite, per la verità non ancora ben chiarite mentre è stato ben chiarito il totale fallimento dell'approccio terapeutico tradizionale. In linea di massima una prostatite si diagnostica con 1) lo spermiogramma 2) la coltura del secreto prostatico estratto al meato dopo massaggio prostatico 3) il piu importante che è l'ecocolordoppler TR e TA della prostata
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