Allarme integratori/ Aumenterebbero i rischi di morte
Mercoledí 16.04.2008 17:00
Le pillole di integratori vitaminici e gli antiossidanti potrebbero non portare alcun beneficio e anzi aumentare i rischi di una morte precoce, accorciando di fatto la vita di chi li assume: è quanto risulta da uno studio dell'Università di Copenhagen. Si tratta di 67 studi condotti su un campione di 230mila persone sane, al termine dei quali non solo non è emersa alcuna "prova convincente" di un aumento dell'aspettativa di vita, ma al contrario alcuni dei prodotti - tutti sintetici - presenterebbero un aumento del rischio di morte prematura del 16%. Come nota il quotidiano The Daily Telegraph, sono circa 12 milioni i britannici che consumano vitamine: si tratta di un settore con un
fatturato di 500 milioni di euro.
Il Ministero della Sanità britannico ha invitato i cittadini ad assumere il fabbisogno di vitamine attraverso un'alimentazione bilanciata, sottolineando come non si abbiano ancora studi affidabili sull'impatto a lungo termine dell'uso di integratori.
In particolare, l'effetto di eliminazione dei radicali liberi interferirebbe con il sistema immunitario, soprattutto per quel che riguarda le vitamine A ed E e il beta-carotene: non è stato riscontrato alcun effetto negativo della vitamina C, ma neanche alcuna prova che riesca a prevenire delle malattie.
sarà vero?
Mercoledí 16.04.2008 17:00
Le pillole di integratori vitaminici e gli antiossidanti potrebbero non portare alcun beneficio e anzi aumentare i rischi di una morte precoce, accorciando di fatto la vita di chi li assume: è quanto risulta da uno studio dell'Università di Copenhagen. Si tratta di 67 studi condotti su un campione di 230mila persone sane, al termine dei quali non solo non è emersa alcuna "prova convincente" di un aumento dell'aspettativa di vita, ma al contrario alcuni dei prodotti - tutti sintetici - presenterebbero un aumento del rischio di morte prematura del 16%. Come nota il quotidiano The Daily Telegraph, sono circa 12 milioni i britannici che consumano vitamine: si tratta di un settore con un
fatturato di 500 milioni di euro.
Il Ministero della Sanità britannico ha invitato i cittadini ad assumere il fabbisogno di vitamine attraverso un'alimentazione bilanciata, sottolineando come non si abbiano ancora studi affidabili sull'impatto a lungo termine dell'uso di integratori.
In particolare, l'effetto di eliminazione dei radicali liberi interferirebbe con il sistema immunitario, soprattutto per quel che riguarda le vitamine A ed E e il beta-carotene: non è stato riscontrato alcun effetto negativo della vitamina C, ma neanche alcuna prova che riesca a prevenire delle malattie.
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