tintura di iodio per via orale

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  • luna80
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    tintura di iodio per via orale

    qualcuno di voi conosce gli effetti collaterali dell'uso della tintura di iodio per via orale?
    ho dei problemi di eritema nodoso alla caviglia sinistra e sto usando delle calze compressive...se la cosa non migliora il medico ha detto che mi da una cura da fare con il medicamento citato...solo che la cosa mi spaventa un pò per i legami iodio-tiroide...
    qualcuno sa dirmi qualcosa di più?
  • corlis1
    Cialis abuser
    • Jun 2004
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    • Cairo
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    #2
    perdonami luna non ho ben capito il problema parli dello jodocur?
    Perle !!!

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    • saffado
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      • Sep 2006
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      #3
      Originariamente Scritto da luna80 Visualizza Messaggio
      qualcuno di voi conosce gli effetti collaterali dell'uso della tintura di iodio per via orale?
      ho dei problemi di eritema nodoso alla caviglia sinistra e sto usando delle calze compressive...se la cosa non migliora il medico ha detto che mi da una cura da fare con il medicamento citato...solo che la cosa mi spaventa un pò per i legami iodio-tiroide...
      qualcuno sa dirmi qualcosa di più?
      Al limite potresti accellerare il tuo metabolismo.
      Ci sono i legami tra iodio-tiroide ma i dosaggi che il medico ti precrivera' x l'eritema nodoso non danneggeranno minimamente la tua tiroide (a meno che non ci siano dei problemi preesistenti).Lo iodio,ad alti dosaggi, viene usato per stimolare la tiroide non per sostituirne la funzione.Un po' come la gonadotropina viene usata per stimolare il testicolo a produrre FSH ed LH.

      Quindi non preoccuparti.

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      • nemesi78
        • Aug 2007
        • 118
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        #4
        Originariamente Scritto da saffado Visualizza Messaggio
        Al limite potresti accellerare il tuo metabolismo.
        Ci sono i legami tra iodio-tiroide ma i dosaggi che il medico ti precrivera' x l'eritema nodoso non danneggeranno minimamente la tua tiroide (a meno che non ci siano dei problemi preesistenti).Lo iodio,ad alti dosaggi, viene usato per stimolare la tiroide non per sostituirne la funzione.Un po' come la gonadotropina viene usata per stimolare il testicolo a produrre FSH ed LH.

        Quindi non preoccuparti.

        !!!!!!! FSH, LH dal testicolo??!! Sono prodotti dall'ipofisi, il testicolo produce testosterone sotto lo stimolo delle gonadotropine( ICSH appunto)


        la tintura di iodio è prodotta in tal modo:

        Iodio sublimato + ioduro di potassio (dato che lo iodio non si scioglie in acqua)
        la reazione che avviene è una reazione di dismutazione

        I- + I2 -->I3- (lo ione triioduro è solubile in acqua) (saffado bilanciami tale reazione redox se no sei bocciato!!!)

        Lo iodio contenuto nella tintura di iodio è quindi sottoforma ionica I3- e come tale non è assorbito a livello cutaneo.
        L'unico modo per assumere iodio da una tintura di iodio è di ingerirloo di inalarne i vapori (dato che la tintura di iodio emette vapori di iodio lentamente dalla soluzione)

        Se non sapete non sparate cazzate assurde per carità

        E poi lo iodio ad alti dosaggi può anche bloccare la tiroide (è tossico mooolto per la tiroide...) e danneggiarla irreversibilmente (ma questo è OT)
        Last edited by nemesi78; 14-10-2007, 16:20:24.

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        • nemesi78
          • Aug 2007
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          #5
          E poi anche il paragone iodio- gonadotropina è davvero pazzesco saffado (sei ignorante purtroppo....). Che si fa saffado? Ti si boccia?? Facciamo così o mi bilanci la reazione di dismutazione dello iodio o ti boccio.
          ciao simo

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          • corlis1
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            • Jun 2004
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            #6

            IODIO (IODURO)

            Descrizione

            Lo iodio è un minerale in traccia che viene in gran parte trasformato in ioduro nell’organismo. Lo iodio contribuisce allo sviluppo e al funzionamento della ghiandola tiroidea ed è parte integrante della tiroxina, un ormone prodotto dalla tiroide. Si calcola che l’organismo contenga dai 20 ai 50 milligrammi di iodio, equivalente ad una percentuale da 0,0004% a 0,001 mg per 100 millilitri nel sangue.
            Lo iodio ha un ruolo importante nel regolare la produzione di energia dell’organismo (ossidazione cellulare). Favorisce la crescita e lo sviluppo e stimola il tasso di metabolismo (tasso di metabolismo basale), aiutando l’organismo a bruciare il grasso in eccesso. L’acutezza mentale, la parola, la condizione di capelli, unghie, pelle e denti dipendono dal buon funzionamento della tiroide. La conversione del carotene in vitamina A, la sintesi delle proteine da parte dei ribosomi e l’assorbimento di carboidrati da parte dell’intestino si attuano più efficacemente quando la produzione di tiroxina è normale. Lo iodio produce la tiroxina, che è essenziale per la stimolazione della sintesi del colesterolo.

            Tutti i tipi di fauna marina, animale e vegetale assorbono iodio dall’acqua di mare e sono ottime fonti di questo minerale. Il pesce di acque profonde, le alghe kelp, l’aglio, i fagioli di Spagna, i semi di sesamo, i fagioli di soia, gli spinaci, le bietole, le zucchine bianche e le cime di rapa sono buone fonti. Lo iodio si trova anche nei fertilizzanti, nei mangimi per animali, e nell’acqua di mare che arricchisce il terreno e l’aria delle zone circostanti. Funghi e muschi irlandesi sono anch’essi buone fonti, ma solo se sono cresciuti in terreno ricco di iodio. Lo iodio viene talvolta usato anche dai panettieri che lo aggiungono all’impasto come sostanza stabilizzante, e si trova di solito in quantità di 150 microgrammi per fetta. Il consumo di 3,4 grammi di sale al giorno dà 260 microgrammi di iodio, che rappresenta una dose superiore a quella consigliata.

            Assimilazione ed immagazzinamento

            Lo iodio viene prontamente assorbito attraverso la pelle o nel tratto gastro-intestinale e viene trasportato attraverso il flusso sanguigno alla ghiandola tiroide, dove viene ossidato e trasformato in tiroxina. Circa il 30% dello iodio nel sangue viene assorbito dalla tiroide, il resto viene assorbito dai reni ed eliminato prevalentemente con le urine. Una piccola parte viene eliminata anche con il sudore, le lacrime, la saliva e la bile.

            Dosaggio e tossicità

            Il Consiglio Nazionale di Ricerca (Usa) ritiene che l’assunzione di un microgrammo di iodio per chilogrammo di peso sia sufficiente per la maggior parte degli individui adulti. Ne consigliano un’assunzione giornaliera di 150 microgrammi per gli adulti o per i giovani dagli 11 anni in su. Le donne incinte dovrebbero assumere altri 25 microgrammi e quelle che allattano altri 50. I neonati sino a 6 mesi hanno un fabbisogno di 40 microgrammi, dai 6 mesi a 1 anno il fabbisogno è di 50 microgrammi. I bambini da 1 a 3 anni hanno un fabbisogno di 70 microgrammi, e dai 4 ai 6 anni, 90 microgrammi e dai 7 ai 10 anni, 120 microgrammi.
            Non si sono verificati casi di intossicazioni derivanti da un consumo eccessivo di iodio poiché esso è naturalmente presente nel cibo e nell’acqua. Alcuni alimenti consumati crudi e in grandi quantità possono causare ipertiroidismo e gozzo. I gozzigeni sono sostanze che possono indurre il gozzo e si trovano nei seguenti alimenti: cavolo, rape, cavolfiore, arachidi, semi di sesamo, cime di rapa, verza, pesche, pere, spinaci e cavolini di Bruxelles. Lo iodio preparato come farmaco deve essere invece prescritto con molta attenzione perché una dose eccessiva può rivelarsi molto dannosa.

            Forti dosi di iodio somministrate improvvisamente a individui con una tiroide normale possono danneggiare la sintesi degli ormoni della tiroide, causando un ipertiroidismo temporaneo. L’assunzione di larghe dosi di iodio può favorire la comparsa dell’acne. La parotite da ioduro o la sialoadenite (l’infiammazione delle ghiandole salivari), è un effetto collaterale di un eccesso di iodio, ma viene facilmente curato interrompendo l’assunzione di iodio. I coloranti iodurici presenti nelle pellicole delle radiografie possono causare allergie in alcuni individui. Integratori di iodio sono consigliabili per quelle persone che seguono una dieta terapeutica a basso tenore di sale. Quantità eccessive di iodio causano lesioni alla bocca, un gusto metallico nella bocca, diarrea e vomito.

            Effetti da carenza e sintomi

            Una carenza di iodio si manifesta col gozzo endemico (ingrossamento della tiroide) e ipotiroidismo (un tasso anormalmente basso di secrezione degli ormoni della tiroide, compresa la tiroxina). Una carenza di iodio può provocare indurimento delle arterie, obesità, metabolismo lento, reazioni mentali rallentate, capelli secchi, polso rapido, palpitazioni cardiache, tremori, nervosismo, tensione e irritabilità. La carenza di iodio è stata recentemente associata al carcinoma mammario.
            Una carenza di iodio può anche portare al cretinismo, malattia congenita caratterizzata da ritardo fisico e mentale in bambini nati da madri che hanno avuto quantità insufficienti di iodio durante l’adolescenza e la gravidanza. Anche la poliomielite è stata associata ad una carenza di iodio. Il manifestarsi di un maggior numero di casi di poliomielite nel periodo estivo può essere causato in parte dalle maggiori perdite di iodio attraverso la traspirazione.
            Una carenza di iodio può essere causata da certi componenti presenti in alcuni cibi crudi, come i cavoli e le noci, che possono interferire con l’utilizzazione dello iodio nella produzione dell’ormone tiroideo. Ciò accadrà solo se si ingeriscono quantità eccessive di questi cibi crudi e se l’assunzione di iodio è insufficiente.

            Effetti benefici nelle malattie

            Una terapia a base di iodio è stata applicata con successo nel trattamento e nella prevenzione del gozzo endemico. Aiuta a metabolizzare il grasso in eccesso. L’indurimento delle arterie si manifesta quando un disturbo del normale metabolismo dei grassi consente al colesterolo di raccogliersi nelle arterie invece di venire usato o eliminato. Lo iodio è necessario per prevenire tale disfunzione del metabolismo.
            Lo iodio è efficace nel trattamento del cretinismo, se il bambino viene curato subito dopo la nascita. Molti dei sintomi sono reversibili, ma se la malattia persiste al di là della nascita o della prima infanzia, il ritardo fisico e mentale sarà permanente.
            Lo iodio protegge anche dagli effetti tossici del pulviscolo radioattivo. Lo iodio, presente in quantità sufficiente nella dieta, ridurrà anche il pericolo che lo iodio radioattivo si accumuli nella tiroide. Alcuni ricercatori ritengono che le formazioni fibrocistiche nel seno siano dovute ad una carenza di iodio e che l’assunzione di questo minerale possa alleviare il disturbo.
            Lo iodio, sotto forma di idroperioduro tetraglicine, può essere usato da cacciatori, campeggiatori ed escursionisti, per rendere potabile l’acqua di campagna.

            LO IODIO PUO’ ESSERE EFFICACE NELLA CURA DELLE SEGUENTI MALATTIE:


            Organi Malattie Articolazioni Artrite Capelli Problemi ai capelli Cuore Arteriosclerosi
            Aterosclerosi Pelle Ferite Sangue/Apparato circolatorio Angina pectoris Tiroide Gozzo
            Ipertiroidismo
            Ipotiroidismo Generale Acqua non potabile
            Cretinismo
            Perdita di energia fisica e mentale
            Radioattività


            Non si intende far utilizzare le nozioni contenute in queste pagine per scopi diagnostici o prescrittivi.
            Per qualsiasi trattamento o diagnosi di malattia, rivolgetevi ad un medico competente.


            Le informazioni sono tratte da "Almanacco della Nutrizione"
            di Gayla J. Kirschmann e John D. Kirshmann
            edito da
            Perle !!!

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              #7
              LA TERAPIA DEL CANCRO ALLA TIROIDE
              ALCUNI CONSIGLI UTILI.....
              di Gaby Green
              Il presente studio intende presentare alcune esperienze che si possono vivere durante il processo di diagnosi e cura del cancro alla tiroide. Con una maggiore informazione e una migliore preparazione, molte situazioni critiche di ordine emotivo, fisico e medico possono essere gestite in maniera più efficace.

              Di seguito presentiamo una lista di esami della tiroide che il medico curante o lo specialista di riferimento potrebbe ritenere opportuni: (non è detto che tutti gli esami vengano prescritti per tutti i pazienti e potrebbero non seguire l'ordine della lista)
              • Ecografia diagnostica agli ultrasuoni - Esame indolore e non invasivo, non richiede una particolare preparazione del paziente. Consiste in una tecnica ad immagini con onde sonore, che permette di osservare il tessuto della ghiandola tiroidea, es.: liscio, cistico, grumoso, ecc.

                Biopsia per aspirazione con ago sottile - Previa anestesia locale, un ago sottile viene introdotto nel tumore, al fine di prelevare un campione del tessuto che verrà in seguito esaminato al microscopio da un patologo. L'esame è particolarmente indicato qualora la biopsia indichi la presenza di cellule tumorali; se il campione del tessuto è benigno, l'ago potrebbe aver mancato un tumore.

                Somministrazione di iodio radioattivo - Considerando che lo iodio è presente principalmente nella ghiandola tiroidea, una quantità di iodio radioattivo viene utilizzata per questa tecnica diagnostica. La concentrazione di iodio nella ghiandola tiroidea è indice del funzionamento della tiroide. Importante: qualora un paziente abbia avuto in passato reazioni allergiche allo iodio o alla tintura di iodio, non puÚ essere sottoposto all'esame. Consigliamo, pertanto, di affrontare questo aspetto con il medico curante o lo specialista di riferimento.

                Scintigrafia con Tallio - Si effettua successivamente a un intervento chirurgico alla tiroide, al fine di determinare la presenza o assenza di tessuto tiroideo extra. Questa tecnica non richiede l'interruzione del trattamento medico alla tiroide.
              Alcune informazioni utili sulle scintigrafie radioattive:
              • La tecnica della scintigrafia consiste nell'ingestione di una capsula o di un liquido che contengono una sostanza radioattiva, a cui fa seguito, 24 ore dopo, la scintigrafia vera e propria.
              • La scintigrafia risulta particolarmente utile, in quanto permette di analizzare l'anatomia della ghiandola tiroidea e la posizione di eventuali noduli.
              • Si tratta inoltre di una tecnica particolarmente rapida.
              • L'esame è assolutamente indolore.
              • L'esame viene eseguito in ambito ambulatoriale.
              In caso di diagnosi di un tumore, potrebbe risultare necessario un intervento chirurgico per rimuovere la ghiandola tiroidea. In seguito, potrebbe risultare altresì necessaria un'ulteriore scintigrafia per rilevare la presenza dell'eventuale tessuto tiroideo restante, che verrebbe curato con iodio radioattivo e mediante eliminazione dell'ormone tiroideo. Eliminando la tiroide sarebbe possibile qualsiasi attività del tessuto tiroideo. Il trattamento implica la somministrazione di una dose elevata di iodio radioattivo, la cui radioattività dovrebbe distruggere interamente il tessuto tiroideo. In preparazione al trattamento, viene interrotta la cura volta all'eliminazione della tiroide, con il progressivo ipotiroidismo del paziente.

              In condizioni di ipotiroidismo, il paziente dovrà evitare il consumo di alimenti che contengono iodio e svilupperà in misura maggiore o minore alcuni dei seguenti sintomi.

              Consultare la lista degli alimentiConsultare la lista dei sintomi
              La dose di iodio radioattivo del trattamento di cui sopra è di gran lunga più elevata rispetto a quella della scintigrafia; di conseguenza il paziente viene ricoverato in isolamento fino al momento in cui la radioattività non scomparirà quasi del tutto. Il livello di radioattività diminuirà gradualmente e sarà pertanto il medico curante a consigliare il paziente durante tale periodo.

              Un segnale di pericolo per radioattività dovrà essere affisso sulla porta della stanza di ricovero. Le proprietà fisiche della radioattività rappresentano un argomento particolarmente complicato che, a volte, viene male interpretato persino dal personale ospedaliero, intimorito dalla stessa parola "radioattività". Il personale paramedico potrebbe, infatti, non essere a conoscenza del fatto che il paziente ricoverato ha già passato diverse settimane in condizioni di ipotiroidismo e che necessita di cure e comprensione particolari. Non c'è da stupirsi quindi che il paziente venga trascurato, con le cure e l'assistenza ridotte ai minimi termini.

              Consultare le note sul personale paramedico
              Spesso il paziente non è adeguatamente preparato ai problemi d'ordine fisico ed emotivo causati dall'ipotiroidismo e dalla cura del cancro alla tiroide. L'opinione pubblica non è a conoscenza di molte implicazioni relative alle patologie della tiroide: da parte sua il medico curante o lo specialista di riferimento hanno il compito di educare il paziente, ma quest'ultimo avrà molte difficoltà ad educare le persone che gli sono vicine. Inoltre il personale ospedaliero potrebbe ignorare il motivo del ricovero ed è lo stesso paziente che dovrà assicurarsi che gli alimenti rientrino nella dieta della cura alla tiroide.

              Ogni paziente potrà reagire in maniera diversa al trattamento, avvertendo solo alcuni o molti dei sintomi di cui sopra; per questo alcuni rimedi basati sul buonsenso talvolta risultano particolarmente utili. Il paziente che presenta condizioni di ipotiroidismo sempre più accentuate, sperimenterà il rallentamento delle proprie funzioni vitali e potrà necessitare di lassativi, lubrificanti per le fosse nasali, creme idratanti per la pelle e le unghie, shampoo delicati ed assistenza da parte di altre persone. Potrà inoltre avvertire sintomi di depressione, sentirsi di cattivo umore o triste. Oppure, sentirsi particolarmente stanco. La reazione è decisamente soggettiva e ogni tipo di trattamento determina risposte diverse a seconda del paziente.

              Il paziente non dovrà sorprendersi di tali sintomi. La sensazione di benessere aumenterà lentamente e gradualmente di pari passo con il rinnovato funzionamento della tiroide e in pochi mesi si ristabiliranno le normali condizioni fisiche e mentali.

              (RITORNO A INIZIO PAGINA)
              Alimenti ricchi di iodio
              • Sale iodato
              • Frutti di mare
              • Salsa di soia
              • Broccoli
              • Spinaci
              • Rape
              • Pizza
              Tutti gli alimenti contenenti sale contengono sale iodato; l'acqua distillata non contiene iodio, mentre l'acqua del rubinetto e l'acqua minerale possono contenere alcuni sali iodati.

              Ridurre il consumo di:
              • PaneLatticini
              • Uova
              • Integratori minerali (controllare le vitamine)
              • Alcuni espettoranti
              • Alcune supposte
              • Alcuni antisettici
              • Alcuni farmaci anti-asmatici
              • Alcuni farmaci contro le disfunzioni cardio-vascolari
              Il materiale di contrasto utilizzato durante le procedure di radiografia contiene iodio; è opportuno informarsi, qualora il paziente venisse sottoposto ad altri esami durante tale periodo.

              Alimenti che si possono consumare
              • Riso
              • Crusca di riso
              • Frutta
              • Orzo
              • Crusca di frumento
              • Legumi
              • Cereali con grani interi
              • Tuberi
              (RITORNO A INIZIO PAGINA)
              Glossario
              Iper - Eccessivo

              Ipo - Inferiore al normale

              Ipotiroideo - Insufficienza di ormone tiroideo a causa della ridotta attività sanguigna della ghiandola tiroidea. Tale insufficienza si riflette sul funzionamento organico nel suo complesso, con un generale rallentamento delle attività. La causa di tali condizioni va ricercata nell'insufficienza dell'ormone tiroideo.

              Nodulo - Piccolo nodo, protuberanza circolare

              Radioattiva - Di sostanza che emana energia radiante, sotto forma di particelle o raggi.

              Iodio radioattivo - Iodio che emette radiazioni; utilizzato per esaminare e curare le condizioni della tiroide.

              Isotopo radioattivo - Sostanza radioattiva usata in diagnostica (utilizzata come elemento tracciante per scintigrafie/scansioni) o per la cura (dose terapeutica).

              Ghiandola tiroidea - Piccola ghiandola a forma di farfalla, posta immediatamente sotto il pomo di Adamo. Questa ghiandola svolge un ruolo molto importante nel controllo del metabolismo corporeo, trasmettendo ormoni tiroidei a tutte le parti del corpo e indicando al corpo la velocità e la quantità di energia necessaria durante le attività.

              Scintigrafia tiroidea - Esame della tiroide, effettuato con iodio radioattivo, al fine di determinare le dimensioni e la forma della ghiandola tiroidea.

              Analisi della tiroide - Procedura diagnostica per valutare le funzioni della tiroide.

              Nota per gli infermieri
              Lo iodio radioattivo viene utilizzato durante gli esami per determinare le malattie della tiroide o come trattamento iniziale per il tessuto tiroideo residuo, in seguito ad intervento chirurgico.

              Gli infermieri che assistono i pazienti sottoposti a terapia a base di iodio radioattivo dovranno adottare una serie di precauzioni. Suggeriamo di limitare l'esposizione al paziente, anche se non è necessario allontanarsi completamente. L'esposizione alla radioattività sarà ridotta ai minimi termini; consigliamo, invece, al personale in stato interessante di evitare completamente l'esposizione alla radioattività.

              I residui corporei radioattivi dovranno essere eliminati definitivamente: è consigliabile rivolgere particolare attenzione alla pulizia delle mani, degli attrezzi, assicurandosi di tirare due volte lo scarico nel bagno e di porre i prodotti contaminati in contenitori speciali. Ulteriori e più dettagliate informazioni verranno fornite direttamente dal Reparto di Medicina Nucleare dell'ospedale.

              Il medico dovrà istruire il paziente su tutte le informazioni e precauzioni necessarie in merito alla terapia; il paziente, inoltre, avrà bisogno di un forte supporto morale, al fine di capire e cooperare con il medico nel corso della terapia. Alcuni momenti di serena discussione potranno essere di grande aiuto per il paziente.

              (RITORNO A INIZIO PAGINA)
              Ringraziamenti
              Joan Armer, BA, RN, BSN, CTR
              Oncologo
              Palo Alto Veterans Administration,
              Palo Alto, California, USA

              Donald E. Green, M.D.
              Medicina Interna ed Endocrinologia
              1245 - 16th Street, suite 309
              Santa Monica, 90404 California, USA


              Richard Guttler, M.D., F.A.C.E.
              Direttore
              Gruppo Diagnosi Tiroidologia Santa Monica
              1328 16th street
              Santa Monica, 90404 California, USA

              Barney M. Kadis, Ph.D.
              Professore di scienze mediche, in pensione
              Scuola di medicina Mercer University

              John B. Richards, M.D.
              Reparto di Medicina Nucleare, in pensione
              St. John's Hospital and Health Center
              Santa Monica, California, USA

              Rebecca Runge, RN
              St. John's Hospital and Health Center
              Santa Monica, California

              (RITORNO A INIZIO PAGINA)
              Bibliografia
              Human Nutrition, 4th Edition. Burton, Benjamin T. and Foster, Willis R.
              McGraw Hill Book Co. 1988.

              Roget's International Thesaurus, 3rd Edition.
              Thomas Y. Crowell Company. New York. 1962.

              Everyone's Guide to Cancer Therapy. Dollinger, Malin, M.D., Rosenbaum, Ernest H., M.D., and Cable, Greg.
              Universal Press Syndicate. Kansas City. 1991.

              The Thyroid Gland, 7th Edition. Hamburger, Joel I., M.D. F.A.C.P. 1990

              The Mount Sinai School of Medicine Complete Book of Nutrition. Herevert, Victor, M.D. F.A.C.P. ed.
              St. Martin's Press. New York. 1990.

              Clinical Oncology, American Cancer Society Textbook of Clinical Oncology. Holleb, Arthur, M.D., Fink, Diane J., M.D., and Murphy, Gerald P., M.D.
              Atlanta. 1991.

              Food Values of Portions Commonly Used, 15th Edition. Pennington, Jean A.
              Harper and Row. New York. 1989.

              Textbook of Endocrinology, 5th Edition. Williams, Robert H., M.D. ed.
              W.B. Saunders Company. Philadelphia. 1974.

              Your Thyroid, a Home Reference. Wood, Lawrence C., M.D. F.A.C.P., Cooper, David S., M.D. F.A.C.P., Ridgeway, Chester E., M.D. F.A.C.P.
              Ballentine Books. New York.

              Heinz Nutritional Data, 2nd Edition. Wooster, Harold A. Jr.
              J. Heinz Company. Pittsburgh. 1985.

              Heinz Nutritional Data, 7th Edition. Yeung, D. L. ed.
              Perle !!!

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              • Sciamannado
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                #8
                ..

                da come so anch'io LSH e LH che sono due ormoni , sono prodotti dall'ipofisi ( cervello )
                da li stimolano i testicoli ( o le ovaie ) alla produzione di estrogeni e di spermatozoi.
                Ma che fossero prodotti direttamente dal testicolo non lo sapevo
                peace&love

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                • nemesi78
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                  #9
                  Originariamente Scritto da luna80 Visualizza Messaggio
                  qualcuno di voi conosce gli effetti collaterali dell'uso della tintura di iodio per via orale?
                  ho dei problemi di eritema nodoso alla caviglia sinistra e sto usando delle calze compressive...se la cosa non migliora il medico ha detto che mi da una cura da fare con il medicamento citato...solo che la cosa mi spaventa un pò per i legami iodio-tiroide...
                  qualcuno sa dirmi qualcosa di più?
                  l'eritema nodoso è una reazione infiammatoria cutanea a eziologia varia che si presenta con nodosità ipodermiche. Come mai il tuo medico ti consiglia la tintura di iodio per via orale? BIsognerebbe andare ad indagare il perchè di questa problematica e se sotto non ci sia una qualche risposta autoimmune.
                  hai già fatto esami?? Hai la tiroidite di hashimoto?
                  cmq la tintura di iodio può essere tossica per la tiroide assunta per via orale (ovviamente dipende dalle dosi).Diverso è il caso se tu hai una patologia autoimmune a livello tiroideo , inquel caso data in giuste dosi è curativa. Cmq il tuo medico o l'endocrinologo saprà consigliarti i dosaggi giusti.

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                  • nemesi78
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                    #10
                    Originariamente Scritto da Sciamannado Visualizza Messaggio
                    da come so anch'io LSH e LH che sono due ormoni , sono prodotti dall'ipofisi ( cervello )
                    da li stimolano i testicoli ( o le ovaie ) alla produzione di estrogeni e di spermatozoi.
                    Ma che fossero prodotti direttamente dal testicolo non lo sapevo
                    infatti non lo sono
                    ragazzi perchè fate dei copia incolla pazzeschi????
                    Last edited by nemesi78; 14-10-2007, 20:06:07.

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                    • corlis1
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                      #11
                      Originariamente Scritto da nemesi78 Visualizza Messaggio
                      infatti non lo sono
                      ragazzi perchè fate dei copia incolla pazzeschi????
                      for fun
                      Perle !!!

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                      • corlis1
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                        #12
                        Originariamente Scritto da nemesi78 Visualizza Messaggio
                        l'eritema nodoso è una reazione infiammatoria cutanea a eziologia varia che si presenta con nodosità ipodermiche. Come mai il tuo medico ti consiglia la tintura di iodio per via orale? BIsognerebbe andare ad indagare il perchè di questa problematica e se sotto non ci sia una qualche risposta autoimmune.
                        hai già fatto esami?? Hai la tiroidite di hashimoto?
                        cmq la tintura di iodio può essere tossica per la tiroide assunta per via orale (ovviamente dipende dalle dosi).Diverso è il caso se tu hai una patologia autoimmune a livello tiroideo , inquel caso data in giuste dosi è curativa. Cmq il tuo medico o l'endocrinologo saprà consigliarti i dosaggi giusti.
                        ma non e' pericoloso usare la tintura nel cavo orale? , io almeno ho sempre saputo cosi
                        Perle !!!

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                        • saffado
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                          #13
                          Ciuccio E Presuntuoso

                          Originariamente Scritto da nemesi78 Visualizza Messaggio
                          E poi anche il paragone iodio- gonadotropina è davvero pazzesco saffado (sei ignorante purtroppo....). Che si fa saffado? Ti si boccia?? Facciamo così o mi bilanci la reazione di dismutazione dello iodio o ti boccio.
                          ciao simo
                          Con questo post hai dimostrato di non essere medico ma solo,forse,un laureando con le idee molto ma molto confuse.

                          Mi sa che qui l'ignorante sei tu e sei pure presuntuoso.Ciuccio e presuntuoso.

                          La gonadotropina viene usata x stimolare la produzione di due ormoni che sono sotto controllo ipofisario,FSH e LH.(non l'ho specificato...mi sembrava ovvio) che a loro volta producono spermatogenesi e testosterone.Il mio discorso,se l'avessi capito,era intento a specificare che lo iodio non puo' essere paragonato agli ormoni tiroidei (t3,t4)che inibiscono il lavoro della tiroide ma ad una sostanza come la gonadotropina che a certi dosaggi NON INIBISCE ad esempio il lavoro dei testicoli ma gli aiuta a produrre piu' Test. e spermatozoi. Ti e' chiaro adesso il paragone professorino dei mie coglioni ?

                          Il tuo problema, caro il mio dott.Kildaire, e' che non basta la laurea(ammesso che tu ce l'abbia) per definirsi dottore, ci vuole LA PRATICA , intesa come lavoro in Ospedale con i pazienti.Se avessi avuto una certa esperienza a riguardo avresti saputo CHE LO IODIO A CERTI DOSAGGI NON BLOCCA LA TIROIDE COSI' COME LE GONADOTROPINE A CERTI DOSAGGI NON BLOCCANO IL TESTICOLO,cosa che invece puo' succedere con l'uso di testosterone/anabolizzanti (per il testicolo) e ormoni tiroidei (per la tiroide).

                          PS/
                          Tutto questo l'avevo postato per tranquillizzare l'utente luna 80 facendogli capire che lo Iodio non e' ,a certi dosaggi,questa sostanza distruttiva come si potrebbe pensare.Eh gia'...un post per tranquillizare non per millantare conoscenze,lauree,titoli o presunte esperienze ospedaliere*
                          *Ogni riferimento e' puramente casuale
                          Last edited by saffado; 15-10-2007, 09:26:05.

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                          • corlis1
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                            #14
                            Originariamente Scritto da saffado Visualizza Messaggio
                            Con questo post hai dimostrato di non essere medico ma solo,forse,un laureando con le idee molto ma molto confuse.

                            Mi sa che qui l'ignorante sei tu e sei pure presuntuoso.Ciuccio e presuntuoso.

                            La gonadotropina viene usata x stimolare la produzione di due ormoni che sono sotto controllo ipofisario,FSH e LH.(non l'ho specificato...mi sembrava ovvio) che a loro volta producono spermatogenesi e testosterone.Il mio discorso,se l'avessi capito,era intento a specificare che lo iodio non puo' essere paragonato agli ormoni tiroidei (t3,t4)che inibiscono il lavoro della tiroide ma ad una sostanza come la gonadotropina che a certi dosaggi NON INIBISCE ad esempio il lavoro dei testicoli ma gli aiuta a produrre piu' Test. e spermatozoi. Ti e' chiaro adesso il paragone professorino dei mie coglioni ?

                            Il tuo problema, caro il mio dott.Kildaire, e' che non basta la laurea per definirsi dottore, ci vuole LA PRATICA , intesa come lavoro in Ospedale con i pazienti.Se avessi avuto una certa esperienza a riguardo avresti saputo CHE LO IODIO A CERTI DOSAGGI NON BLOCCA LA TIROIDE COSI' COME LE GONADOTROPINE A CERTI DOSAGGI NON BLOCCANO IL TESTICOLO,cosa che invece puo' succedere con l'uso di testosterone/anabolizzanti (per il testicolo) e ormoni tiroidei (per la tiroide).

                            PS/
                            Tutto questo l'avevo postato per tranquillizzare l'amico luna 80 facendogli capire che lo Iodio non e' ,a certi dosaggi,questa sostanza distruttiva come si potrebbe pensare.Eh gia'...un post per tranquillizare non per millantare conoscenze,lauree,titoli o presunte esperienze ospedaliere*
                            *Ogni riferimento e' puramente casuale
                            asp non scapparte che intendi che la gonadotropina non blocca il testicolo non puo' dar danni se assunta ? esempio 3000 ui week
                            Perle !!!

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                              Originariamente Scritto da corlis1 Visualizza Messaggio
                              asp non scapparte che intendi che la gonadotropina non blocca il testicolo non puo' dar danni se assunta ? esempio 3000 ui week
                              Ho specificato che la gonadotropina (FSH e LH esogeno) in certe patologie viene data per aiutare l'organismo a produrre piu' FSH ed LH cosi' come lo iodio puo' essere dato per stimolare la tiroide a produrre piu' T4 e T3 .Non a caso si consiglia agli ipotiroidei il mare e diete a base di pesce.

                              Il problema della Gonadotropina esogena e' il blocco ipofisario.Infatti l'ipofisi ha il controllo su FSH ed LH ed in caso si abusi con queste sostanze esogene la ghiandola ipofisaria puo' bloccarsi e rallentare a sua volta la produzione di FSH ed LH.Pensavo queste cose fossero scontate , scusate, la prossima volta specifichero' tutto.
                              Last edited by saffado; 15-10-2007, 11:31:58.

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