Sta cretina stava a casa mia n'altro pò
Caserta,ritrovata la donna "rapita"
Una messinscena per non farsi lasciare
L'hanno cercata per due giorni: da quando il compagno aveva denunciato il suo rapimento ai carabinieri, spiegando che Antonella Miccio, 35enne casertana, era stata sequestrata davanti agli occhi dei figli da tre persone. I carabinieri hanno rintracciato la donna venerdì notte, scoprendo che si era trattato di una messinscena per non farsi lasciare dal convivente.
Antonella Miccio è stata rintracciata nell'abitazione di un conoscente di una sua amica a Macerata Campania, un comune a pochi chilometri dal luogo del presunto sequestro, Sant'Angelo in Fortis, frazione di Capua. E tutte e tre le persone coinvolte (la vittima del "sequestro", l'amica e il proprietario dell'abitazione) sono state denunciate alla Procura di S. Maria Capua Vetere con l'accusa di concorso in simulazione di reato.
Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento, La Miccio era nascosta in un armadio. E anche davanti all'evidenza ha continuato a recitare la parte della rapita, senza mai ammettere la messinscena. Secondo gli investigatori, il finto sequestro doveva servire per rafforzare il legame tra la donna e il convivente, al quale la Miccio aveva fatto credere di essere rimasta incinta.
Ovviamente era solo questione di tempo prima che l'uomo si accorgesse della bugia, e la 35enne temeva che, a questo punto, l'uomo l'avrebbe lasciata. Così ha ideato il finto rapimento: alla fine avrebbe raccontato al compagno di aver abortito per lo stress del sequestro.
Le indagini erano state da subito indirizzate nell'ambito familiare: secondo i carabinieri, infatti, non poteva trattarsi di rapimento a scopo estorsivo per via delle modeste condizioni economiche della donna, del convivente e dell'ex marito, ed è anche stata subito esclusa l'ipotesi di un episodio legato alla criminalità organizzata. Si trattava, dunque, solo di una sparizione, come ha spiegato fin dalle prime battute il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Carmelo Bugio.
Sono stati quindi interrogati i due figli, il fratello, l'ex marito, e l'attuale convivente della donna, un insegnante di ballo anche lui da qualche tempo separato dalla moglie. Quindi, i militari sono riusciti a localizzare il nascondiglio della donna e a compiere il blitz.
Io abito a Macerata
Una messinscena per non farsi lasciare
L'hanno cercata per due giorni: da quando il compagno aveva denunciato il suo rapimento ai carabinieri, spiegando che Antonella Miccio, 35enne casertana, era stata sequestrata davanti agli occhi dei figli da tre persone. I carabinieri hanno rintracciato la donna venerdì notte, scoprendo che si era trattato di una messinscena per non farsi lasciare dal convivente.
Antonella Miccio è stata rintracciata nell'abitazione di un conoscente di una sua amica a Macerata Campania, un comune a pochi chilometri dal luogo del presunto sequestro, Sant'Angelo in Fortis, frazione di Capua. E tutte e tre le persone coinvolte (la vittima del "sequestro", l'amica e il proprietario dell'abitazione) sono state denunciate alla Procura di S. Maria Capua Vetere con l'accusa di concorso in simulazione di reato.
Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento, La Miccio era nascosta in un armadio. E anche davanti all'evidenza ha continuato a recitare la parte della rapita, senza mai ammettere la messinscena. Secondo gli investigatori, il finto sequestro doveva servire per rafforzare il legame tra la donna e il convivente, al quale la Miccio aveva fatto credere di essere rimasta incinta.
Ovviamente era solo questione di tempo prima che l'uomo si accorgesse della bugia, e la 35enne temeva che, a questo punto, l'uomo l'avrebbe lasciata. Così ha ideato il finto rapimento: alla fine avrebbe raccontato al compagno di aver abortito per lo stress del sequestro.
Le indagini erano state da subito indirizzate nell'ambito familiare: secondo i carabinieri, infatti, non poteva trattarsi di rapimento a scopo estorsivo per via delle modeste condizioni economiche della donna, del convivente e dell'ex marito, ed è anche stata subito esclusa l'ipotesi di un episodio legato alla criminalità organizzata. Si trattava, dunque, solo di una sparizione, come ha spiegato fin dalle prime battute il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Carmelo Bugio.
Sono stati quindi interrogati i due figli, il fratello, l'ex marito, e l'attuale convivente della donna, un insegnante di ballo anche lui da qualche tempo separato dalla moglie. Quindi, i militari sono riusciti a localizzare il nascondiglio della donna e a compiere il blitz.
Io abito a Macerata
Commenta