Beh. innanzitutto benvenuto a Niko (sempre che non sia l'ennesimo fake di Sieropositivo o Kurtangle, ma scrive troppo in italiano per esserlo ).
Non ho letto tutte le 50 pagine di frc sfgt e consuete amenita' simili ma ovviamente mi associo
En passant, vorrei far notare che la omofobia non e' una vera e propria "fobia", nel senso che non rientra nelle categorie diagnostiche che vengono usate in psicologia. È vero che in molti utilizzano questo termine per indicare avversione, repulsione etc. ma avere opinioni divergenti non e' una fobia.
Ad oggi non ci sono studi che testimonino una fobia nei confronti delle persone omosessuali.
In linea generale e' piu' comodo pensare che chi la pensa diversamente da me e' un demente piuttosto che interrogarsi sulle ragioni delle sue idee.
Un po' come storicamente chiunque era diverso (religione, cultura, colore della pelle etc.) e' stato accusato di far del male ai bambini, di praticare rituali strani e immorali, di compiere atti abominevoli etc.
La storia si ripete.
Un esempio?
Pensate al selvaggio west americano, alle terre di confine con le tribu' indiane.
Pensate a "Balla coi lupi".
La diversita' attrae e spaventa allo stesso tempo. Si ha paura di poter essere fagocitati dal nuovo mondo che si sta scoprendo e di perdere la propria identita'.
Questa paura non e' una fobia.
Detto cio', ci possono anche essere persone che represse sessualmente che sfogano la propria frustrazione sugli omosessuali. Ma questa e' un'altra storia.
Non ho letto tutte le 50 pagine di frc sfgt e consuete amenita' simili ma ovviamente mi associo
En passant, vorrei far notare che la omofobia non e' una vera e propria "fobia", nel senso che non rientra nelle categorie diagnostiche che vengono usate in psicologia. È vero che in molti utilizzano questo termine per indicare avversione, repulsione etc. ma avere opinioni divergenti non e' una fobia.
Ad oggi non ci sono studi che testimonino una fobia nei confronti delle persone omosessuali.
In linea generale e' piu' comodo pensare che chi la pensa diversamente da me e' un demente piuttosto che interrogarsi sulle ragioni delle sue idee.
Un po' come storicamente chiunque era diverso (religione, cultura, colore della pelle etc.) e' stato accusato di far del male ai bambini, di praticare rituali strani e immorali, di compiere atti abominevoli etc.
La storia si ripete.
Un esempio?
Pensate al selvaggio west americano, alle terre di confine con le tribu' indiane.
Pensate a "Balla coi lupi".
La diversita' attrae e spaventa allo stesso tempo. Si ha paura di poter essere fagocitati dal nuovo mondo che si sta scoprendo e di perdere la propria identita'.
Questa paura non e' una fobia.
Detto cio', ci possono anche essere persone che represse sessualmente che sfogano la propria frustrazione sugli omosessuali. Ma questa e' un'altra storia.
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