Poche idee, ma confuse"Basta parlare di spallate a Prodi" (Silvio Berlusconi, La Stampa, 31 maggio 2006).
"Dopo il referendum siamo pronti al dialogo. Ho abbassato i toni, del resto non siamo mai stati in guerra" (Silvio Berlusconi, Il Giornale, 8 giugno 2006).
"Faremo un'opposizione durissima, abbiamo la possibilità di mandare a casa il governo. Diamo la spallata a Prodi" (Silvio Berlusconi, la Repubblica, 29 giugno 2006).
"Se Prodi cade sulla Finanziaria, è probabile che si vada a un governo tecnico... Per la grande coalizione, sarò io a trattare, certo non altri" (Silvio Berlusconi, Il Giornale, 28 luglio 2006).
"Per ora niente attacchi al premier Prodi, ogni mia parola rischia di ricompattare la maggioranza" (Silvio Berlusconi, il Giornale, 22 settembre 2006).
"Prodi potrebbe precipitare se i suoi alleati avessero le idee chiare sul dopo. Dovremmo tutti fare uno sforzo di fantasia. La fine di Prodi non porta necessariamente alle elezioni" (Silvio Berlusconi, La Stampa, 20 settembre 2006).
"Il governo Prodi è pericoloso. Credo che imploderanno, le loro contraddizioni sono così forti. Ho fiducia che non arriveranno al termine della legislatura, e avremo presto l'occasione di nuove elezioni che, a partire da subito, vorranno dire la vittoria della libertà" (Silvio Berlusconi, 24 settembre 2006).
"Dopo il referendum siamo pronti al dialogo. Ho abbassato i toni, del resto non siamo mai stati in guerra" (Silvio Berlusconi, Il Giornale, 8 giugno 2006).
"Faremo un'opposizione durissima, abbiamo la possibilità di mandare a casa il governo. Diamo la spallata a Prodi" (Silvio Berlusconi, la Repubblica, 29 giugno 2006).
"Se Prodi cade sulla Finanziaria, è probabile che si vada a un governo tecnico... Per la grande coalizione, sarò io a trattare, certo non altri" (Silvio Berlusconi, Il Giornale, 28 luglio 2006).
"Per ora niente attacchi al premier Prodi, ogni mia parola rischia di ricompattare la maggioranza" (Silvio Berlusconi, il Giornale, 22 settembre 2006).
"Prodi potrebbe precipitare se i suoi alleati avessero le idee chiare sul dopo. Dovremmo tutti fare uno sforzo di fantasia. La fine di Prodi non porta necessariamente alle elezioni" (Silvio Berlusconi, La Stampa, 20 settembre 2006).
"Il governo Prodi è pericoloso. Credo che imploderanno, le loro contraddizioni sono così forti. Ho fiducia che non arriveranno al termine della legislatura, e avremo presto l'occasione di nuove elezioni che, a partire da subito, vorranno dire la vittoria della libertà" (Silvio Berlusconi, 24 settembre 2006).
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