Tutto questo è assurdo - a must read masterpiece
Matteo è di Adria e ha una nuova morosa. Dice di esserne innamorato. Lo dice ogni volta. Comunque sia, la nuova morosa di Matteo è scozzese e si chiama Scotty. Matteo dice che se la porta ad Adria.
Io ad Adria ci sono nato. Adria la amo, è piccola ma ha molto spazio attorno. E poi c’è il fiume e c’è la campagna. Adria la amo, ma non ci vorrei abitare. Mi deprime assistere all’invecchiamento dei suoi abitanti: gli sboldri si comprano la Yariz in leasing invece di montare la Giannelli Fire sul Ciao, le vergini della quarta ginnasio sono diventate troie consumate, le troie della quarta ginnasio si riciclano facendo carriera nelle agenzie immobiliari (Talita non ce l’ho con te, ma con la Marina). Povera Adria, è un game over, sarà la mia tomba.
Cosa c’entra Adria con la Scozia? Poco, infatti Adria è gemellata con Rovigno, che è in Croazia. E cosa c’entra Matteo con la Scozia? Niente, perché Matteo in Scozia non c’è mai stato. E a dirla giusta, neanch’io ci sono mai stato. Cioè, sono stato con delle scozzesi, ma a Lanzarote. Roba vecchia, chi le vedrà più. Però a Bologna ci sono stato. E c’è stato anche Matteo. Non mi ricordo dove abitasse lui, ma mi ricordo dove abitavo io: quando stavo a Bologna abitavo in Via Rovigno.
Bologna è allucinante, sporca, troppo rossa (parlo dei muri delle case). Bologna è sempre uguale: fumo, trip, trans e terroni. Sempre piena di adriesi in cerca di fumo, trip, trans e terroni, in cerca di qualsiasi cosa che li distragga dal loro invecchiare. Bologna sono brutti ricordi e brutte cose che non voglio vedere. E comunque Bologna non c’entra più niente con me, diciamo che non c’entrava più niente da quando me n’ero andato a vivere a Milano.
Che poi lo sapete dove abitavo quando stavo a Milano? In Viale Padova.
Padova mi fa vomitare: odio l’Arcella alle quattro di mattina, Via Roma alle undici di mattina, i “dottore del buso del cul”, i no global dello spritz in Piazza delle erbe, i “cioè hai capito” dello spritz nel Ghetto, la messa dei ciellini del lunedì in Santa Sofia e i venerdì sera da Nane. A Padova non c’è niente di più emozionante della C1. Però ci sono le persone che non ci sono al Big Apple, quelle sì, quelle ci sono.
A Padova c’è anche Corso Milano, ma neanche lì c’è niente di emozionante, niente che abbia a che fare con Milano. Milano non è da C1, Milano è da Champions League. Infatti a Milano me la sono spassata. Anzi, diciamola giusta, a Milano sono stati i giorni più belli della mia vita. Mica per merito di Milano. Infatti Milano è così e così, colpa dei calabresi della biciclétta e della sigarétta, dei convinti fuori dagli istituti professionali, dei D&G e degli ecuadoriani con le tette, dei Brambilla col pannéllo che pompa. A Milano si fa a botte, si parla a voce e testa alta, si sta fuori o si déntro. A Milano si sta male. Come a Lanzarote. Secondo me e secondo la cameriera croata che ho incontrato oggi al “ristorante Roma.”
Lanzarote non è un posto dove vivere. E’ un paese dei balocchi. E io non voglio le orecchie d’asino. Lanzarote è un posto dove passare. Vedere e passare. Un po’ come ho fatto io quando sono stato a Rovigno. Non che Rovigno sia un paese dei balocchi, ma anche lì non è da andarci a vivere. Infatti io ci sono passato e ho visto.
Non mi ricordo il nome della via dove abitavo, ma mi ricordo che ho dato una passata a una ragazza che viveva là. Una di Rovigno. Niente di che, roba da una sera. Preservativo e via. Che lei si ricordi di me? Dico, la ragazza di Rovigno?
A quanto pare si ricorda, perché dopo avermi servito, dopo avermi detto che Lanzarote non è un posto dove vivere, dopo avermi detto che a Lanzarote è di passaggio, mi chiede se mi ricordo di lei. Certo che mi ricordo di lei, anche se non siamo a Rovigno, ma al “ristorante Roma”di Lanzarote.
Oltre che a Rovigno, mi è capitato di passare anche per Roma. E anche lì ho guardato. Non ho dato passate a nessuna, ma ho visto belle cose, non come a Milano. Roma è meglio di Milano. A Roma ci sono Viale Padova, Corso Milano, Viale Bologna e Via Adria. A Roma c’è Benny, c’è di tutto, c’è da fare, c’è da vedere, ci sono gli scrittori, ci sono un sacco di americani, ci sarà il prossimo attentato, fichissimo. Peccato solo che a Roma, in Via Rovigno, non ci sia il “ristorante Lanzarote.”
p.p. Non è assurdo tutto ciò? l'ho trovato a caso
Matteo è di Adria e ha una nuova morosa. Dice di esserne innamorato. Lo dice ogni volta. Comunque sia, la nuova morosa di Matteo è scozzese e si chiama Scotty. Matteo dice che se la porta ad Adria.
Io ad Adria ci sono nato. Adria la amo, è piccola ma ha molto spazio attorno. E poi c’è il fiume e c’è la campagna. Adria la amo, ma non ci vorrei abitare. Mi deprime assistere all’invecchiamento dei suoi abitanti: gli sboldri si comprano la Yariz in leasing invece di montare la Giannelli Fire sul Ciao, le vergini della quarta ginnasio sono diventate troie consumate, le troie della quarta ginnasio si riciclano facendo carriera nelle agenzie immobiliari (Talita non ce l’ho con te, ma con la Marina). Povera Adria, è un game over, sarà la mia tomba.
Cosa c’entra Adria con la Scozia? Poco, infatti Adria è gemellata con Rovigno, che è in Croazia. E cosa c’entra Matteo con la Scozia? Niente, perché Matteo in Scozia non c’è mai stato. E a dirla giusta, neanch’io ci sono mai stato. Cioè, sono stato con delle scozzesi, ma a Lanzarote. Roba vecchia, chi le vedrà più. Però a Bologna ci sono stato. E c’è stato anche Matteo. Non mi ricordo dove abitasse lui, ma mi ricordo dove abitavo io: quando stavo a Bologna abitavo in Via Rovigno.
Bologna è allucinante, sporca, troppo rossa (parlo dei muri delle case). Bologna è sempre uguale: fumo, trip, trans e terroni. Sempre piena di adriesi in cerca di fumo, trip, trans e terroni, in cerca di qualsiasi cosa che li distragga dal loro invecchiare. Bologna sono brutti ricordi e brutte cose che non voglio vedere. E comunque Bologna non c’entra più niente con me, diciamo che non c’entrava più niente da quando me n’ero andato a vivere a Milano.
Che poi lo sapete dove abitavo quando stavo a Milano? In Viale Padova.
Padova mi fa vomitare: odio l’Arcella alle quattro di mattina, Via Roma alle undici di mattina, i “dottore del buso del cul”, i no global dello spritz in Piazza delle erbe, i “cioè hai capito” dello spritz nel Ghetto, la messa dei ciellini del lunedì in Santa Sofia e i venerdì sera da Nane. A Padova non c’è niente di più emozionante della C1. Però ci sono le persone che non ci sono al Big Apple, quelle sì, quelle ci sono.
A Padova c’è anche Corso Milano, ma neanche lì c’è niente di emozionante, niente che abbia a che fare con Milano. Milano non è da C1, Milano è da Champions League. Infatti a Milano me la sono spassata. Anzi, diciamola giusta, a Milano sono stati i giorni più belli della mia vita. Mica per merito di Milano. Infatti Milano è così e così, colpa dei calabresi della biciclétta e della sigarétta, dei convinti fuori dagli istituti professionali, dei D&G e degli ecuadoriani con le tette, dei Brambilla col pannéllo che pompa. A Milano si fa a botte, si parla a voce e testa alta, si sta fuori o si déntro. A Milano si sta male. Come a Lanzarote. Secondo me e secondo la cameriera croata che ho incontrato oggi al “ristorante Roma.”
Lanzarote non è un posto dove vivere. E’ un paese dei balocchi. E io non voglio le orecchie d’asino. Lanzarote è un posto dove passare. Vedere e passare. Un po’ come ho fatto io quando sono stato a Rovigno. Non che Rovigno sia un paese dei balocchi, ma anche lì non è da andarci a vivere. Infatti io ci sono passato e ho visto.
Non mi ricordo il nome della via dove abitavo, ma mi ricordo che ho dato una passata a una ragazza che viveva là. Una di Rovigno. Niente di che, roba da una sera. Preservativo e via. Che lei si ricordi di me? Dico, la ragazza di Rovigno?
A quanto pare si ricorda, perché dopo avermi servito, dopo avermi detto che Lanzarote non è un posto dove vivere, dopo avermi detto che a Lanzarote è di passaggio, mi chiede se mi ricordo di lei. Certo che mi ricordo di lei, anche se non siamo a Rovigno, ma al “ristorante Roma”di Lanzarote.
Oltre che a Rovigno, mi è capitato di passare anche per Roma. E anche lì ho guardato. Non ho dato passate a nessuna, ma ho visto belle cose, non come a Milano. Roma è meglio di Milano. A Roma ci sono Viale Padova, Corso Milano, Viale Bologna e Via Adria. A Roma c’è Benny, c’è di tutto, c’è da fare, c’è da vedere, ci sono gli scrittori, ci sono un sacco di americani, ci sarà il prossimo attentato, fichissimo. Peccato solo che a Roma, in Via Rovigno, non ci sia il “ristorante Lanzarote.”
p.p. Non è assurdo tutto ciò? l'ho trovato a caso
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