-"Odiavano tanto quel vecchio che per ammazzarlo uccisero anche mia figlia.
Il mondo impazzì in un giorno d'estate a Central Park, tanto tempo fa, prima degli uzi e delle beretta, prima che fossero le calibro nove a imperversare.
Fu un Thompson, come quelli dei nostri padri, e io riconobbi il suo rumore ancor prima che i suoi grossi calibro quarantacinque facessero schizzare il sangue fuori dai miei polmoni.
Caddi a terra accanto a mia figlia. Le avevano sparato alla pancia, e quando vide la roba calda e attorcigliata che le usciva dal ventre, la sua espressione non fu quella di una bambina.
Mia moglie morì dissanguata dopo, sul tavolo operatorio, con al posto del cuore un buco da cui se n'è andata la sua vita. Ogni volta che trovo un pò di pace, quel dolore nei suoi occhi mi riporta alla triste realtà.
Ma prima, gli uomini del vecchio avevano iniziato a rispondere all'attacco. Mio figlio cadde senza dire una parola. E senza un segno sul corpo.
Tirai un sospiro che raschiò come un vetro rotto, sputai sangue, mi inginocchiai, tirai su il ragazzo e cercai invano su di lui una ferita. Il proiettile era entrato nella sua bocca spalancata.
Quello fu il nostro picnic a Central Park.
E ora...
ogni notte...
esco e guarisco il mondo."
-"E solo ora, scaricando un mitragliatore contro un muro umano---
--ritrovo un pò di pace."
-"La maggior parte dei mafiosi sono un terzo di furbizia e due terzi di muscoli. Sufficente a terrorizzare i poveracci che devono loro dei soldi, ma non molto di più.
Fuori dal loro elemento sono ragazzini. Bambini piccoli che brancolano nel buio."
-"Ho visto uno squarcio di paradiso, una volta. Me l'hanno fatto vedere gli angeli. Volevano che uccidessi per loro.
Che rimediassi ai loro errori sulla terra. E che poi mi redimessi.
E ci ho provato.
Non mi è piaciuto.
Ho detto loro dove potevano andarselo a prendere.
Così mi hanno portato in paradiso, per farmi vedere quel che mi perdevo.
Una moglie.
Un figlio.
Una figlia.
Tutti in pace finalmente.
Non li vedevo da quando sanguinavano fra le mie braccia. Poi mi hanno rispedito giù.
In un mondo di assassini, stupratori, psicopatici, pervertiti. Un nuovo male ogni minuto, messo in pratica alla velocità con cui viene pensato.
Un mondo in cui spingere un criminale giù da un grattacielo per annunciare ai suoi colleghi vermi che sei tornato è un gesto sano e razionale.
Gli angeli credevano che per me sarebbe stato l'inferno.
Ma si sbagliavano.
Bentornato Frank. Dice New York city"
In my eye...
-"Ha mai visto una tigre allo zoo?
-Anni fa.
-Si ricorda dello sguardo nei suoi occhi?
C'è qualcosa in quello sguardo che ti dice che non potrai mai domarla.
Puoi metterla in gabbia, ammaestrarla, ma dalle una mezza occasione e lei ti staccherà la testa.
E lei sa che lo sai, questo dicono i suoi occhi.
Se arriverà il momento, non si illuda di farla franca..."
Il mondo impazzì in un giorno d'estate a Central Park, tanto tempo fa, prima degli uzi e delle beretta, prima che fossero le calibro nove a imperversare.
Fu un Thompson, come quelli dei nostri padri, e io riconobbi il suo rumore ancor prima che i suoi grossi calibro quarantacinque facessero schizzare il sangue fuori dai miei polmoni.
Caddi a terra accanto a mia figlia. Le avevano sparato alla pancia, e quando vide la roba calda e attorcigliata che le usciva dal ventre, la sua espressione non fu quella di una bambina.
Mia moglie morì dissanguata dopo, sul tavolo operatorio, con al posto del cuore un buco da cui se n'è andata la sua vita. Ogni volta che trovo un pò di pace, quel dolore nei suoi occhi mi riporta alla triste realtà.
Ma prima, gli uomini del vecchio avevano iniziato a rispondere all'attacco. Mio figlio cadde senza dire una parola. E senza un segno sul corpo.
Tirai un sospiro che raschiò come un vetro rotto, sputai sangue, mi inginocchiai, tirai su il ragazzo e cercai invano su di lui una ferita. Il proiettile era entrato nella sua bocca spalancata.
Quello fu il nostro picnic a Central Park.
E ora...
ogni notte...
esco e guarisco il mondo."
-"E solo ora, scaricando un mitragliatore contro un muro umano---
--ritrovo un pò di pace."
-"La maggior parte dei mafiosi sono un terzo di furbizia e due terzi di muscoli. Sufficente a terrorizzare i poveracci che devono loro dei soldi, ma non molto di più.
Fuori dal loro elemento sono ragazzini. Bambini piccoli che brancolano nel buio."
-"Ho visto uno squarcio di paradiso, una volta. Me l'hanno fatto vedere gli angeli. Volevano che uccidessi per loro.
Che rimediassi ai loro errori sulla terra. E che poi mi redimessi.
E ci ho provato.
Non mi è piaciuto.
Ho detto loro dove potevano andarselo a prendere.
Così mi hanno portato in paradiso, per farmi vedere quel che mi perdevo.
Una moglie.
Un figlio.
Una figlia.
Tutti in pace finalmente.
Non li vedevo da quando sanguinavano fra le mie braccia. Poi mi hanno rispedito giù.
In un mondo di assassini, stupratori, psicopatici, pervertiti. Un nuovo male ogni minuto, messo in pratica alla velocità con cui viene pensato.
Un mondo in cui spingere un criminale giù da un grattacielo per annunciare ai suoi colleghi vermi che sei tornato è un gesto sano e razionale.
Gli angeli credevano che per me sarebbe stato l'inferno.
Ma si sbagliavano.
Bentornato Frank. Dice New York city"
In my eye...
-"Ha mai visto una tigre allo zoo?
-Anni fa.
-Si ricorda dello sguardo nei suoi occhi?
C'è qualcosa in quello sguardo che ti dice che non potrai mai domarla.
Puoi metterla in gabbia, ammaestrarla, ma dalle una mezza occasione e lei ti staccherà la testa.
E lei sa che lo sai, questo dicono i suoi occhi.
Se arriverà il momento, non si illuda di farla franca..."
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