Visto che le cose cerco di capirle sono andato a cercare il termine sinistra e su wilkpedia ho trovato questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Sinistra_(politica) alla sinistra storicamente si colloca il liberismo.
Chi ha votato sinistra e anche chi ha votato destra (credo prevalentemente piccoli imprenditori) probabilmente non ne erano al corrente.
Liberismo:
Il liberismo è una teoria economica che prevede la libera iniziativa e il libero commercio (abolizione dei dazi) mentre l'intervento dello Stato nell'economia si limita al massimo alla costruzione di adeguate infrastrutture (strade, ferrovie ecc.) che possano favorire il commercio.
Il liberismo è considerato da molti come l'applicazione in ambito economico delle idee liberali, sulla base del concetto "democrazia vuol dire libertà economica" coniato da Friedrich von Hayek.
Il liberismo fu abbozzato durante la Rivoluzione Francese, si sviluppò ampiamente nel corso dell'Illuminismo scozzese e all'interno della scuola detta "fisiocratica", ma trovò forse la sua formulazione più compiuta in Inghilterra nel corso del XIX secolo, spinto dalla rivoluzione industriale, dagli studi di Adam Smith, dalle battaglie per la pace e per il libero commercio condotte da Richard Cobden, nemico di ogni forma di nazionalismo economico e di ogni imperialismo coloniale.
Gli economisti liberisti, come ad esempio Bruno Leoni, si considerano in antitesi con il pensiero del filosofo del diritto Hans Kelsen, che definiscono "statalista".
Se ne deduce che il Governo attuale, sotto questo punto, è stato coerente con l'ideologia politica.
Quindi basta meravigliarsi.
Chi ha votato sinistra e anche chi ha votato destra (credo prevalentemente piccoli imprenditori) probabilmente non ne erano al corrente.
Liberismo:
Il liberismo è una teoria economica che prevede la libera iniziativa e il libero commercio (abolizione dei dazi) mentre l'intervento dello Stato nell'economia si limita al massimo alla costruzione di adeguate infrastrutture (strade, ferrovie ecc.) che possano favorire il commercio.
Il liberismo è considerato da molti come l'applicazione in ambito economico delle idee liberali, sulla base del concetto "democrazia vuol dire libertà economica" coniato da Friedrich von Hayek.
Il liberismo fu abbozzato durante la Rivoluzione Francese, si sviluppò ampiamente nel corso dell'Illuminismo scozzese e all'interno della scuola detta "fisiocratica", ma trovò forse la sua formulazione più compiuta in Inghilterra nel corso del XIX secolo, spinto dalla rivoluzione industriale, dagli studi di Adam Smith, dalle battaglie per la pace e per il libero commercio condotte da Richard Cobden, nemico di ogni forma di nazionalismo economico e di ogni imperialismo coloniale.
Gli economisti liberisti, come ad esempio Bruno Leoni, si considerano in antitesi con il pensiero del filosofo del diritto Hans Kelsen, che definiscono "statalista".
Se ne deduce che il Governo attuale, sotto questo punto, è stato coerente con l'ideologia politica.
Quindi basta meravigliarsi.
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