L'approvazione della risoluzione delle nazioni unite nei confronti dell'Iran ha in qualche modo segnato l'evoluzione di questo conflitto tra Israele e Libano. Al 31 agosto l'Iran dovrà rispondere delle decisioni prese sul suo programma nucleare, e non dà alcun segnale di cedimento. Ha dato il via alla realizzazione degli impianti per la produzione dell'acqua pesante e preme per la ritrattazione della risoluzione giudicata troppo penalizzante, mentre dà prova del suo arsenale militare con le esibizioni televisive delle sue esercitazioni.
Hanno dato inizio ai giochi di guerra, provano i loro missili e fanno degli esercitazioni militari a poca distanza dal fronte americano degli Emirati Arabi, del Kuwait e dell'Arabia Saudita: si stanno preparando per rispondere in maniera forte e decisa ad un attacco israeliano. Le televisioni arabe stanno trasmettendo in questi giorni gli esercizi di difesa in tutta l'Asia centrale nel caso di un attacco chimico, biologico e nucleare per perfezionare la strategia di prevenzione del nemico. Stanno operando nelle aree di confine del sud della provincia, in maniera simultanea in circa 10 province con la partecipazione dei combattenti dall'esercito iraniano.
Stanno sperimentando e collaudando armi nuove e moderne, e, combattendo contro un nemico immaginario, inscenano una vera e propria guerra elettronica, per disarmare i radar e le telecomunicazioni del nemico. Il loro obiettivo sarà sicuramente quello di colpire le basi americane presenti in Arabia, le istallazioni petrolifere, le pipeline del gas e del petrolio per creare un embargo mondiale di petrolio e gas. L'Iran in questo momento ha il potere di bloccare le esportazioni delle multinazionali petrolifere in Arabia e nel Golfo, sacrificando con grandi perdite umane l'intera popolazione iraniana perché sono state già innescate gli ordigni nucleari, dopo che l'America ha preso il controllo delle centrali israeliane.
Il messaggio che si vuole dare è quello di unità e solidarietà presente tra alcuni paesi arabi, giocando d'azzardo per rispondere alla presenza militare degli Stati Uniti e alle sue ambizioni in Asia Centrale. Le esercitazioni iraniane sono contemporanee e simultanee rispetto a quelle di Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Azerbayjan, Uzbekistan, e la Russia , che stanno coordinando le loro forze militari sotto il Trattato di Organizzazione di Sicurezza Collettiva (CSTO), al quale hanno aderito recentemente anche Armenia e Bielorussia.
La presa di posizione della Russia all'interno di questa coalizione è un'evidente risposta all'aumento delle pressioni sull'Iran, e difendere i suoi investimenti in Azerbaijan e Kazakstan, così per garantire una certa sicurezza alla conduttura di Baku-Tbilisi-Ceyhan, per poi compensare la sua minore presenza in Asia Centrale.
Anche se l'Iran non è un membro del CSTO, fa da osservatore nella Organizzazione di Cooperazione di Shangai (SCO) della quale la Cina è un membro, che ha una stretta relazione con il CSTO. La struttura di alleanze militari è fondamentale, perché segnalano che un attacco sull'Iran potrebbe condurre ad un conflitto militare molto più esteso. Mentre la Russia cerca l'alleanza con la Siria per creare un corridoio militare sulla costa del Mediterraneo orientale, Stati Uniti ed Israele creano degli accordi di cooperazione militare con Azerbaijan e Georgia.
Una volta chiusa la guerra al Vicino Oriente, potrebbe prodursi un fenomeno contrario ai progetti israeliani: il rigetto unanime verso i sionistici, per non sostenere la politica terroristica israeliana, e non apparire come gli alleati del colonialismo. Questo spingerà Israele a preparare un altro gioco di guerra, per rispondere all'indignazione crescente con i governi locali contro la barbarie sionistica. L'Argentina sarà un bersaglio privilegiato per una grande operazione mediatica, così come il Cile per via dell'importante comunità palestinese che vi risiede.
Anche in questo caso sarà l'America ad agire tramite Israele, perché il vero obiettivo è colpire gli Stati che si stanno adesso unendo per sconfiggere i Banchieri e le multinazionali con la nazionalizzazione del petrolio e riconquistare l'antico potere perso, seguendo così l'esempio della Russia. Stanno ora usando gli scontri tra Ebrei e Palestinesi per seguire un percorso strategico sulle linee del petrolio: se non possono controllarle con i dittatori fantoccio devono farlo con la guerra. Ammesso che vogliono avanzare in america latina, che è un continente a maggioranza cristiana e cattolica, useranno gli ebrei per farlo, come ha fatto il Barone Rothschild con Hitler.
Israele colpendo il Libano ha fatto in realtà un attacco preventivo: ha distrutto ponti, aeroporti, e autostrade, sono state incendiate le riserve petrolifere sulla costa, hanno affondato le petroliere e mandato in avaria nel centrali termoelettriche. È chiaro che è stato fatto un attacco premeditato, e dunque l'esercito Onu rischia una guerra mondiale per assecondare il piano Americano di prendere il controllo di tutta la regione Mediorientale una volta per tutte. Prendere l'Iran e appiccare diversi fuochi nella regione, significherà creare il panico completo e darà inizio ad una nuova storia, quella della balcanizzazione dell'Asia sotto il protettorato di Onu e America.
Ogni Stato al suo interno sta cercando dal suo canto di creare una propria grande società dell'Energia, cercando le fusioni interne tra le compagnie che già operano in un mercato oligopolistico: questo da una parte per difendersi dagli attacchi provenienti dall'estero e dall'altro per accentrare in un'unica grande struttura la produzione dell'Energia. L'intenzione c'è e anche gli strumenti, tuttavia manca l'approvazione della Commissione Europea che non sembra approvare questi accordi domestici, lesivi della parità di trattamento sul mercato comunitario.
L'obiettivo sicuramente è quello di consentire che il controllo sia molto più verticistico o che comunque sia ben controllato e coordinato dalle lobbies: sono loro che decidono il come e quando delle organizzazioni societarie.
Ma c'è di più. Ciò che stanno tentando di fare è qualcosa di molto più profondo e con ampie e durature prospettive. Le banche stanno infatti cercando di mettere le mani sulle società di telecomunicazioni, non solo per appropriarsi dei dati delle persone, ma anche perché i media avranno la trasmissione e la distribuzione dell'energia elettrica. Le frequenze sono le autostrade del futuro, mentre i ripetitori le nuove stazioni di servizio a cui attingere energia perpetua a pagamento. Da lì viaggeranno le nostre informazione e la nostra civiltà, noi pagheremo per il loro trasporto e il loro accesso: questo è il crimine invisibile. Quella dell'Iran è la guerra che a cui tutti devono credere, ma esistono guerre psicologiche invisibili, i nostri missili sono gli aumento della benzina, della spesa per il riscaldamento, per l'accesso ai mutui e ai finanziamenti. Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla creazione del primo grande gruppo bancario italiano, per cui le condizioni contrattuali dei mutui, delle finanziarie e degli strumenti bancari e finanziari saranno sempre più standardizzati, lontani dalle esigenze del piccolo imprenditore.
Le macabre notizie di decapitazione a cui assistiamo sui nostri media, mostrano un aumento del crimine e snaturano anche la percezione del male e dei reati. Gli stessi crimini di guerra perdono di significato, perché le persone sono portate a dare più peso alle paure più vicine a loro: la guerra è una cosa talmente lontana dalle loro menti, così com'è lontana la notizia di una fusione bancaria.
L'America va fermata, perchè non è altro che una colonia dei Baroni Ladroni, non è una grande potenza ma semplicemente dei contractors, una cavia di esperimenti che ha trasformato un popolo senza storia in violenti, depravati, poveri, e stupidi se non hanno i soldi. Se il presidente iraniano grida di rieleggere bene la storia, vuol dire che sta mandando un monito, lo stesso che ci ha lasciano Weizmann quando disse che Israele sarà ebraica quando l'Inghilterra sarà degli Inglesi. Questo deve spiegarci la Regina d'Inghilterra, che per questo deve essere processata: lei siede su un trono fatto dal sangue dei popoli di secoli di storia
Hanno dato inizio ai giochi di guerra, provano i loro missili e fanno degli esercitazioni militari a poca distanza dal fronte americano degli Emirati Arabi, del Kuwait e dell'Arabia Saudita: si stanno preparando per rispondere in maniera forte e decisa ad un attacco israeliano. Le televisioni arabe stanno trasmettendo in questi giorni gli esercizi di difesa in tutta l'Asia centrale nel caso di un attacco chimico, biologico e nucleare per perfezionare la strategia di prevenzione del nemico. Stanno operando nelle aree di confine del sud della provincia, in maniera simultanea in circa 10 province con la partecipazione dei combattenti dall'esercito iraniano.
Stanno sperimentando e collaudando armi nuove e moderne, e, combattendo contro un nemico immaginario, inscenano una vera e propria guerra elettronica, per disarmare i radar e le telecomunicazioni del nemico. Il loro obiettivo sarà sicuramente quello di colpire le basi americane presenti in Arabia, le istallazioni petrolifere, le pipeline del gas e del petrolio per creare un embargo mondiale di petrolio e gas. L'Iran in questo momento ha il potere di bloccare le esportazioni delle multinazionali petrolifere in Arabia e nel Golfo, sacrificando con grandi perdite umane l'intera popolazione iraniana perché sono state già innescate gli ordigni nucleari, dopo che l'America ha preso il controllo delle centrali israeliane.
Il messaggio che si vuole dare è quello di unità e solidarietà presente tra alcuni paesi arabi, giocando d'azzardo per rispondere alla presenza militare degli Stati Uniti e alle sue ambizioni in Asia Centrale. Le esercitazioni iraniane sono contemporanee e simultanee rispetto a quelle di Kazakhstan, Kyrgyzstan, Tajikistan, Azerbayjan, Uzbekistan, e la Russia , che stanno coordinando le loro forze militari sotto il Trattato di Organizzazione di Sicurezza Collettiva (CSTO), al quale hanno aderito recentemente anche Armenia e Bielorussia.
La presa di posizione della Russia all'interno di questa coalizione è un'evidente risposta all'aumento delle pressioni sull'Iran, e difendere i suoi investimenti in Azerbaijan e Kazakstan, così per garantire una certa sicurezza alla conduttura di Baku-Tbilisi-Ceyhan, per poi compensare la sua minore presenza in Asia Centrale.
Anche se l'Iran non è un membro del CSTO, fa da osservatore nella Organizzazione di Cooperazione di Shangai (SCO) della quale la Cina è un membro, che ha una stretta relazione con il CSTO. La struttura di alleanze militari è fondamentale, perché segnalano che un attacco sull'Iran potrebbe condurre ad un conflitto militare molto più esteso. Mentre la Russia cerca l'alleanza con la Siria per creare un corridoio militare sulla costa del Mediterraneo orientale, Stati Uniti ed Israele creano degli accordi di cooperazione militare con Azerbaijan e Georgia.
Una volta chiusa la guerra al Vicino Oriente, potrebbe prodursi un fenomeno contrario ai progetti israeliani: il rigetto unanime verso i sionistici, per non sostenere la politica terroristica israeliana, e non apparire come gli alleati del colonialismo. Questo spingerà Israele a preparare un altro gioco di guerra, per rispondere all'indignazione crescente con i governi locali contro la barbarie sionistica. L'Argentina sarà un bersaglio privilegiato per una grande operazione mediatica, così come il Cile per via dell'importante comunità palestinese che vi risiede.
Anche in questo caso sarà l'America ad agire tramite Israele, perché il vero obiettivo è colpire gli Stati che si stanno adesso unendo per sconfiggere i Banchieri e le multinazionali con la nazionalizzazione del petrolio e riconquistare l'antico potere perso, seguendo così l'esempio della Russia. Stanno ora usando gli scontri tra Ebrei e Palestinesi per seguire un percorso strategico sulle linee del petrolio: se non possono controllarle con i dittatori fantoccio devono farlo con la guerra. Ammesso che vogliono avanzare in america latina, che è un continente a maggioranza cristiana e cattolica, useranno gli ebrei per farlo, come ha fatto il Barone Rothschild con Hitler.
Israele colpendo il Libano ha fatto in realtà un attacco preventivo: ha distrutto ponti, aeroporti, e autostrade, sono state incendiate le riserve petrolifere sulla costa, hanno affondato le petroliere e mandato in avaria nel centrali termoelettriche. È chiaro che è stato fatto un attacco premeditato, e dunque l'esercito Onu rischia una guerra mondiale per assecondare il piano Americano di prendere il controllo di tutta la regione Mediorientale una volta per tutte. Prendere l'Iran e appiccare diversi fuochi nella regione, significherà creare il panico completo e darà inizio ad una nuova storia, quella della balcanizzazione dell'Asia sotto il protettorato di Onu e America.
Ogni Stato al suo interno sta cercando dal suo canto di creare una propria grande società dell'Energia, cercando le fusioni interne tra le compagnie che già operano in un mercato oligopolistico: questo da una parte per difendersi dagli attacchi provenienti dall'estero e dall'altro per accentrare in un'unica grande struttura la produzione dell'Energia. L'intenzione c'è e anche gli strumenti, tuttavia manca l'approvazione della Commissione Europea che non sembra approvare questi accordi domestici, lesivi della parità di trattamento sul mercato comunitario.
L'obiettivo sicuramente è quello di consentire che il controllo sia molto più verticistico o che comunque sia ben controllato e coordinato dalle lobbies: sono loro che decidono il come e quando delle organizzazioni societarie.
Ma c'è di più. Ciò che stanno tentando di fare è qualcosa di molto più profondo e con ampie e durature prospettive. Le banche stanno infatti cercando di mettere le mani sulle società di telecomunicazioni, non solo per appropriarsi dei dati delle persone, ma anche perché i media avranno la trasmissione e la distribuzione dell'energia elettrica. Le frequenze sono le autostrade del futuro, mentre i ripetitori le nuove stazioni di servizio a cui attingere energia perpetua a pagamento. Da lì viaggeranno le nostre informazione e la nostra civiltà, noi pagheremo per il loro trasporto e il loro accesso: questo è il crimine invisibile. Quella dell'Iran è la guerra che a cui tutti devono credere, ma esistono guerre psicologiche invisibili, i nostri missili sono gli aumento della benzina, della spesa per il riscaldamento, per l'accesso ai mutui e ai finanziamenti. Nei giorni scorsi abbiamo assistito alla creazione del primo grande gruppo bancario italiano, per cui le condizioni contrattuali dei mutui, delle finanziarie e degli strumenti bancari e finanziari saranno sempre più standardizzati, lontani dalle esigenze del piccolo imprenditore.
Le macabre notizie di decapitazione a cui assistiamo sui nostri media, mostrano un aumento del crimine e snaturano anche la percezione del male e dei reati. Gli stessi crimini di guerra perdono di significato, perché le persone sono portate a dare più peso alle paure più vicine a loro: la guerra è una cosa talmente lontana dalle loro menti, così com'è lontana la notizia di una fusione bancaria.
L'America va fermata, perchè non è altro che una colonia dei Baroni Ladroni, non è una grande potenza ma semplicemente dei contractors, una cavia di esperimenti che ha trasformato un popolo senza storia in violenti, depravati, poveri, e stupidi se non hanno i soldi. Se il presidente iraniano grida di rieleggere bene la storia, vuol dire che sta mandando un monito, lo stesso che ci ha lasciano Weizmann quando disse che Israele sarà ebraica quando l'Inghilterra sarà degli Inglesi. Questo deve spiegarci la Regina d'Inghilterra, che per questo deve essere processata: lei siede su un trono fatto dal sangue dei popoli di secoli di storia
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