Vabbe' chiudiamola qui,solo usiamo altri toni
ragazzi
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volevo rispondere a miz...
nei giorni scorsi ho pensato spesso a te, a come un po' alla volta hai ritrovato la tua serenità, e mi è stato un po' di conforto... Mi ricordo che tempo fa discutevamo se fosse peggio averlo perso come te all' improvviso, oppure un po' per volta, come è successo a me: credo che alla fine non faccia tanta differenza, perchè ora la sola cosa che resta e che resterà per sempre è che lui non c'è più... non c'è per me, ma è ancora più assurdo accettare che questa persona che parlava e guardava la tv e rideva e mangiava, adesso è solo una cosa che si decompone lì, senza più memoria... Questo mi dà un profondo senso di inutilità, ma anche una rabbia enorme, che io voglio diventi forza, perchè sennò niente avrà avuto senso...
mi ha lasciato un grande insegnamento, mio padre: la leggerezza... Lo sapeva di morire, quel furfante, ma mi ha imbrogliato fino all' ultimo! Lo vedevo così allegro e leggero, ancora pieno di interessi e di voglia di vivere, che ero portato a pensare alla sua morte in modo molto vago, quasi irreale, quasi che la morte non fosse niente di grave, e comunque pensavo che sarebbe morto, ma non ora! Uno pensa "non ora", e lo pensa e lo pensa, e non si rende conto che i mesi passano, e quel "non ora" non può essere per sempre, non si può fermare il tempo... Lui però intanto che c'era vita aveva intenzione di vivere, senza lamentarsi, senza fermarsi lì ad aspettare: con leggerezza... Penso adesso che tutti abbiamo uno scopo nella vita, qualcosa di vero su cui dobbiamo riversare la nostra forza, ma la forza è affar nostro: per il resto abbiamo il dovere di essere leggeri, di non gravare del nostro peso le vite delle persone che ci vogliono bene...
Leggevo l' ultima poesia di Carver, morto anche lui di cancro all' età di 50 anni:
Ultimo frammento
Raymond Carver
E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos'è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.
Ecco: penso che alla fine pure mio padre abbia avuto quello che voleva, abbia avuto tutto...
Last edited by Arturo Bandini; 24-07-2006, 16:45:16.
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio... Penso adesso che tutti abbiamo uno scopo nella vita, qualcosa di vero su cui dobbiamo riversare la nostra forza, ma la forza è affar nostro: per il resto abbiamo il dovere di essere leggeri, di non gravare del nostro peso le vite delle persone che ci vogliono bene...
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Originariamente Scritto da MIZARD Visualizza MessaggioSto piangendo...
E' incredibile come la nostra vita si incontra nel punto in cui finisce,la morte.
A differenza tua io l'ho perso all'improvviso,lontano da me,er fuori a Ravenna per una delle sue solite ispezioni.In quei giorni prima della sua morte non so' perche' lo guardavo,lo scrutavo,dentro di me dicevo io questo volto,queste situazioni devo ricordarmele perche' la vita e' breve e io sto crescendo.lo vedevo sereno e aspettavamo con anzia non una gita al mare,ma quello che aspettavo io da una vita e che lui voleva per me,studiare in un accademia di moda,quella che ora sto frequentando.E' difficile da spiegare,qualcosa dentro di me mi diceva che stava per succedere qualcosa.....poi una telefonata.....la speranza dietro ad un filo,ma io ero l'unico che diceva agli altri della famiglia "e' tardi,se n'e' andato"
In un attimo mi sono ritrovato Uomo,ero diventato il piu' grande della famiglia in quel momento e ho organizzato in fretta e furia il viaggio che mi avrebbe portato a rivedere il suo volto nelle fredde stanze di un obitorio,che come te ho fotografato,ma nella mia mente.
Porto ancora con me quelle immagini di quel volto,l'unico ad ever avuto il coraggio di vedere dopo un infarto,ed era diverso,rosso,ma dormiva.
Poi ricordo la camminata che feci con le sue ceneri in mano perche' sentivo un sentimento di ammirazione,rispetto,orgoglio e coraggio e sono le cose che lui ci ha insegnato e dobbiamo portare avanti.
La barba.......la prima cosa che ho fatto quando mi sono trasferito nella mia nuova casa non e' stato portare foto o altro,e' stato portare il suo pennello da barba e la sua schiuma,mi sembra di baciarlo ogni volta.
Un pezzo del mio cuore non c'e' piu',non ci possiamo fare niente,ma e' rimasta un altra parte,per noi,per continuare a vivere nei suoi insegnamenti e nel suo ricordo,e per gli altri nostri cari.
Un ultima cosa,nessuno,e dico nessuno,puo' capire il nostro dolore se non l'ha provato,se tornassi indietro risparmierei le condoglianze di molti,perche' e' un dolore che ti lascia solo e dobbiamo superare da soli,gli altri,per me servono a poco.
Miz sei un grande ti voglio beneOriginariamente Scritto da SeanQuesta società non è più disposta ad accettare i modi di fare di quel sistema. Il punto è solo questo. Non devono essere gli altri a dirci come condurre la nostra guerra. Noi rivogliamo tutto, e vogliamo l'allenatore assolto.Originariamente Scritto da Pescaavanti savoia
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Originariamente Scritto da tartufone Visualizza Messaggiohai scritto una cosa molto bella e adesso ti auguro di trovarla questa forza,facendo tesoro del tacito insegnamento di tuo padre....perchè nn tutti sanno essere leggeri.
lunedì è venuto a trovarlo un suo amico, lui si è ripreso un attimo (già delirava) e gli ha fatto "O Mario, allora?! Che tu giri?!", e gli ho portato il cane e lui l' ha accarezzato e l' ha chiamato "O Socrate, vecchio sacco di pulci!"
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggioè vero, bisogna avere dentro una grande forza e serenità, e sapere di aver sempre agito per il meglio, per essere così leggeri, fino alla fine...
lunedì è venuto a trovarlo un suo amico, lui si è ripreso un attimo (già delirava) e gli ha fatto "O Mario, allora?! Che tu giri?!", e gli ho portato il cane e lui l' ha accarezzato e l' ha chiamato "O Socrate, vecchio sacco di pulci!"
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza MessaggioEcco: penso che alla fine pure mio padre abbia avuto quello che voleva, abbia avuto tutto...
"Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
sigpic
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Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggiovolevo rispondere a miz...
nei giorni scorsi ho pensato spesso a te, a come un po' alla volta hai ritrovato la tua serenità, e mi è stato un po' di conforto... Mi ricordo che tempo fa discutevamo se fosse peggio averlo perso come te all' improvviso, oppure un po' per volta, come è successo a me: credo che alla fine non faccia tanta differenza, perchè ora la sola cosa che resta e che resterà per sempre è che lui non c'è più... non c'è per me, ma è ancora più assurdo accettare che questa persona che parlava e guardava la tv e rideva e mangiava, adesso è solo una cosa che si decompone lì, senza più memoria... Questo mi dà un profondo senso di inutilità, ma anche una rabbia enorme, che io voglio diventi forza, perchè sennò niente avrà avuto senso...
mi ha lasciato un grande insegnamento, mio padre: la leggerezza... Lo sapeva di morire, quel furfante, ma mi ha imbrogliato fino all' ultimo! Lo vedevo così allegro e leggero, ancora pieno di interessi e di voglia di vivere, che ero portato a pensare alla sua morte in modo molto vago, quasi irreale, quasi che la morte non fosse niente di grave, e comunque pensavo che sarebbe morto, ma non ora! Uno pensa "non ora", e lo pensa e lo pensa, e non si rende conto che i mesi passano, e quel "non ora" non può essere per sempre, non si può fermare il tempo... Lui però intanto che c'era vita aveva intenzione di vivere, senza lamentarsi, senza fermarsi lì ad aspettare: con leggerezza... Penso adesso che tutti abbiamo uno scopo nella vita, qualcosa di vero su cui dobbiamo riversare la nostra forza, ma la forza è affar nostro: per il resto abbiamo il dovere di essere leggeri, di non gravare del nostro peso le vite delle persone che ci vogliono bene...
Leggevo l' ultima poesia di Carver, morto anche lui di cancro all' età di 50 anni:
Ultimo frammento
Raymond Carver
E hai ottenuto quello che
volevi da questa vita, nonostante tutto?
Sì.
E cos'è che volevi?
Potermi dire amato, sentirmi
amato sulla terra.
Ecco: penso che alla fine pure mio padre abbia avuto quello che voleva, abbia avuto tutto...
Sono storie che si somigliano molto...anche lui non pensava di essere eterno,e dalla vita aveva ottenuto molto,specialmente in ambito lavorativo.
Ora io so' cosa lui avrebbe voluto,di due genitori laureati e con posizioni importanti non ha avuto la soddisfazione di vedere uno dei tre figli laureati.
Gli altri miei fratelli penso lo abbiano deluso,e continuano a farlo,cosi' io ho deciso di pensare solo a me stesso,e a mia madre.
Penso che questa cosa fose ci accomuna,leggi.
All'inizio,sia lui che mia madre hanno fatto molto affidamento sulla cultura e l'istruzione,ma per me la scuola e' sempre stata un distastro.Col tempo ha poi capito che non era la laurea a fare di me un Uomo,ora e' facile pensarlo,ma per un genitore e' sempre difficile da accettare.Lui vedeva che io ero portato per altre cose.Gli ricordavo suo fratello piu' piccolo,ribelle,forte e sensibile allo stesso tempo e con la battuta sempre pronta che perse quando avevo circa 14 anni.A quel tempo non me ne rendevo conto,ma leggendo i suoi diari sui quali scriveva ogni cosa,dai conti in banca alle uscite a piazza Navona o ai conti della spesa..... ho scoperto che per lui fu un duro colpo,il piu' duro di tutti,gli si spezzo' il cuore ma nonostante questo mi ha cresciuto e dato tanto.
E' questa stessa forza che noi dobbiamo avere,la stessa forza che li ha fatti crescere e diventare padri , deve ora farci risorgere.
Dobbiamo seguire una strada,qualunque essa sia.
Ora mi manca da leggere solo l'ultimo suo diario,nel quale ha scritto frasi e pensieri che ora non ho il coraggio di leggere.....non sono ancora pronto.
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Originariamente Scritto da Jolly Visualizza MessaggioMiz sei un grande ti voglio bene
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