Che merda di gente!!!!!!

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  • marco eurosup
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    • Feb 2001
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    • italia
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    Ogno popolo si conia le proprie leggi.
    Quando un imprenditore investe in un paese povero, trova le leggi che gli abitanti di questo paese hanno votato.Che colpa ne ha l' imprenditore ?
    Il Tuo pensiero è moralmente più nobile che nobile e io lo condivido in pieno, ma ribaltato in toto sulla realtà non ha il risultato desiderato.
    Preciso nuovamente che personalmente non condivido ogni forma di sfruttamento estremo, ma non si può generalizzare.
    Per evitare questo, in teoria si potrebbe fare un accordo tra lo stato dell' imprenditore e lo stato dove questo ha investito, che autorizza i controlli sulle aziende da parte del primo anche nel territorio del secondo almeno per garantire la sicurezza dei lavoratori.
    Ipotesi : un impresa Italiana apre una fabbrica nello Zambia ; le autorità italiane controllano direttamente che questa operi in modo corretto, altrimenti sanzione ( si potebbero effettuare i controlli con le autorità locali, ammesso che ci siano ed educarle ).
    Domanda: chi paga questo servizio ? A questo punto gli imprenditori vanno ancora ad investire in quel paese ?
    E se un imprenditore di un altro stato dove questa regola non vige investisse anche lui in quel paese ? Sarebbe sicuramente più competitivo dell'imprenditore italiano.
    E' un bel casino.
    Guarda che non sto facendo polemica, mi sto facendo delle domande e lo sto ponendo anche a Te

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    • donpablo
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      • Sep 2000
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      Mi reintrometto.

      Marco, ci sono alcune cose che non sai sull'Africa e sulle guerre tra le tribù. Parlo di Sierra Leone e altre nazioni giovanissime e martoriate da guerre PILOTATE dai vari commercianti di diamanti, oro o altro. Il bello è che gli stessi uomini che vanno a morire (in effetti sono tutti eserciti di bambini dai 6 ai 12 anni) e tagliano gli arti ai loro "nemici" dell'altra tribù a guerra finita sono poveri come prima. E i ricchi sono ricchi come prima, e si sono guadagnati un altro appezzamento di terreno con un altra miniera da sfruttare per vendere un gioello alla sciura europea o americana.

      Anche io quando ignoravo certe cose la pensavo come te, poi mi sono informato, da allora sono cinico all'inverosimile, ho letteralmente rabbrividito e pianto di fronte a quanto succede, o meglio DEVE SUCCEDERE perchè io possa scrivere su questo pc, e tu possa vendere i tuoi integratori. Informati meglio, la tua vita cambierà, la tua consapevolezza e maturità cambieranno, in meglio. E' un piccolo consiglio da un ragazzo come te.

      Il tuo discorso sull'imprenditore è giusto. E' un bel casino! Nel senso che il capitalismo RICHIEDE che non ci siano controlli, che tu possa spingerti sempre oltre alla ricerca di mano d'opera sempre più a basso costo, e ricavi sempre più elevati per la tua impresa.
      E' l'ABC dell'economia, di questa economia. A me fa schifo, però non so come cambiarla se non veicolando nel mio piccolo messaggi come questi. Ti ripeto, credimi sulla parola se vuoi, oppure studia tu con il tuo cervello, ma COME VIVIAMO NOI NON POSSONO VIVERE TUTTI. Se noi siamo straricchi è perchè sfruttiamo i paesi granaio per 100 lire e ci guadagniamo 1 miliardo vendendo ai ricchi.

      Ultima cosa, qui non si tratta di costruire il proprio destino, qui si è trattato di essere INVASI da altri uomini (altro che fratellanza universale), depredati, uccisi, schiavizzati a milioni, sottomessi, deportati, terre sfruttate per monocolture, oro in cambio di sveglie, aids e altre malattie importate. E questa macchia, peraltro neanche nascosta dall'occidente, ce la porteremo sempre dietro, anche se decidessimo di riparare i danni subiti.
      Qualcuno ha visto i miei polpacci???

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      • marco eurosup
        Bodyweb Member
        • Feb 2001
        • 891
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        • italia
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        Caro Donpablo,

        i miei complimenti per la Tua cultura e la Tua tenacia ideologica invidiabile.
        Io me ne sono fatta una ragione e ho pensato che non posso passare la mia vita a stabilire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato nè tantomeno a cercare di cambiare le cose. Ogni epoca ha avuto le sua rivoluzioni e se le cose sono così tanto sbagliate come dici Tu assisteremo all' ennesima.
        Il mio è una sorta di adattamento attivo a ciò che è la realtà fin da quando sono nato.
        Bada bene, adattamento attivo non reassegnazione.
        Mi sono adatto al sistema attuale, senza perdere di vista il rapporto umano con le persone ( che molti stanno abbandonando). Magari lo dimostro a modo mio, in base alle mie sperienze di vita.
        Ho una sola certezza : se cercassi di cambiare il mondo, come predichi Tu, sicuramente morirei prima di vederne il cambiamento, e sinceramente penso di non essere una persona in grado di trasmettere sensibilità, come lo sei Tu.

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        • checco78
          IL LATRITANTE
          • Jan 2001
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          Donpablo,talvolta,i fatti di cronaca,travolgendo le persone sulla scia di un onda emozionale ,possono portare a delle pesanti generalizzazioni.MA é un comportamento UMANO.Tuttavia resto dell'idea che il fenomeno dell'IMMIGRAZIONE vada attentamente monitorato e regolato.Gli extracomunitari che si sono macchiati di diversi reati gia nel loro paese non devono poter entrare in ITALIA.Questo sarebbe un primo filtro.Si,lo so che ci sono delinquenti anche tra i nostri compaesani ma questo non implica che si debba "per la par condicio dei malviventi di etnie diverse" convivere con banditi di ogni origine.L'ostracismo spesso non è pregiudizio di un popolo ospitante..bensi si sviluppa date le condizioni e conduzioni di vita del "gruppo ospitato";IL meridione ,per esempio, è fatto di persone solari e disponibili.quando fui ospite di amici ,tempo fa,mi trattarono come un figlio;E TUTTI,parenti e conoscenti,anche chi non mi aveva mai visto,ebbe un atteggiamento disponibile e premuroso.TUTTAVIA,nel SUD,non si tollera il tradimento,I TIRAINCULO e l'irriconoscenza.CIò,MI SEMBRA SACROSANTO,e se poi il fenomeno si espande,la diffidenza prende sempre piu campo,e da li al razzismo,il passo,ahinoi,è breve.LOgicamente ,non tutti gli stranieri vengono qui motivati da cattivi propositi o con l'intenzione di fottersene del principio del rispetto e del quieto vivere.Cmq inizio a temere che chi avesse uno stile di vita umile e onesto sia rimasto oltre confine a coltivare o lavorare su quel poco di produttivo che gli ha offerto la sua terra..INFINE ,come stabilire un dialogo,una collaborazione con i R.O.M?atteggiamento razzista nostro,culture incongiungibili,menefreghismo loro..cos'altro?perche finora non si sono trovati punti d'incontro?
          9-7-2006 CAMPIONI DEL MONDOOOOOOO!!!!!!!
          viola forever

          "Il successo altrui non deve essere vissuto come un insuccesso nostro-prima regola per imparare a vivere"

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          • Sauron
            Bodyweb Member
            • Oct 2000
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            • Minas Morgul, Mordor
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            Un intervento veloce anche se farei meglio a farmi i cazzi miei e parlare di allenamento, campo in cui sono molto più portato.
            Di politica non me ne intendo e non ho convinzioni politiche profonde, però:
            I nostri paesi "civilizzati" sono stati una vera rovina per queli poveri (a tal proposito basta pensare a colonialismo in passato, traffico d' armi e imperialismo economico nel presente).
            Abbiamo sradicato culture per molti versi più civilizzate ma più pacifiche della nostra.
            Abbiamo infangato e snaturato la religione usandola per indottrinare i sopravvissuti.
            Tendiamo a identificare il grado di civiltà di un popolo col suo sviluppo tecnologico, dimenticando completamente tutto il resto.
            In nome del dio denaro e di un falso progresso produciamo beni che non servono a nessuno e per farlo roviniamo il nostro pianeta e mettiamo in gioco la sopravvivenza dei suoi abitanti.
            Non ci sono dubbi:
            La corte dichiara l' imputato colpevole.
            Chi vivrà vedrà.


            (Grazie Nagione!)

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            • Sauron
              Bodyweb Member
              • Oct 2000
              • 2633
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              • Minas Morgul, Mordor
              • Send PM

              Prima delle leggi dell' economia vengono le leggi della fisica e quelle della natura.
              Non c' è alcun dubbio sul fatto che uno stile di vita basato sulla massimizzazione del profitto a discapito di beni molto più preziosi sia un modo di ragionare che non ha nulla di naturale ed è estremamente autodistruttivo e deleterio a livello globale e personale (vedi narcisismo).

              La sfiga sta nel fatto che le persone e le società che hanno abbracciato questi modi di pensare, hanno goduto di un apparente successo legato al potere della prevaricazione.
              Addirittura molte delle vittime sembra che non aspettino altro che di divenire simili loro carnefici.
              Con questo non voglio assolutamente dire che tutto quello che fa parte della nostra cultura sia marcio.
              Però ci sono parecchi comportamenti assolutamente innaturali ed estremamente dannosi che vengono propugnati come dei valori.
              Per me come la vedo io l' unica via di salvezza resta la sostituzione di questo tipo di "valori" con altri più consoni alle esigenze umane del pianeta.
              E' un processo che può avvenire solo a livello di educazione.


              (Grazie Nagione!)

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              • sarduy
                Bodyweb Advanced
                • Nov 2000
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                • Milano
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                Postato originalmente da : marco eurosup:
                [QB]Caro Sinirvasa,

                hai una strana visione del mondo, i tuoi sono sogni purtroppo irrealizzabili.
                QB]
                grazie a dio c`e` chi ancora sogna...scusate l`intromissione ma i discorsi delle persone di destra hanno la capacita` di farmi diventare sempre un po` triste...


                ...no estamos locos sabemos lo que queremos vivir la vide igual que si fuera un sueno...

                ```Charanga Habanera```

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                • Conan
                  Bodyweb Advanced
                  • Nov 2000
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                  • Roma Italia
                  • Send PM

                  Allora premetto di essere sempre stato di sinistra e di non essere assolutamente razzista ma come si fa a dire siamo tutti uguali?!?! E' vero appena nati siamo tutti uguali ma poi le condizioni e l'ambiente in cui si cresce sono diverse, cambiano a seconda delle usanze dei popoli, delle condizioni economiche dei diversi paese, dei costumi, delle religioni, etc...insomma nasciamo tutti uguali ma poi il destino ci divide....
                  Ripeto io non mi ritengo diverso da un albanese o da un marocchino per motivi razziali ma solo per motivi culturali.
                  Sarebbe bello quanto utopistico pensare di essere tutti cittadini del mondo, tutti uguali, tutti insieme appassionatamente...
                  Conan
                  sigpic"Ooh amore ooh amante
                  Che fai stasera ragazzo?
                  Tutto va bene, solo tienimi stretto
                  Questo perché sono un buon amante vecchio stampo"

                  Così non capisce. Devi dire "Conan, hai rotto er *****!" (Sergio cit.)

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                  • srinivasa
                    Bodyweb Member
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                    Postato originalmente da : marco eurosup:
                    <STRONG>Ogno popolo si conia le proprie leggi.
                    Quando un imprenditore investe in un paese povero, trova le leggi che gli abitanti di questo paese hanno votato.Che colpa ne ha l' imprenditore ?
                    </STRONG>
                    Il tuo pensiero sarebbe giusto se lo fosse anche la premessa,ovvero che ogni popolo sia libero di decidere le leggi con cui essere governato. Purtroppo,nel mondo,solamente una sparuta minoranza della popolazione totale gode di un diritto che parrebbe cosi' elementare.
                    Inoltre,in quei siti nei quali la liberta' di espressione e' negata,piu' o meno esplictamente,piu' o meno con violenza, gli "imprenditori" cui ti riferisci sono spesso dietro le quinte degli apparati decisionali e fanno di tutto affinche' i popoli locali non possano affrancarsi dagli stati di sottomissione ai quali sono sottoposti.
                    Queste condizioni politiche fanno buon gioco a chi continua a sfruttare le manodopera locale e si aggiudica appalti immensi per lo sfruttamento delle risorse del luogo,sottraendole alla popolazione autoctona,per pochi dollari,esattamente quelli che sono suff per corrompere i dirigenti del posto.
                    Quando la via della corruzione non e' praticabile le multinazionali ricorrono a metodi piu' cruenti e provvedono ad impiantare delle proprie propaggini politiche che acquisiscano il controllo dei territori interessanti.


                    Postato originalmente da : marco eurosup:
                    <STRONG>
                    Il Tuo pensiero è moralmente più nobile che nobile e io lo condivido in pieno, ma ribaltato in toto sulla realtà non ha il risultato desiderato.
                    </STRONG>
                    Il fatto che la realta' sia diversa da quel che desidero e' un dato fattuale incontrovertibile. Se cosi' non fosse non nutrirei questo dolore e questa fosca disperazione nel vedere ci' che accade nel terzo mondo,ma anche nel mio paese,proprio sotto casa mia dove non e' difficile incontrare qualche barbone che rovisti nel secchio della spazzatura,magari proprio mentre io getto i miei bei "appositi sacchetti".
                    Tuttavia ,pur essendo pessimista, sono convinto che un cambiamento sia sempre possibile. Le conquiste di mandela in sud africa non ultima quella dei farmaci anti AIDS,il popolo di Seattle ed i movimenti indipendentisti in sud america,sono dei segni che qualcosa puo' cambiare e del resto dalla storia abbiamo imparato che,sotto condizione invero complesse, il popolo puo' ribaltare la situazione e scrollarsi di dosso le briglie del potere,riguadagnando liberta' e dignita' per ognuno e non solo per i potenti.

                    Postato originalmente da : marco eurosup:
                    <STRONG>
                    Domanda: chi paga questo servizio ? A questo punto gli imprenditori vanno ancora ad investire in quel paese ?
                    E se un imprenditore di un altro stato dove questa regola non vige investisse anche lui in quel paese ? Sarebbe sicuramente più competitivo dell'imprenditore italiano.
                    E' un bel casino.
                    </STRONG>
                    Ho cancellato parte dle tuo post per non occupare troppo spazio...quel che dici e' condivisibile,ma si basa ancora su di una visione esclusivamente capitalistica del sistema. Quel che si dovrebbe fare e' impedire lo sfruttamento dei lavoratori,indipendentemente dal paese di appartenenza,fare in modo che le conquiste del progresso siano accessibili a tutti e che possano essere usate per facilitare il lavoro dell'uomo e portre prosperita' al maaggior numero di persone possibile.
                    io sono contro la concentrazione di potere economico e politico nelle mani di una ridotta oligarchia mondiale,vorrei che le risorse del mondo fossero equamente suddivise.
                    No ha senso porsi la domanda sul chi paga un servizio come quello cui ti riferivi poiche' un tale serivizio dovrebbe essere una sorta di minimo grantito nei rapporti tra imprenditore e lavoratore. Dovrebbe esistere una comunanza sovranazionale di intenti che permetta uno sviluppo completo e globale,che non si incentri sull'accumulo di ricchezza,ma sulla distribuzione del benessere.
                    Quale senso puo' avere essere ricchi,comperare automobili e cellulari a rotta di collo,quando un nostro fratello muore di fame? C'e' un'evidente sproporzione che non ha senso e che non puo' essere tollerata oltre da chi ha un minimo di coscienza.
                    every integer number is one of my favourite friends

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                    • donpablo
                      Bodyweb Member
                      • Sep 2000
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                      Marco, ho capito come la pensi, almeno tu sai come stanno alcune cose. Poi agisci come meglio credi.

                      Però tutte quelle maiuscole mi sanno un po' di presa per il culo, sbaglio?

                      Vabè, sei perdonato, và dalla tua donna.
                      Qualcuno ha visto i miei polpacci???

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                      • donpablo
                        Bodyweb Member
                        • Sep 2000
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                        Postato originalmente da : Sauron:
                        <STRONG>Un intervento veloce anche se farei meglio a farmi i cazzi miei e parlare di allenamento, campo in cui sono molto più portato.
                        Di politica non me ne intendo e non ho convinzioni politiche profonde, però:
                        I nostri paesi "civilizzati" sono stati una vera rovina per queli poveri (a tal proposito basta pensare a colonialismo in passato, traffico d' armi e imperialismo economico nel presente).
                        Abbiamo sradicato culture per molti versi più civilizzate ma più pacifiche della nostra.
                        Abbiamo infangato e snaturato la religione usandola per indottrinare i sopravvissuti.
                        Tendiamo a identificare il grado di civiltà di un popolo col suo sviluppo tecnologico, dimenticando completamente tutto il resto.
                        In nome del dio denaro e di un falso progresso produciamo beni che non servono a nessuno e per farlo roviniamo il nostro pianeta e mettiamo in gioco la sopravvivenza dei suoi abitanti.
                        Non ci sono dubbi:
                        La corte dichiara l' imputato colpevole.
                        Chi vivrà vedrà.</STRONG>
                        *****, è verissimo... c'erano società non capitalistiche dove non moriva nessuno di fame, dove non venivi colto da raptus e ammazzavi moglie e figli, dove non si rubava, dove una ragazza più cicciottella non cadeva in anoressia... dove non c'era razzismo (i ricercatori inglesi, bianchissimi, riuscivano in un mesetto a farsi accettare come osservatori), dove la violenza era ridotta al minimo, dove non si uccidevano bambini per trafficare organi, dove non si anusava la colla per non sentire i morsi della fame, dove se c'era un medicinale tutti lo avevano gratis. Non si andava sulla luna, è vero, non si aveva la corrente elettrica, ma CHI ***** SE NE FREGAVA IN DEI PARADISI SOCIALI SIMILI!!! Sembra un utopia, invece è la realtà che abbiamo spazzato via, ora ci restano la Sierra Leone, Ruanda, Sudan, India, Brasile e tutti gli altri luoghi di dolore della terra. Oltre al nostro dolore di seppur ricchissimi occidentali.
                        Qualcuno ha visto i miei polpacci???

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                        • marco eurosup
                          Bodyweb Member
                          • Feb 2001
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                          Le maiuscole non sono affatto una presa per il culo. Se vuoi polemizzare trovane un altra.

                          Continuo pensare che di fronte a problemi concreti bisogna agire con azioni concrete. Non mi piacciono i discorsi al condizionale, i se e i ma : DOVREBBE, SE FOSSE, BISOGNEREBBE. Bisogna partire da quello he è la realtà, non da quello che ci piacerebbe che fosse.
                          Scusate il pragmatismo, ma è l' azione che fà.
                          La realtà è che ogni essere umano ha una dose più o meno elevata di egoismo.Da qui il pensiero che quasi tutto ciò che accade nel mondo, accade per convenienza. Uno compie un azione se pensa di ottenere un beneficio ( o al limite se pensa di non avere un danno ).
                          Possiamo discutere all' infinito. La realtà concreta è che quei paesi sono poveri e sarebbero ancora più poveri se nessuno andasse lì ad investire.Sul fatto che la maggior parte della torta se la pappano i capitalisti,lasciando le briciole al popolo anche questa è una realtà su cui si può discutere.
                          Il giorno che i potenti lasceranno un po di più delle solite briciole ( forse sta già succedendo, non lo so ), stai sicuro che non lo faranno per una questione morale, ma per paura che il popolo si rivolti, evitando così danni superiori a quello che sarebbe il guadagno tirando troppo la corda.
                          Probabilmente il mio pensiero è un pò crudo, ma è così che la penso.

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                          • srinivasa
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                            • May 2000
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                            • roma
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                            Postato originalmente da : Conan:
                            <STRONG>Allora premetto di essere sempre stato di sinistra e di non essere assolutamente razzista ma come si fa a dire siamo tutti uguali?!?! E' vero appena nati siamo tutti uguali ma poi le condizioni e l'ambiente in cui si cresce sono diverse, cambiano a seconda delle usanze dei popoli, delle condizioni economiche dei diversi paese, dei costumi, delle religioni, etc...insomma nasciamo tutti uguali ma poi il destino ci divide....
                            Ripeto io non mi ritengo diverso da un albanese o da un marocchino per motivi razziali ma solo per motivi culturali.
                            Sarebbe bello quanto utopistico pensare di essere tutti cittadini del mondo, tutti uguali, tutti insieme appassionatamente...
                            Conan</STRONG>
                            Forse posso essermi espresso male,ma il mio desiderio di condividere il mondo piuttosto che combattere giorno dopo giorno per il predominio esclusivo di sue piccole parti, non implica l'uguaglianza delle menti,ne' tantomeno delle culture.
                            Io sogno una Terra in cui si riesca convivere nel rispetto reciproco,nella quale si possa raggiungere un livello di civilita' piu' sviluppato capace di assicurare i frutti del progresso e della tecnologia a tutti indisciminatamente. In questo futuro non dovrebbe essere permesso a nessuno di sfruttare un suo frattelo,quale che sia la propria cultura,le proprie inclinazioni sessuali,religiose,politiche etc.
                            Sarebbe un peccato uniformare tutte le genti,ad ogni latitudine, ma questo e' proprio quello che tende a fare il capitalismo e non gia' un comunismo sano o se volete un socialismo progressista.
                            il capitalismo ha bisogno di masse prive di strumenti critici,persone che non siano piu' in grado di ragionare con il proprio cervello,ma che mantengano quel tanto di intelligenza suff a riempire un carrello con i prodotti che li martellano di pubblicita' ogni girno sulle loro scintillanti televisioni.
                            Il mio discorso e' inteso ad una valorizzazione delle diversita' culturali,ma nel rispetto della liberta' d'espressione d'ognuono...so benissimo che si tratta di un progetto difficile, ma questo no ci giustifica dal non impegnarci nell'attuarlo,dire che si tratti di un'utopia e liquidare in modo superficiale l'argomento non e' di aiuto a nessuno,meno che mai a quelle persone che vivono lo sfruttamento e l'annientamento della propria dignita' di uomini sulla loro stessa pelle,tutti i giotni,per tutta la loro triste vita.
                            every integer number is one of my favourite friends

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                            • Sauron
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                              • Oct 2000
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                              • Minas Morgul, Mordor
                              • Send PM

                              Non dimentichiamo che c' è anche un mucchio di gente che si da fare ottenendo risultati concreti.
                              Pragmatismo e realismo non necessariamente coincidono.


                              (Grazie Nagione!)

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                              • Sauron
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                                • Oct 2000
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                                • Minas Morgul, Mordor
                                • Send PM

                                Prendiamo nel nostro piccolo (ma proprio piccolo) la gente che scrive che da consigli assiduamente sul forum.
                                Non ricavano nulla se non la soddisfazione di aver aiutato qualcuno e di poter scambiare opinioni riguardo alle cose che piacciono.

                                Parliamo di sistemi operativi.
                                Linux è soprattutto il frutto della passione, dello studio e della ricerca (ed è gratuito), Windows dell' economia.
                                Linux è nettamente superiore, anche se per Windows girano più giochini.
                                Linux è gratis, Windows no.

                                Meditate su questi esempi concreti di vita vissuta e capirete che le leggi dell' economia le fanno la pubblicità e gli economisti.

                                P.S. Mi sento di centro sinistra, ma non ho convinzioni politiche profonde, lo ripeto.
                                Uso sia Windows che Linux.
                                Le mie sono solo le considerazioni personali, ma assolutamente realiste.
                                Che vi piaccia o no, esistono prodotti e servizi completamente gratuiti (vedi Linux e il Forum) che valgono molto di più dei prodotti a pagamento (vedi Windows e le schede di Flex ).


                                (Grazie Nagione!)

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