L'originale creazione di Philippe Meste
Chi volesse partecipare con il proprio sperma a un’opera collettiva e dissacrante può guardare spermcube.com, sito-opera d'arte ideato dall’artista Philippe Meste. Francese, classe 1966, Meste intende raccogliere mille litri di sperma e congelarlo in una struttura cubica trasparente. L’artista, che in passato espose immagini di modelle contaminate dalle sue eiaculazioni, definisce l’opera universale e aperta a tutti.
Il titolo della creazione è “One cube together” (un cubo insieme), e l’artista, che lavora e vive a Parigi, l’ha definita qualcosa di “internazionale, aperto a tutti, universale”. Il progetto prevede l’accumulo di un capitale di 100 mila euro in azioni, ciascuna delle quali vale fino a 100 euro, da destinarsi ai donatori di sperma. Questi avranno dei diritti sull’opera, se e quando verrà venduta. Meste si preoccupa anche di inviare a ogni donatore il kit per effettuare e far recapitare il prelievo in questione.
Artista contemporaneo e provocatorio, Meste non è nuovo a questo genere di idee in nome del piacere estetico. Si tratta di una sorta di violenza che serve a risvegliare l’uomo dal letargo in cui è sprofondato. In passato l'artista espose, “Aquarelles”, una serie di ritratti fotografici femminili su cui lui stesso aveva eiaculato. Dal suo punto di vista è solo un modo di esaltare la bellezza. Le donne ritratte sono le icone di oggi, le estasi barocche del terzo millennio e la volgarità è negli occhi di chi guarda l'opera e non in quelli di chi la produce.
Chi volesse partecipare con il proprio sperma a un’opera collettiva e dissacrante può guardare spermcube.com, sito-opera d'arte ideato dall’artista Philippe Meste. Francese, classe 1966, Meste intende raccogliere mille litri di sperma e congelarlo in una struttura cubica trasparente. L’artista, che in passato espose immagini di modelle contaminate dalle sue eiaculazioni, definisce l’opera universale e aperta a tutti.
Il titolo della creazione è “One cube together” (un cubo insieme), e l’artista, che lavora e vive a Parigi, l’ha definita qualcosa di “internazionale, aperto a tutti, universale”. Il progetto prevede l’accumulo di un capitale di 100 mila euro in azioni, ciascuna delle quali vale fino a 100 euro, da destinarsi ai donatori di sperma. Questi avranno dei diritti sull’opera, se e quando verrà venduta. Meste si preoccupa anche di inviare a ogni donatore il kit per effettuare e far recapitare il prelievo in questione.
Artista contemporaneo e provocatorio, Meste non è nuovo a questo genere di idee in nome del piacere estetico. Si tratta di una sorta di violenza che serve a risvegliare l’uomo dal letargo in cui è sprofondato. In passato l'artista espose, “Aquarelles”, una serie di ritratti fotografici femminili su cui lui stesso aveva eiaculato. Dal suo punto di vista è solo un modo di esaltare la bellezza. Le donne ritratte sono le icone di oggi, le estasi barocche del terzo millennio e la volgarità è negli occhi di chi guarda l'opera e non in quelli di chi la produce.
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