ROMA - "Per due mesi sono stato mortificato da tutti, incolpato prima di essere giudicato. Sono stato crocifisso". Così Luciano Moggi rompe il silenzio e parla dello scandalo che lo vede protagonista in un'intervista in onda stasera al programma di Rai Tre Ballarò. "Hanno distrutto la mia famiglia - dice Moggi trattenendo le lacrime - dove c'era la gioia di vivere , ora c'e dolore".
"Io e Giraudo sembriamo i mostri, eppure fino a poco tempo fa dicevano che eravamo i migliori. Forse proprio per preparare tutto questo". Così Luciano Moggi in un'intervista in onda alla trasmissione Ballarò di Rai Tre, e sottolinea come lui sia "solo il capro espiatorio" di tutta la vicenda che lo vede coinvolto. E lascia intendere che ora che i due dirigenti non sono più nel mondo del calcio potranno succedere tanto altre cose: "Moggi e Giraudo erano un piccolo fortino in cui ci si difendeva da tutto quello che poteva accadere. Adesso le lobby verranno fuori ancora di più ".
"Carraro contro la Juve? Non è un timore, ma una certezza". Luciano Moggi nella sua lunga autodifesa nell'intervista in onda stasera a Ballarò punta pesantemente il dito contro l'ex presidente della Figc. "Abbiamo capito che qualcosa non funzionava - prosegue -. Avevamo scoperto che Carraro aveva detto di aiutare i club che portavano i voti. Questo abbiamo messo in atto, non per avere favore, ma per evitare degli svantaggi". Moggi ha anche detto di non aver mai partecipato alle assemblee di Lega o a quelle della Federazione. Moggi dice anche di non aver mai agito in maniera autonoma: "La Juventus sapeva anche le virgole, non ho mai fatto nulla di mia iniziativa".
"Senza Moggi il calcio non sarà migliore, potrebbe anche essere peggiore". Luciano Moggi si sente solo il capro espiatorio dello scandalo che ha individuato in lui il capo di un sistema che manipolava partite e arbitri. "Adesso sono coinvolte poche persone - continua Moggi - e si capisce quali sono le lobby, il potere economico e quello federale. Io al mondo del calcio devo tutto. Cerco di avere la pace dentro, ma adesso il problema calcistico non mi interessa più. Il calcio lo guardo solo in tv, perché è troppo il male che mi ha fatto questo mondo". Quanto ai rapporti con arbitri e designatori, Moggi ha detto che ce li avevano tutti e che lui non aveva mai chiesto questo o quell'arbitro. L'ex dg bianconero dice però che avrebbero dovuto fare "intercettazioni a 360 gradi, perché così non sarebbero venuti fuori solo due capri espiatori".
"Io e Giraudo sembriamo i mostri, eppure fino a poco tempo fa dicevano che eravamo i migliori. Forse proprio per preparare tutto questo". Così Luciano Moggi in un'intervista in onda alla trasmissione Ballarò di Rai Tre, e sottolinea come lui sia "solo il capro espiatorio" di tutta la vicenda che lo vede coinvolto. E lascia intendere che ora che i due dirigenti non sono più nel mondo del calcio potranno succedere tanto altre cose: "Moggi e Giraudo erano un piccolo fortino in cui ci si difendeva da tutto quello che poteva accadere. Adesso le lobby verranno fuori ancora di più ".
"Carraro contro la Juve? Non è un timore, ma una certezza". Luciano Moggi nella sua lunga autodifesa nell'intervista in onda stasera a Ballarò punta pesantemente il dito contro l'ex presidente della Figc. "Abbiamo capito che qualcosa non funzionava - prosegue -. Avevamo scoperto che Carraro aveva detto di aiutare i club che portavano i voti. Questo abbiamo messo in atto, non per avere favore, ma per evitare degli svantaggi". Moggi ha anche detto di non aver mai partecipato alle assemblee di Lega o a quelle della Federazione. Moggi dice anche di non aver mai agito in maniera autonoma: "La Juventus sapeva anche le virgole, non ho mai fatto nulla di mia iniziativa".
"Senza Moggi il calcio non sarà migliore, potrebbe anche essere peggiore". Luciano Moggi si sente solo il capro espiatorio dello scandalo che ha individuato in lui il capo di un sistema che manipolava partite e arbitri. "Adesso sono coinvolte poche persone - continua Moggi - e si capisce quali sono le lobby, il potere economico e quello federale. Io al mondo del calcio devo tutto. Cerco di avere la pace dentro, ma adesso il problema calcistico non mi interessa più. Il calcio lo guardo solo in tv, perché è troppo il male che mi ha fatto questo mondo". Quanto ai rapporti con arbitri e designatori, Moggi ha detto che ce li avevano tutti e che lui non aveva mai chiesto questo o quell'arbitro. L'ex dg bianconero dice però che avrebbero dovuto fare "intercettazioni a 360 gradi, perché così non sarebbero venuti fuori solo due capri espiatori".
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