Perche' Sono Cosi' Saggio

[Arturo Bandini]

**** ma come fai a fare dei minestroni cosi'...

E poi sempre con Bukowski...


Ti faccio una domanda : tu credi sia piu' eroico vivere negli eccessi seguendo il proprio istinto e sbattersene il ***** di tutto e tutti oppure fare una vita di sacrifici per se stessi, per qualcuno, cercando di costruire qualcosa , sebbene tra mille difficolta' ?

dici "seguendo il proprio istinto"? tuttaltro: seguendo la propria visione. Se seguissi l' istinto baderei a mangiare, dormire, scopare, farmi una famiglia, procreare, e lavorare per mantenermi tutto ciò...

è eroico fare una vita di sacrifici per costruire... che cosa?
per l' istinto di vita? tutto ciò che si fa è per dare seguito alla specie. E' solo ridursi a desiderare ciò che l' istinto ci impone
questo è l' uomo per la specie
poi c'è l' uomo per l' uomo, che vive desiderando davvero, con dei sogni tutti suoi, che però, essendo in contrasto con l' istinto di vita (tutto ciò che non è funzionale all' istinto di vita ne è in contrasto) portano all' autodistruzione
infine c'è l' ideale: l' uomo per l' utopia. Scegliere cosa desiderare non in base a un desiderio di autorealizzazione, ma per soddisfare i principi di una propria visione. Depersonificarsi e disincarnarsi, considerare il corpo come un oggetto a noi estraneo, un utensile da usare in modo improprio e eccessivo, finchè non si spacca, e il freddo, la fame, il sonno, il desiderio di sesso, sono solo le sollecitazioni che alla tua mano arrivano dall' utensile, segno che lo stai usando nel modo giusto, che lo stai spaccando a modino. Perchè tu vuoi scolpire questa pietra, la tua visione, al più presto possibile, e se ci devi spuntare sopra lo scalpello, bè: è solo uno scalpello...
diventare un esperimento, la visione di un filosofo, lo strumento di una volontà!

[quellogrosso]

ho comprato Le radici del romanticismo... sembra una lettura molto impegnativa, almeno per me che di filosofia ne so poco...
"

Se prima leggi la biografia di Berlin, molto ben scritta da Michael Ignatieff (Ironia e libertà, edita da Carocci, 2000), potrai comprendere molto meglio quel libro ed in generale il pensiero di Berlin...Berlin infatti non ci ha lasciato un "trattato", una ricostruzione organica della storia del pensiero, ma tanti saggi (perlopiù raccolti, editi e distribuiti alla fine della sua vita) che, letti unitariamente, dipingono un quadro dell'umanità (almeno dell'occidente) utilizzando come colori i concetti di libertà, autorità, volontà, etica, razionalità, storia, arte utilizzati dall'uomo negli ultimi 2700 anni.
Leggere prima la biografia, ti permetterebbe di inserire meglio quei capitoli di storia delle idee che hai in mano (le radici del romanticismo) nel quadro che aveva in mente Berlin.
Spero non lo troverai noioso...almeno x me è interessante.

[Arturo Bandini]

Se prima leggi la biografia di Berlin, molto ben scritta da Michael Ignatieff (Ironia e libertà, edita da Carocci, 2000), potrai comprendere molto meglio quel libro ed in generale il pensiero di Berlin...Berlin infatti non ci ha lasciato un "trattato", una ricostruzione organica della storia del pensiero, ma tanti saggi (perlopiù raccolti, editi e distribuiti alla fine della sua vita) che, letti unitariamente, dipingono un quadro dell'umanità (almeno dell'occidente) utilizzando come colori i concetti di libertà, autorità, volontà, etica, razionalità, storia, arte utilizzati dall'uomo negli ultimi 2700 anni.
Leggere prima la biografia, ti permetterebbe di inserire meglio quei capitoli di storia delle idee che hai in mano (le radici del romanticismo) nel quadro che aveva in mente Berlin.
Spero non lo troverai noioso...almeno x me è interessante.

bè, ho già speso 27 euro per le radici del romanticismo, per ora mi leggo questo
leggevo anche su storia della filosofia dell' abbagnano (abbagnale? ) che ho a casa un discorso interessante sull' importanza del dolore nel romanticismo, poi magari stasera te lo posto, perchè non so se l' ho capito...
ma secondo te è possibile prendere un po' da uno, un po' dall' altro? è possibile un compromeso tra romanticismo e nichilismo?
secondo te quale filosofia sta alla base della scrittura di bukowski?

[Arturo Bandini]

ecco: "sono invece caratteri comuni e fondamentali di tutte le manifestazioni del romanticismo l' ottimismo, il provvidenzialismo, il tradizionalismo e il titanismo. L' ottimismo è la convinzione che la realtà è tutto ciò che dev' essere ed è, ad ogni momento, razionalità e pefezione. E' per questo ottimismo che il R tende a esaltare il dolore, l' infelicità e il male. L' infinità dello spirito infatti si manifesta egualmente in questi aspetti della realtà ma li supera e li concilia nella sua perfezione. Hegel ci presenta il mondo romantico nella felicità della sua perfetta pacificazione razionale. Shopenhauer ce lo presenta nell' infelicità dei suoi contrasti irrazionali e pur tuttavia soddisfatto di riconoscersi in questo contrasto. La volontà irrazionale di Shopenahuer è un principio non meno ottimistico della ragione assoluta di hegel"

Daccordo, ma sul piano pratico qual'è la motivazione concreta di questo ottimismo? Anch'io guardo con ottimismo al dolore, ma nel senso di bukowski (scusate se lo cito ancora): "non voglio perdere i miei diavoli perchè ho paura di perdere i miei angeli", cioè: senza il dolore non avrei modo nè motivo per andare alla ricerca di qualcos'altro... senza dolore non potrei sublimare il dolore stesso nella forza che mi è necessaria per conseguire i miei scopi, e nella rabbia; se fossi felice, con una vita soddisfacente, lavorare per me, e nel tempo che resta godere del mio lavoro, e farmi una famiglia, non avrei però il tempo di pensare alle cose inutili, che sono quelle più importanti, ed avrei troppo da perdere, resterei attaccato alla normalità, senza avere un sogno tutto mio.
Insomma: million dollar baby senza il suo dolore non sarebbe stata million dollar baby: sarebbe stata una qualunque...
è per questo che giudico positivamente il dolore: non il dolore qualsiasi, l' infelicità strisciante in cui vive la maggior parte delle persone, ma quello che io chiamo il dolore perfetto: quel dolore così grande che non può più essere sopportato, che si trasforma in forza e, nel tentativo di trovargli un senso, in utopia...
è questo che intendevano i romantici?

[matt85]

che due coglioni arturo altro che vita dissoluta ti fai più seghe mentali di una di maria de filippi, ma lasciati vivere che tanto fra 50 anni crepi, ma sbattinene i coglioni

[Arturo Bandini]

che due coglioni arturo altro che vita dissoluta ti fai più seghe mentali di una di maria de filippi, ma lasciati vivere che tanto fra 50 anni crepi, ma sbattinene i coglioni

ma perchè devi sempre parlare come se stessi parlando di me? vorrei riflettere su queste cose che secondo me hanno un' importanza universale, mica solo per me...

[matt85]

io ti dico la mia, lasciati vivere sbattitene i coglioni che tanto sarai cibo per vermi cmq

[Arturo Bandini]

io ti dico la mia, lasciati vivere sbattitene i coglioni che tanto sarai cibo per vermi cmq

sì, ma anche di questa cosa se ne può rovesciare il senso... dove l' ho sentita? ah: ne "l' attimo fuggente":

“Cogli la rosa quando è il momento” in latino, invece, si dice “Carpe diem”. Chi
lo sa che cosa significa?”
Maeks alza il dito e risponde: “Carpe diem, cioè cogli l’attimo”.
Keating: “Molto bene, signor?”
Maeks: “Maeks”.
Keating: “Maeks, mi ricorderò il suo nome.
“Cogli l’attimo, cogli la rosa quando è il momento”.
Perché il poeta usa questi versi?
Charlie: “Perché va di fretta!”
Keating: “No, diing! Grazie per aver partecipato al nostro gioco. Perché siamo cibo per
i vermi, ragazzi! Ognuno di noi, un giorno smetterà di respirare, diventerà
freddo e morirà. Adesso, avvicinatevi tutti e guardate questi visi del passato –
e indica le foto di classe del passato esposte insieme ai trofei e alle coppe
nella vetreria dell’Accademia – Lì avete visti mille volte, ma non credo che li
abbiate mai guardati, non sono molto diversi da voi: stesso taglio di capelli,
pieni di ormoni come voi, invincibili come vi sentite voi. Il mondo è la loro
ostrica, pensano di essere destinati a grandi cose, come molti di voi, i loro
occhi, pieni di speranza, proprio come i vostri. Avranno atteso finché non è
stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale?
Perché vedete, questi ragazzi, ora, sono concime per i fiori, ma se ascoltate
con attenzione, li sentirete bisbigliare il loro monito. Coraggio, accostatevi,
sentite?
“Carpe diem, carpe diem… cogliete l’attimo, ragazzi,
rendete straordinaria la vostra vita”.

[matt85]

cioè se vivi ogni giorno come fosse l'ultimo vivrai senza riserve e morirari con la soddisfazione di aver dato tutto tè stesso?

[Arturo Bandini]

cioè se vivi ogni giorno come fosse l'ultimo vivrai senza riserve e morirari con la soddisfazione di aver dato tutto tè stesso?

sì, anche, oppure "vivi come se dovessi morire domani, pensa come se non dovessi morire mai"... ma non l' hai visto l' attimo fuggente?

[matt85]

ma questa frase era di moana pozzi!

[Arturo Bandini]

cioè se vivi ogni giorno come fosse l'ultimo vivrai senza riserve e morirari con la soddisfazione di aver dato tutto tè stesso?

più che aver dato tutto te stesso, è per poter dire "ci ho provato... non importa se ho vinto o perso, ma ci ho provato!
oppure "ho avuto la possibilità che cercavo... ho avuto tutto"

[Arturo Bandini]

ma questa frase era di moana pozzi!

davvero?? pensavo fosse dannunzio, o almeno almeno mussolini

[KURTANGLE]

la traduzione piu' bella è
" strappa ai secondi l essenza di ogni sensazione "

[Arturo Bandini]

la traduzione piu' bella è
" strappa ai secondi l essenza di ogni sensazione "

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios temptaris numeros. Ut melius, quidquid erit, pati, seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam, quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare Tyrrenum: sapias, vina liques, et spatio brevi spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida aetas: carpe diem, quam minimum credula postero.