...perchè sono così accorto, perchè scrivo libri così buoni...
in questo modo sono intitolati i capitoli di non mi ricordo quale opera di nietzsche.
Io mi sento di essere così: perchè solo io ho capito tutto?
vi racconto i fatti: oggi ho litigato per la seconda volta in pochi giorni con una mia amica. Venerdì siamo andati al cinema, e mi diceva che non le è piaciuto un libro che le ho prestato, che le sembra noioso. Io ho risposto in modo brusco "ma sta' zitta, vai." e lei si è messa a piangere, e poi le ho chiesto scusa e mi ha detto che non è la prima volta, che io ho il vizio di essere superbo sulle cose che per me sono vere... può darsi...
stamani tornavo in macchina con lei da pistoia, e c'era una sua amica, e parlavano di giurisprudenza, tutto il tempo a dire stronzate di legge. Mi ha anche abbassato la radio, che avevo messo fiona apple apposta per non dover seguire quelle stronzate che dicevano, ma lei mi ha abbassato la radio! A un certo punto la sua amica mi fa "Giulio, tu te l' immaginavi che la giurisprudenza fosse così (e voleva dire difficile, per vantarsi, forse)", e io ho tronato la sua frase e ho detto "così inutilmente noiosa?". Poi hanno ripreso a parlare, io allora ho quasi urlato "PER PIETA', LA SMETTETE?!!!"
Poi dopo la mia amica mi ha detto se ce l' ho con lei di dirglielo...
ma non è questo: state bene a sentire!
Stanotte sono stato su tutta la notte a ridere leggendo esercizi di stile di quineau, che se glielo do a leggere a queste persone così "colte" me lo tirano dietro. Voglio dire: anch' io mi interesso alle cose.
ma il lavoro, la giurisprudenza, la medicina, l' ingegneria, tuttte ste stronzate non sono cose vere, nè importanti: sono cose che l' uomo ha inventato per mandare avanti la società degli uomini, come stupidi segnali stradali (giurisprudenza...) oppure cose che servono alla vita degli uomini (medicina...), ma la vita degli uomini non ha importanza, tanto meno la società: contano solo le cose vere, non quelle che l' uomo usa per andare avanti coi suoi piccoli trucchi e salti mortali, non il lavoro, che serve per l' istinto di vita, per vivere, non i bambini, i figli, i fidanzati: tutte cose utili, che prendono e usano per la loro vita, andando a marcire, come se fosse importante vivere!
solo le cose vere e inutili, quelle che l' uomo fruga e trova dentro sè: la psicologia, la flosofia, la poesia, e le risate, e la musica, e i romanzi: nient' altro ha importanza.
allora perchè la gente si vanta, perchè sta a dire "quello è un tipo in gamba, si è laureato con 110" e allora? si è laureato perchè gli serve per sè, per la sua vita, per assecondare l' istinto e il principio di piacere...
dove sono le risate, dov'è l' utopia?
diceva bene buk "puttane, galere, birra, sono le università della vita. Io ho preso molte lauree. chiamatemi dottore"
è per questo che io ho ragione e la mia amica (a cui voglio bene, ma mi dispiace che non capisce) ha torto
in questo modo sono intitolati i capitoli di non mi ricordo quale opera di nietzsche.
Io mi sento di essere così: perchè solo io ho capito tutto?
vi racconto i fatti: oggi ho litigato per la seconda volta in pochi giorni con una mia amica. Venerdì siamo andati al cinema, e mi diceva che non le è piaciuto un libro che le ho prestato, che le sembra noioso. Io ho risposto in modo brusco "ma sta' zitta, vai." e lei si è messa a piangere, e poi le ho chiesto scusa e mi ha detto che non è la prima volta, che io ho il vizio di essere superbo sulle cose che per me sono vere... può darsi...
stamani tornavo in macchina con lei da pistoia, e c'era una sua amica, e parlavano di giurisprudenza, tutto il tempo a dire stronzate di legge. Mi ha anche abbassato la radio, che avevo messo fiona apple apposta per non dover seguire quelle stronzate che dicevano, ma lei mi ha abbassato la radio! A un certo punto la sua amica mi fa "Giulio, tu te l' immaginavi che la giurisprudenza fosse così (e voleva dire difficile, per vantarsi, forse)", e io ho tronato la sua frase e ho detto "così inutilmente noiosa?". Poi hanno ripreso a parlare, io allora ho quasi urlato "PER PIETA', LA SMETTETE?!!!"
Poi dopo la mia amica mi ha detto se ce l' ho con lei di dirglielo...
ma non è questo: state bene a sentire!
Stanotte sono stato su tutta la notte a ridere leggendo esercizi di stile di quineau, che se glielo do a leggere a queste persone così "colte" me lo tirano dietro. Voglio dire: anch' io mi interesso alle cose.
ma il lavoro, la giurisprudenza, la medicina, l' ingegneria, tuttte ste stronzate non sono cose vere, nè importanti: sono cose che l' uomo ha inventato per mandare avanti la società degli uomini, come stupidi segnali stradali (giurisprudenza...) oppure cose che servono alla vita degli uomini (medicina...), ma la vita degli uomini non ha importanza, tanto meno la società: contano solo le cose vere, non quelle che l' uomo usa per andare avanti coi suoi piccoli trucchi e salti mortali, non il lavoro, che serve per l' istinto di vita, per vivere, non i bambini, i figli, i fidanzati: tutte cose utili, che prendono e usano per la loro vita, andando a marcire, come se fosse importante vivere!
solo le cose vere e inutili, quelle che l' uomo fruga e trova dentro sè: la psicologia, la flosofia, la poesia, e le risate, e la musica, e i romanzi: nient' altro ha importanza.
allora perchè la gente si vanta, perchè sta a dire "quello è un tipo in gamba, si è laureato con 110" e allora? si è laureato perchè gli serve per sè, per la sua vita, per assecondare l' istinto e il principio di piacere...
dove sono le risate, dov'è l' utopia?
diceva bene buk "puttane, galere, birra, sono le università della vita. Io ho preso molte lauree. chiamatemi dottore"
è per questo che io ho ragione e la mia amica (a cui voglio bene, ma mi dispiace che non capisce) ha torto
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