Juve, il gran ritorno di Boniperti
Una vita in bianconero tra campo e scrivania: il vecchio capitano garante della rinascita. La famiglia Agnelli richiama il passato: si parla di Furino, Morini, Gentile e Cabrini
MILANO, 25 maggio 2006 - Il passato che ritorna. La nuova Juventus rinasce su solchi antichi, attorno a uomini che fanno parte della sua storia ma senza aver condiviso le scelte degli ultimi ricchi 12 anni, quelli che oggi fanno rabbrividire. C’è bisogno di facce che possano ridare entusiasmo ai tifosi avviliti e meritare il rispetto degli avversari. Se Michel Platini non sarà della partita perché il suo impegno è tutto per la presidenza Uefa, altri uomini col marchio Juve sono stati l’approdo sicuro e forse inevitabile di chi deve ricostruire.
Il primo è Giampiero Boniperti, che con la Juve ha condiviso cinquant’anni di vita: campo e scrivania, gol, dedizione e apprezzatissimi silenzi sia da presidente operativo, quando non gli cavavi una parola di bocca su quel che succedeva in casa bianconera, sia da presidente onorario (come lo è stato in questi ultimi 12 anni), quando il suo nome è scomparso da ogni carta intestata e gli è stata negata persino la tessera per un posto in tribuna d’onore allo stadio di Torino. Boniperti è juventino nell’anima e questi giorni sono pesantissimi per lui, al di là di ogni possibile rivincita personale.
Boniperti ha quasi 78 anni ed è il primo a sapere che guidare la nuova Juve non è impresa leggera, il calcio che lui ha frequentato da primattore non c’è più e non c’è più la sua Juventus potente e autoritaria. Ma Boniperti ha un’esperienza senza eguali, ha sempre avuto buoni rapporti con Capello e darà preziosi consigli. Ad altri l’operatività, ma la sua faccia ha valore. Lo confermano le tante testimonianze d’affetto dei tifosi, comuni ed eccellenti. Un abbraccio rumoroso. A Torino ci hanno pensato. In giorni come questi recuperare l’orgoglio della maglia e la passione per la squadra è l’obiettivo primario. Come ben sanno Gianluigi Gabetti e John Elkann.
La famiglia Agnelli non entrerà nel nuovo cda della Juventus, ma con la presenza di Boniperti si tornerà a respirare qualcosa della vecchia Juve, mai così rimpianta. Il vecchio capitano non ha perso né entusiasmo né grinta, potesse tornare in campo si metterebbe a rincorrere Del Piero per riprendersi il record dei gol. Fatto il primo passo, i cancelli si riapriranno per altri campioni del cuore. Pare quasi una formazione: Gentile, Cabrini, Morini, Furino, Pessotto... In attesa di Del Piero, la bandiera di oggi. Uomini da campo e da battaglia. Gente che non ha mai tradito.
Una vita in bianconero tra campo e scrivania: il vecchio capitano garante della rinascita. La famiglia Agnelli richiama il passato: si parla di Furino, Morini, Gentile e Cabrini
MILANO, 25 maggio 2006 - Il passato che ritorna. La nuova Juventus rinasce su solchi antichi, attorno a uomini che fanno parte della sua storia ma senza aver condiviso le scelte degli ultimi ricchi 12 anni, quelli che oggi fanno rabbrividire. C’è bisogno di facce che possano ridare entusiasmo ai tifosi avviliti e meritare il rispetto degli avversari. Se Michel Platini non sarà della partita perché il suo impegno è tutto per la presidenza Uefa, altri uomini col marchio Juve sono stati l’approdo sicuro e forse inevitabile di chi deve ricostruire.
Il primo è Giampiero Boniperti, che con la Juve ha condiviso cinquant’anni di vita: campo e scrivania, gol, dedizione e apprezzatissimi silenzi sia da presidente operativo, quando non gli cavavi una parola di bocca su quel che succedeva in casa bianconera, sia da presidente onorario (come lo è stato in questi ultimi 12 anni), quando il suo nome è scomparso da ogni carta intestata e gli è stata negata persino la tessera per un posto in tribuna d’onore allo stadio di Torino. Boniperti è juventino nell’anima e questi giorni sono pesantissimi per lui, al di là di ogni possibile rivincita personale.
Boniperti ha quasi 78 anni ed è il primo a sapere che guidare la nuova Juve non è impresa leggera, il calcio che lui ha frequentato da primattore non c’è più e non c’è più la sua Juventus potente e autoritaria. Ma Boniperti ha un’esperienza senza eguali, ha sempre avuto buoni rapporti con Capello e darà preziosi consigli. Ad altri l’operatività, ma la sua faccia ha valore. Lo confermano le tante testimonianze d’affetto dei tifosi, comuni ed eccellenti. Un abbraccio rumoroso. A Torino ci hanno pensato. In giorni come questi recuperare l’orgoglio della maglia e la passione per la squadra è l’obiettivo primario. Come ben sanno Gianluigi Gabetti e John Elkann.
La famiglia Agnelli non entrerà nel nuovo cda della Juventus, ma con la presenza di Boniperti si tornerà a respirare qualcosa della vecchia Juve, mai così rimpianta. Il vecchio capitano non ha perso né entusiasmo né grinta, potesse tornare in campo si metterebbe a rincorrere Del Piero per riprendersi il record dei gol. Fatto il primo passo, i cancelli si riapriranno per altri campioni del cuore. Pare quasi una formazione: Gentile, Cabrini, Morini, Furino, Pessotto... In attesa di Del Piero, la bandiera di oggi. Uomini da campo e da battaglia. Gente che non ha mai tradito.
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