Il neo ministro della giustizia vuole bloccare le interecettazioni sui giornali...forse questo c'entra qualcosa?
Anche la politica irrompe alla grande nel Calciogate. E va a colpire il Governo nella persona dell'attuale Guardasigilli, il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Che in un'intervista alla Gazzetta dello Sport ammette: "Sì, Moggi l'ho conosciuto, frequentato e visto più volte". E precisa: "Io sono uno di quei fessi che tanti anni fa ha messo i soldi nel calcio Napoli e lì li ha lasciati. Ho vissuto da vicino gli anni dello scudetto".
Ma per La Stampa le cose sarebbero un po' diverse. Grazie alle intercettazioni pubblicate oggi, il 9 febbraio dell'anno scorso Luciano Moggi l'avrebbe chiamato per chiedere una difesa pubblica dalle accuse rivolte da Ermanno Pieroni, ex presidente dell'Ancona, che aveva appena denunciato con un'intervista a Repubblica le storture del mondo del pallone.
Ed ecco allora la chiamata: Moggi telefona, ma gli viene passato il Dottor Pietro De Angelis, addetto stampa di Mastella. Che gli legge questa dichiarazione al telefono: "Trovo poco corretto lanciare accuse, per altro senza l'onere della prova, attraverso l'intervista ai giornali... così il segretario dei popolari Udeur, Clemente Mastella commenta la polemica innescata dalle accuse dell'ex presidente dell'Ancona Ermanno Pieroni contro Luciano Moggi. Il calcio sta vivendo una lunga stagione di grave crisi e le insinuazioni contro il direttore generale della Juventus rappresentano un altro colpo mortale ad uno spor sul luogo del tracollo".
E per essere più chiaro, De Angelis continua nella lettura del comunicato: "Si tratta di affermazioni molto gravi che avrebbero meritato da parte di Pieroni un momento di maggiore riflessione ed è sospetto che vengano rilasciate mentre è in corso un'inchiesta giudiziaria che riguarda proprio l'Ancona". Ma questo non va bene a moggi, che interviene: "No! No! Diciamo che lui è stato già rinviato a giudizio, eh!" e precisamente per la bancarotta dell'Ancona, sottolinea l'ex dg bianconero, ed anche per quella del Taranto.
Ci siamo quasi. Un piccolo ritocco alla dichiarazione preparata da De Angelis: "Dunque... eeeh, è antiestetico che praticamente un... eh... soggetto del tipo di Pieroni... ora io te lo dico a grandi linee...", ed eccole qua: "Possa... possa avere spazi nella Rai... inserti... in quotidiani di importanza nazionale... in pratica anche tenendo conto dell'attuale situazione del... del medecsimo, che è in... è stato... eh... giudicato... eh... è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta e... con truffa allo Stato... però poi magari questa anche se non ce lo vuoi (incomprensibile) di mezzo non ce lo mettemo...".
Non è tutto: l'ira di Lucianone dev'essere sedata: "Che poi... che poi la realtà è questa! - continua nella sua 'catechesi' a De Angelis - E poi finiva dicendo che però... dunque... questa volta... il me... la giustizia è stata molto più felice dei mezzi di informazione perch§é di solito i bancarottieri... eeeh... fuggono nei pangili... e lui in pratica gli è stato... gli è stato portato via il panfilo... è rimasto... così hanno... hanno messo...". E raccomanda: "Mi raccomando la faccia subito... poi magari avvisi anche i giornali che...". "E certamente!" risponde De Angelis.
Anche la politica irrompe alla grande nel Calciogate. E va a colpire il Governo nella persona dell'attuale Guardasigilli, il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Che in un'intervista alla Gazzetta dello Sport ammette: "Sì, Moggi l'ho conosciuto, frequentato e visto più volte". E precisa: "Io sono uno di quei fessi che tanti anni fa ha messo i soldi nel calcio Napoli e lì li ha lasciati. Ho vissuto da vicino gli anni dello scudetto".
Ma per La Stampa le cose sarebbero un po' diverse. Grazie alle intercettazioni pubblicate oggi, il 9 febbraio dell'anno scorso Luciano Moggi l'avrebbe chiamato per chiedere una difesa pubblica dalle accuse rivolte da Ermanno Pieroni, ex presidente dell'Ancona, che aveva appena denunciato con un'intervista a Repubblica le storture del mondo del pallone.
Ed ecco allora la chiamata: Moggi telefona, ma gli viene passato il Dottor Pietro De Angelis, addetto stampa di Mastella. Che gli legge questa dichiarazione al telefono: "Trovo poco corretto lanciare accuse, per altro senza l'onere della prova, attraverso l'intervista ai giornali... così il segretario dei popolari Udeur, Clemente Mastella commenta la polemica innescata dalle accuse dell'ex presidente dell'Ancona Ermanno Pieroni contro Luciano Moggi. Il calcio sta vivendo una lunga stagione di grave crisi e le insinuazioni contro il direttore generale della Juventus rappresentano un altro colpo mortale ad uno spor sul luogo del tracollo".
E per essere più chiaro, De Angelis continua nella lettura del comunicato: "Si tratta di affermazioni molto gravi che avrebbero meritato da parte di Pieroni un momento di maggiore riflessione ed è sospetto che vengano rilasciate mentre è in corso un'inchiesta giudiziaria che riguarda proprio l'Ancona". Ma questo non va bene a moggi, che interviene: "No! No! Diciamo che lui è stato già rinviato a giudizio, eh!" e precisamente per la bancarotta dell'Ancona, sottolinea l'ex dg bianconero, ed anche per quella del Taranto.
Ci siamo quasi. Un piccolo ritocco alla dichiarazione preparata da De Angelis: "Dunque... eeeh, è antiestetico che praticamente un... eh... soggetto del tipo di Pieroni... ora io te lo dico a grandi linee...", ed eccole qua: "Possa... possa avere spazi nella Rai... inserti... in quotidiani di importanza nazionale... in pratica anche tenendo conto dell'attuale situazione del... del medecsimo, che è in... è stato... eh... giudicato... eh... è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta e... con truffa allo Stato... però poi magari questa anche se non ce lo vuoi (incomprensibile) di mezzo non ce lo mettemo...".
Non è tutto: l'ira di Lucianone dev'essere sedata: "Che poi... che poi la realtà è questa! - continua nella sua 'catechesi' a De Angelis - E poi finiva dicendo che però... dunque... questa volta... il me... la giustizia è stata molto più felice dei mezzi di informazione perch§é di solito i bancarottieri... eeeh... fuggono nei pangili... e lui in pratica gli è stato... gli è stato portato via il panfilo... è rimasto... così hanno... hanno messo...". E raccomanda: "Mi raccomando la faccia subito... poi magari avvisi anche i giornali che...". "E certamente!" risponde De Angelis.