14 Maggio 2006
Franco Carraro, uomo sereno
Franco Carraro, padovano di nascita, milanese di adozione, sereno di professione.
Da ragazzo ascolta Jannacci in un trani cantare il “Palo della banda dell’Ortica”.
Ne rimane incantato e decide che quella del palo sarà la sua professione. L’opportunità arriva quando incontra Craxi che gli propone di fare il palo prima al Governo e poi al Comune di Roma. Carraro diventa sindaco di Roma nel 1989, ma nel 1993 la sua giunta è travolta dagli arresti. Si sfila velocemente da palo comunale, senza fare polemiche, in tutta serenità.
Le sue dimostrate capacità professionali di palo gli aprono grandi possibilità. Avvicinato da Geronzi, non riesce a dire di no e diventa presidente di Mediocredito, avvicinato da Romiti non riesce a dire di no e diventa presidente di Impregilo, avvicinato da Moggi non riesce a dire di no e diventa presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. La cifra professionale di palo di Carraro cresce insieme alla sua reputazione internazionale. Oppone agli scandali del calcio di questi anni una perfetta conoscenza del testo della sua canzone ispiratrice: “Lui era fisso che scrutava nella notte, l'ha vist na gota, ma in cumpens l'ha sentu nient, perché vederci non vedeva un autobotte, però sentirci ghe sentiva un acident.”
La serenità e il sentimento che lascia sempre trasparire permettono la nascita in Italia della più grande associazione a delinquere sportiva di tutti i tempi.
Indagato dalla procura di Napoli ha espresso: “la piu' profonda gratitudine alla magistratura per le indagini che fa sul calcio”. Ai carabinieri del nucleo operativo di Roma che gli hanno perquisito prima l’ufficio e poi la casa ha offerto un tè con i biscotti. Raggiunto da un avviso di garanzia per la violazione della legge sulla frode sportiva ha commentato: “sono assolutamente sereno perché so di aver agito sempre con correttezza”. Si è dimesso dalla Figc, ma sereno.
Il calcio è travolto, la Figc commissariata, arbitri, giocatori e dirigenti rischiano la galera, i bilanci delle società stanno per saltare in aria trascinando il settore in un crack spaventoso.
Lui, lui è sereno, quasi gioioso. Con la sua esperienza un posto da palo lo troverà sempre.
Franco Carraro, uomo sereno
Franco Carraro, padovano di nascita, milanese di adozione, sereno di professione.
Da ragazzo ascolta Jannacci in un trani cantare il “Palo della banda dell’Ortica”.
Ne rimane incantato e decide che quella del palo sarà la sua professione. L’opportunità arriva quando incontra Craxi che gli propone di fare il palo prima al Governo e poi al Comune di Roma. Carraro diventa sindaco di Roma nel 1989, ma nel 1993 la sua giunta è travolta dagli arresti. Si sfila velocemente da palo comunale, senza fare polemiche, in tutta serenità.
Le sue dimostrate capacità professionali di palo gli aprono grandi possibilità. Avvicinato da Geronzi, non riesce a dire di no e diventa presidente di Mediocredito, avvicinato da Romiti non riesce a dire di no e diventa presidente di Impregilo, avvicinato da Moggi non riesce a dire di no e diventa presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio. La cifra professionale di palo di Carraro cresce insieme alla sua reputazione internazionale. Oppone agli scandali del calcio di questi anni una perfetta conoscenza del testo della sua canzone ispiratrice: “Lui era fisso che scrutava nella notte, l'ha vist na gota, ma in cumpens l'ha sentu nient, perché vederci non vedeva un autobotte, però sentirci ghe sentiva un acident.”
La serenità e il sentimento che lascia sempre trasparire permettono la nascita in Italia della più grande associazione a delinquere sportiva di tutti i tempi.
Indagato dalla procura di Napoli ha espresso: “la piu' profonda gratitudine alla magistratura per le indagini che fa sul calcio”. Ai carabinieri del nucleo operativo di Roma che gli hanno perquisito prima l’ufficio e poi la casa ha offerto un tè con i biscotti. Raggiunto da un avviso di garanzia per la violazione della legge sulla frode sportiva ha commentato: “sono assolutamente sereno perché so di aver agito sempre con correttezza”. Si è dimesso dalla Figc, ma sereno.
Il calcio è travolto, la Figc commissariata, arbitri, giocatori e dirigenti rischiano la galera, i bilanci delle società stanno per saltare in aria trascinando il settore in un crack spaventoso.
Lui, lui è sereno, quasi gioioso. Con la sua esperienza un posto da palo lo troverà sempre.
Commenta