In un recente studio sulla sclerosi laterale amiotrofica si mette in relazione l'assunzione di steroidi con l'insorgere della malattia. Oggi riporto il riassunto dell'articolo, per chi fosse interessato
State attenti
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Originariamente Scritto da JPPeh?
Riguardo al doping ho trovato questo articolo:
Si sono infatti notati diversi casi di SLA tra i calciatori.
SLA e sport: la nostra ipotesi - Non è affatto provata la relazione fra doping e SLA nel calcio. Le inchieste del procuratore torinese Guariniello non sono statisticamente molto significative, anche se interessanti. Infatti gli stessi agenti dopanti assunti dai calciatori vengono impiegati illecitamente in altri sport senza che vi sia in questi ultimi una percentuale così superiore alla media di casi di SLA come accade invece nel calcio (100-150 volte la norma). È molto più plausibile la tesi secondo la quale nel calcio i continui traumatismi e soprattutto l'interessamento del sistema nervoso centrale (colpi di testa) possano essere all'origine della malattia.
La federazione olandese gioco calcio, per preservare il cervello dai microtraumi ripetuti, ha vietato il colpo di testa ai calciatori con meno di 16 anni; tutto ciò a causa della scoperta che il livello di s-100 betaproteina aumenta (sia nel sangue sia nel liquido cefalorachidiano) in seguito a traumi alla testa anche lievi, ma ripetuti. Il livello della proteina è un indice della sofferenza delle cellule nervose e indica che anche in seguito a traumi pur piccoli, nel punto della lesione, tale sofferenza dura per mesi (fino a nove). Se nel frattempo un secondo trauma colpisce la zona lesa, l'effetto è moltiplicativo, fino a 100 volte la lesione originaria. Per questo motivo la federazione hockey internazionale già dal 1996 aveva vietato di giocare senza un casco omologato.
Un'altra ricerca è stata pubblicata su La Stampa del primo giugno 2004.
LONDRA. Vietare i colpi di testa o indossare appositi caschetti protettivi: è questa la controversa proposta di uno scienziato australiano, convinto che l'impatto con un pallone possa provocare danni celebrali anche di notevole gravità nei calciatori.
Rod Markham, neuropsicologo di Sydney (Australia), per tre anni ha studiato il fenomeno, analizzando le scatole craniche di alcuni calciatori professionisti. La sua conclusione è che le autorità competenti dovrebbero proibire gli interventi di testa, perché dannosi per la salute degli atleti.
«I danni più gravi vengono provocati dagli scontri testa contro testa, ma anche i ripetuti colpi di testa con il pallone determinano micro-traumi cumulativi», ha spiegato al tabloid Sun lo stesso Markham.
Per adesso la Fifa ha preferito non commentare la ricerca, limitandosi ad assicurare che la leggerà attentamente.
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Originariamente Scritto da RUAHHHDicevo, può avere relazione?
Riguardo al doping ho trovato questo articolo:
Si sono infatti notati diversi casi di SLA tra i calciatori.
SLA e sport: la nostra ipotesi - Non è affatto provata la relazione fra doping e SLA nel calcio. Le inchieste del procuratore torinese Guariniello non sono statisticamente molto significative, anche se interessanti. Infatti gli stessi agenti dopanti assunti dai calciatori vengono impiegati illecitamente in altri sport senza che vi sia in questi ultimi una percentuale così superiore alla media di casi di SLA come accade invece nel calcio (100-150 volte la norma). È molto più plausibile la tesi secondo la quale nel calcio i continui traumatismi e soprattutto l'interessamento del sistema nervoso centrale (colpi di testa) possano essere all'origine della malattia.
La federazione olandese gioco calcio, per preservare il cervello dai microtraumi ripetuti, ha vietato il colpo di testa ai calciatori con meno di 16 anni; tutto ciò a causa della scoperta che il livello di s-100 betaproteina aumenta (sia nel sangue sia nel liquido cefalorachidiano) in seguito a traumi alla testa anche lievi, ma ripetuti. Il livello della proteina è un indice della sofferenza delle cellule nervose e indica che anche in seguito a traumi pur piccoli, nel punto della lesione, tale sofferenza dura per mesi (fino a nove). Se nel frattempo un secondo trauma colpisce la zona lesa, l'effetto è moltiplicativo, fino a 100 volte la lesione originaria. Per questo motivo la federazione hockey internazionale già dal 1996 aveva vietato di giocare senza un casco omologato.
Un'altra ricerca è stata pubblicata su La Stampa del primo giugno 2004.
LONDRA. Vietare i colpi di testa o indossare appositi caschetti protettivi: è questa la controversa proposta di uno scienziato australiano, convinto che l'impatto con un pallone possa provocare danni celebrali anche di notevole gravità nei calciatori.
Rod Markham, neuropsicologo di Sydney (Australia), per tre anni ha studiato il fenomeno, analizzando le scatole craniche di alcuni calciatori professionisti. La sua conclusione è che le autorità competenti dovrebbero proibire gli interventi di testa, perché dannosi per la salute degli atleti.
«I danni più gravi vengono provocati dagli scontri testa contro testa, ma anche i ripetuti colpi di testa con il pallone determinano micro-traumi cumulativi», ha spiegato al tabloid Sun lo stesso Markham.
Per adesso la Fifa ha preferito non commentare la ricerca, limitandosi ad assicurare che la leggerà attentamente."Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"
Jpp, prima di lanciarsi con il carrello
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