Studio Usa: "Gesù camminò
sul ghiaccio e non sull'acqua"Migliaia di mail con insulti e minacce al sostenitore dell'ipotesi
Il professor Nof
durante una lezione
MIAMI - Un professore americano spiega il miracolo di Gesù che cammina sulle acque con un dato scientifico. Il Nuovo Testamento riporta che Cristo camminò sul Mar di Galilea, e il ricercatore dell'università della Florida ipotizza che ci sia una spiegazione logica: Gesù avrebbe in realtà messo i piedi su un pezzo di ghiaccio galleggiante. Il professor Doron Nof non è nuovo a proporre spiegazioni scientifiche dei fatti narrati nei testi sacri, perché negli anni '90 teorizzò che anche la divisione delle acque fatta da Mosè avesse una base verificabile.
Nof non è uno storico né un teologo, ma un professore di oceanografia. Il ricercatore ha annunciato ieri che c'è evidenza scientifica che il tipo di acqua e le condizioni climatiche del mare a Nord di Israele avrebbero potuto portare alla formazione di ghiaccio nel Mar di Galilea. Per esaminare le dinamiche di queste acque, Nof ha usato dati sul Mediterraneo e modelli statistici, che ha applicato poi alla zona in cui sarebbe avvenuto il miracolo, che gli israeliani chiamano "lago Kinneret".
Lo studio di Nof ha rivelato che tra 2600 e 1500 anni fa, periodo che include anche la vita di Cristo, ci furono temperature più basse. Un calo sotto lo zero potrebbe aver causato la formazione di ghiaccio in superficie, sufficiente a sostenere il peso di un uomo. Per gli osservatori dalla riva sarebbe stato impossibile vedere il blocco di ghiaccio galleggiante circondato dalle acque.
"Se mi chiedete se credo che qualcuno possa camminare sulle acque - ha dichiarato Nof - rispondo di no. E' possibile invece che qualcuno cammini su un pezzo di ghiaccio e mi limito a proporre questa spiegazione. Lascio ad altri la questione se il nostro studio possa o meno smentire il racconto biblico". on error resume nextplug=IsObject(CreateObject("ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.5"))
Quando, 14 anni fa, Nof sostenne che le condizioni del mare e del vento nel Mar Rosso potrebbero spiegare l'apertura dei flutti davanti a Mosè, il professore ricevette numerose mail di minaccia, anche se aveva dichiarato che la sua teoria in realtà accreditava l'espisodio biblico. Le mail di insulti e minacce si sono ripetute anche ora: Mi chiedono se adesso spiegherò la resurrezione", ha raccontato Nof.
sul ghiaccio e non sull'acqua"Migliaia di mail con insulti e minacce al sostenitore dell'ipotesi
Il professor Nof
durante una lezione
MIAMI - Un professore americano spiega il miracolo di Gesù che cammina sulle acque con un dato scientifico. Il Nuovo Testamento riporta che Cristo camminò sul Mar di Galilea, e il ricercatore dell'università della Florida ipotizza che ci sia una spiegazione logica: Gesù avrebbe in realtà messo i piedi su un pezzo di ghiaccio galleggiante. Il professor Doron Nof non è nuovo a proporre spiegazioni scientifiche dei fatti narrati nei testi sacri, perché negli anni '90 teorizzò che anche la divisione delle acque fatta da Mosè avesse una base verificabile.
Nof non è uno storico né un teologo, ma un professore di oceanografia. Il ricercatore ha annunciato ieri che c'è evidenza scientifica che il tipo di acqua e le condizioni climatiche del mare a Nord di Israele avrebbero potuto portare alla formazione di ghiaccio nel Mar di Galilea. Per esaminare le dinamiche di queste acque, Nof ha usato dati sul Mediterraneo e modelli statistici, che ha applicato poi alla zona in cui sarebbe avvenuto il miracolo, che gli israeliani chiamano "lago Kinneret".
Lo studio di Nof ha rivelato che tra 2600 e 1500 anni fa, periodo che include anche la vita di Cristo, ci furono temperature più basse. Un calo sotto lo zero potrebbe aver causato la formazione di ghiaccio in superficie, sufficiente a sostenere il peso di un uomo. Per gli osservatori dalla riva sarebbe stato impossibile vedere il blocco di ghiaccio galleggiante circondato dalle acque.
"Se mi chiedete se credo che qualcuno possa camminare sulle acque - ha dichiarato Nof - rispondo di no. E' possibile invece che qualcuno cammini su un pezzo di ghiaccio e mi limito a proporre questa spiegazione. Lascio ad altri la questione se il nostro studio possa o meno smentire il racconto biblico". on error resume nextplug=IsObject(CreateObject("ShockwaveFlash.ShockwaveFlash.5"))
Quando, 14 anni fa, Nof sostenne che le condizioni del mare e del vento nel Mar Rosso potrebbero spiegare l'apertura dei flutti davanti a Mosè, il professore ricevette numerose mail di minaccia, anche se aveva dichiarato che la sua teoria in realtà accreditava l'espisodio biblico. Le mail di insulti e minacce si sono ripetute anche ora: Mi chiedono se adesso spiegherò la resurrezione", ha raccontato Nof.
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