Violazione della Parcondicio
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Violazione della Parcondicio
Alvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.Tag: Nessuno
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ahahahahahahah ho scritto sul blog di dipietro di autoinvitarsi e di ammanettarlo in diretta nazionale!!!!il miglior modo per dire è fare
Dio è morto, Marx è morto e anch' io mi sento poco bene.
berlusconi_s@camera.it
sukkiotto docet...:
http://www.bodyweb.it/forums/showthread.php?t=85329
guardate qui:
http://www.bodyweb.it/forums/showthr...23#post3278023
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Originariamente Scritto da Sociohttp://www.repubblica.it/2006/04/dir...ile/index.html
Alla fine rinuncia
O nn ne ha mai avuto realmente intenzione... ed è solo una scusa per poter nuovamente dire "I comunisti mi hanno tappato la bocca"
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Originariamente Scritto da ALEX2ahahahahahahah ho scritto sul blog di dipietro di autoinvitarsi e di ammanettarlo in diretta nazionale!!!!
Originariamente Scritto da Tartufonemanipolare,mistificare....che nanaccio zozzoAlvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.
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Porca *****... prima vuole violare una legge (la parcondicio) poi dirà ke i comunisti sono "antidemocratici"...Alvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.
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Originariamente Scritto da tartufoneè questo il suo gico,quando si trova in difficoltà......
invece la sx che ci ha svenduto prima all'europa e poi ci svenderà alla cina è un genio..
in realtà quelli della sx hanno paura del confronto perché perderebbero tanti voti tra gli indecisi
chi ha visto l'ennesimo scontro rutelli&fassino Vs casini&fini nn ha potuto notare come la compagine di sx è stata letteralmente asfaltata per mancanza di idee
oh, ma sulla figuraccia del cuneo fiscale nessuno ne vuole parlare?Valerio
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Originariamente Scritto da vabo74sì
invece la sx che ci ha svenduto prima all'europa e poi ci svenderà alla cina è un genio..
in realtà quelli della sx hanno paura del confronto perché perderebbero tanti voti tra gli indecisi
chi ha visto l'ennesimo scontro rutelli&fassino Vs casini&fini nn ha potuto notare come la compagine di sx è stata letteralmente asfaltata per mancanza di idee
oh, ma sulla figuraccia del cuneo fiscale nessuno ne vuole parlare?
FaziosoAlvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.
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Originariamente Scritto da vabo74oh, ma sulla figuraccia del cuneo fiscale nessuno ne vuole parlare?
Parla solo di quello ke ti fa comodo... in perfetto stile Silvio..
Ammazzati vaAlvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.
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cacchio avev anche detto di avere ricevuto l'autorizazione dall'autorithy e invece è stato smetito dalla stessa!!pure col giornalista di Liberazione ha fatto la stessa cosa.......
Ma si può sparare sempre tutte ste balle????
Poveri Fini e Casini....che alleato.....
ciaooo
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Originariamente Scritto da Rzeznikcacchio avev anche detto di avere ricevuto l'autorizazione dall'autorithy e invece è stato smetito dalla stessa!!pure col giornalista di Liberazione ha fatto la stessa cosa.......
Ma si può sparare sempre tutte ste balle????
Poveri Fini e Casini....che alleato.....
ciaooo
Per nn dimenticare:
Parolacce e politica
Silvio, l'«adorabile gaffeur»
Tutti i cattivi esempi del Cavaliere
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INVIA QUESTO ARTICOLO
Maledette telecamere. È dura stavolta, per il Cavaliere che sulle telecamere ha costruito una fortuna, smentire d'aver chiamato «coglioni» quelli di sinistra. Ed è dura raccontare di aver parlato «con il sorriso sulle labbra», di averci «scherzato sopra», di aver fatto solo dell’«ironia». Il filmato che lo mostra serio e teso è lì, online, alla portata di tutti gli internauti, al punto da aver costretto anche i tigì più ossequiosi a lasciar perdere l'oscuramento. Ahi ahi, sul più bello che era riuscito a piazzare con l'abolizione dell'Ici un nuovo sogno azzurro...
È la terza volta in pochi mesi, che viene chiamato a spiegare una sortita sbagliata da chi lo accusa di non avere capito la lezione di Strasburgo, quando gli scappò quella sventurata sciocchezza del «kapò» al tedesco Martin Schulz, aggravata dalla spiegazione che «era solo una battuta ironica» dovuta al fatto che «in Italia girano da anni storielle sull’Olocausto perché gli italiani sanno ridere anche di una tragedia». La prima volta spinse 170 mila produttori finlandesi riuniti nell'Mtk a dire che non avrebbero «più comprato vini e olii italiani» perché aveva fatto lo spiritoso dicendo: «Per portare l'authority alimentare a Parma ho rispolverato le mie doti di playboy col presidente finlandese Tarja Halonen». La seconda irritò Pechino dicendo che «nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi». «Purtroppo c’è una generale mancanza di umorismo», sospirò dopo le prime proteste. «Ho fatto una battuta, una ironia discutibile, non ho saputo trattenermi, ma su fatti veri», disse dopo le seconde.
Giuliano Ferrara, che lo vezzeggia come «un adorabile gaffeur », un giorno glielo ha spiegato: «Il fatto è che non vuole proprio imparare il " wording ", l’arte di scegliere le parole giuste, quella parola e nessun’altra, per esprimere nel modo dovuto alla comunità politica le sue intenzioni, le sue idee, le sue decisioni. Per un certo periodo questa è stata anche una sua forza, il crisma dell’antipolitica e della spontaneità contro il gergo professionale della classe dirigente più tradizionale, ma alla lunga, come abbiamo cercato di spiegargli con franchezza ormai fino alla noia, il gioco si fa perverso». Bacchettata finale: «Leggere un testo è meglio che straparlare». Ed è lì che anche gli amici più indulgenti sono perplessi: sarà anche vero, come dice Bonaiuti, che la stessa invettiva incriminata ieri viene quotidianamente scagliata contro il Cavaliere mille volte, su Internet e nelle piazze. Ma lui, come ha ricordato personalmente invitando Diego Della Valle a dargli del «lei» e non del «tu», è il capo del governo. E come ha scritto Ferrara, «più si è importanti, più le parole hanno un peso».
Questo è il punto. Le intercettazioni compiute per i motivi più diversi prima che Berlusconi entrasse in politica sono affari suoi. E la confidenza a Dell’Utri del capodanno 1986 sul bidone tirato a lui e a Craxi da due ragazze del «Drive In» («Poi finisce che non scopiamo più!»), lo sfogo contro i giornalisti del Giornale rei di aver attaccato Nicolazzi («son proprio dei figli di troia») o la promessa all’amico Bettino di mettere in riga Montanelli («se fa le bizze lo prendo a calci in culo») possono al massimo aiutare a capire che privatamente il Cavaliere è meno compunto di come voglia apparire. Niente scandali, per favore: alzi la mano chi con amici al telefono non si è mai fatto scappare una parolaccia o una barzelletta un po’ spinta.
Ma è nella veste di leader della destra italiana che il Cavaliere ha già dato più volte, ahinoi, il cattivo esempio. Come quando alla Camera, negli anni di veleni con la Lega, dopo un voto del Carroccio contro la missione in Albania, sibilò a Luigi Roscia che l’accusava di essere un «inciucione»: «Bravo tu, furbacchione. Bravi tutti. Votare con Rifondazione. Avete proprio delle facce di *****!». Per non dire di quando liquidò un giudizio su di lui («dà il meglio solo quando ha un avversario») di Veltroni come «una coglionata». O quando, a Prodi che accusava le sue tivù di proporre modelli di comportamento «agli antipodi dei principi cristiani», rispose: «Mi sono stancato di rispondere alle stronzate».
Su tutto però, nelle cronache birichine di questi anni, resteranno tre momenti. Il primo fu raccontato da un giornalista certo non ostile al Cavaliere, Vittorio Feltri, e confermato parola per parola («Mi risulta sia andata esattamente così») da Cossiga.
Eravamo nel febbraio del 2004, quelli dell’Udc erano incontentabili e lui sbottò con Luca Volonté: «Voi ex democristiani mi avete rotto il *****, me lo hai rotto tu e il tuo segretario Follini. Basta con la vecchia politica. Conosco i vostri metodi da irresponsabili. Fate favori di qua e di là e poi raccogliete voti, ma io vi denuncio, non ve la caverete a buon mercato, vi faccio a pezzi. Io le televisioni le so usare e le userò. Chiaro? Mi avete rotto i coglioni».
Altrettanto elegante fu il modo in cui rispose, in una giornata di luglio, alla signora Anna Galli a Rimini. Lei, in mezzo a una piccola folla osannante, lo aveva invitato a «tornarsene a casa», lui ricambiò così: «Lei ha una bella faccia da stronza».
Parole non proprio ortodosse, in bocca a un premier. Come quelle sibilate, pochi giorni fa, a Genova, in risposta a un giovane che urlava «viva Mangano!» con riferimento allo stalliere mafioso di Arcore. Una provocazione che aveva spinto il Cavaliere a tornare sui suoi passi e affrontare il giovanotto così: «Non ti permettere. Io sono una persona perbene. E tu sei solo un coglione». Una volta, a chi gli tirava le orecchie, rispose allargando le braccia: «Lo dico alla romana: quanno ce vo’ ce vo’».
Gian Antonio Stella
05 aprile 2006il miglior modo per dire è fare
Dio è morto, Marx è morto e anch' io mi sento poco bene.
berlusconi_s@camera.it
sukkiotto docet...:
http://www.bodyweb.it/forums/showthread.php?t=85329
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http://www.bodyweb.it/forums/showthr...23#post3278023
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Originariamente Scritto da Rzeznikcacchio avev anche detto di avere ricevuto l'autorizazione dall'autorithy e invece è stato smetito dalla stessa!!
E lo fa su tutto.... ma i suoi elettori nn se ne accorgono...?Alvaro si è messo a piangere.... niente firma quindi!
Originariamente Scritto da Steel77però quando la moderazione ti fa comodo segnali come un pazzo eh? vergognati, buffone.
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Originariamente Scritto da vabo74sì
invece la sx che ci ha svenduto prima all'europa e poi ci svenderà alla cina è un genio..
in realtà quelli della sx hanno paura del confronto perché perderebbero tanti voti tra gli indecisi
chi ha visto l'ennesimo scontro rutelli&fassino Vs casini&fini nn ha potuto notare come la compagine di sx è stata letteralmente asfaltata per mancanza di idee
oh, ma sulla figuraccia del cuneo fiscale nessuno ne vuole parlare?
questa è stata la vera figura di cacca.......
a proposito Fassino a ricordato una gaffe del Berlusca che mi ero perso,qualcuno me la spiega?in pratica il buon silvia parlava di un prete come se fosse vivo mentre in verità era morto da 20 anni.......mamma mia.....
ma informarsi no?
ciaoooooooooooo
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Originariamente Scritto da ALEX2ahahahahah esatto!!! balle su balle a quintali.
Per nn dimenticare:
Parolacce e politica
Silvio, l'«adorabile gaffeur»
Tutti i cattivi esempi del Cavaliere
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VERSIONE STAMPABILE
function apriInviaPagina() { var miourl=window.location.href; var miourl_s=miourl.split("&"); var loc=""; for (i in miourl_s) loc+=miourl_s[i]+"!*"; loc=loc.substr(0,loc.length-2) tit = document.title prop = "menubar=no,status=no,titlebar=no,toolbar=no,width=450,height=450,scrollbars=yes" window.open("/cf/tellafriend/form.cfm?rr="+loc+"&tit="+tit, "InviaPagina", prop); }I PIU' LETTI
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Maledette telecamere. È dura stavolta, per il Cavaliere che sulle telecamere ha costruito una fortuna, smentire d'aver chiamato «coglioni» quelli di sinistra. Ed è dura raccontare di aver parlato «con il sorriso sulle labbra», di averci «scherzato sopra», di aver fatto solo dell’«ironia». Il filmato che lo mostra serio e teso è lì, online, alla portata di tutti gli internauti, al punto da aver costretto anche i tigì più ossequiosi a lasciar perdere l'oscuramento. Ahi ahi, sul più bello che era riuscito a piazzare con l'abolizione dell'Ici un nuovo sogno azzurro...
È la terza volta in pochi mesi, che viene chiamato a spiegare una sortita sbagliata da chi lo accusa di non avere capito la lezione di Strasburgo, quando gli scappò quella sventurata sciocchezza del «kapò» al tedesco Martin Schulz, aggravata dalla spiegazione che «era solo una battuta ironica» dovuta al fatto che «in Italia girano da anni storielle sull’Olocausto perché gli italiani sanno ridere anche di una tragedia». La prima volta spinse 170 mila produttori finlandesi riuniti nell'Mtk a dire che non avrebbero «più comprato vini e olii italiani» perché aveva fatto lo spiritoso dicendo: «Per portare l'authority alimentare a Parma ho rispolverato le mie doti di playboy col presidente finlandese Tarja Halonen». La seconda irritò Pechino dicendo che «nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi». «Purtroppo c’è una generale mancanza di umorismo», sospirò dopo le prime proteste. «Ho fatto una battuta, una ironia discutibile, non ho saputo trattenermi, ma su fatti veri», disse dopo le seconde.
Giuliano Ferrara, che lo vezzeggia come «un adorabile gaffeur », un giorno glielo ha spiegato: «Il fatto è che non vuole proprio imparare il " wording ", l’arte di scegliere le parole giuste, quella parola e nessun’altra, per esprimere nel modo dovuto alla comunità politica le sue intenzioni, le sue idee, le sue decisioni. Per un certo periodo questa è stata anche una sua forza, il crisma dell’antipolitica e della spontaneità contro il gergo professionale della classe dirigente più tradizionale, ma alla lunga, come abbiamo cercato di spiegargli con franchezza ormai fino alla noia, il gioco si fa perverso». Bacchettata finale: «Leggere un testo è meglio che straparlare». Ed è lì che anche gli amici più indulgenti sono perplessi: sarà anche vero, come dice Bonaiuti, che la stessa invettiva incriminata ieri viene quotidianamente scagliata contro il Cavaliere mille volte, su Internet e nelle piazze. Ma lui, come ha ricordato personalmente invitando Diego Della Valle a dargli del «lei» e non del «tu», è il capo del governo. E come ha scritto Ferrara, «più si è importanti, più le parole hanno un peso».
Questo è il punto. Le intercettazioni compiute per i motivi più diversi prima che Berlusconi entrasse in politica sono affari suoi. E la confidenza a Dell’Utri del capodanno 1986 sul bidone tirato a lui e a Craxi da due ragazze del «Drive In» («Poi finisce che non scopiamo più!»), lo sfogo contro i giornalisti del Giornale rei di aver attaccato Nicolazzi («son proprio dei figli di troia») o la promessa all’amico Bettino di mettere in riga Montanelli («se fa le bizze lo prendo a calci in culo») possono al massimo aiutare a capire che privatamente il Cavaliere è meno compunto di come voglia apparire. Niente scandali, per favore: alzi la mano chi con amici al telefono non si è mai fatto scappare una parolaccia o una barzelletta un po’ spinta.
Ma è nella veste di leader della destra italiana che il Cavaliere ha già dato più volte, ahinoi, il cattivo esempio. Come quando alla Camera, negli anni di veleni con la Lega, dopo un voto del Carroccio contro la missione in Albania, sibilò a Luigi Roscia che l’accusava di essere un «inciucione»: «Bravo tu, furbacchione. Bravi tutti. Votare con Rifondazione. Avete proprio delle facce di *****!». Per non dire di quando liquidò un giudizio su di lui («dà il meglio solo quando ha un avversario») di Veltroni come «una coglionata». O quando, a Prodi che accusava le sue tivù di proporre modelli di comportamento «agli antipodi dei principi cristiani», rispose: «Mi sono stancato di rispondere alle stronzate».
Su tutto però, nelle cronache birichine di questi anni, resteranno tre momenti. Il primo fu raccontato da un giornalista certo non ostile al Cavaliere, Vittorio Feltri, e confermato parola per parola («Mi risulta sia andata esattamente così») da Cossiga.
Eravamo nel febbraio del 2004, quelli dell’Udc erano incontentabili e lui sbottò con Luca Volonté: «Voi ex democristiani mi avete rotto il *****, me lo hai rotto tu e il tuo segretario Follini. Basta con la vecchia politica. Conosco i vostri metodi da irresponsabili. Fate favori di qua e di là e poi raccogliete voti, ma io vi denuncio, non ve la caverete a buon mercato, vi faccio a pezzi. Io le televisioni le so usare e le userò. Chiaro? Mi avete rotto i coglioni».
Altrettanto elegante fu il modo in cui rispose, in una giornata di luglio, alla signora Anna Galli a Rimini. Lei, in mezzo a una piccola folla osannante, lo aveva invitato a «tornarsene a casa», lui ricambiò così: «Lei ha una bella faccia da stronza».
Parole non proprio ortodosse, in bocca a un premier. Come quelle sibilate, pochi giorni fa, a Genova, in risposta a un giovane che urlava «viva Mangano!» con riferimento allo stalliere mafioso di Arcore. Una provocazione che aveva spinto il Cavaliere a tornare sui suoi passi e affrontare il giovanotto così: «Non ti permettere. Io sono una persona perbene. E tu sei solo un coglione». Una volta, a chi gli tirava le orecchie, rispose allargando le braccia: «Lo dico alla romana: quanno ce vo’ ce vo’».
Gian Antonio Stella
05 aprile 2006
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