Originariamente Scritto da Luna Caprese
E forza Itaaliaa..
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Originariamente Scritto da T-RexIl bello è che molti di quelli che 5 anni fa votarono per Berlusconi, oggi li senti dire: "mannaggia a Berlusconi e chi l'ha votato!".
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Originariamente Scritto da Judd BiasiottoE sono gli stessi che dopo i 4 governi del csx dicevano " mannaggia a Prodi, Dalema Amato etc etc e chi non li ha votati ! ".
Ciao.
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io pensavo una cosa: berlusconi vuol togliere l' ici? l' ici sentivo che serve per le mense scolastiche e per l' assistenza sociale... Ma che devo pagare io la mensa ai bimbetti? se uno vuol fare un figlio, che se lo ciucci, che paghi la mensa di tasca sua. Dice prodi di dare i soldi a chi fa un figlio... stesso discorso: non vi costringe nessuno a fare un figlio, non è che siamo così pochi al mondo. Se volete fare un figlio ciucciatevelo: che vi devo dare anche i miei soldi per farvelo mantenere?
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Originariamente Scritto da Arturo Bandiniio pensavo una cosa: berlusconi vuol togliere l' ici? l' ici sentivo che serve per le mense scolastiche e per l' assistenza sociale... Ma che devo pagare io la mensa ai bimbetti? se uno vuol fare un figlio, che se lo ciucci, che paghi la mensa di tasca sua. Dice prodi di dare i soldi a chi fa un figlio... stesso discorso: non vi costringe nessuno a fare un figlio, non è che siamo così pochi al mondo. Se volete fare un figlio ciucciatevelo: che vi devo dare anche i miei soldi per farvelo mantenere?
A volte mi stupisco di te...Ciao.
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Originariamente Scritto da freskLa storia devastante del governo Prodi dal 21 aprile 1996 alla crisi
21 aprile 1996: l'Ulivo vince le elezioni, grazie al patto di desistenza con Rifondazione comunista. Maggioranza autosufficiente al Senato, mentre alla Camera i voti di Rifondazione sono determinanti.
16 maggio: Scalfaro dà l'incarico a Prodi che il giorno dopo ha già pronto il governo, che giura il 18. Il 24 maggio ottiene la fiducia al Senato e il 31 alla Camera.
19 giugno: varata la prima manovra correttiva dei conti pubblici per 16 mila miliardi.
24 settembre: governo e parti sociali raggiungono un accordo sul piano per l'occupazione.
27 settembre: varata una finanziaria per 62.500 miliardi.
14 novembre: si dimette Di Pietro, ministro dei lavori pubblici.
30 dicembre: "decretone" di fine anno con misure fiscali per oltre 4.300 miliardi di lire (eurotassa).
27 marzo: approvata manovra correttiva di 15.500 miliardi.
9 aprile: prima grande crisi con Rifondazione. La missione Alba in Albania è approvata con i voti del Polo. Nei giorni successivi Rifondazione torna a votare la fiducia al governo.
28 settembre: finanziaria da 25.000 miliardi.
9 ottobre: seconda crisi. Rifondazione annuncia voto contrario alla finanziaria. Prodi si dimette. Il giorno dopo Bertinotti si dice pronto a un nuovo accordo, che comprende le 35 ore.
Il 14 il governo è rinviato alle Camere e il 16 ottiene la fiducia.
1 novembre: intesa governo-sindacati sulle pensioni.
24 marzo: il governo approva il disegno di legge sulle 35 ore.
25 marzo: Italia ammessa nel gruppo iniziale dell'Euro.
2 aprile: respinte le mozioni di sfiducia al ministro dei Trasporti Claudio Burlando.
17 aprile: il Consiglio dei ministri approva il Documento di programmazione economica e finanziaria.
20 aprile: respinte le dimissioni del ministro della Giustizia Flick dopo le fughe di Gelli e Cuntrera.
21 luglio: il Senato vota la fiducia per la verifica di governo. Il 22 fiducia anche alla Camera.
25 settembre: il governo approva una Finanziaria da 14.700 miliardi.
4 ottobre: il Comitato politico di Rifondazione comunista decide il voto contro la Finanziaria.
Nei giorni successivi scissione della corrente di Cossutta, che voterà a favore.
25 settembre: il Consiglio dei ministri vara la Finanziaria '99, da 14.700 miliardi dopo aver aggiunto in extremis 1.200 miliardi da
destinare alle fasce sociali più deboli. Prodi sottolinea che la finanziaria "viene incontro a esigenze e richieste del Prc".
1 ottobre: Per Bertinotti la Finanziaria "non è emendabile" e il governo può solo "ritirarla". Cossutta esprime sconcerto per la "determinazione ad arrivare alla rottura".
4 ottobre: al Comitato politico nazionale di Rifondazione comunista vince la linea del segretario, con il voto determinante della
minoranza trotzkista di Maitan.
5 ottobre: Prodi va al Quirinale per riferire a Scalfaro. Cossutta si dimette da presidente del partito. Cossiga annuncia che l' Udr non voterà la fiducia al governo, ma nella maggioranza è aperto il dibattito sul rapporto con l Udr. D'Alema smentisce le voci di una sua volontà di sostituire Prodi.
6 ottobre: l' assemblea dei gruppi parlamentari del Prc approva, con 29 voti contro 16, il documento presentato dal capogruppo alla
Camera Diliberto con cui si dà mandato di votare no al governo e alla Finanziaria. Il documento contiene però una forte critica alla linea del segretario aprendo la strada alla scissione.
7 ottobre: Prodi riferisce alla Camera gli ultimi sviluppi della crisi. Per il Prc parla Diliberto che annuncia la decisione del
partito, ma esprime il disagio suo e di altri colleghi di partito. Nel pomeriggio riunione di quadri del Prc, con Cossutta e Diliberto, che avvia di fatto il processo della scissione che dovrebbe portare alla nascita di un altro partito comunista.
8 ottobre: la replica di Prodi alla Camera è prudente, soprattutto sul problema dei raid Nato nel Kosovo, che può essere un punto di rottura con Cossutta. Tutti gli schieramenti fanno appello ai propri deputati per la presenza in aula, perchè la fiducia è legata a pochi voti.
Dai Ds ai Popolari, dai Verdi a i "cossuttiani" c'è grande amarezza per l'esito del voto alla Camera. Ma nelle riflessioni di quasi tutti i leader della maggioranza viene espresso forte disappunto per la decisione di Bertinotti di non votare la finanziaria. Comincia D'Alema, segretario ds, secondo il quale "non si può certo escludere che la via d'uscita possano essere le elezioni. In queto momento credo che nulla possa essere escluso".
Bertinotti, aggiunge D'Alema, ha compiuto un "errore drammatico". "Credo che chi abbia visto alla televisione le immagini dei parlamentari del Polo festanti intorno a Berlusconi e Fini difficilmente le dimenticherà - ha detto - E credo che per Bertinotti non sarà facile quello che lo attende. Quindi - insiste il leader ds - l'errore drammatico l'ha compiuto quel pezzo della sinistra che si è sottratto alla responsabilità del governo del Paese e che ha restituito alla destra la parola e il motivo per festeggiare. Perchè loro, da soli, non avrebbero mai potuto riconquistarlo".
E contro il segretario di Rifondazione, che ha votato "no" all'esecutivo, è sceso in campo anche Marini, leader popolare. Scosta brusco i cronisti, lasciando l'aula di Montecitorio dopo la bocciatura del governo, e dice: "Avete visto tutti quello che è successo: siamo andati sotto per un voto solo". "Siamo andati sotto per il voto di un traditore" aggiunge Mattarella.
"Al Capo dello Stato proporremo di valutare la possibilità di affidare l'incarico a chi è in grado, all'interno del centrosinistra, di portare all'approvazione della legge finanziaria e di gestire la fase successiva e le importanti scadenze istituzionali previste", ha invece dichiarato il senatore Luigi Manconi, portavoce nazionale dei verdi, che ha anche proposto alle altre forze dell'Ulivo di incontrarsi "in tempi strettissimi" per affronatre la nuova situazione e "non dissipare quell'unità del centrosinistra che tuttora resta preziosa".
9 ottobre Armando Cossutta propone un nuovo incarico al presidente dimissionario Romano Prodi limitato all'approvazione della Finanziaria. Il leader dei deputati moderati di Rifondazione, che oggi, contro le indicazioni del partito, ha votato a favore del governo, ha detto che Prodi dovrebbe impegnarsi a dimettersi subito dopo l'approvazione della finanziaria. Successivamente, essendo in pieno semestre bianco, il presidente della Repubblica potrebbe "adottare misure straordinarie di carattere politico istituzionale", ha aggiunto. Cossutta non ha voluto rispondere alla domanda se intendesse riferirsi alla possibilità di dimissioni anticipate di Scalfaro per poter andare alle elezioni dopo la nomina di un nuovo presidente da parte di questo Parlamento
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Originariamente Scritto da VINICIUSArturo ma non volevi combatter per la Francia? Lo sai quanto lo stato francese fa ogni anno per incentivare le nascite e aiutare le famiglie con i bonus bebè e le agevolazioni sul lavoro? E guarda che proprio su questo destra e sinistra sono in pieno accordo. Il primo bonus bebè è venuto dal governo berlusconi. Adesso prodi ha ripreso questo tema proponendo un bonus annuale.
A volte mi stupisco di te...
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Originariamente Scritto da vabo74ti invito a riflettere visto che ci sono ancora 3 gg (per gli inviti)
ma lasciamo perdere il loro governo
ma cosa hanno fatto all'opposizione?
ma lo sai quanto ostracismo questi hanno fatto?
le mega riforme per la PA (abbiamo 3 -4 problemi in italia e uno di questi riguarda la Pubblica Amministrazione) indovina chi la sta bloccando?
cosa sacrosante..
E per il secondo dei 3- 4 problemi: l'energia
ma chi sta bloccando la creazione di tutte le centrali ad energia alternativa che per altro darebbero occupazione?
la sinistra
chi ha messo il vero precariato in italia?
la sinistra
chi ha dato l'italia in pasto ad un economia ballerina come quella europea con tanto di euro?
la sinistra
quindi, domentica e lunedì,k vota a sinistra ma nn venirmi a dire perché la destra ha fallito
Mi devi credere, nella penuria che è rappresentata dal vivere in italia, questo governo è stato il migliore nella storia repubblicana
quindi, quando andrai a votare sappilo
Prego si accomodi anche lei " nel gruppo delle persone che ragionano " ( per citare quacun altro utente...)
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Originariamente Scritto da VINICIUSSergio se hai seguito bene, ti sarai reso conto del fatto che a non fare parlare l'autorevole fonte (Brian Coulton da Londra, esperto dell'agenzia di rating Fitch) sia stato proprio Fini, che ieri è stato così irrispettoso come non si era mai visto.
Ed ha litigato pure con Floris: "E' un imbroglione, lo conosci soltanto tu, vuoi vedere che il vostro ospite dirà che i conti vanno male"? Sotto la voce dell'esperto e sotto quella del doppiatore, fanno più volte capolino i commenti ironici del vicepresidente del Consiglio: "Ma cosa vuoi che ne sappia questo qui — dice Fini, mentre Floris lo invita ad ascoltare l'ospite in collegamento e anche il traduttore perde il filo — è un imbroglione. Non è credibile, non sa neanche l'italiano".
Insomma Fini è stato molto maleducato, Floris non ha saputo reggere la situazione e Ballarò è stata un'altra volta inguardabile.
Di Ballarò ho apprezzato un servizio di quando Silvio è andato a Napoli, e da una parte c' erano gli oppositori e dall' altra i sostenitori..
Alla domanda del giornalista ad un sostenitore, questi li ha chiesto che programma fosse.. " Ballarò " , " Weeee Ballarò, è arrivato Ballaròoooo, mo stiam apposto... Mabbaffanc....."
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