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Grandi opere, l'assalto definitivo

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    Grandi opere, l'assalto definitivo

    Leggete, e poi mi direte se il sistema delle grandi opere è il sistema che salva l'italia dal declino oppure se è la solita solfa, cioè fotter soldi pubblici.

    Leggete a siate almeno coerenti nelle risposte.


    Roma, 23 mar. (Apcom) - Rivoluzione nel settore degli appalti. Il consiglio dei ministri ha infatti approvato in via definitiva il codice dei contratti pubblici. Un provvedimento che raccoglie tutte le leggi sui contratti pubblici di lavori, forniture e servizi e che, dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, "ha un significato storico".

    "Da oggi - si legge in una nota del ministero - sono diverse le nuove possibilità per amministrazioni aggiudicatrici, operatori economici e imprese: l'offerta economicamente più vantaggiosa avrà la stessa dignità del criterio del massimo ribasso; si potrà far ricorso con più libertà all'appalto di progettazione ed esecuzione; gli operatori economici potranno gareggiare avvalendosi dei requisiti di altre imprese; la 'trattativa privata' disporrà della maggiore flessibilità riconosciutale dalle previsioni comunitarie; per i servizi di progettazione la soglia che impone la gara europea viene abbassata a 100.000 euro, favorendo la massima concorrenza; nelle opere particolarmente complesse, le imprese potranno dialogare "competitivamente" con le amministrazioni per definire le soluzioni tecniche più idonee da porre a base di gara; le stesse amministrazioni potranno stipulare accordi quadro con le imprese della durata massima di quattro anni; si potrà appaltare utilizzando le nuove tecnologie e ricorrendo ad aste interamente elettroniche".

    Da oggi "scompaiono inoltre - spiega il ministero guidato da Lunardi - la trattativa privata, il pubblico incanto e la licitazione privata. Non si parlerà più neanche di appalto integrato o di appalto concorso. La familiare terminologia nazionale per le procedure di affidamento lascia infatti il posto ai termini comunitari, uguali per tutti gli Stati membri dell'Unione e destinati, in breve, ad una grande diffusione: il pubblico incanto diventa 'proceduraaperta'; la licitazione privata diventa 'procedura ristretta'; la 'trattativa privata' lascia il posto alla 'procedura negoziata', mentre si parlerà unicamente di 'appalto di progettazione ed esecuzione' per definire l'appalto integrato e l'appalto concorso".

    "Si tratta - commenta Lunardi riferendosi al Codice dei Contratti approvato in consiglio die ministri - di un provvedimento dal significato storico, in quanto è la prima volta che vengono raccolte, in un unico testo di 257 articoli, le leggi emanate in materia dall'Unità d'Italia fino ai giorni nostri, dalla legge fondamentale del 1865 fino alla legge quadro del 1994 e alla recente normativa sulle grandi opere strategiche. Il Codice - continua Lunardi - è il compimento di un cammino, intrapreso a partire dal 2001, volto a costruire una nuova impalcatura normativa in grado di sbloccare grandi e piccole opere e di favorire la modernizzazione dell'Italia".

    "Il massimo comune denominatore tra le nuove direttive e la recente riforma normativa del legislatore italiano - spiega Lunardi - è rappresentato dalla volontà di ridurre, con spirito liberale, le distanze tra il dinamismo del mondo imprenditoriale privato ed il sistema degli appalti pubblici, che si adegua alle numerose innovazioni nei rapporti economici e nelle tecnologie. Il testo, che trae occasione dalla necessità di recepire tempestivamente due recenti direttive comunitarie, riordina totalmente e semplifica l'intera normativa di settore, armonizzandola con quella comunitaria, favorendo la concorrenza e la trasparenza negli appalti".

    "Il Codice - spiega il vice ministro alle Infrastrutture Ugo Martinat - consentirà finalmente di razionalizzare e semplificare le procedure di scelta del contraente e di selezione delle offerte, anche attraverso l'introduzione di nuovi istituti, di esperienza europea. Per favorire la concorrenza leale - sottolinea infine Martinat - è stata inoltre inserita una disposizione, fortemente voluta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che consentirà di eliminare dal mercato i certificati falsi di lavori. Nello spirito di impedire fenomeni di concorrenza sleale e di tutelare per quanto più possibile quell'imprenditoria sana che costituisce la forza trainante dell'economia italiana".

    http://economia.virgilio.it/news/fog...tizia=11876679

    http://economia.virgilio.it/news/fog...tizia=11876683
    seeeeeeeeeee Ugo Martinat che favorisce la concorrenza, era indagato per le intercettazzioni rigurdanti gli appalti della tav in provincia di to, e chissà perchè si è dovuto votare al governo per decidere se utilizzare o no le intercettazioni....qual è stato il risultato ? la destra ha vinto ed ha deciso che non si dovevano utilizzare, quindi distruzione dei nastri dopo 10 giorni.

    e si questo è il sistema italia, o meglio il sistema italiano .....

    Mai più fiducia nelle forze dell’Ordine….

    ma quando mai c'è stata direi ...

    #2
    tutti a parlare di grandi opere poi quando la realtà è nuda e cruda tutti a cazzeggiare ..... grande coerenza, grandi affermazioni su altri post ..... andate a cagher !
    Mai più fiducia nelle forze dell’Ordine….

    ma quando mai c'è stata direi ...

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