Lucia Annunziata...

[Mi80]

che zoccola,se fossi stato io al posto di dargli la mano gliela stritolavo,brutta ***** lo ha voluto mettere chiaramente in difficolta'

[ALEX2]

Se vince berlusca, porca madonna, giuro che emigro in Albania.

ahahahahah!!! grande!

[ALEX2]

fede a parte è sempre stata neutrale anzi, mentana a canale 5 e striscia e le iene non hanno fatto altro che prenderlo per il culo
la verità è questa,

ma per te sono programmi di informazione, porta a porta, matrix e le iene?

[temete]

Se un giornale come il Corriere, notoriamente di stampo conservatore, si schiera in favore di Prodi evidentemente il buon Berlusconi ce l'ha messa tutta per danneggiare l'Italia.
Io mediterei su questo.

[VINICIUS]

Ecco le principali testate del cavaliere

Il Giornale, Il Messaggero, Il Foglio, Libero, Gente, Panorama sono i più importanti che ricordo. A questi poi aggiungete quelli che avevo scritto e che sono decisamente meno importanti, tra cui Sorrisi e Canzoni tv...

[ALEX2]

poi ( e qui lo possono sapere in pochi) ce ne uno finto di sinistra che ha al suo interno una redazione di ex dipendenti di silvio...

[Socio]

mentana a canale 5 e striscia e le iene non hanno fatto altro che prenderlo per il culo

Si.. prenderlo per il culo per i capelli, per le corna, perkè è basso ecc ecc.. ma le cose serie..?

Scusa ma apparte il giornale...che ***** di testate sono???
Cioè tu mi vorresti dire che giornali come Donna Moderna e Grazia hanno influenza sulle scelte politiche????
Ma la piantata di copiaincollare cretinate?

Ora io nn so la tiratura di DonnaModerna e Grazia... ma credi ke in un modo o nell'altro siano incapaci di influenza l'opinione delle lettrici femminili...?

[Erafd]

Mediaset e RAI sono iperberlusconiane. Parlo più da un punto di vista culturale che politico. Programmi come Verissimo, La vita in diretta, Buonadomenica o parte di Domenica In sono ancor più berlusconiane del Tg4 o di Studio Aperto perché trasmettono quella filosofia, quella Weltanschauung, quei principi ispiratori che animarono Silvio Belusconi nel momento in cui mise su il suo impero televisivo e che animano Berlusconi nella sua attività politica, nel suo modo di intendere i rapporti interpersonali, nella sua idea di società. Far passare il tempo al popolo senza preoccuparsi minimamente dell'emancipazione del popolo stesso, ma anzi lasciandolo il più possibile nella sua ignoranza, questo fu il principio fondante delle reti Mediaset venticinque anni fa. Questo è il Berlusconismo, questa è l'indecenza. Non c'entra - almeno direttamente - il modo di comportarsi nei confronti del partito politico Forza Italia o dell'alleanza che Berlusconi guida, questo è secondario. C'entra il messaggio che si trasmette, il pubblico ideale che si vuole. Per questo sia Mediaset che la RAI di oggi - indipendentemente dal colore politico - sono iperberlusconiane...

[Erafd]

Grazia e Donna Moderna possono influenzare molto di più di Panorama o del Giornale o del Tg4.

[KURTANGLE]

speriamo ke non rivinca *****.......

[greenday2]

Ecco le principali testate del cavaliere

Il Giornale, Il Messaggero, Il Foglio, Libero, Gente, Panorama sono i più importanti che ricordo. A questi poi aggiungete quelli che avevo scritto e che sono decisamente meno importanti, tra cui Sorrisi e Canzoni tv...

No guarda che fai confusione sul fatto di "parteggiare" ed "essere propietario".

[KURTANGLE]

No guarda che fai confusione sul fatto di "parteggiare" ed "essere propietario".

cambia molto ai fini dell influenza sull opinione pubblica ?!

[ghiacciolo]

Poi, da un poco di tempo a questa parte, anche il Quotidiano Nazionale, e nella specie IL GIORNO, è dalla parte del Berlusca....

[quellogrosso]

si ma poi il corriere e la stampa hanno fatto notizia. Gli altri che minchia di giornali sono. Non farmi ridere per favore. Di tutto quello che vuoi ma non dire che tv e stampa hanno aiutato berlusconi se no sei pure ipocrita

la carta stampata è letta da poche persone rispetto a quanti guardano la televisione: l'informazione politica è trasmessa, dal punto di vista quantitativo, soprattutto mediante la seconda.

I giornali "politici" come ogni quotidiano e qualche settimanale tipo panorama ed espresso (tv sorrisi e canzoni, playboy o giornali di costume pure hanno un connotato politico perchè presentano un modello culturale, ma meritano un discorso a parte) sono letti da una minoranza di italiani, ed è la stessa minoranza che ha mediamente + strumenti culturali x comprendere e criticare quanto legge.

Ricordo che la maggioranza di cittadini italiani con diritto di voto ha la V elementare o la III media (non sono tutti stupidi, per carità, dico solo che hanno meno strumenti critici e di fatto, statisticamente, si documentano di meno) , e prevalentemente guarda la televisione.

Soprattutto in un sistema in cui si va verso la personalizzazione della politica (triste è la democrazia che ha bisogno di uomini prima che di regole; ma l'Italia è un satellite degli USA e noi seguiamo le tendenze che in America si manifestano da tempo) e l'argomento irrazionale del carisma aumenta di peso, la comunicazione assume + importanza. Sono pochi i punti percentuali che può spostare una campagna di denigrazione (pensa al messaggio "la sinistra è immorale per l'Unipol, è antidemocratica per le toghe rosse, è illiberale perchè mette il bavaglio e controlla la stampa; oppure a quello "la destra non cura il paese ma solo gli interessi di Berlusconi"): rimane vero che la gente crede a quello che vuole credere e vede quello che vuole vedere (come dimostra l'episodio Annunziata: chi ci vede il tentativo della giornalista di imperdire il discorso a Berlusconi, chi il fatto che Berlusconi non voleva fare una intervista ma fare un comizio e quella non era la sede opportuna). Però, se anche la comunicazione faziosa può spostare 1-2 punti %, in un sistema dove siamo vicini al 50-50 tra i 2 poli quel punto è mooooolto pesante.

Il conflitto di interessi, comunque, non è solo nei media, dove oltre ad essere di natura economica, rileva sulla formazione democratica del consenso (ma in modo, come descritto, relativamente modesto), ma in molti altri settori: assicurazioni, finanza, banche, costruzioni, ecc.

La questione del conflitto di interessi è in genere sottovalutata da chi non ha una formazione giuridica perchè non ha presente il tema del conflitto nelle società, o alcune questioni che si sono presentate nella storia del diritto.

[maurox]

la carta stampata è letta da poche persone rispetto a quanti guardano la televisione: l'informazione politica è trasmessa, dal punto di vista quantitativo, soprattutto mediante la seconda.

I giornali "politici" come ogni quotidiano e qualche settimanale tipo panorama ed espresso (tv sorrisi e canzoni, playboy o giornali di costume pure hanno un connotato politico perchè presentano un modello culturale, ma meritano un discorso a parte) sono letti da una minoranza di italiani, ed è la stessa minoranza che ha mediamente + strumenti culturali x comprendere e criticare quanto legge.

Ricordo che la maggioranza di cittadini italiani con diritto di voto ha la V elementare o la III media (non sono tutti stupidi, per carità, dico solo che hanno meno strumenti critici e di fatto, statisticamente, si documentano di meno) , e prevalentemente guarda la televisione.

Soprattutto in un sistema in cui si va verso la personalizzazione della politica (triste è la democrazia che ha bisogno di uomini prima che di regole; ma l'Italia è un satellite degli USA e noi seguiamo le tendenze che in America si manifestano da tempo) e l'argomento irrazionale del carisma aumenta di peso, la comunicazione assume + importanza. Sono pochi i punti percentuali che può spostare una campagna di denigrazione (pensa al messaggio "la sinistra è immorale per l'Unipol, è antidemocratica per le toghe rosse, è illiberale perchè mette il bavaglio e controlla la stampa; oppure a quello "la destra non cura il paese ma solo gli interessi di Berlusconi"): rimane vero che la gente crede a quello che vuole credere e vede quello che vuole vedere (come dimostra l'episodio Annunziata: chi ci vede il tentativo della giornalista di imperdire il discorso a Berlusconi, chi il fatto che Berlusconi non voleva fare una intervista ma fare un comizio e quella non era la sede opportuna). Però, se anche la comunicazione faziosa può spostare 1-2 punti %, in un sistema dove siamo vicini al 50-50 tra i 2 poli quel punto è mooooolto pesante.

Il conflitto di interessi, comunque, non è solo nei media, dove oltre ad essere di natura economica, rileva sulla formazione democratica del consenso (ma in modo, come descritto, relativamente modesto), ma in molti altri settori: assicurazioni, finanza, banche, costruzioni, ecc.

La questione del conflitto di interessi è in genere sottovalutata da chi non ha una formazione giuridica perchè non ha presente il tema del conflitto nelle società, o alcune questioni che si sono presentate nella storia del diritto.

Quello che dici dimostra limpidamente che la sinistra ha ancora una volta torto :

1 - Parlano del conflitto di interessi di berlusconi ma di fatto nessuno si occupa di altri conflitti di interessi molto piu' pesanti per i cittadini, se vuoi ti racconto cosa succede nel mondo delle scommesse ( che e' uno dei maggiori foraggiatori di soldi allo Stato, e poi vediamo cosa rispondi... )

2- Non capisco per quale motivo si mettano sullo stesso piano organismi di comunicazione pubblici e privati : mi sta bene che la rai ad esempio non debba essere monopolizzata da chi governa, ma le reti private o la stampa o la radio di proprieta' privata sono un 'altra cosa... Non sono finanziate dallo Stato, quindi hanno un padrone ed e' giuisto che siano utilizzate secondo la sua volonta' ... Piuttosto Si creino controlli differenti e piu' efficaci per coloro che amministrano i beni statali