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  • Steel77
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    #46
    Originariamente Scritto da Arturo Bandini
    è... penso che il vero sacrificio debba essere inutile, sennò non ha alcuna valenza simbolica...
    ma che cacchio dici?tu vivi in un mondo di fantasia.soffrire,sacrificarsi hanno senso se c'è un fine(poi quale sia lo decidi tu,può essere qualcosa che fai x te o anche x gli altri).hai una mentalità da martire,ma nn capisco perchè.insomma io nn voglio giudicarti,nn sono nessuno x farlo e ho cmq i miei problemi,ma proprio nn capisco perchè nella maggior parte dei tuoi post fai sempre riderimento alla sofferenza fine a se stessa,all'eroismo(citi spesso il commissario Cattani ,ma lui cmq si è fatto uccidere xchè combatteva x qualcosa e contro qualcosa).

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    • Steel77
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      #47
      Originariamente Scritto da Arturo Bandini
      non credo che sia la stessa cosa del bar... qui si fanno spesso delle riflessioni profonde e ci sono persone intelligenti e simpatiche, e poi chi ha la volontà di fare una dieta e allenarsi è certo migliore di quelli che stanno lì a sbevazzare
      eh,magari se tu passassi un pò di tempo in quel bar(anche solo 1H nn tutta la giornata)scopriresti che insieme a tanti nullafacenti coglioni c'è qualche persona valida

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      • Arturo Bandini
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        • Aug 2003
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        #48
        Originariamente Scritto da Steel77
        ma che cacchio dici?tu vivi in un mondo di fantasia.soffrire,sacrificarsi hanno senso se c'è un fine(poi quale sia lo decidi tu,può essere qualcosa che fai x te o anche x gli altri).hai una mentalità da martire,ma nn capisco perchè.insomma io nn voglio giudicarti,nn sono nessuno x farlo e ho cmq i miei problemi,ma proprio nn capisco perchè nella maggior parte dei tuoi post fai sempre riderimento alla sofferenza fine a se stessa,all'eroismo(citi spesso il commissario Cattani ,ma lui cmq si è fatto uccidere xchè combatteva x qualcosa e contro qualcosa).
        ci pensavo oggi a questo perchè... ho una risposta validissima da darti, però devo rifletterci ancora un po' su

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        • djaboljka001
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          #49
          Originariamente Scritto da Arturo Bandini
          tu non sei sola: hai la tua bambina, hai Federico...
          La solitudine è preziosa come rifugio, come ritiro in sè, e chi non sa goderne si attacca stronzamente alle persone, chiunque esse siano, e qualsiasi sconosciuto è buono per chiamarlo amore.
          Ma la solitudine imposta, la solitudine come emarginazione, rende inutile e offensivo qualsiasi valore vogliamo dare alla parola amore.
          del resto io per primo, quando è venuta una povera down a chiedermi un po' d' affetto, cos' ho fatto? e se fosse stata una bella fica magari oggi sarei qui a dire che mi ero sbagliato, che l' amore esiste
          LA SOLITUDINE NON LA USO come rifugio...apprezzo i momenti in cui sto da sola ...li cerco ....sai si pensa meglio...ogni persona si crea i propri spazi...
          agarra la onda

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          • VINICIUS
            Lo Sbloccafemmine
            • Jun 2005
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            #50
            Originariamente Scritto da djaboljka001
            LA SOLITUDINE NON LA USO come rifugio...apprezzo i momenti in cui sto da sola ...li cerco ....sai si pensa meglio...ogni persona si crea i propri spazi...


            Questa non è solitudine...
            "Propri Spazi" e "Momenti" sono delle alternative di raccoglimento ad una vita che si svolge in compagnia. Il vero solo non può scegliere, lo è e basta...
            Ciao.

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            • djaboljka001
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              #51
              Originariamente Scritto da VINICIUS


              Questa non è solitudine...
              "Propri Spazi" e "Momenti" sono delle alternative di raccoglimento ad una vita che si svolge in compagnia. Il vero solo non può scegliere, lo è e basta...
              be è solo e basta perche sceglie di essere solo..
              agarra la onda

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              • MIZARD
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                #52
                Originariamente Scritto da Arturo Bandini
                quelli del bar mi prendono in giro, quando passo mi prendono in giro perchè d' estate quando di notte fanno casino a volte mi affaccio e urlo di andarsene affanculo oppure chiamo la polizia.
                Io ci soffro a essere preso in giro, molto + di quanto loro possano soffrire per un graffio alla macchina. E poi invece di stare al bar a perdere tempo potrebbero allenarsi, o leggere un romanzo, o lavorare.
                Artu',oltre a seguire i consigli di steel e bebbo io ho capito che tipo di persona sei...e tornando a un discorso che hai fatto prima posso assicurarti che qui' ci sono molte persone "da bar" come loro,ma prendendo spunto da quella foto,che in un post decantavi,maggie non si sarebbe mai abbassata a fare un graffio ad una macchina,avrebbe cercato la sua strada.

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                • Arturo Bandini
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                  #53
                  Originariamente Scritto da Steel77
                  ma che cacchio dici?tu vivi in un mondo di fantasia.soffrire,sacrificarsi hanno senso se c'è un fine(poi quale sia lo decidi tu,può essere qualcosa che fai x te o anche x gli altri).hai una mentalità da martire,ma nn capisco perchè.insomma io nn voglio giudicarti,nn sono nessuno x farlo e ho cmq i miei problemi,ma proprio nn capisco perchè nella maggior parte dei tuoi post fai sempre riderimento alla sofferenza fine a se stessa,all'eroismo(citi spesso il commissario Cattani ,ma lui cmq si è fatto uccidere xchè combatteva x qualcosa e contro qualcosa).
                  Premetto che non sto parlando di me: stiamo solo facendo un po' di filosofia spiccia

                  allora... dici che cattani combatteva per qualcosa: è giusto. Ma io quando parlo di sacrificio inutile non sto mica parlando di tafazzi... Inutile per me vuol dire "simbolico". Cattani non lottava per sè, non per costruirsi un futuro, non per pagarsi il mutuo, non per mettere su famiglia. Non gli importava di godersela: la sua forza tendeva solo a un' idea, nel suo caso la vendetta... Sapeva di andare a morire, ma tanto non gli era rimasto più niente per cui vivere, e come essere umano non aveva più senso: la sua forza era un mero strumento al servizio di un' idea, lui stesso aveva cessato di esistere, se non come strumento, tramite, supporto per la forza... come un conduttore elettrico...
                  lo stesso Million: non si allenava certo per il denaro o per la gloria: anche lei cercava vendetta. Voleva dimostrare di non essere spazzatura. Voleva dimostrare che gli altri, in confronto a lei, che pure dalla vita aveva avuto così poco, erano loro la vera spazzatura.
                  Capisci? chi si sacrifica per sè, per costruirsi un futuro, non si può dire che sia davvero forte, perchè la forza è pura solo nella sua dimensione simbolica, altrimenti stiamo parlando di trucchi, do ut des... Se vogliamo definire cosa è forza, allora possiamo farlo solo a partire da un concetto assoluto, poi possiamo procedere per sottrazione, fino a stabilire i vari livelli di forza: dall' idealismo inutile fino, al suo opposto, alla convenienza dei falsi valori...
                  chi si sacrifica per la forza in sè, senza secondi fini, non bada affatto a dosare le proprie forze, cosa che invece è fondamentale nel sacrificio utile, perchè il principio di piacere e l' istinto di vita esigono che il ricavato sia superiore in valore a quanto speso. Chi a un certo punto della propria esistenza si accorge che il tornaconto è inferiore all' investimento, se appartiene a un livello inferiore di umanità si annichilisce nell' inerzia, come una macchina in tilt; gli esseri superiori, invece, decidono di perseguire un nuovo obiettivo: non + la felicità, che non esiste, ma la forza in quanto tale, il sacrificio che chiede ancora altro sacrificio, e ancora, e ancora...Perchè se la forza è assurta a simbolo di un' idea non può concedersi riposo nè gratificazioni, non si concede neanche il tempo di pettinarsi, perchè ogni piacere, ogni compromesso è incompatibile con l' assolutezza, la purezza dell' idea. E d' altra parte sarebbe impossibile, perchè se un uomo cessa di esistere in quanto tale per assumere il ruolo di strumento e tramite per la forza, allora il tornaconto personale non viene più considerato, ed egli è ormai dimentico della propria natura, e il dolore, la fame, il sonno, il sesso, la noia: ogni sensazione, ogni pulsione viene sublimata e convertita in forza. Mi sento stanco? Il mio cervello mi ordina di reagire producendomi in uno sforzo ancora maggiore. Ho freddo? allora con + entusiasmo mi laverò nell' acqua gelida; vorrei scopare? sono triste? appena una qualsiasi sensazione affiora, so che l' unica risposta la posso trovare nella forza. Perchè la forza va a martellare lì dove vorrebbe cedere, va a stanare il dolore per ridicolizzarlo nella consapevolezza che nessun altro essere umano è così forte, bello e vero
                  Last edited by Arturo Bandini; 16-02-2006, 18:11:56.

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                  • JPP
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                    #54
                    Originariamente Scritto da Arturo Bandini
                    Premetto che non sto parlando di me: stiamo solo facendo un po' di filosofia spiccia

                    allora... dici che cattani combatteva per qualcosa: è giusto. Ma io quando parlo di sacrificio inutile non sto mica parlando di tafazzi... Inutile per me vuol dire "simbolico". Cattani non lottava per sè, non per costruirsi un futuro, non per pagarsi il mutuo, non per mettere su famiglia. Non gli importava di godersela: la sua forza tendeva solo a un' idea, nel suo caso la vendetta... Sapeva di andare a morire, ma tanto non gli era rimasto più niente per cui vivere, e come essere umano non aveva più senso: la sua forza era un mero strumento al servizio di un' idea, lui stesso aveva cessato di esistere, se non come strumento, tramite, supporto per la forza... come un conduttore elettrico...
                    lo stesso Million: non si allenava certo per il denaro o per la gloria: anche lei cercava vendetta. Voleva dimostrare di non essere spazzatura. Voleva dimostrare che gli altri, in confronto a lei, che pure dalla vita aveva avuto così poco, erano loro la vera spazzatura.
                    Capisci? chi si sacrifica per sè, per costruirsi un futuro, non si può dire che sia davvero forte, perchè la forza è pura solo nella sua dimensione simbolica, altrimenti stiamo parlando di trucchi, do ut des... Se vogliamo definire cosa è forza, allora possiamo farlo solo a partire da un concetto assoluto, poi possiamo procedere per sottrazione, fino a stabilire i vari livelli di forza: dall' idealismo inutile fino, al suo opposto, alla convenienza dei falsi valori...
                    chi si sacrifica per la forza in sè, senza secondi fini, non bada affatto a dosare le proprie forze, cosa che invece è fondamentale nel sacrificio utile, perchè il principio di piacere e l' istinto di vita esigono che il ricavato sia superiore in valore a quanto speso. Chi a un certo punto della propria esistenza si accorge che il tornaconto è inferiore all' investimento, se appartiene a un livello inferiore di umanità si annichilisce nell' inerzia, come una macchina in tilt; gli esseri superiori, invece, decidono di perseguire un nuovo obiettivo: non + la felicità, che non esiste, ma la forza in quanto tale, il sacrificio che chiede ancora altro sacrificio, e ancora, e ancora...Perchè se la forza è assurta a simbolo di un' idea non può concedersi riposo nè gratificazioni, non si concede neanche il tempo di pettinarsi, perchè ogni piacere, ogni compromesso è incompatibile con l' assolutezza, la purezza dell' idea. E d' altra parte sarebbe impossibile, perchè se un uomo cessa di esistere in quanto tale per assumere il ruolo di strumento e tramite per la forza, allora il tornaconto personale non viene più considerato, ed egli viventa dimentico della propria natura, e il dolore, la fame, il sonno, il sesso, la noia: ogni sensazione, ogni pulsione viene sublimata e convertita in forza. Mi sento stanco? Il mio cervello mi ordina di reagire producendomi in uno sforzo ancora maggiore. Ho freddo? allora con + entusiasmo mi laverò nell' acqua gelida; vorrei scopare? sono triste? appena una qualsiasi sensazione affiora, so che l' unica risposta la posso trovare nella forza. Perchè la forza va a martellare lì dove vorrebbe cedere, va a stanare il dolore per ridicolizzarlo nella consapevolezza che nessun altro essere umano è così forte, bello e vero

                    arturo tu devi salire sulla delta con me. Quando scendi, se scendi sarai una persona diversa. Manda a puttane tutto. Solo il dio turbo conta
                    "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

                    Jpp, prima di lanciarsi con il carrello

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                    • Arturo Bandini
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                      #55
                      Originariamente Scritto da JPP
                      arturo tu devi salire sulla delta con me. Quando scendi, se scendi sarai una persona diversa. Manda a puttane tutto. Solo il dio turbo conta
                      cosa succede invece se tu sali sulla mia punto arancione?

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                      • JPP
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                        #56
                        Originariamente Scritto da Arturo Bandini
                        cosa succede invece se tu sali sulla mia punto arancione?
                        bella domanda, o meglio, bella risposta
                        "Qualsiasi cosa che non sia la morte è un leggero infortunio"

                        Jpp, prima di lanciarsi con il carrello

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                        • MIZARD
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                          #57
                          Originariamente Scritto da JPP
                          bella domanda, o meglio, bella risposta
                          ahahahahahahhah il Dio turbo ahahahah ma come fai

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                          • maurox
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                            #58
                            Originariamente Scritto da Arturo Bandini
                            Premetto che non sto parlando di me: stiamo solo facendo un po' di filosofia spiccia

                            allora... dici che cattani combatteva per qualcosa: è giusto. Ma io quando parlo di sacrificio inutile non sto mica parlando di tafazzi... Inutile per me vuol dire "simbolico". Cattani non lottava per sè, non per costruirsi un futuro, non per pagarsi il mutuo, non per mettere su famiglia. Non gli importava di godersela: la sua forza tendeva solo a un' idea, nel suo caso la vendetta... Sapeva di andare a morire, ma tanto non gli era rimasto più niente per cui vivere, e come essere umano non aveva più senso: la sua forza era un mero strumento al servizio di un' idea, lui stesso aveva cessato di esistere, se non come strumento, tramite, supporto per la forza... come un conduttore elettrico...
                            lo stesso Million: non si allenava certo per il denaro o per la gloria: anche lei cercava vendetta. Voleva dimostrare di non essere spazzatura. Voleva dimostrare che gli altri, in confronto a lei, che pure dalla vita aveva avuto così poco, erano loro la vera spazzatura.
                            Capisci? chi si sacrifica per sè, per costruirsi un futuro, non si può dire che sia davvero forte, perchè la forza è pura solo nella sua dimensione simbolica, altrimenti stiamo parlando di trucchi, do ut des... Se vogliamo definire cosa è forza, allora possiamo farlo solo a partire da un concetto assoluto, poi possiamo procedere per sottrazione, fino a stabilire i vari livelli di forza: dall' idealismo inutile fino, al suo opposto, alla convenienza dei falsi valori...
                            chi si sacrifica per la forza in sè, senza secondi fini, non bada affatto a dosare le proprie forze, cosa che invece è fondamentale nel sacrificio utile, perchè il principio di piacere e l' istinto di vita esigono che il ricavato sia superiore in valore a quanto speso. Chi a un certo punto della propria esistenza si accorge che il tornaconto è inferiore all' investimento, se appartiene a un livello inferiore di umanità si annichilisce nell' inerzia, come una macchina in tilt; gli esseri superiori, invece, decidono di perseguire un nuovo obiettivo: non + la felicità, che non esiste, ma la forza in quanto tale, il sacrificio che chiede ancora altro sacrificio, e ancora, e ancora...Perchè se la forza è assurta a simbolo di un' idea non può concedersi riposo nè gratificazioni, non si concede neanche il tempo di pettinarsi, perchè ogni piacere, ogni compromesso è incompatibile con l' assolutezza, la purezza dell' idea. E d' altra parte sarebbe impossibile, perchè se un uomo cessa di esistere in quanto tale per assumere il ruolo di strumento e tramite per la forza, allora il tornaconto personale non viene più considerato, ed egli è ormai dimentico della propria natura, e il dolore, la fame, il sonno, il sesso, la noia: ogni sensazione, ogni pulsione viene sublimata e convertita in forza. Mi sento stanco? Il mio cervello mi ordina di reagire producendomi in uno sforzo ancora maggiore. Ho freddo? allora con + entusiasmo mi laverò nell' acqua gelida; vorrei scopare? sono triste? appena una qualsiasi sensazione affiora, so che l' unica risposta la posso trovare nella forza. Perchè la forza va a martellare lì dove vorrebbe cedere, va a stanare il dolore per ridicolizzarlo nella consapevolezza che nessun altro essere umano è così forte, bello e vero


                            Guarda che il dolore la fame il sesso il sonno etc etc non li domini nemmeno se ti chiami Gesu' Cristo o vai a fare Rambo per il resto dei tuoi giorni
                            sigpic

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                            • Arturo Bandini
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                              #59
                              Originariamente Scritto da maurox
                              Guarda che il dolore la fame il sesso il sonno etc etc non li domini nemmeno se ti chiami Gesu' Cristo o vai a fare Rambo per il resto dei tuoi giorni
                              non sto parlando di me... dico se esistesse un uomo perfetto come si vedono solo nei film...

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                              • Arturo Bandini
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                                #60
                                Originariamente Scritto da maurox
                                Guarda che il dolore la fame il sesso il sonno etc etc non li domini nemmeno se ti chiami Gesu' Cristo o vai a fare Rambo per il resto dei tuoi giorni
                                cmq questo significa che se io riuscissi secondo te sarei un superuomo

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