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a me ste cose me fanno rosicà...arbitro anglosassone di merda...ci butta fuori l APERTURA A BUFFO ci fanno na meta propio perchè hanno sfruttato sto vantaggio...bho..cmq grande italia ha dato il cuore...continuiamo così tra qualche anno saremo in carreggiata con tutti
Davvero una grandissima Italia. Penso sia una delle migliori prestazioni della nostra nazionale contro gli amici irlandesi. Peccato per l'arbitraggio discutibilissimo, ma il bello del rugby e' anche accettare senza polemiche "calcistiche" le sue decisioni.
Cmq una grandissima Inghilterra contro il Galles (per quanto mi stia sul ***** Albione, han giocato bene) che mi pare un po in fase calante.
Ma soprattutto : STRAGODO per la batosta inflitta dai cugini scozzesi contro i stramaledetti transalpini!!!
GO HEART OF SCOTLAND!!!
E se la morte che ti e' d'accanto, ti vorrà in cielo dall'infinito, si udrà piu forte, si udrà piu santo, non ho tradito! Per l'onore d'Italia!
Davvero una grandissima Italia. Penso sia una delle migliori prestazioni della nostra nazionale contro gli amici irlandesi. Peccato per l'arbitraggio discutibilissimo, ma il bello del rugby e' anche accettare senza polemiche "calcistiche" le sue decisioni.
Cmq una grandissima Inghilterra contro il Galles (per quanto mi stia sul ***** Albione, han giocato bene) che mi pare un po in fase calante.
Ma soprattutto : STRAGODO per la batosta inflitta dai cugini scozzesi contro i stramaledetti transalpini!!!
Ovroc si è posato sulla mia tv e non mi ha permesso di veder la partita, ***** ero troppo , appena è finita si vedeva di nuovo..
Penso che fosse il collegamento..
RBS 6 NAZIONI, IRLANDA – ITALIA 26-16RUGBY NOTIZIE - a cura dell'Ufficio Stampa FIR
Roma, 4 febbraio 2006
GLI AZZURRI, IN CRESCITA, SPAVENTANO LANSDOWNE ROAD
Dublino – Dal Lansdowne Road di Dublino l’Italia esce senza punti, sconfitta per 26-16 dall’Irlanda nella prima giornata dell’RBS 6 Nazioni 2006, ma con la consapevolezza di aver intrapreso, sotto la guida del CT Pierre Berbizier, un importante processo di crescita.
L’Italia iniziava l’incontro in attacco, provando da subito a mettere in moto i trequarti diretti dall’assistant coach Cariat, ma la difesa irlandese era abile a contenere le sfuriate offensive Azzurre, allontanando la pressione con i calci del mediano d’apertura O’Gara.
Proprio il numero 10 in verde, al terzo minuto, calciava all’ala per il giovane Bowe, sorprendendo la difesa italiana. L’azione si chiudeva, però, con nulla di fatto.
Bortolami e compagni, sostenuti dagli oltre 3000 tifosi sbarcati nei giorni scorsi nella Capitale irlandese, manteneva però il controllo del match, tenendo sotto pressione i padroni di casa: i tentativi dei verdi di ripartire sfruttando le abilità individuali dei propri trequarti cozzavano contro la lena difensiva degli ospiti.
Al 12’ l’apertura Azzurra, Ramiro Pez, diveniva il primo marcatore del 6 Nazioni 2006 centrando i pali su una punizione concessa, in posizione defilata, dal direttore di gara inglese Pearson.
Sotto per 0-3, il XV di Eddie O’Sullivan alzava il ritmo e reagiva con veemenza, provando una serie di manovre offensive che, però cozzavano a lungo contro la trincea difensiva allestita dal CT Berbizier. La parte centrale della prima frazione di gioco era, però, di marca irlandese e l’Italia spendeva energie per fermare gli assalti avversari, perdendo temporaneamente in lucidità.
I padroni di casa ne approfittavano, rubavano una rimessa laterale sulla linea dei cinque metri Azzurra con il gigantesco seconda linea O’Connell e, dalla maul che nasceva, passavano in vantaggio con il giovane tallonatore Flannery, alla sua seconda apparizione internazionale: O’Gara trasformava ed era 7-3.
Era adesso l’Italia a riproporsi in avanti: cinque minuti di svantaggio prima che Pez tornasse a mettere in crisi la difesa irlandese trovando un varco e lanciando in meta Mirco Bergamasco, bravo ad eludere il placcaggio ed a toccare l’ovale al di là della linea di meta. Pez trasformava e l’Italia tornava a condurre l’incontro 7-10.
Sul finire del primo tempo Pearson, forse con eccessiva severità, assegnava a Pez un cartellino giallo per un placcaggio in ritardo e lasciava l’Italia in quattordici uomini: dalla punizione che scaturiva dal fallo di Pez, O’Gara andava ancora a segno mandando le squadre al riposo sul 10-10.
In avvio di ripresa, pur con un uomo in meno, era l’Italia a ripartire all’attacco, andando prima ad un passo dalla meta con i propri avanti ma tornando in avanti con un calcio di punizione: con Pez ancora fuori, era Griffen ad incaricarsi del calcio che portava l’Italia sopra per 10-13.
Ma l’uomo in meno si faceva sentire due minuti più tardi, quando O’Gara ripeteva con successo uno schema già provato nel primo tempo. Questa volta l’ala Bowe raccoglieva il calcio del numero 10 e volava in meta, fermato però da Mirco Bergamasco: dubbio il tocco in meta dell'ala irlandese, ma il direttore di gara, sorprendentemente, concedeva la meta senza chiedere il parere del TMO.
La trasformazione di O’Gara dava il 17-13 all’Irlanda, che proseguiva all’attacco e viveva, tra il 10’ ed il 20’, forse il proprio momento migliore.
Al 19’ un fallo di Mauro Bergamasco dava ancora ad O’Gara la possibilità di allungare ancora: aiutata dal palo, l’apertura irlandese portava il risultato sul 20-13.
Ancora, l’Italia si riportava a distanza ravvicinata con Pez che a sua volta metteva a segno un difficile calcio di punizione, frutto dell’eccellente lavoro della mischia Azzurra.
Ma i verdi, padroni di casa, alzavano ancora il ritmo e riprendevano il possesso del campo andando a strappare una punizione per fallo in raggruppamento che O’Gara realizzava, riportando l’Irlanda a +7. Gli ultimi 10’ di gioco erano un alternarsi di attacchi, sempre più convulsi.
Al 70’ una bella manovra al largo lanciava il centro Canale, che superava con un calcio il proprio diretto avversario ma non riusciva a recuperare il pallone e dalla mischia ordinata da cui riprendeva il gioco gli irlandesi allontanavano il pericolo con il potente piede di O’Gara.
Poco dopo la mezzora, con meno di dieci minuti ancora sull’orologio, Pez falliva il primo piazzato dell’incontro provando a centrare i pali da oltre metà campo: era, per l’Italia, l’ultima chance di rimanere in corsa per il successo.
Pochi minuti, ed un fuorigioco di Mirco Bergamasco dava ad O’Gara la possibilità di chiudere l’incontro con un calcio in mezzo ai pali. Una chance che il numero 10 non si lasciava sfuggire, fissando il risultato sul 26-16.
Sabato prossimo, alle 17.00, secondo turno turno del Sei Nazioni per l’Italia che, in uno Stadio Flaminio di Roma che già da tempo ha fatto registrare il tutto esaurito, affronterà i Campioni del Mondo dell’Inghilterra.
Irlanda-Italia: aperta inchiesta su O'Driscoll - LIRERoma - Il giorno dopo la bella e sfortunata prova della Nazionale italiana a Dublino, viene il tempo delle riflessioni su quanto si è visto sabato pomeriggio a Lansdowne Road.
Al Match Commissioner Rob Flockhart non sono sfuggite le bizzarre sviste dell'arbitro Dave Pearson in materia di disciplina in campo: la superficialità nel rilevare un ripetuto stamping su Fabio Ongaro di un Brian O'Driscoll particolarmente nervoso e frustrato dalla prestazione individuale e collettiva, è attualmente oggetto di inchiesta.
Lo Staff Azzurro, nella persona del Team manager Carlo Checchinato, ha informato che “il Citing Commissioner mi ha comunicato di avere aperto una indagine riguardante due episodi riferibili a comportamenti irlandesi. Ha chiesto all’Italia di fornirgli la tempistica per esaminare la situazione. Abbiamo rivisto a Roma il video del match e fornito a Dublino le informazioni richieste. Il Commissioner ci ha anche informati di avere ricevuto da parte irlandese una richiesta di approfondimento su un episodio riferibile ad un giocatore italiano (riguarderebbe Leandro Castrogiovanni)". Le conclusioni del Commissioner sono attese a breve.
Insistere è testardaggine. Perseverare è determinazione
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