c'è la mia migliore amica che siccome vive in germania ci sentiamo un paio di volte a settimana al telefono e facciamo delle lunghe chiaccherate...
io sto cercando con i miei amici di smettere di fare discorsi strani, e anche con lei mi sono imposto di non lamentarmi più, di non parlare troppo di me, e ascoltarla senza dare consigli presuntuosi o giudizi inopportuni, che secondo me quando un amico si confida vuole soprattutto ascolto e comprensione, non ha bisogno di risposte...
però se con le altre persone mi riesce facile non fare discorsi strani, dato che mi parlano di cose abbastanza normali, lei mi parla delle sue seghe mentali: che si sente di essere cambiata da quella che era, che si vergogna perchè dà importanza alle scarpe firmate, e si chiede se la vita è tutto qui, lavorare e magari un giorno farsi una famiglia etc... Io ascolto, però poi devo dire cosa penso, non posso stare zitto, e vabbè, le dico di prendersi più cura di sè, che gliene frega di pulire in casa, che vada a passeggiare, al cinema etc, però su quelle cose che mi dice si aspetta che dica cosa penso, ma a quel punto finisco sempre a parlare di million dollar baby, che secondo me il tempo scivola via tra le pieghe della forza, e se si dà tutto per uno scopo non potremo mai invecchiare... dopo mi sento sempre in colpa perchè sembrano discorsi da uno che si vuol vantare di essere così profondo, ma in realtà sono davvero le cose che penso, e anche nei miei appunti in ogni pagina i riferisco continuamente a million dollar baby, e dico "devi essere come IIEEE di tori amos" etc... cioè, è il mio modo di pensare, non è per fare il ganzino, e vorrei dire le cose normali per rispetto a lei, ma proprio non so quali sono queste cose normali, e allora finisco a dire che si deve fare come bruce willis in die hard, che lui aveva 40 anni ma era un ragazzo perchè aveva uno scopo, non un' aspirazione...
io sto cercando con i miei amici di smettere di fare discorsi strani, e anche con lei mi sono imposto di non lamentarmi più, di non parlare troppo di me, e ascoltarla senza dare consigli presuntuosi o giudizi inopportuni, che secondo me quando un amico si confida vuole soprattutto ascolto e comprensione, non ha bisogno di risposte...
però se con le altre persone mi riesce facile non fare discorsi strani, dato che mi parlano di cose abbastanza normali, lei mi parla delle sue seghe mentali: che si sente di essere cambiata da quella che era, che si vergogna perchè dà importanza alle scarpe firmate, e si chiede se la vita è tutto qui, lavorare e magari un giorno farsi una famiglia etc... Io ascolto, però poi devo dire cosa penso, non posso stare zitto, e vabbè, le dico di prendersi più cura di sè, che gliene frega di pulire in casa, che vada a passeggiare, al cinema etc, però su quelle cose che mi dice si aspetta che dica cosa penso, ma a quel punto finisco sempre a parlare di million dollar baby, che secondo me il tempo scivola via tra le pieghe della forza, e se si dà tutto per uno scopo non potremo mai invecchiare... dopo mi sento sempre in colpa perchè sembrano discorsi da uno che si vuol vantare di essere così profondo, ma in realtà sono davvero le cose che penso, e anche nei miei appunti in ogni pagina i riferisco continuamente a million dollar baby, e dico "devi essere come IIEEE di tori amos" etc... cioè, è il mio modo di pensare, non è per fare il ganzino, e vorrei dire le cose normali per rispetto a lei, ma proprio non so quali sono queste cose normali, e allora finisco a dire che si deve fare come bruce willis in die hard, che lui aveva 40 anni ma era un ragazzo perchè aveva uno scopo, non un' aspirazione...
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