Dialogo nel sogno con John Lennon

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    L'informatore Esoterico
    • Nov 2003
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    Dialogo nel sogno con John Lennon

    "John, questa notte vorrei prendere io l'iniziativa e chiederti una cosa molto importante. Mi sai spiegare che cosa accade quando uno muore? Esiste una vita dopo la nostra morte fisica? E' uno die grandi e universali misteri dell'esistenza umana su questa Terra e mi piacerebbe conoscere la verità..."
    "Devi avere una certezza, innanzitutto: l'uomo non consiste del solo corpo materiale ed è fatto anche di una psiche che sta in rapporto reciproco con il corpo, con la mediazione del cervello. Ciò che accade durante quel momento che noi chiamiamo morte è l'interruzione del contatto della psiche con il corpo fisico. La psiche è costretta a vivere, ad esistere, soltanto nel mondo psichico, ovvero nel mondo spirituale. E' comunque possibile un determinato contatto con il mondo fisico per un periodo di tempo limitato. Colui che muore, in altre parole, può avere delle vaghe sensazioni sulle sue condizioni fisiche per la durata di alcune ore dopo la morte. Questo contatto, poi, scompare completamente..."
    "Ma dove va l'essere umano dopo la morte?"
    "Aspetta, non correre troppo. Innanzitutto, da questo momento in poi, parliamo di "esseri" viventi e non più di esseri umani poichè a seguito della morte hanno perduto il contatto con l'involucro, con il corpo umano. Voglio spiegarti bene, nella maniera più chiara possibile, che il mondo in cui entra un essere dopo la sua morte è un mondo esclusivamente spirituale, immateriale. Lo stadio in cui si trova l'essere subito dopo la morte corporea è quello che noi chiamiano "prima sfera". E se il mondo fisico è un mondo fatto di tempo e di spazio, quello spirituale è un mondo fatto di tempo e di stato. Voglio dire che non consiste, come quello fisico, di materia. Il mondo spirituale è fatto di materia spirituale, leggera, evanescente immersa nella luce, chiamata anche materia astrale o anche etere psichico..."
    " Insomma noi continuiamo a vivere anche se in una forma e in uno stato diversi..."
    "Esatto. Attenzione però: non tutto è così semplice e automatico. Questo materia spirituale è percepibile solo nella misura in cui l'essere stesso la forma e la plasma. La materia spirituale obbedisce anche a tutti i desideri dell'essere: appena questi desidera un qualcosa, questo qualcosa compare immediatamente. Ma appena diminuisce o cessa la concentrazione su di una determinata forma di materia (una persona cara, un oggetto, un ambiente noto come per esempio la casa sulla Terra o anche la propria auto o il denaro ecc.) questa si dissolve e scompare come la nebbia ai primi raggi del sole...
    "Quelle forme di cui parli sono dunque solo delle illusioni , delle parvenze degli oggetti fisici..."
    "Sì, ma ricordati che l'essere, dopo la morte, non può più realizzare alcun legame con la materia fisica e si può circondare solamente da cose che ne costituiscono il ricordo, uno spazio vitale esclusivamente immateriale, spirituale. Di questa dimensione fa parte tutto ciò di cui l'essere è a conoscenza, continuano ad esistere tutte le sue esperienze vissute nella vita materiale sulla Terra, affetti, immaginazioni, ricordi, rimpianti, gioie e dolori. Tanto più emozionali, tanto più sono intense queste concezioni, tanto più esse fanno parte dello spazio vitale e dell'ambiente che avvolge l'essere. In altre parole, per farti capire come funziona l'Aldilà, l'ambiente dell'individuo, da lui stesso desiderato e creato dopo la morte, non è molto diverso da tutto ciò che lo circondava quando era in vita. La differenza importante è che l'ambiente, le persone, gli oggetti, ecc. Sono costituite esclusivamente di materia spirituale plasmata dall'essere stesso con le proprie idee".
    "Ma sembra davvero un mondo simile a quello reale'"
    "No. Non è proprio simile al mondo reale. L'essere, infatti, sperimenta un mondo di sole allucinazioni, esattamente come avviene in un sogno. Anche nel mondo spirituale si svolgono i sogni, l'essere ha l'impressione di addormentarsi come quando era in vita. Ed è per questo che certe esperienze dei sogni , come quelle che avvengono tra noi due, sembrano assolutamente reali e riescono a dare una precisa indicazione di quello che sarà lo status post mortem, cioè la condizione dell'essere senza più corpo materiale..."
    "Ma quel'è la differenza vera?"
    "La differenza vera sta nel fatto che, durante il sogno quando si è in vita sulla Terra, si continua a vivere anche biologicamente e si mantiene sul piano fisico la propria coscienza primaria, cioè quella da svegli. Chi sogna in continuazione, come fai tu, è soltanto un ospite temporaneo nel mondo spirituale che poi fa ritorno nel mondo fisico. Chi invece sogna dopo la morte, resta confinato esclusivamente nel mondo spirituale".
    "Dopo la morte, dunque, non si ritorna più nel mondo di prima..."
    "Proprio così. Il legame con il mondo fisico è interrotto. E nei primi tempi dopo la morte l'essere è incapace di valutare criticamente le proprie esperienze, esattamente come accade ad un sognatore durante il sogno. Inoltre, in questo mondo spirituale gli esseri possono realizzare il contatto tra loro solo se si trovano sulla stessa lunghezza d'onda, vale a dire se avevano in vita interessi, affetti o tendenze comuni. Fino a quando si trovano in sintonia possono entrare in relazione fra di loro e anche percepirsi, sentirsi personificati nella forma che essi desiderano. Per esempio, un vecchio si personalizza quasi sempre nella forma, nell'aspetto che aveva da giovane. Appena invece un essere rivolge la propria attenzionead altro ambito d'interessi, la lunghezza d'onda istantaneamente cambia e allora ottiene il contatto con gli esseri che si trovano sulla nuova lunghezza d'onda. Come quando tu ricerchi una determinata stazione su di un apparecchio radio: ad ogni variazione di frequenza si perde il collegamento con certe stazioni e lo si stabilisce con delle altre..."
    "John mi hai parlato di una "prima sfera". Di che cosa si tratta esattamente'"
    "Quella che qui chiamano "prima sfera" va intesa come una prima stazione di passaggio dopo la morte sulla via spirituale che conduce ad uno stadio successivo, ad uno strato più elevato. In questa "prima sfera" l'essere può fare una esperienza positiva o negativa, a seconda del livello spirituale che possiede. Se uno muore pieno di odio o di amarezza verso un'altra persona, oppure preda di un qualche vizio morboso o di una qualche ossessione oppure angosciato per le sue aspirazioni irrealizzate o addolorato per il fallimento della sua vita terrena, ecco che sperimenterà la realizzazione dei suoi desideri negativi in un infernale mondo da incubo da lui stesso creato. .."
    "E se invece è vissuto serenamente, ha avuto una vita felice e fortunata?"
    "Se l'essere è vissuto in una atmosfera positiva, se ha trascorso la sua vita in un mondo di concreta religiosità o di speranze e di aspirazioni al la spiritualità, ecco che nella "prima sfera" rivive esperienze analoghe, paradisiache, all'opposto di quelle infernali di cui ho detto prima. Ma sono pochi, sai, coloro che hanno questa immensa fortuna. Poche persone, infatti, sono del tutto prive di conflitti e di desideri egoistici. Per questo motivo la maggior parte degli uomini vive la "prima sfera" come una dura realtà. Per una persona, poi, che per sua natura è vissuta con il desiderio e la voglia di aiutare gli altri e il cui atteggiamento verso la morte è stato relativamente senza problemi o angosce, questa realtà che lo attende sarà abbastanza serena, di certo meno dura rispetto a quella di altri. Nella "prima sfera" egli troverà ricche possibilità di vivere secondo i suoi interessi terreni e il suo passaggio verso altre sfere più elevate sarà piuttosto breve. Lo stesso discorso vale per le persone che hanno avuto interessi soprattutto di natura spirituale: per esempio l'arte, la scienza o la religione. Ma solo a patto che i motivi che le spingevano ad occuparsi di queste cose non siano stati prevalentemente egoistici..."
    "Questa "prima sfera" può essere definita come una specie di purgatorio come insegna la religione cristiana?"
    "In un certo senso direi di sì. Quasi tutte le persone, dopo la morte, vivono in forma assai realistica una situazione espiatoria che, tuttavia, per parecchi diventa insostenibile. In questa realtà chi è tendenzialmente religioso, credente in un mondo di spirito, si trova avvantaggiato rispetto a chi in vita è stato o ha voluto essere un ateo convinto. L'essere di sentimenti religiosi, avendo fiducia in una potenza suprema in cui credere e a chi rivolgersi, si apre automaticamente la strada per lasciare la "prima sfera". L'ateo, invece, deve attendere più a lungo per aggrapparsi a quest'ancora di sicurezza. Tuttavia, prima o poi, anche lui ci riuscirà. .."
    "E' importante la preghiera'"
    "Certo. La preghiera contiene in sè l'ammissione della propria impotenza e nullità: è un atto di umiltà. E' l'appello all'Essere superiore, a Dio, affinchè conceda sollievo e dia aiuto in una situazione insopportabile. Ciò significa anche una trasformazione in positivo della propria coscienza morale, un cambiamento di lunghezza d'onda e quindi la possibilità di venire in contatto con essere differenti da quelli fino a quel momento incontrati..."
    "E chi sono questi esseri differenti? "
    "Sono dei "geni tutelari" sempre presenti nella "prima sfera", sempre in attesa d'intervenire per aiutare coloro che ne hanno bisogno. Il loro intervento avviene solo quando l'essere realizza una variazione di lunghezza d'onda mediante la preghiera. E quando parlo di preghiera intendo un certo atteggiamento spirituale, non una semplice supplica all'Essere supremo. Questi "geni tutelari" per prima cosa si fanno riconoscere dall'essere che invoca aiuto. Essi appariranno sotto la forma esteriore di angeli dalle bianche ali alle persone ingenuamente religiose; a chi è invece meno religioso o addirittura scettico si mostreranno con le sembianze di persone comuni. I "geni tutelari" influenzano l'essere per mezzo di un processo di suggestione, con il fine di distogliere la sua attenzione dalle idee o dalle passioni che l'hanno tenuto sotto il proprio potere sia nella vita terrena, sia anche dopo la morte. Si può paragonare questo metodo a quello di un adulto che reca conforto ad un bimbo piangente. Così la coscienza dell'essere viene pilotata in una nuova direzione".
    "E' come un salvataggio spirituale'"
    "Esattamente, come il salvataggio di un naufrago nel mare in burrasca. Ma, ricordati, il presupposto di questo salvataggio restano le esperienze fatte dall'essere durante la sua permanenza nella "prima sfera", ovvero nel purgatorio come tu hai detto. Soprattutto l'essere disincarnato deve provare una sensazione di ripugnanza per le caratteristiche personali che aveva nella vita reale. Senza questo pentimento anche il genio tutelare più energico sarebbe impotente poichè l'essere non sarebbe preparato a farsi influenzare. Le suggestioni positive e l'aiuto da parte dei "geni tutelari" hanno anche il compito preciso di bloccare certe lunghezze d'onda negative e di mettere a tacere per sempre le corrispondenti tendenze negative della psiche dell'essere. In questo modo l'essere cambia, si evolve spiritualmente ed è anche in grado di sopportare la luminosità delle sfere più elevate che lo aspettano per il processo di crescita verso Dio."
    "Tutti gli uomini dopo la morte devono necessariamente transitare per la "prima sfera""?
    "Sì, il purgatorio, come ti piace chiamarlo, è una tappa necessaria per liberare l'essere dalle cosiddette "scorie psichiche". E come diretta conseguenza egli viene liberato dalla parte difettosa, egoistica e negativa della propria coscienza. L'essere, dunque, prova sentimenti di gioia per sè e per gli altri, ed è pronto ad un nuovo passaggio verso la luce e verso Dio. Ma di Dio ti voglio parlare un'altra notte..."
  • Sergio
    Administrator
    • May 1999
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    #2



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    • buldozer
      Bodyweb Advanced
      • Feb 2003
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      #3
      cavolo gia' chiamati......

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      • Superfustakkion
        Banned
        • Mar 2004
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        • U.R.S.S.
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        #4
        Originariamente Scritto da buldozer
        cavolo gia' chiamati......
        stasera i soccorsi sono indaffarati

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        • quellogrosso
          Inattivo
          • Jun 2000
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          • italy
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          #5
          ovviamente non ho letto il post di Epico,
          volevo solo fare i complimenti a Superfustakkion x il fotomontaggio...grandioso...

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          • Luna Caprese
            Bodyweb Member
            • Jun 2005
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            #6
            "... Se Tu mi prendi per mano
            e Mi dici di alzarmi ,
            tosto finirà
            tutta l' infinita povertà del mio spirito..."


            Robindranath Tagore
            13 Giugno 1910
            a Bolpur
            "Ho preso il fucile e gli ho tirato due colpi di pistola" ( Aspirante velina )
            sigpic

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            • max_power
              Low-Carb Moderator
              • Dec 2000
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              • Torino
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              #7
              Originariamente Scritto da Superfustakkion
              stasera i soccorsi sono indaffarati
              Mitico, ma toglilo per favore, mi distrae dal post di grande spessore di Epico
              Max_power, The Sicilian Rock

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              • ikuape86
                L' oristanese pizzaiolo
                • Feb 2005
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                • Oristano
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                #8

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                • cula.79
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                  #9
                  Originariamente Scritto da epico
                  "John, questa notte vorrei prendere io l'iniziativa e chiederti una cosa molto importante. Mi sai spiegare che cosa accade quando uno muore? Esiste una vita dopo la nostra morte fisica? E' uno die grandi e universali misteri dell'esistenza umana su questa Terra e mi piacerebbe conoscere la verità..."
                  "Devi avere una certezza, innanzitutto: l'uomo non consiste del solo corpo materiale ed è fatto anche di una psiche che sta in rapporto reciproco con il corpo, con la mediazione del cervello. Ciò che accade durante quel momento che noi chiamiamo morte è l'interruzione del contatto della psiche con il corpo fisico. La psiche è costretta a vivere, ad esistere, soltanto nel mondo psichico, ovvero nel mondo spirituale. E' comunque possibile un determinato contatto con il mondo fisico per un periodo di tempo limitato. Colui che muore, in altre parole, può avere delle vaghe sensazioni sulle sue condizioni fisiche per la durata di alcune ore dopo la morte. Questo contatto, poi, scompare completamente..."
                  "Ma dove va l'essere umano dopo la morte?"
                  "Aspetta, non correre troppo. Innanzitutto, da questo momento in poi, parliamo di "esseri" viventi e non più di esseri umani poichè a seguito della morte hanno perduto il contatto con l'involucro, con il corpo umano. Voglio spiegarti bene, nella maniera più chiara possibile, che il mondo in cui entra un essere dopo la sua morte è un mondo esclusivamente spirituale, immateriale. Lo stadio in cui si trova l'essere subito dopo la morte corporea è quello che noi chiamiano "prima sfera". E se il mondo fisico è un mondo fatto di tempo e di spazio, quello spirituale è un mondo fatto di tempo e di stato. Voglio dire che non consiste, come quello fisico, di materia. Il mondo spirituale è fatto di materia spirituale, leggera, evanescente immersa nella luce, chiamata anche materia astrale o anche etere psichico..."
                  " Insomma noi continuiamo a vivere anche se in una forma e in uno stato diversi..."
                  "Esatto. Attenzione però: non tutto è così semplice e automatico. Questo materia spirituale è percepibile solo nella misura in cui l'essere stesso la forma e la plasma. La materia spirituale obbedisce anche a tutti i desideri dell'essere: appena questi desidera un qualcosa, questo qualcosa compare immediatamente. Ma appena diminuisce o cessa la concentrazione su di una determinata forma di materia (una persona cara, un oggetto, un ambiente noto come per esempio la casa sulla Terra o anche la propria auto o il denaro ecc.) questa si dissolve e scompare come la nebbia ai primi raggi del sole...
                  "Quelle forme di cui parli sono dunque solo delle illusioni , delle parvenze degli oggetti fisici..."
                  "Sì, ma ricordati che l'essere, dopo la morte, non può più realizzare alcun legame con la materia fisica e si può circondare solamente da cose che ne costituiscono il ricordo, uno spazio vitale esclusivamente immateriale, spirituale. Di questa dimensione fa parte tutto ciò di cui l'essere è a conoscenza, continuano ad esistere tutte le sue esperienze vissute nella vita materiale sulla Terra, affetti, immaginazioni, ricordi, rimpianti, gioie e dolori. Tanto più emozionali, tanto più sono intense queste concezioni, tanto più esse fanno parte dello spazio vitale e dell'ambiente che avvolge l'essere. In altre parole, per farti capire come funziona l'Aldilà, l'ambiente dell'individuo, da lui stesso desiderato e creato dopo la morte, non è molto diverso da tutto ciò che lo circondava quando era in vita. La differenza importante è che l'ambiente, le persone, gli oggetti, ecc. Sono costituite esclusivamente di materia spirituale plasmata dall'essere stesso con le proprie idee".
                  "Ma sembra davvero un mondo simile a quello reale'"
                  "No. Non è proprio simile al mondo reale. L'essere, infatti, sperimenta un mondo di sole allucinazioni, esattamente come avviene in un sogno. Anche nel mondo spirituale si svolgono i sogni, l'essere ha l'impressione di addormentarsi come quando era in vita. Ed è per questo che certe esperienze dei sogni , come quelle che avvengono tra noi due, sembrano assolutamente reali e riescono a dare una precisa indicazione di quello che sarà lo status post mortem, cioè la condizione dell'essere senza più corpo materiale..."
                  "Ma quel'è la differenza vera?"
                  "La differenza vera sta nel fatto che, durante il sogno quando si è in vita sulla Terra, si continua a vivere anche biologicamente e si mantiene sul piano fisico la propria coscienza primaria, cioè quella da svegli. Chi sogna in continuazione, come fai tu, è soltanto un ospite temporaneo nel mondo spirituale che poi fa ritorno nel mondo fisico. Chi invece sogna dopo la morte, resta confinato esclusivamente nel mondo spirituale".
                  "Dopo la morte, dunque, non si ritorna più nel mondo di prima..."
                  "Proprio così. Il legame con il mondo fisico è interrotto. E nei primi tempi dopo la morte l'essere è incapace di valutare criticamente le proprie esperienze, esattamente come accade ad un sognatore durante il sogno. Inoltre, in questo mondo spirituale gli esseri possono realizzare il contatto tra loro solo se si trovano sulla stessa lunghezza d'onda, vale a dire se avevano in vita interessi, affetti o tendenze comuni. Fino a quando si trovano in sintonia possono entrare in relazione fra di loro e anche percepirsi, sentirsi personificati nella forma che essi desiderano. Per esempio, un vecchio si personalizza quasi sempre nella forma, nell'aspetto che aveva da giovane. Appena invece un essere rivolge la propria attenzionead altro ambito d'interessi, la lunghezza d'onda istantaneamente cambia e allora ottiene il contatto con gli esseri che si trovano sulla nuova lunghezza d'onda. Come quando tu ricerchi una determinata stazione su di un apparecchio radio: ad ogni variazione di frequenza si perde il collegamento con certe stazioni e lo si stabilisce con delle altre..."
                  "John mi hai parlato di una "prima sfera". Di che cosa si tratta esattamente'"
                  "Quella che qui chiamano "prima sfera" va intesa come una prima stazione di passaggio dopo la morte sulla via spirituale che conduce ad uno stadio successivo, ad uno strato più elevato. In questa "prima sfera" l'essere può fare una esperienza positiva o negativa, a seconda del livello spirituale che possiede. Se uno muore pieno di odio o di amarezza verso un'altra persona, oppure preda di un qualche vizio morboso o di una qualche ossessione oppure angosciato per le sue aspirazioni irrealizzate o addolorato per il fallimento della sua vita terrena, ecco che sperimenterà la realizzazione dei suoi desideri negativi in un infernale mondo da incubo da lui stesso creato. .."
                  "E se invece è vissuto serenamente, ha avuto una vita felice e fortunata?"
                  "Se l'essere è vissuto in una atmosfera positiva, se ha trascorso la sua vita in un mondo di concreta religiosità o di speranze e di aspirazioni al la spiritualità, ecco che nella "prima sfera" rivive esperienze analoghe, paradisiache, all'opposto di quelle infernali di cui ho detto prima. Ma sono pochi, sai, coloro che hanno questa immensa fortuna. Poche persone, infatti, sono del tutto prive di conflitti e di desideri egoistici. Per questo motivo la maggior parte degli uomini vive la "prima sfera" come una dura realtà. Per una persona, poi, che per sua natura è vissuta con il desiderio e la voglia di aiutare gli altri e il cui atteggiamento verso la morte è stato relativamente senza problemi o angosce, questa realtà che lo attende sarà abbastanza serena, di certo meno dura rispetto a quella di altri. Nella "prima sfera" egli troverà ricche possibilità di vivere secondo i suoi interessi terreni e il suo passaggio verso altre sfere più elevate sarà piuttosto breve. Lo stesso discorso vale per le persone che hanno avuto interessi soprattutto di natura spirituale: per esempio l'arte, la scienza o la religione. Ma solo a patto che i motivi che le spingevano ad occuparsi di queste cose non siano stati prevalentemente egoistici..."
                  "Questa "prima sfera" può essere definita come una specie di purgatorio come insegna la religione cristiana?"
                  "In un certo senso direi di sì. Quasi tutte le persone, dopo la morte, vivono in forma assai realistica una situazione espiatoria che, tuttavia, per parecchi diventa insostenibile. In questa realtà chi è tendenzialmente religioso, credente in un mondo di spirito, si trova avvantaggiato rispetto a chi in vita è stato o ha voluto essere un ateo convinto. L'essere di sentimenti religiosi, avendo fiducia in una potenza suprema in cui credere e a chi rivolgersi, si apre automaticamente la strada per lasciare la "prima sfera". L'ateo, invece, deve attendere più a lungo per aggrapparsi a quest'ancora di sicurezza. Tuttavia, prima o poi, anche lui ci riuscirà. .."
                  "E' importante la preghiera'"
                  "Certo. La preghiera contiene in sè l'ammissione della propria impotenza e nullità: è un atto di umiltà. E' l'appello all'Essere superiore, a Dio, affinchè conceda sollievo e dia aiuto in una situazione insopportabile. Ciò significa anche una trasformazione in positivo della propria coscienza morale, un cambiamento di lunghezza d'onda e quindi la possibilità di venire in contatto con essere differenti da quelli fino a quel momento incontrati..."
                  "E chi sono questi esseri differenti? "
                  "Sono dei "geni tutelari" sempre presenti nella "prima sfera", sempre in attesa d'intervenire per aiutare coloro che ne hanno bisogno. Il loro intervento avviene solo quando l'essere realizza una variazione di lunghezza d'onda mediante la preghiera. E quando parlo di preghiera intendo un certo atteggiamento spirituale, non una semplice supplica all'Essere supremo. Questi "geni tutelari" per prima cosa si fanno riconoscere dall'essere che invoca aiuto. Essi appariranno sotto la forma esteriore di angeli dalle bianche ali alle persone ingenuamente religiose; a chi è invece meno religioso o addirittura scettico si mostreranno con le sembianze di persone comuni. I "geni tutelari" influenzano l'essere per mezzo di un processo di suggestione, con il fine di distogliere la sua attenzione dalle idee o dalle passioni che l'hanno tenuto sotto il proprio potere sia nella vita terrena, sia anche dopo la morte. Si può paragonare questo metodo a quello di un adulto che reca conforto ad un bimbo piangente. Così la coscienza dell'essere viene pilotata in una nuova direzione".
                  "E' come un salvataggio spirituale'"
                  "Esattamente, come il salvataggio di un naufrago nel mare in burrasca. Ma, ricordati, il presupposto di questo salvataggio restano le esperienze fatte dall'essere durante la sua permanenza nella "prima sfera", ovvero nel purgatorio come tu hai detto. Soprattutto l'essere disincarnato deve provare una sensazione di ripugnanza per le caratteristiche personali che aveva nella vita reale. Senza questo pentimento anche il genio tutelare più energico sarebbe impotente poichè l'essere non sarebbe preparato a farsi influenzare. Le suggestioni positive e l'aiuto da parte dei "geni tutelari" hanno anche il compito preciso di bloccare certe lunghezze d'onda negative e di mettere a tacere per sempre le corrispondenti tendenze negative della psiche dell'essere. In questo modo l'essere cambia, si evolve spiritualmente ed è anche in grado di sopportare la luminosità delle sfere più elevate che lo aspettano per il processo di crescita verso Dio."
                  "Tutti gli uomini dopo la morte devono necessariamente transitare per la "prima sfera""?
                  "Sì, il purgatorio, come ti piace chiamarlo, è una tappa necessaria per liberare l'essere dalle cosiddette "scorie psichiche". E come diretta conseguenza egli viene liberato dalla parte difettosa, egoistica e negativa della propria coscienza. L'essere, dunque, prova sentimenti di gioia per sè e per gli altri, ed è pronto ad un nuovo passaggio verso la luce e verso Dio. Ma di Dio ti voglio parlare un'altra notte..."




                  voglio anche io la tua droga, voglio anche io sognare dialoghi con john lennon!!!

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                  • l'osservatore
                    Bodyweb Senior
                    • May 2005
                    • 8044
                    • 279
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                    • Send PM

                    #10
                    adesso ho capito xchè ti chiami epico:

                    xchè scrivi delle cazzate epiche

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                    • Andrea1973
                      • 0
                      • 0
                      • Send PM

                      #11
                      Originariamente Scritto da l'osservatore
                      adesso ho capito xchè ti chiami epico:

                      xchè scrivi delle cazzate epiche

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                      • max_power
                        Low-Carb Moderator
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                        • Send PM

                        #12
                        Ignoranti agnostici...non potrete mai capire Epico voi...

                        max_power
                        Max_power, The Sicilian Rock

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                        • Icarus
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                          • A casa di Steel77 a rubargli l'argenteria mentre è alla ricerca di se stesso.
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                          #13
                          Originariamente Scritto da max_power
                          Ignoranti agnostici...non potrete mai capire Epico voi...

                          max_power
                          lui ha le orecchie per intendere
                          Presidente siamo con Te,
                          meno male che Silvio muore.

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                          • Andrea1973
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                            #14
                            Originariamente Scritto da max_power
                            Ignoranti agnostici...non potrete mai capire Epico voi...

                            max_power
                            agnosici prego

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                            • max_power
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                              #15
                              Originariamente Scritto da Icarus
                              lui ha le orecchie per intendere
                              E noi abbiamo la minchia per stantuffare...

                              max_power
                              Max_power, The Sicilian Rock

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